Dopo aver fatto la recensione di tutte le puntate -vedi link a fondo pagina-, oggi vi parlo di Oltre la soglia in un modo diverso, cercando di analizzare tutti i personaggi principali e le cose che mi sono piaciute di più.
Tosca Navarro ~ Gabriella Pession
Partiamo dal personaggio cardine di Oltre la soglia, interpretato in maniera eccellente da Gabriella Pession -attrice di cinema, tv e teatro che ho visto per la prima volta ne “La porta rossa” e che ho adorato fin da subito-. Non so cosa mi piaccia di più di Gabriella Pession ma so cosa mi è piaciuto di più della sua interpretazione: la fragilità e l’umanità. Tosca è una donna terribilmente fragile ma non accetta mai di esserlo e preferisce trincerarsi dietro la voglia di guarire i suoi pazienti. La testardaggine che la anima è la sua vera forza, è la molla che la spinge ad andare avanti contro tutto e tutti per salvare i suoi ragazzi. Un’interpretazione da 10 e lode.
Tosca 15 ~ Arianna Becheroni
Tosca 15 è, come suggerisce già il nome, la dottoressa Navarro da giovane e appare sovente alla se stessa più grande, spesso per metterla ancora più in crisi.
Quello di Tosca 15 è uno strano personaggio però viene reso bene da Arianna Becheroni che riesce abbastanza a reggere il confronto con la Pession. Non è sicuramente la mia preferita ma le devo riconoscere un lavoro più che discreto.
Piergiorgio Di Muro ~ Giorgio Marchesi
Di Muro è il quasi partner di Tosca, dapprima semplice “compagno di letto” poi, forse, qualcosa di più. E’ un personaggio che nel corso delle 6 puntate entra ed esce dalle tenebre perché è più complesso di quello che vuole dare a vedere ed è forse il personaggio meno indagato dell’intera serie tv. Se ci pensiamo le sue apparizioni nel corso dell’intera fiction non sono state poi molte e non sono state nemmeno di importanza rilevante. A parte questo a me è piaciuto come personaggio anche se non è stato il migliore.
Marchesi caratterizza bene Di Muro e riesce anche a dare allo spettatore il senso di incertezza che pervade il suo personaggio quando si trova a fronteggiare Tosca. Tutto sommato ho apprezzato la sua interpretazione anche se, come ho scritto sopra, appare in scena poche volte.
Alessandro Agosti ~ Paolo Briguglia
Il dottor Agosti è assolutamente il mio personaggio maschile preferito. Fragile, mai perfetto, ma comunque combattivo. Sostiene Tosca praticamente sempre e condivide con lei l’amore per il suo lavoro, l’amore per i ragazzi che sono in cura al Riccardo Cervi.
Non avevo mai visto prima Briguglia ma devo dire che l’ho apprezzato. Alle volte è troppo rigido e fatica a lasciarsi trasportare dalla narrazione e a farsi “guidare” dalla Pession -nelle scene che li vedono assieme- ma la sua interpretazione è comunque buona, pur con questi difetti.
Barbara Cappello ~ Nina Torresi
Barbara è il personaggio più fragile di Oltre la soglia, si fida poco di se stessa e dei suoi sentimenti ma, se appoggiata -da Tosca o da Alessandro-, diventa un’ottima professionista. Nel corso delle 6 puntate abbiamo scoperto poco sul suo conto e questa è l’unica vera pecca che riguarda la storia di questo personaggio.
La Torresi non è male anche se alle volte risulta statica e con la voce un po’ piatta e monocorde. Le sue scene migliori sono sicuramente quelle in compagnia della Pession e di Briguglia con cui è riuscita a lavorare bene e in cui è riuscita a far trasparire un innamoramento sempre crescente della sua Barbara verso Alessandro.
Francesco Negri ~ Alessandro Tedeschi
Il dottor Negri è sicuramente il personaggio meno utile e meno interessante ai fini della narrazione: da sempre opposto a Tosca, punta a diventare primario fin dalla prima puntata e non lo nasconde. Ha sicuramente poco a cuore la salute dei pazienti che vorrebbe quasi sacrificare a favore di ricoveri rapidi o semplici pastiglie consegnate al ragazzo/alla ragazza di turno, senza andare a fondo.
