Questo è davvero l’ultimo dei miei articoli su L’allieva 3, è la fine di un viaggio durato sei settimane, di un viaggio che, per quanto possa sembrare banale, non è sempre facile portare avanti tra gli impegni della giornata e gli imprevisti che capitano sempre. Prima di iniziare voglio fare un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno letto i miei articoli precedenti di recensione perché, senza un pubblico che li legge, sarebbero solo parole impresse su uno schermo. E ora, iniziamo…ma, attenzione agli SPOILER che inevitabilmente ci saranno!
{DISCLAIMER: Le foto sono come sempre prese da internet, di alcune l’autore è Pierfrancesco Bruni.}
L’allieva 3: le mie considerazioni finali
Cercherò di sviscerare un po’ tutte le componenti della serie tv, cercando di dare un’organicità al mio pensiero…Buona lettura!
La storia
Iniziamo con la storia che è il vero e proprio punto di partenza di qualunque cosa, insieme ai personaggi -potremmo dire che non si sa se nasce prima la storia o se nascono prima i personaggi, un po’ come uovo e gallina. Alla fine di tutte e dodici le puntate mi sento nel complesso soddisfatta di questa terza stagione: c’è stata poca analisi dei due nuovi specializzandi -soprattutto di Sandro-, ma c’è stato un bellissimo finale; c’è stato il “passaggio a vuoto” di Alice quando ha creduto che Claudio l’avesse tradita con Giulia, ma c’è stata anche la voglia di Claudio di essere sempre vicino alla sua ex-allieva. Quello che è emerso dalla sceneggiatura è stato sicuramente un Claudio molto più maturo, disposto a mettere in ballo qualsiasi cosa per Alice e un’Alice sempre un po’ troppo poco matura durante le prime puntate che però è andata in crescendo dall’ottava in poi. L’ho già detto nelle mie recensioni passate e lo ribadisco: l’ottava puntata è stata davvero la puntata della svolta per L’allieva 3. Anche il fatto che il giallo “conclusivo” -che vedeva coinvolto Giacomo Conforti- sia stato presentato in più puntate è stato un chiaro segno di evoluzione della storia.
Se avessi dovuto fermarmi prima dell’ottava puntata, sicuramente il mio giudizio sarebbe stato molto neutrale, o forse anche un po’ negativo perché le dinamiche Alice e Claudio si ripetevano in modo pedissequo rispetto al “copione prefissato” -sebbene l’ostacolo non fosse Arthur ma il lavoro-, giudicando adesso, alla fine di tutta L’allieva 3, sono contenta della piega che le vicende hanno preso e, sinceramente, avrei voluto che partissero proprio da quella ormai fantomatica ottava puntata.
I personaggi e gli interpreti
Dopo la storia, non posso che analizzare i personaggi, prendendo anche in considerazione i loro interpreti e, di conseguenza, le interpretazioni.
CLAUDIO CONFORTI – Lino Guanciale
Claudio durante questa terza stagione è cresciuto, è maturato, ha messo da parte molte delle sue fragilità per cercare di essere sempre più vicino ad Alice. Dalla vicinanza con Camilla (la nipote di Alice) senza antistaminico, all’agognato matrimonio, dall’impegno come “investigatore” insieme alla sua ex-allieva, al suo sacrificare il proprio lavoro per permettere ad Alice di proseguire la sua carriera nell’Istituto, la crescita di Claudio è stata esponenziale. Un buon Lino Guanciale -superbo nella famosa scena del litigio in macchina ma anche in tante altre-, ha dato vita alla crescita del suo personaggio in modo impeccabile, permettendo allo spettatore di capire il cambiamento di Conforti e di apprezzarlo ancora di più per questo.
ALICE ALLEVI – Alessandra Mastronardi
Alice durante le puntate de L’allieva 3 ha avuto, come già detto, una battuta d’arresto sul piano personale mentre sul piano lavorativo è sempre stata in crescendo. Da allieva è diventata medico legale e Alessandra Mastronardi è riuscita molto bene ad incarnare la trasformazione della sua Alice: le ha dato una sicurezza maggiore e l’ha resa indubbiamente più donna. Restano i già citati problemi di insicurezza dell’Allevi che, però, certamente non dipendono dalla Mastronardi. Tutto sommato, quello di Alice è un bel personaggio perché permette a tutti di identificarsi anche in una infinitesima parte di lei.
