Siamo già arrivati al penultimo episodio di The Mandalorian, questa volta ambientato su Morak, in cui Din si adopera per trovare un modo per salvare Grogu dalle grinfie di Moff Gideon. L’episodio precedente si era concluso con il Mandaloriano che si rivolge a Cara Dune per chiederle di aiutarlo a reclutare Mayfeld (apparso nella 1×06).
Reclutamento
L’episodio si apre con Cara che visita il campo di lavoro su Karthon, in cui Mayfeld sta scontando la propria pena per i crimini commessi. Sfruttando la sua posizione da sceriffo Cara riesce a ottenere il permesso di portare con sé Mayfeld per una missione.
Non appena l’uomo incontra il Mandaloriano pensa che sia andato lì per ucciderlo, che ha scelto di reclutarlo poiché è un ex-Imperiale e quindi conosce codici e protocolli Imperiali. Din gli rivela che ha bisogno delle coordinate per l’incrociatore di Moff Gideon e che ha preso Grogu, con la promessa di una modifica alla sua pena Mayfeld accetta di aiutarli. L’ex Imperiale spiega che su Morak c’è un centro minerario segreto dell’Impero e che da lì può accedere a un terminale per recuperare le coordinate.
La missione su Morak
La squadra messa su dal Mandaloriano giunge su Morak e da una scansione Boba Fett rileva una raffineria di rhydonium, un componente altamente esplosivo. Per infiltrarsi alla base Mayfeld fa notare che una volta ottenuto ciò che cercano hanno bisogno di una via di fuga e Boba gli dice che può effettuare un recupero dal tetto, mentre Cara si offre per andare con Mayfeld. Il problema sta nel fatto che chiunque potrebbe essere sottoposto a una scansione all’interno della struttura e che chiunque appaia sui registri della Nuova Repubblica verrebbe immediatamente identificato. Perciò la presenza di Cara potrebbe compromettere la missione, che sospetta della lealtà di Mayfeld e gli chiede se è ancora fedele all’Impero ormai caduto. Valutando ogni opzione l’unica che resta è che Din vada con Mayfeld poiché per infiltrarsi hanno bisogno di prendere il posto di due conducenti in armatura a bordo di un trasporto e perciò non infrangerebbe il suo credo scoprendosi il volto.
Durante il tragitto i vari trasporti vengono attaccati dai pirati e perciò Din si occupa di loro mentre Mayfeld resta alla guida del trasporto, che è l’unico a sopravvivere all’attacco dei pirati. I due vengono accolti alla raffineria tra applausi ed elogi per aver tenuto testa ai pirati.
Sotto copertura
Una volta all’interno della struttura Mayfeld individua un terminale in mensa, tuttavia riconosce Valin Hess, l’ufficiale sotto cui aveva servito durante l’Impero e fa marcia indietro temendo di essere riconosciuto. Il Mandaloriano però insiste che procedano con la missione e Mayfeld gli ricorda che è necessaria una scansione del volto per accedere al terminale.
Ed è qui che arriva il colpo di scena, Din decide di andare al posto di Mayfeld consapevole che dovrà rimuoversi l’elmo per la scansione visto che non funziona quando lo indossa. Din rimuove l’elmo, infrangendo il suo credo pur di salvare Grogu, ed esegue la scansione per ottenere l’accesso al terminale. Una volta ottenute le coordinate si allontana ma viene avvicinato da Hess che gli chiede quale sia la sua designazione e gli risponde dicendo che è il co-pilota di un trasporto. Hess gli chiede il suo numero TK, ma prima che Din possa inventarne uno Mayfeld va in suo aiuto e usa la scusa che Din abbia subito un danno all’udito e quindi non sente bene ciò che gli viene detto.
Hess invita entrambi a brindare per il successo contro i pirati e a una vecchia operazione a cui anche Mayfeld aveva preso parte, il ricordo di quell’evento attraverso i commenti di Hess iniziano a far innervosire Mayfeld poiché Hess reputa un piccolo sacrificio la morte di tutti quegli ufficiali. La conversazione prende una brutta piega quando Mayfeld uccide Hess e inizia uno scontro all’interno dell’edificio. Din e Mayfeld riescono a fuggire e farsi estrarre da Boba sul tetto, facendo saltare poi l’edificio. Cara decide di offrire una seconda occasione a Mayfeld comunicando che è morto durante la missione per dargli la possibilità di rifarsi una vita.
L’episodio si chiude con Din che manda un messaggio a Gideon in cui gli assicura che si riprenderà il Bambino e che significa molto per lui.
Considerazioni Generali
Quest’episodio è stato scritto e diretto da Rick Famuyiwa, ricco d’azione e con un colpo di scena (già citato sopra) con i fiocchi.
L’idea di un team Mando, passatemi il termine, era già palese nello scorso episodio e mi è piaciuta un sacco. Fidarsi di Mayfeld è un rischio, ma Din è disposto a tutto per salvare il piccolo Grogu, che ormai è un vero e proprio figlio per lui.
Se c’è una cosa che mi è piaciuta particolarmente è stata proprio la buona fede dimostrata da Mayfeld, a cui non importa più nulla dell’Impero e pur di avere una riduzione della pena accetta di aiutare il Mandaloriano. Tuttavia Cara non si fida di lui e ha le sue buone ragioni, non nego che in certi momenti anch’io ho pensato che potesse tradirli e invece sono rimasta sorpresa nel vedere che non è successo.
L’intera missione su Morak vede come protagonisti assoluti Din e Mayfeld, mentre gli altri hanno un ruolo più marginale, ma non meno importante in quanto senza Fennec e Cara a occuparsi delle torrette i due non sarebbero potuti fuggire. Lo stesso vale per Boba a cui spetta il compito di recuperarli dal tetto una volta ottenuti i dati necessari.
La sequenza d’azione sul trasporto mi ha entusiasmata moltissimo ed è stata ben eseguita, con momenti anche di tensione in cui sembrava che il trasporto fosse sul punto di saltare in aria.
Ma veniamo alla scena che io considero chiave: Din che si rimuove l’elmo infrangendo il proprio credo. Più volte è stato ribadito da lui stesso che non può mostrare il proprio volto ad altre persone, eppure per il bene di Grogu fa questo sacrificio. Per il Mandaloriano non è una scelta facile, perché non solo rende nota la sua identità ma sta mettendo da parte tutto ciò che gli è stato insegnato. Questo dimostra l’evoluzione del personaggio dalla prima stagione alla seconda, Din ci era stato presentato come un solitario che agisce soltanto per se stesso e non gli importa cosa succede alle persone su cui riscuote le taglie, adesso invece mette Grogu al primo posto ed è pronto a rischiare ogni cosa per lui.
Infine ho apprezzato davvero tanto la redenzione di Mayfeld, un uomo che ha servito l’Impero e che si è reso conto che in realtà non credeva davvero in quegli ideali, questo è uno dei pochi casi in cui qualcuno facente parte della fazione nemica riceve una seconda occasione e ne esce vivo per sfruttarla al meglio (cosa che nei film non avviene quasi mai). Il tema della redenzione è uno dei punti fondamentali della saga, ma purtroppo nella maggior parte dei casi culmina con la morte e perciò è stato abbastanza inaspettato vedere Mayfeld uscirne vivo.
Il messaggio finale di Din a Moff Gideon mi ha letteralmente messo i brividi, è determinato a riavere Grogu e mette in chiaro quanto il piccolo sia importante per lui. Un episodio da 7 e mezzo!