Tedeschi riesce a rendere perfettamente la schiettezza e la quasi inutilità del personaggio che, comunque, resta essenziale in quanto antagonista di Tosca.
Marica ~ Aurora Giovinazzo
Ho deciso di separare Marica dagli altri ragazzi, di cui parlerò sotto, perché lei è un po’ il punto di riferimento per tutti i pazienti, sia per i nuovi arrivati, che per coloro che sono già lì da un po’.
Avevo già visto Aurora Giovinazzo sul piccolo schermo ma non era mai riuscita a catturarmi più di tanto. Qui, invece, brilla davvero di luce propria e rende Marica vera e terribilmente fragile ma anche determinata. Ho apprezzato moltissimo il modo di recitare della ragazza soprattutto per la difficoltà interpretativa rappresentata dal personaggio e da tutto il contesto.
Gli altri ragazzi
In questo paragrafetto includo sia i ragazzi “fissi” sia quelli che di volta in volta venivano ricoverati nel reparto dalla Navarro in attesa di una cura. In generale ho apprezzato molto l’interpretazione di quasi tutti i ragazzi perché sono riusciti, magari con qualche difficoltà, a portare sul piccolo schermo storie di persone fragili senza esagerarne le caratteristiche. C’è anche da dire che i ruoli che venivano loro affidati di volta in volta erano tutt’altro che semplici e che, per degli attori così giovani, rendere allo spettatore delle malattie complesse è estremamente complicato.
La musica
La musica è quasi dominante in Oltre la soglia ma non è mai fastidiosa. Ho trovato eccezionale la scelta di accompagnare le immagini e le scene non parlate con canzoni di vario genere. Parlando di musica l’abbinamento migliore è stato sicuramente quello tra la canzone di Tiziano Ferro e la scena di passione tra Tosca e Piergiorgio.
Il grande coraggio (poco premiato)
Se c’è una cosa che contraddistingue questa fiction è sicuramente il coraggio di superare le barriere e di far vedere che avere una malattia mentale non equivale all’essere pazzi, perché “tu non sei solo la tua malattia”. Purtroppo, però, tutto questo coraggio non è stato premiato in primis dalla stessa Canale5 che si è fatta abbattere da punteggi di share non elevatissimi e ha prima spostato la serie dal mercoledì alla domenica e poi ha mandato in onda l’ultima puntata in seconda serata. Personalmente sono molto rammaricata da questa decisione poiché è stata sprecata una buonissima occasione di portare in televisione le vite semplici di chi lotta giorno dopo giorno contro demoni più grandi e più forti di lui/lei.
Nota a margine: Le luci che sfarfallavano all’arrivo di Tosca 15 mi hanno ricordato molto gli arrivi a sorpresa del commissario Leonardo Cagliostro ne “La porta rossa”.
E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S.: Qui trovate, in ordine, tutte le recensioni alle puntate:
Ho fatto il rewatch di Oltre la soglia e concordo sul grande coraggio poco premiato. Purtroppo per due motivi, diciamo tre, intanto la qualità non equivale sempre allo share e dopo anni di fiction trash un prodotto così forse era più da Netflix o da Rai, in secondo luogo la malattia mentale continua ad essere considerata un tabù e non sullo stesso piano di quella fisica.
Riguardo ai personaggi secondo me Negri, per quanto poco caratterizzato nella sua vita personale, invece è stato funzionale alla storia, con il suo diverso approccio al lavoro e con il suo essere diverso da Tosca. Competenti entrambi nel loro lavoro, ma lei anticonformista e un po’ fuori dalle regole, lui l’opposto.
Per il resto le due coppie della serie Tosca-Di Muro e Barbara-Alessandro sono state caratterizzate bene. I primi due appassionati al loro lavoro, ma duri, pure con un caratteraccio (soprattutto lui) e con carenze nel privato che provano a nascondere dietro tanta testardaggine. Barbara e Alessandro invece sono appassionati e insicuri nel lavoro (soprattutto lei), ma anche nella vita privata ma non lo nascondono.