LARA NARDELLI & MARCO ALLEVI – Francesca Agostini & Pierpaolo Spollon
Ne L’allieva 3, abbiamo visto Lara e Marco nei panni dei genitori della piccola Camilla ma anche alle prese con una lontananza fisica che ne ha un po’ minato il rapporto. Secondo me la scelta di far stare lontani Lara e Marco per la gran parte delle puntate è stata una scelta vincente perché ha permesso ad entrambi di capire qualcosa di più sull’altro ma anche di misurarsi con le proprie capacità. Ho apprezzato tanto Francesca Agostini (ottima nel rappresentare una mamma che non vuole rinunciare al suo lavoro) quanto Pierpaolo Spollon (che, sinceramente, preferisco di gran lunga in DOC – Nelle tue mani, forse anche perché qui ne L’allieva 3 si è visto molto in video e poco “in presenza”).
ERIKA LASTELLA & PAOLO MACRI’ – Claudia Gusmano & Emmanuele Aita
Erika e Paolone…la coppia che non ti aspetti, o forse sì? Al di là del rapporto di coppia che abbiamo visto instaurarsi nelle ultime puntate de L’allieva 3, tanto Erika quanto Paolone sono stati importanti per rendere piuttosto variegato il ventaglio di persone presenti all’interno dell’Istituto. Ho apprezzato Claudia Gusmano molto di più in questa stagione piuttosto che nella passata, forse perché ne L’allieva 3 ha dato corpo e voce ad un’Erika che aveva già avuto modo di conoscere nella stagione due. Una buona prestazione anche quella di Emmanuele Aita nei panni di un Paolone combattuto tra la sua passione per la cucina e il suo lavoro come medico legale.
GIULIA D’ANGELO – Giorgia Gambuzza
Giulia, ovvero la nuova specializzanda. Ho apprezzato molto Giulia, sia per come è stata tratteggiata dagli autori sia, soprattutto, per come è stata interpretata da Giorgia Gambuzza. Una specializzanda un po’ insicura, alle prime armi, ma decisa a lasciare il segno in positivo. Il fatto che fosse proprio lei la figlia della Suprema era un po’ prevedibile ma, a fronte di un personaggio ben scritto -anche se non troppo indagato-, possiamo chiudere un occhio su questa parte della vicenda.
SANDRO – Stefano Rossi Giordani
Sandro, il nuovo specializzando -di cui non ricordo il cognome- con una cotta per Alice. Credo di aver esaurito con queste poche parole tutto ciò che c’era da dire su questo personaggio davvero inutile e marginale. Stefano Rossi Giordani lo incarna meglio che può ma non ha l’occasione di far emergere alcuna dote particolare della sua recitazione perché il suo Sandro ha in mente un solo pensiero: evita Erika e flirta con Alice. Un gran peccato!
LA SUPREMA ANDREA MANES – Antonia Liskova
Un bellissimo personaggio quello di Andrea Manes, ben scritto e interpretato da favola da un’Antonia Liskova che non mi aveva convinto fino in fondo ne La porta rossa ma che qui mi ha convinta al 110%. Forse il personaggio più bello di tutta L’allieva 3: forte ma anche fragile, determinata ma non per questo sempre spietata. Una piacevole scoperta!
