Serendipity, 2001: quando l’amore è magia

Kate Backinsale e John Cusack sono i protagonisti di Serendipity, un film del 2001 diretto da Peter Chelsom.
Sarah e Jonathan sono due persone impegnate ma si innamorano l’uno dell’altra, in un giorno qualunque, a prima vista. Questo sentimento cambia le loro vite.
Da quel momento in poi, in prossimità del matrimonio di lui e del vicino ma ancora incerto fidanzamento di lei, ecco che Jonathan entra in crisi e decide a tutti i costi di cercare Sarah. Al contempo, lei è presa dai segnali dell’universo, alcuni odori e determinati luoghi ma anche dei rumori, la portano da lui ma i due sembrano non ricongiungersi mai. Sanno entrambi, però, che se proprio deve funzionare, significa che è Destino, Fato. Serendipity rimanda proprio a questo concetto.

Tutti e due cercano di cogliere i segnali che vedono ma con scarsi risultati. Il giorno prima delle nozze di Jonathan, la sua fidanzata gli regala un libro su cui c’è il nome di Sara Thomas. Eccola, è lei. La donna che cercava. La donna che vuole. La donna che ha incontrato, con cui ha trascorso poco tempo ma che sente di amare.
Nello stesso momento, Sarah è a New York con la sua migliore amica e non si accorge di pernottare nello stesso hotel di Jonathan e che lui sta per sposare una dolcissima ragazza, proprio sotto ai suoi occhi.
Ma qualcosa cambia quel giorno.
Il matrimonio non viene celebrato.
E infine, Sarah, raggiunge Jonathan sulla pista di pattinaggio, dove aveva dimenticato la sua giacca.
Faceva freddo e nevicava e lui, era lì con la giacca di Sarah, pronto ad amarla, come desiderava.

 

Fato, Destino, Provvidenza, Sorte: crederci o no?

Quante volte sentiamo parlare di destino? Quante volte ci è stato chiesto se ci crediamo o no? E quante volte, rispondendo di si, ci hanno deriso?
Credo non ci sia nulla di male nel dire di crederci, anche perché si tratta di una propria visione della vita, di un’idea personale. C’è chi si affida a questa cosa secondo la quale è tutto già scritto e chi invece, pensa che in realtà il destino ce lo creiamo noi, da soli, giorno per giorno. Quindi che senso ha aspettare ed affidarsi a qualcosa di più grande? Qualcosa che non riusciamo neanche a decifrare e a percepire?
In questi casi, ognuno di noi può esprimersi in maniera personale, la visione della vita è differente per ognuno, come quella sull’amore, sulle varie occupazioni quotidiane. Chiamato anche Fato dai greci e Provvidenza, spesso e volentieri, nei classici, o perché no, Sorte, ecco che il Destino, questa parola così intrigante, si affaccia nelle nostre vite mettendoci alla prova. Possiamo crederci o meno, ma in questo film ciò che è accaduto è assolutamente frutto di un qualcosa che era destinato ad essere. Non c’è altra spiegazione. Io credo anche che se i due si fossero sforzati di portare avanti le loro relazioni, sarebbero comunque finiti insieme. E allora applico questo principio anche alle nostre vite: quante volte ci sforziamo di far andare le cose in un certo modo, agendo secondo ciò che pensiamo sia giusto, creandoci i giorni, in un certo senso, a nostro piacimento, ma alla fine qualcosa cambia, ci arrendiamo e pensiamo che forse così doveva andare?


Ci sono segnali a cui non si sfugge. Ci sono anime che stanno per incontrarsi. Persone che stanno per stringersi la mano. E questo da qualche parte è già risaputo. E allora non resta che l’attesa. Il moto perpetuo dell’universo che si muove verso di noi e per noi. Proprio come per Sarah e Jonathan che alla fine, dopo tanto correre, affannarsi e perdere la speranza, si sono trovati faccia a faccia per guardarsi e non lasciarsi più.

Written by

Teresa

Teresa, 25 anni, napoletana, una laurea triennale in beni culturali, attualmente studentessa magistrale di sociologia con indirizzo in Comunicazione. Amo le parole, mi piace leggere e scrivere da sempre. Editoria, fotogiornalismo, poesia, arte contemporanea, musica sono altre delle mie passioni e non è tutto. Credo che un articolo come un libro o una canzone possano davvero cambiare le cose. Vivo anche di film e serie tv e amo le cose semplici quanto quelle difficili.