Suite francese è un famoso libro di Irène Némirovsky, pubblicato molti anni dopo la sua stesura. Nel 2014 è diventato un film diretto da Saul Dibb.
Il libro
Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande “sinfonia in cinque movimenti” che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l’occupazione nazista: “Tempesta in giugno” (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell’arrivo dei tedeschi) e “Dolce” (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una “sposa di guerra” a un ufficiale tedesco). Pubblicato a sessant’anni di distanza, Suite francese è il volume che li riunisce.
(Fonte: ibs.it)
Ho deciso di leggere il famoso libro di Irène Némirovsky dopo aver appreso dell’uscita del film ma prima di visionare il prodotto cinematografico. Sono da sempre interessata agli anni che hanno visto l’occupazione nazista e le successive deportazioni nei campi di sterminio, ed è per questo che ho deciso di aggiungere Suite francese all’elenco di libri letti in merito a questo tema. La prima parte è, secondo me, la più lenta ma la più interessante dal punto di vista storico perché l’autrice si sofferma molto sulle descrizioni e trascina il lettore all’interno della storia vera e propria, degli avvenimenti reali di quegli anni. La seconda parte è certamente più scorrevole e forse più bella dal punto di vista narrativo.
Credo che Suite francese vada letto e meditato perché non è il solito libro sull’amore ai tempi del nazismo ma condensa al suo interno la storia vera e propria e la storia d’amore cercando di farle compenetrare ma non portando necessariamente ad una contaminazione vicendevole delle due, per quanto possibile.
Il film
Tratto dal celebrato romanzo postumo di Irène Némirovsky il film diretto da Saul Dibb è il racconto dell’amore bruciante di un uomo e una donna travolti dalla Storia.
Il film inizia durante la caduta della Francia sotto la Germania nel giugno del 1940 con l’esodo da Parigi. La sconcertata popolazione della città di Bussy si sta preparando all’arrivo di un battaglione tedesco che vivrà nelle loro case. Lucile Angellier (Michelle Williams), lei stessa una rifugiata Parigina, vive con l’austera suocera, Madame Angellier (Kristin Scott Thomas), mentre il marito è stato fatto prigioniero. Il giovane ufficiale tedesco, Bruno von Falk (Matthias Schoenaerts) viene alloggiato presso di loro. Lucile gradualmente “si risveglia” e inizia a esplorare sentimenti che la turbano e che aveva sepolto durante il suo infelice matrimonio. Inizia ad innamorarsi di Bruno e quindi a lottare con i sentimenti verso il suo paese per sentirsi infine disillusa. Sullo sfondo del villaggio si osserva come ogni personaggio vive e affronta l’occupazione tedesca.
(Fonte: comingsoon.it)
Ho visto Suite francese subito dopo aver terminato la lettura del libro, senza soffermarmi troppo sulla trama perché ne ero bene o male a conoscenza. In realtà il film non si basa sull’intero libro ma si concentra principalmente sulla storia d’amore tra Lucile e Bruno, senza trascurare le vicende storiche che permeano comunque il tempo in cui i due vivono. Il film è indubbiamente più leggero rispetto al libro e l’ho trovato ben realizzato. Gli attori che vestono i panni dei due protagonisti mi sono sembrati all’altezza del ruolo loro affidato e, tutto sommato, è un film di cui consiglio la visione, magari dopo aver letto il libro.
Avete mai visto Suite francese o letto il libro? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S.: Il film si trova anche su RaiPlay (qui).