-l’unica cosa che mi è rimasta a lungo oscura è stato il suo quasi accanimento su di Alice in alcuni punti ma, come sospettavo, era tutto volto a far capire all’Allevi che non avrebbe dovuto ripetere l’errore della Suprema di abbandonare tutto e dedicarsi solo al lavoro-
GIACOMO CONFORTI – Sergio Assisi
Un buon Sergio Assisi caratterizza un personaggio che passa dal consigliare ad Alice di fare più l’amore con Claudio al pregare chiunque di tirarlo fuori dal carcere. Giacomo era innocente, come prevedibile, quindi aveva ragione quando pretendeva di uscire dal carcere, ma avrei voluto che fosse un po’ più indagato il suo cambiamento da “ragazzo ribelle” a uomo che aiuta gli altri. Si è percepito qualcosa durante il corso di tutte le puntate de L’allieva 3 e credo che percepire ancora di più sarebbe stato meglio. Tutto sommato, Giacomo è un personaggio che ha portato dell’instabilità e della stabilità all’interno di tutte le vicende e che ha anche trovato l’amore della dott.ssa Manes, dando così vita ad una coppia forse prevedibile, forse strana ma piacevole da vedere.
PROF.SSA VALERIA BOSCHI (WALLY) – Giselda Volodi
La Wally è stata il personaggio più sorprendente de L’allieva 3 perché ha portato alla luce il tema importantissimo delle sepolture senza nome. Ho apprezzato molto la scrittura del personaggio interpretato da Giselda Volodi, soprattutto quando abbiamo scoperto il motivo delle sue stranezze e della sua permanenza nei sotterranei dell’Istituto. Per di più, Gidelda Volodi ha dato una buonissima caratterizzazione della Wally, molto più che nelle stagioni passate. L’evoluzione del rapporto Valeria-Alice e il confronto Valeria-Andrea sono state la ciliegina sulla torta di un personaggio che ha dato pieno sfoggio del suo cuore e della sua empatia nei confronti altrui.
FABRIZIO VISONE, SILVIA BARNI, SERGIO EINARDI – Fabrizio Coniglio, Chiara Mastalli, Giorgio Marchesi
Ho deciso di raggruppare questi tre personaggi perché sono in qualche modo collegati tra loro. Visone è sicuramente uno dei personaggi più dolci di tutta la serie de L’allieva e Fabrizio Coniglio lo interpreta molto bene, strappando più di un sorriso allo spettatore. Potrei dire che Visone, insieme a nonna Amalia, rappresenta un po’ la luce per Alice quando quest’ultima si sente persa. Silvia, invece, è subentrata quest’anno al posto di Calligaris, dopo essere stata presente nella prima stagione. Ho apprezzato molto la scrittura di questo personaggio perché Silvia rappresenta l’amica sempre presente ma non per questo l’amica che consola sempre. Una buona Chiara Mastalli l’ha ben caratterizzata, dopo averne già vestito i panni, soprattutto nelle battute ironiche. Einardi è ritornato dopo aver avuto un finale incerto nella passata stagione: anche la presenza di Marchesi era stata messa in dubbio, o si era pensato ad una presenza come “fantasma”. Sergio invece c’è, anche se si vede poco e anche se non sappiamo come effettivamente si sia salvato; Marchesi lo rappresenta degnamente e la storia Sergio-Silvia è piacevole da scoprire.
CORDELIA MALCOMESS – Anna Dalton
Una buona Anna Dalton caratterizza molto bene Cordelia, dopo averne già vestito i panni nelle passate stagioni. Cordelia è un po’ l’amica pazzerella che tutti abbiamo o abbiamo avuto. In questa terza stagione fa principalmente da babysitter alla piccola Camilla e le scene con la bimba sono decisamente dolci e ben riuscite.
GIORGIO ANCESCHI – Francesco Procopio
Anceschi è stato sempre il confidente/angelo custode di Alice, quasi al pari di Visione; in questa terza stagione le sue apparizioni non sono così frequenti ma è sempre piacevole vedere Procopio in azione. Un bel personaggio, che già conoscevamo ma che non per questo si è rivelato monotono.
NONNA AMALIA – Marzia Ubaldi
Ho già ripetutamente dichiarato il mio amore per nonna Amalia, perché la tenera vecchina che fa da consigliere ad Alice è ciò di cui tutti avrebbero bisogno. Marzia Ubaldi è sempre ben calata nel ruolo di Amalia ed è un piacere per lo spettatore vedere le sue interazioni con la sbadata nipote. Se la Suprema è il miglior personaggio “nuovo”, nonna Amalia si contende con Visone il premio per miglior personaggio “vecchio”. In questa stagione, per di più, la simpatica Amalia ha a che fare anche con la piccola Camilla e le sue interazioni con la bimba sono sempre molto spassose!