Grazie per il commento! “Oltre la soglia” è una serie che porto nel cuore proprio per quel grande coraggio dimostrato, credo che se fosse andata su RaiDue avrebbe potuto ricevere più attenzioni però ormai ahimè è andata così… Penso anche di aver letto da qualche parte che inizialmente c’era stata una specie di diatriba per decidere chi l’avrebbe comprata e alla fine ha vinto Mediaset (purtroppo, a posteriori). Sinceramente spero in un progetto simile della Rai, anche alla luce del fatto che la Rai ha prodotto “Mare fuori” -che non è sugli stessi temi ma è indubbiamente “rivoluzionario” nella sua “normalità assurda” mai raccontata in TV.
Negri l’ho definito come il meno utile perché comunque è rimasto sempre molto statico però gli ho anche riconosciuto un’essenzialità assoluta nel contrasto con Tosca…diciamo che è un personaggio che mi ha messa un po’ in crisi nel momento in cui dovevo descrivere le sensazioni che mi aveva trasmesso.
In che cosa hai visto l’innamoramento crescente di Barbara verso Alessandro?
Perché io shippavo da morire loro due (anche di più di Tosca e Di Muro) perché erano due insicuri ma appassionati e idealisti che si sono trovati…
Lei sembrava aver paura di lasciare il marito…Ma per me non lo amava più…
Mi prendi un po’ in contropiede perchè è un po’ che non la rivedo quindi qualcosa inevitabilmente si è perso nella memoria ma a pensare alle sensazioni che avevo durante la visione, ti dico che secondo me c’erano tanti dettagli seminati un po’ qui e un po’ lì, lei aveva quell’insicurezza che conquista e lui in qualche modo le faceva degnamente da spalla, erano complici. Lei aveva sicuramente timore del marito però con Alessandro mi è sempre sembrata pienamente se stessa, fin da subito proprio.
Personalmente non saprei dirti se preferisco loro o Tosca e Piergiorgio perché sono due coppie tanto opposte eppure molto sfaccettate
Si è vero, i dettagli erano tanti, lei aveva sicuramente quell’insicurezza mista anche alla passione dei primi tempi con Tosca che le diceva anche che non potevano salvare tutti. Alessandro aveva molta passione anche lui ma sentimentalmente era pauroso, forse credeva di non trovare quella giusta.
Si erano molto sfaccettate, anche se Tosca e Piergiorgio a mio parere usavano molto il lavoro per schermarsi nella vita privata. Nel lavoro erano forse fin troppo sicuri di se stessi. Nella vita privata non sapevano come muoversi, lui tanto quanto lei.
Esattamente, entrambi erano due persone molto insicure, quasi fragili, sottili, delicate eppure avevano quel fuoco dentro sul lavoro.
Assolutamente sì, concordo al 100%. Tosca e Piergiorgio sembravano quasi inadeguati alla vita fuori dal lavoro, anche il fatto che inizialmente fossero solo interessati al lato sessuale della relazione la dice lunga anche su di loro. In qualche modo usavano i corpi per non impegnare la mente, secondo me poi ad un certo punto era arrivata una piccolissima svolta e mi sarebbe davvero piaciuto vedere come li avrebbero gestiti se avessero deciso di farli diventare partner effettivamente.
Tosca e Di Muro erano due totalmente agli antipodi che non te li immagini nella vita ad interagire ma nemmeno nel lavoro: intransigente e ligio alle regole lui, anticonformista e casinista lei, due mondi in qualche modo destinati ad incontrarsi ma anche a fare danni se male assortiti.
Di Barbara nei riassunti si parlava di un marito violento e qualcosa si è visto ma non abbastanza, di sicuro lei era insicura e succube. Probabilmente volevano rappresentare il fatto che anche una psicologa può subire della violenza di tutti i tipi dal marito, ancora di più se si innamora di un collega.
Non parliamo poi della dolcezza di Alessandro sulla storia del padre ricco