Titolo: La corrente invisibile
Autore: Salvino Muscarello
Genere: Thriller
Pagine: 235
Valutazione: ★★★

TRAMA:

In una sera di inizio aprile, il giovane avvocato Davide Bruno riceve la visita inaspettata del cavalier Galvani, l’uomo più potente della città, che coinvolgendolo nell’inchiesta sulla morte della giornalista Virginia De Falco lo porterà a recuperare e riannodare un filo nascosto e sepolto dal tempo.

Autore:
Salvino Muscarello è nato a Milano il 24 aprile 1976, ma da sempre vive in Sicilia. Avvocato e docente, in questo primo lavoro racchiude la sua passione per le storie e i misteri giudiziari, l’amore per la musica e per l’indagine dell’animo umano. La corrente invisibile è il suo primo romanzo.

COMMENTO:

Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questa storia perché la trama è molto breve e non dice poi  molto ma dalle recensioni su Amazon tutti ne parlavano molto bene.
Io devo dire che la prima parte mi ha lasciata un po’ perplessa ma più andavo avanti più la storia si infittiva e si faceva interessante. Arrivata quasi a pagina 100 ero un po’ titubante perché mi sembrava mancasse qualcosa. Ma anche se mancava qualcosa comunque mi ha tenuta incollata perché volevo assolutamente capire cosa stesse accadendo.
Il finale mi è piaciuto moltissimo perché c’è stato un crescendo nella storia fino ad arrivare ad un finale davvero interessante. Non mi sarei mai aspettata che il caso si sarebbe risolto in questo modo ma sopratutto non mi aspettavo il collegamento tra Virginia e un caso di 28 anni prima.

Mi è piaciuto molto il personaggio di Davide Bruno perché non è un ragazzo perfetto, anzi ha i suoi difetti ed è proprio questo che ho amato di lui essere una persona normale e non qualcuno di impeccabile.
Ho odiato, invece, fin da subito il personaggio del Cavalier Galvani. Dall’inizio mi è sembrato uno che mette i soldi prima di tutto ma soprattutto che ha sempre amato manipolare le persone. Andando avanti con la storia ho capito che non era esattamente così, ma la mia opinione su di lui non è migliorata anzi credo sia anche peggiorata.

Ho trovato lo stile di scrittura un po’ lento a causa dei moltissimi dettagli che caratterizzano questa storia. Io non sono una grande amante dei troppi dettagli quindi per me questa è stata una piccola pecca ma allo stesso tempo ha anche reso molto più interessante la lettura.
Un’altra particolare che non mi ha convinto del tutto sono stati i capitoli molto lunghi, soprattutto all’inizio. Mentre ho apprezzato molto che tra un capitolo e l’altro ci siano brevi capitoli; nella prima parte i capitoli sono ricordi tra Davide e il suo professore mentre nella seconda parte sono tra Davide e Germano (o almeno credo siano loro due)

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