La musica e la scenografia
Come per le passate stagioni, anche in questa, la musica di sottofondo è opera dei The Shalalalas e devo dire che non potrei immaginare L’allieva senza la loro musica a fare da sfondo. La colonna sonora è fresca, giovane e ben si accompagna ad una serie spensierata come alla fine risulta essere questa. Per quanto riguarda la scenografia, invece, ho molto apprezzato sia casa di Alice (e Cordelia) sia casa di Claudio sia tutti gli altri ambienti all’interno dei quali si muovono gli attori. L’attenzione al dettaglio, come testimoniato dalla presenza di varie foto, è molto presente e fa immergere ancora di più lo spettatore all’interno della narrazione.
Conclusioni
L’allieva 3 è una serie tv che mi sento di consigliare se volete passare qualche ora in tranquillità, magari insultando Alice per alcuni dei suoi comportamenti, ma sempre con un’emozione stampata sul viso. L’allieva è una serie tv di cui credo ci sia bisogno soprattutto in questo momento nel quale tutto il mondo si trova a dover fronteggiare la pandemia da Covid-19.
#LAllieva3 …qual è la vostra opinione?🎬
— Mondo Fandom (@Scrive_Squad) November 8, 2020
L’allieva 4: sì o no? – la mia opinione
No. Per un motivo: non vorrei che un’ulteriore stagione andasse a storpiare i personaggi, ad esagerarli o, ancor peggio, ad eliminarli per dare luogo a trame forzate (mi dispiace fare un confronto, ma non posso ancora perdonare agli autori di Che Dio ci aiuti la morte di Guido e Davide). Preferisco sapere di aver lasciato Alice e Claudio sposati, felici, con tutta la vita davanti, piuttosto che dover assistere ad inutili ripetizioni di trama o ad una serie tv mandata avanti per inerzia con il solo scopo di far felici gli spettatori che la chiedono.
E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S:: Qui sotto, in ordine, trovate il collegamento a tutte le recensioni delle puntate de L’allieva 3, dalla puntata 1 fino alla puntata 12:
Non so se avrebbe mai funzionato la quarta stagione, a me non sarebbe dispiaciuta e ora spiego il perché. La terza stagione è stata molto ma molto più corale delle prime due: insomma mica si parlava solo di Claudio e Alice. La terza doveva essere la serie del lieto fine per i due e devo dire che soprattutto Cc non mi ha deluso, però è stata data parecchia attenzione anche agli altri personaggi. Insomma a parte lo specializzando insignificante Sandro, la coppia Sergio e Silvia quasi mai si vede (lei si ma lui raramente) fa un figlio, Marco e Lara, Paolone e Erika, Andrea e Giacomo di fatto protagonisti e Giulia magari in rampa di lancio come nuova allieva.
Giulia profondamente diversa da Alice. Questa ragazza forse un po’ imbranata, dolce, ma anche indurita (nello studio della Manes quando dice che ha sempre dovuto lottare fin da bambina).
Era come se gli autori una sorta di idea per una stagione senza la coppia principale con una nuova allieva non l’avessero esclusa.
