Togo – una grande amicizia è un film d’avventura del 2019 diretto da Ericson Core e interpretato da Willem Dafoe (Van Gogh) Julienne Nicholson e Michael McElhatton il Roose Bolton de “Il Trono di Spade”. Per la versione italiana invece siamo ancora in attesa di conoscere il cast.
La “Vera” storia di Balto
Leonhard Seppala è un conduttore di cani da slitta che vive nella città di Nome in Alaska nel 1925. Dopo il ritorno da una delle sue spedizioni viene a scoprire che nella città è arrivata un’epidemia di difterite e molti bambini del villaggio si sono ammalati. Viene chiesto a lui insieme al suo cane Togo di marciare per circa mille miglia in mezzo ad una tempesta per recuperare il medicinale e tornare. Il problema maggiore però sta nelle condizioni del cane Togo: sebbene sia il miglior cane da slitta che Seppala abbia mai avuto, Togo ha dodici anni e una marcia del genere potrebbe ucciderlo. Ce la faranno? O meglio, visto che è successo quasi cento anni fa, ce l’hanno fatta?
Sì, ma Balto?
Ok, immagino abbiate notato che la storia assomiglia molto a quella di Balto ma che io non lo abbia mai nominato. Ebbene sappiate che Balto è un maledetto ladro DAN DAN DAAAN. La storia del film riprende in maniera abbastanza fedele come le cose siano andate veramente in quell’inverno di circa 100 anni fa. In pratica quello che avete visto nel film d’animazione è tutto falso. Balto non era mezzo lupo e non fece tutta quella traversata. Ci furono diverse squadre che organizzarono una staffetta. Seppala e Togo si fecero carico del medicinale nel tratto più lungo e difficile ma Balto fu il cane che per ultimo prese il siero e divenne quello che lo portò a Nome. Lui e il suo conduttore fecero il tratto più breve e semplice eppure furono loro quelli a finire sui giornali d’America, diventare protagonisti di un film d’animazione e beccarsi anche una statua commemorativa a Central Park. Per aggiungere il danno alla beffa il cane della statua ha i colori di Togo ma capeggia il nome Balto.
Quanto è bella l’Alaska
Quello che forse è il vero protagonista del film, più che Seppala o Togo o il loro bellissimo rapporto è proprio l’Alaska. Nell’immaginario collettivo l’Alaska ha quest’aurea di semplicità e bellezza ma anche di selvaggio e indomabile. Il film ci mostra tutti questi aspetti alternando la storia tra il viaggio di Togo e la sua infanzia, facendoci vedere un paesaggio estivo e meraviglioso e uno invernale, terribile ma allo stesso tempo maestoso. Una goduria per gli occhi, se avete la possibilità guardatelo su uno schermo grande o con una buona risoluzione. Tre quarti della bellezza del film sono sul suo impianto visivo e perderselo sarebbe un peccato.
Onore a Togo
Il film è molto buono, non eccelle e non delude mai. Il ritmo è sempre calzante e la storia prosegue liscia. Non è il film della vita ma se volete passare due ore tranquille con immagini molto suggestive fa al caso vostro. Il merito maggiore di questo film però è per l’appunto aver fatto conoscere al grande pubblico (me compreso) la vera storia di questi eroi dimenticati che per sola sfortuna sono stati eclissati da qualcuno di immeritevole. Onore a Togo, dimentichiamoci Balto.
Avete visto il film? Conoscevate la storia? Pensate anche voi che Willem Dafoe potrebbe interpretare anche Mary Poppins e sarebbe comunque bravissimo e terrificante? Fatemelo sapere qui sotto.
Alla prossima,
Luca