La Belle Époque è un film del 2019 scritto e diretto da Nicolas Bedos.
Trama
Il fumettista Victor si trova nel bel mezzo di una crisi lavorativa e personale, sentendo di detestare un presente in cui non riesce a riconoscersi e in cui non fa altro che litigare con sua moglie, Marianne. Grazie all’incontro con l’imprenditore Antoine, tuttavia, a Victor viene offerto un rimedio adatto alla sua nostalgia: tramite una ricostruzione storica così accurata da sembrare vera, potrà rivivere artificialmente la propria belle époque personale, ovvero il 16 maggio del 1974, il giorno in cui incontrò Marianne per la prima volta.
La propria Belle Époque personale
L’usura dei sentimenti e il rimpianto delle occasioni perdute sono i soggetti principali di questo film e ciò che lo contraddistingue. Un uomo e una donna che da troppo tempo non condividono più niente e conducono vite parallele. Intorno a loro ci sono Antoine, regista tirannico e nevrotico, e Margot, compagna a intermittenza del regista e prima attrice che fa innamorare il vecchio disegnatore Victor.
Bedos, attraverso mille sorprese, racconta l’originale storia di Victor e Marianne con piccole sorprese e una sceneggiatura coerente e piena di dialoghi e battute sagaci. Descrivendo il 1974, Bedos non eccede nell’effetto nostalgia o nel pesante citazionismo – anche se non sarebbe guastato qualche pizzico di riferimenti alla Nouvelle Vague.
Il film ha uno stile cervellotico per gestire l’illusione della doppia messa in scena nella maniera migliore possibile, in cui realtà e finzione si mescolano e i protagonisti devono riuscire a districarsi nei loro sentimenti. Semplice e coerente, senza troppi fronzoli o colpi di scena. L’ho trovato un’interessante parallelismo con i commenti dei personaggi rivolti agli anni 70: si dice chiaramente come in quei giorni la gente fosse spontanea e sincera. Ingenua. Destra e sinistra erano direzioni di marcia e non ghirigori mistificanti. E c’erano speranze. E si viveva l’illusione, la leggenda dell’amore. Davvero si credeva “que l’on s’aimait”.
Un’altra forza del film è il cast pazzesco, formato da due grandi leggende come Daniel Auteuil (Victor), Fanny Ardant (Marianne) che ha recitato per François Truffaut e Pierre Arditi (un altro cliente della ditta di Antoine) uno degli attori-feticcio di Alain Resnais. Guillaume Canet invece incarna perfettamente il doppio dello stesso regista Bedos, che ha tutte le stesse caratteristiche del burattinaio di questa storia.
Il cinema nel cinema
Una componente che potrebbe passare inosservata è l’emozione nel vedere come la messa in scena rendono le emozioni a ciò che vediamo più amplificate. Rimarranno impresse nella mia mente la scena dei petali e della pioggia.
Nicolas Bedos ha ricostruito con fare certosino e romantico una storia divertente, toccante e intelligente sui sentimenti al giorno d’oggi.
Una vera Belle Epoque diretta e sceneggiata come solo il cinema francese sa fare.
Questo film è in assoluto diventato uno dei miei preferiti.