Lei l’ha capito perché Giulia non voleva far sapere la sua identità: insomma io ho avuto l’impressione che volesse tanto conoscere sua madre ma che contemporaneamente non riuscisse a perdonarla, che non fosse pronta a farle sapere chi era. Anche Claudio che dice che alla cena Giulia l’aveva riempito di domande sulla Manes. Questa ragazza in fondo era anche molto allo scoperto…
Su Che dio ci aiuti sono d’accordo, l’unica cosa che salvo poi dell’andar avanti è solo il lieto fine meritato di Nico e Monica ma con una stagione senza di lei in cui lui era irriconoscibile e con Edo solo in una puntata
Mentre scrivevo questo articolo, a suo tempo, avevo pensato ad una quarta stagione con una nuova allieva ma, secondo me, un po’ di coralità in più poteva essere aggiunta anche nella seconda stagione, così da aprire le porte ad una serie che vedeva, dopo un paio di stagioni (tre al massimo) il passaggio di testimone tra “allieve”. Anche secondo me la possibilità non era esclusa del tutto, Giulia comunque è una ragazza che si è fatta da sola, che ha lottato tanto per affermarsi e probabilmente non era ancora pronta per guardare in faccia sua madre e rivivere tutto. Vista in ottica di un’allieva diversa, comunque credo anche io che una quarta stagione avrebbe potuto funzionare ma la cosa più apprezzata dallo spettatore credo fosse la coppia Alice-Claudio, quindi non so in quanti avrebbero accettato una nuova stagione senza di loro…
Il lieto fine è l’unica cosa che ho visto, perché ho abbandonato Che Dio ci aiuti dopo una quinta stagione vista a spizzichi e bocconi, quindi purtroppo non posso argomentare più di tanto il mio pensiero.
Grazie per il commento!
Io penso che il prodotto con una nuova allieva come Giulia protagonista (con partner al fianco) e con la madre avrebbe potuto funzionare. I personaggi di Antonia Liskova e Sergio Assisi di fatto sono stati protagonisti quanto se non di più della coppia Conforti-Allevi.
Sono d’accordo su Giulia. Anche io ho capito quello: un’allieva e una ragazza completamente diversa da Alice, forse è cresciuta nemmeno in una famiglia ma in un istituto, a me non è mai sembrato fosse un Alice 2.0: Alice tra l’amore della nonna, del fratello e di tutti gli altri era cresciuta in un grosso calore familiare, Giulia proprio no.
E’ apprezzabile che abbia comunque voluto conoscere la madre e venire a scoprire chi era, tuttavia mi pare anche ovvio che un minimo di rancore ci fosse, che non la volesse incontrare e nemmeno far sapere la sua identità e Andrea non a caso ha detto che avrebbe aspettato. Strano che la Manes non abbia mai capito che poteva essere lei la figlia, tra date di nascita e quant’altro.
Sicuramente Alice e Claudio erano il fulcro della serie, però ripeto per me avevano considerato l’idea di uno spin off con Giulia o comunque di andar avanti senza di loro. A dirla tutta non ho mai apprezzato davvero Alice fino in fondo, non ho visto una crescita significativa, anche se Claudio è forse il personaggio migliore della serie per glow up.
Le serie italiane purtroppo perdono quota dopo max tre stagioni, a volte pure due. E comunque sapevano già che Mastronardi e Guanciale non sarebbero andati avanti visto che poi la storia non poteva andare avanti più di tanto.
La quinta stagione di Cdca è stata raccapricciante da vedere, siamo ai livelli delle ultime stagioni de I cesaroni o dell’ultima annata di Don Matteo.
Sicuramente avrebbe funzionato, forse è mancato il coraggio di osare oppure ha prevalso la paura di ricadere sempre nelle stesse dinamiche pur partendo da una base (molto) differente anche a livello di personaggi (Alice e Giulia sono diverse fin nel midollo, concordo).
Forse la Manes l’ha sempre saputo però non ha mai voluto aprire del tutto il vaso di Pandora che riguardava la nascita di sua figlia perché probabilmente avrebbe significato aprire una parentesi troppo dolorosa della sua vita…
Come già detto, anche io credo che quell’idea fosse stata messa al vaglio però poi tutto si è dissolto in una nube. Claudio ha certamente avuto un glow up migliore di Alice che, per me, ha sempre mantenuto quell’animo un po’ fanciullesco (pur avendo un atteggiamento più adulto).
Ahimè è vero, tristemente vero, alle volte mi mangio le mani a pensare a quante cose potevano andare diversamente in tante serie, a quanti accorgimenti potevano essere presi per evitare il baratro della terza/quarta stagione. Assolutamente sì, infatti io credo da sempre che avrebbero dovuto strutturare il tutto su due stagioni sole (con matrimonio nella 2×12) e poi, in caso, ripartire con nuove allieve.
