La sposa cadavere (Corpse Bride) è un film d’animazione del 2005 diretto da Tim Burton e Mike Johnson. La pellicola è liberamente ispirata alla versione ebraico-russa del XIX secolo di una più antica storia folkloristica ebraica, trasposta in una immaginaria epoca simile all’era vittoriana.

Racconto una storia che vi commuoverà…della sposa graziosa dell’aldilà.

Alla Scrive Squad abbiamo avviato una specie di Club del Film e oggi il nostro gruppo cinefilo vi propone La Sposa Cadavere. Di seguito alcuni commenti dei membri della Squad che hanno preso parte a questo piacevole scambio di opinioni.

Speriamo di coinvolgere anche voi e di consigliarvi la visione di un buon film.

La Scrive Squad

Un ragazzo, fuggendo dal suo destino di un matrimonio combinato si reca nella foresta e, pensando di trovarsi di fronte a un ramo di un albero infila l’anello pronunciando la sua promessa di matrimonio. Il ramo però è il dito del cadavere di una ragazza che lo troverà e lo porterà nell’aldilà.

Un film in stop motion tra i più belli mai realizzati, Burton sfrutta il gotico che tanto ama (ispirandosi ai lavori di Mario Bava e altri grandi registi italiani) e ricrea un universo al tempo stesso cupo e colorato. La desaturazione della fotografia nei momenti in cui il protagonista si trova nel mondo dei vivi sono in contrasto con i colori vividi dell’aldilà. Una poetica, questa, che già Tim Burton utilizzò per Beetlejuice e che in futuro verrà utilizzata in varie occasioni, per esempio in “Coco”.

I temi trattati dal regista sono molteplici, l’aldilà in primis, l’amore che non deve essere vincolato da contratti ma completamente libero, libero persino dalla mortalità stessa dell’essere umano. Il potere e l’interesse di altri che interferiscono con la vita del singolo rendono tutto il suo mondo talmente cupo e triste da non poterlo più sopportare. E qui Burton ci lancia una stoccata parlando praticamente di intenzioni suicide in un film per famiglie.

Tutto questo con un’eleganza e una padronanza del medium cinematografico che pochi hanno.

Un film che mischia horror gotico, commedia, fiaba e sentimento e che deve essere visto per dimostrare che l’animazione può coinvolgere contemporaneamente sia grandi che piccini.

Lorenzo

La Sposa Cadavere è uno dei film più belli che abbia mai visto. È magia pura. Ma tutto ciò che viene creato da Tim Barton lo è.

La fantasia utilizzata per narrare una trama così dolce e profonda allo stesso tempo, con quel pizzico di ironia che non guasta e con anche momenti di malinconia, ha reso questo film meraviglioso e difficile da dimenticare. Soprattutto se ci soffermiamo sul fatto che la Sposa è una donna triste che però riesce a ritrovare il sorriso grazie ad un pianista. Il dolce e tenero Victor. Per quanto concerne l’unione tra i due, è difficile, parlandone, pensare al fatto che un uomo, indossando un anello di una donna morta, possa incontrare quest’ultima nell’aldilà ed iniziare a provare qualcosa per lei. Lei che non è altro che cenere, che non è sostanzialmente reale, viva e come una donna dovrebbe essere accanto ad un uomo in carne ed ossa.

Vi è quindi l’intreccio tra due mondi, quello del cielo e della terra, per citare il tutto con parole religiose, delle cose visibili ed invisibili. La scena che di sicuro ho amato di più è quella dove Victor e la Sposa Cadavere suonano il piano insieme e la mano di lei, presa dall’entusiasmo, sale sulla spalla di lui, suona da sola. Lei gli dice che si è fatta prendere dall’entusiasmo e lui le risponde che le piace quando è così entusiasta. Insomma, è un film che fa sognare. E’ un film che consiglio, che consigliamo, è davvero importante vederlo e scoprire la magia e l’incanto che dona agli occhi e al cuore.

Da vedere ad Halloween, a Natale, quando volete, ogni volta che volete. Ma soprattutto da assaporare. Tim Barton, con questo gioiello, mostra ancora una volta il meglio di sé.

Teresa

Come c’è da aspettarsi da ogni film di Tim Burton che si rispetti, La Sposa Cadavere con i suoi colori freddi e spenti catapulta lo spettatore in un mondo cupo, dai tratti gotici e macabri.

Il mondo dei vivi ha un tono azzurro-grigio,  colori sbiaditi e trasmette un senso di tristezza, i suoi abitanti sono oppressi dalla posizione sociale ed economica. In contrapposizione al mondo dei viventi, il mondo dei morti presenta colori sgargianti come il verde e i suoi abitanti sono vivaci, allegri e, ironicamente, pieni di vita.

