Titolo: Brooklyn
Regista: John Crowley
Anno: 2015
Genere: sentimentale, drammatico
Paesi di produzione: Irlanda, Regno Unito, Canada
Brooklyn | Trama
Siamo nel 1952 ed Eilis, una ragazza cresciuta assieme alla madre e alla sorella, lavora come impiegata in un negozio di paese la domenica. Avendo difficoltà a trovare un lavoro che le garantisca un buon futuro, la giovane decide di partire per gli Stati Uniti. Dopo il lungo e stancante viaggio vedrà finalmente la costa dell’America e riuscirà ad entrare nel paese a stelle e strisce, troverà lavoro ma la nostalgia prenderà sempre più possesso della sua vita e ad un certo punto Eilis sarà così sconfortata da pensare ad un suo rientro in Irlanda.
Riuscirà Tony, un ragazzo conosciuto ad un ballo, a farle cambiare idea?
Brooklyn | Cast e personaggi
Saoirse Ronan -Eilis Lacey-
Emory Cohen -Antonio “Tony” Fiorello-
Domhnall Gleeson -Jim Farrell-
Jim Broadbent -Padre Flood-
Julie Walters -Madge Kehoe-
Eva Birthistle -Georgina-
Jessica Paré -Miss Fortini-
Fiona Glascott -Rose Lacey-
Jane Brennan -Mary Lacey-
Eileen O’Higgins -Nancy-
Jenn Murray -Dolores Grace-
Brooklyn | Analisi e Considerazioni
Il film è carino, nulla di più e nulla di meno. In un’ipotetica scala da uno a dieci non lo spingerei oltre la sufficienza: una sufficienza che dò volentieri ma che non mi sento di superare poiché non c’è nulla che mi spinga a dare un voto più alto. Secondo me è tutto troppo piatto: generalmente adoro i film e le serie TV che raccontano di anni passati ma in “Brooklyn” tutto è troppo poco espressivo, poco coinvolgente e difficilmente lo spettatore riesce ad entrare in empatia con i personaggi.
Sul piano della regia e della sceneggiatura non ho notato nulla di particolare: la scrittura è semplicissima e il girato è altrettanto lineare, non c’è un uso strano della luce né delle inquadrature. I primi piani alla protagonista sono belli ma alla lunga stancano lo spettatore che si trova sempre la stessa faccia davanti alla camera da presa. Come mai stanca, direte voi, è la protagonista, è giusto che venga inquadrata spesso: sì avete ragione ma per quanto l’attrice con due bellissimi occhi azzurri sia graziosa, nel film c’è anche altro, ci sono anche altri personaggi che meritano di essere visti e fatti vedere.
Per quanto riguarda la recitazione, pur avendo visto il film doppiato, posso dire che mi è sembrata anch’essa un po’ piatta, poco espressiva e monocorde. Gli occhi di Saoirse Ronan -candidata come miglior attrice per questo film- sono meravigliosi e anche abbastanza espressivi: credo che sia per quello che il regista si è soffermato molto sui primi piani di questa interprete.
Decisamente più piatta l’interpretazione di Emory Cohen che a me ha convinto ben poco. Assieme i due attori non sfigurano ma non sembrano nemmeno adattarsi alla perfezione: a Cohen va però riconosciuta una buona prova nei momenti in cui il suo Tony era innamorato perso di Eilis.
Concludo parlando brevemente della storia in generale: la trama è semplice e viene sviluppata in maniera abbastanza classica. Anche su questo fronte, quindi, non ho trovato nulla di particolare; non dico che avrei voluto morti e distruzione ma avrei voluto un po’ più vita e un po’ meno routine. Se ci pensiamo bene la vita di Eilis procede su un binario predefinito tanto quando è a casa sua in Irlanda tanto quando è negli Stati Uniti.
Avete visto “Brooklyn”? Cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S. : qui se volete trovate le nomination ai Golden Globe del 2016, tra le quali figura anche il nome di Saoirse Ronan proprio per “Brooklyn”.