Di Don Matteo ho letto peste e corna in giro ma l’ho abbandonata molto tempo fa, quindi posso solo immaginare il declino. Cdca purtroppo ha perso tutto da dopo la quarta stagione (che comunque non era una meraviglia), forse perché si sono voluti fossilizzare sul personaggio di Azzurra, portandolo avanti fino allo stremo, spremendone ogni goccia e, alla fine, stravolgendolo. Ho scritto un articolo sul blog poco prima dell’inizio di cdca6 (che comunque non ho mai visto, eccetto l’endgame Nico-Monica) e uno su Guido-Azzurra ed entrambi riassumono un po’ il mio pensiero.
Mi colpiva proprio questa grossa diversità delle due allieve Giulia e Alice: direi proprio antitetiche. Se penso che Alice ha creduto all’assurdità di un tradimento di Claudio con Giulia e Giulia invece cercava informazioni sulla madre. Nel primo episodio c’è quell’ episodio poi di Giulia che con quel carrello colpisce il professore mentre vede la Manes.
La Manes chiede di incontrarla a inizio serie, di sapere l’identità e ora sappiamo che Giulia ha rifiutato. Alice lo scopre prima di sposarsi, chissà…Di fatto Alice, ex allieva ora medico legale, era il collegamento tra Andrea Manes e Giulia nuova allieva.
Diciamo che dopo due-tre stagioni cominciano a scarseggiare le idee e amen…
La quarta stagione era ancora comunque di buon livello anche se da rivedere per alcuni aspetti però la quinta sarebbe totalmente da cancellare.
Esattamente, il punto è proprio quello, sono proprio due persone che non avevano quasi nulla in comune eppure Alice poteva servire per lanciare la quarta stagione con Giulia…
Sì, è vero, e forse è anche normale che pian piano le idee vengano meno, non saprei…però in pochissimi sanno fermarsi al momento giusto perché, di base, quando fanno ascolti (=soldi) si fanno prendere (troppo) la mano e non si fermano più…
Tre figure di donne molto differenti sicuramente. Di indizi che fosse Giulia la figlia di Andrea comunque ce ne erano parecchi, compreso il fatto che non avessero scene insieme se non nell’ultima puntata. E comunque per Giulia non deve essere stato facile trovarsi di fronte a una madre in carriera un po’ di ghiaccio che l’ha abbandonata anche perché altrimenti non sarebbe riuscita a far carriera dovendo crescere una figlia. Credo che da allieva abbia comunque voluto conoscerla, osservandola da lontano, ed è apprezzabile perché ha capito quanto è stato difficile far carriera per la madre, però da figlia di certo non era facile perdonarla ed è anche per quello che si è negata. Era una ragazza che a volte era allegra e socievole, altre trasmetteva una tristezza di fondo molto particolare, quasi indurita. Mi è piaciuta infatti la scena di Andrea quando ha detto ad Alice che avrebbe aspettato la figlia che forse aveva solo paura di dirle la verità. Ecco io volevo vedere questo in fondo…
Poi vanno avanti all’infinito e non riconosci più i personaggi. Personalmente boccio già Doc…
Esattamente, Giulia era figlia di Andrea al 100%. Assolutamente sì, scoprire che tua madre ti ha abbandonata per fare carriera ma volerla “vedere da vicino” per capirla è anche simbolo di una maturità non comune.
Quella scena è stata molto bella, in effetti, ed è per quello che magari potevano evitarsi tutta la tiritera del presunto tradimento di Claudio con Giulia e spostare un po’ il focus anche su Giulia e Andrea come madre e figlia anche “a distanza” e senza contatto.
Esattamente, quello è il rischio maggiore.
Su doc non ho ancora le idee chiare al 100% però se ha/hai (non so mai se dare del lei o del tu via messaggio) piacere di parlarne e di scambiare opinioni, la mia email è: cacciari.ilaria@gmail.com
Ah ok grazie. Sarò curiosa di leggere la tua recensione su Doc a serie finita o comunque più avanti.
Sicuramente ci sarà! Non so ancora se solo a fine stagione o anche a metà ma ci sarà sicuramente. Se riuscirò farò anche un’analisi dei personaggi.