Non manca lo spazio per la musica, seppur le canzoni presenti siano pochissime sono davvero piacevoli e la mia preferita è quella cantata dagli scheletri.

Il personaggio di Emily fa riflettere molto, e anche se ha avuto un passato tragico non ha perso la voglia amare e di essere felice. Anche nella morte ha un gran cuore e quando capisce cosa vuole davvero Victor non esita a fare la cosa giusta affinché l’uomo che ama sia felice. Dunque c’è un lieto fine, ma con una nota di tristezza e ammetto che mi è scesa qualche lacrima.

Consiglio vivamente questo film, anche a chi non è amante del genere perché è una storia che merita molto e non è un banale film d’animazione.

Anna

Prima che ne venisse proposta la visione, non avevo mai visto La sposa cadavere ma devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita. Non è certamente un film impegnativo però è un film che mette il buonumore nonostante i colori abbastanza tetri che lo pervadono. Ho adorato alla follia il personaggio di Victor perché è un imbranato cronico però, allo stesso tempo, è molto dolce e mi è piaciuta anche la scelta di Emily di lasciarlo andare. Un film semplice ma con un messaggio importante: amare non vuol dire legare a sé. Bello anche per i più piccoli.

Ilaria

‘La sposa cadavere’ è un film in stop-motion di Tim Burton. Spesso quando si pensano ai film di Tim Burton si ricorda soprattutto ‘Nightmare Before Christmas’. Ma io ho sempre preferito ‘La sposa cadavere’ che a mio parere è un film molto più valido e purtroppo sottovalutato. Troviamo i temi classici dei film di Tim Burton come le ambientazioni fiabesche ma allo stesso tempo gotiche, bizzarre e macabre, che in questo caso sono anche addolcite dal romanticismo. I personaggi sono realizzati benissimo, hanno un’espressività incredibile e risultano molto naturali nei movimenti, tutto ciò è poi contornato anche da musiche e canzoni fantastiche. Assolutamente consigliato agli amanti di Tim Burton e dei film con la tecnica dello stop-motion.

Noemi

Quello che la sposa cadavere ci vuole insegnare è, forse, il significato dell’amore. Tim Burton attraverso un’ambientazione cupa e macabra, intende far ragionare sul concetto di vero amore. Quello che c’è tra Victor e Victoria, sebbene frutto di un accordo tra famiglie, dimostra il legame vero tra due persone.

Emily, la sposa cadavere, attraverso la sua tristezza e infine la sua “resa”, è costretta ad accettare di rimanere in secondo piano.

Il suo desiderio di vendetta nei confronti dell’uomo che l’ha tradita e uccisa, riesce a prevalere sull’egoismo che la porta inizialmente a voler separare i due promessi sposi. Ed è per questo motivo che accetta di sacrificarsi e rinunciare a sottrarre l’uno all’altra. Questo la porterà ad ottenere finalmente l’eterno riposo che merita, concedendo alla pellicola un meritato lieto fine. Lo stesso regista ha ammesso il duplice significato del film: non si tratta solo di analizzare il tema dell’amore, ma anche di osservare con occhi nuovi il rapporto tra vivi e morti, spesso sottovalutato.  Rimane uno dei miei film preferiti nonché uno dei primi che abbia visto (ricordo che lo affittai per puro caso in un blockbuster).

Consigliatissimo se volete una commedia drammatica un po’ diversa dal solito.

Aurora

Sicuramente uno stop motion padroneggiato egregiamente. Le cose che mi hanno colpito di più del film però sono state la costruzione lineare della storia, arricchita da dialoghi e gag brillanti (la mia scena preferita è stata l’incontro dei vivi con i morti e la chiara citazione al film Via Col Vento “Francamente me ne infischio”). Una storia triste, ma capace di insegnare a sacrificarsi per l’altro. Bravissimi i doppiatori Fabio Boccanera: Victor Van Dort, Claudia Razzi: Emily, la sposa cadavere e Francesca Fiorentini: Victoria Everglot. Consigliata per grandi e piccoli!

Sara

Tim Burton ha fatto un piccolo capolavoro di animazione con questo film. Tragicomico ed emozionante allo stesso tempo.  La scelta qui è tra fidanzata noiosa ma innamorata, e sposa divertente, ma ormai morta. E anche se sappiamo che è sbagliato in fondo, non possiamo fare a meno di tifare per Emily.

Il monologo cantato da Emily è qualcosa di meraviglioso, trasmette forti emozioni, e ci mette in sintonia con il personaggio.

Candidatura all’Oscar meritatissima, e rimane uno tra i miei film di Tim Burton preferiti

Luana

 

Questa era la nostra recensione di La Sposa Cadavere di Tim Burton. Film assolutamente da vedere.

 

La Scrive Squad