Titolo: Fabbricante di lacrime
Data di pubblicazione: 21 dicembre 2020
Genere: Narrativa romantica contemporanea
Target consigliato: 16+
Lunghezza: 602 pagine.
Punto di vista: Prima e terza persona, POV alternati.
Valutazione: 5|5
“Lui aveva lasciato rose dentro di me, aveva lasciato petali e scie di stelle lì dove prima ero un deserto di crepe. E ci eravamo scambiati qualcosa, in silenzio, all’ombra dei nostri difetti.”
Due cuori che non sanno di appartenersi e un destino apparentemente già scritto sono gli ingredienti fondamentali per una storia d’amore che ci farà piangere e sperare: Erin Doom ci introduce nel mondo di Nica e Rigel nel Fabbricante di lacrime!
Trama
Fin da bambina Nica ha sempre desiderato soltanto una cosa: avere una famiglia.
Quando a diciassette anni qualcuno decide di adottarla, quel desiderio diventa realtà e il suo sogno sembra finalmente realizzarsi.
Nica è docile, buona e colma di una speranza che la porta a vedere il meglio nel mondo, ma il destino vuole che insieme a lei venga portato via anche un altro orfano, Rigel, l’ultima persona che Nica vorrebbe come fratello adottivo.Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare chiunque, ma il suo aspetto angelico cela un’indole spietata, oscura e a tratti folle da cui Nica si è sempre tenuta alla larga. In lui c’è qualcosa di incomprensibile che ha sempre reso il loro rapporto difficile e inconciliabile, e anche se le loro anime sono legate da un passato comune di dolore e mancanze, la convivenza tra loro sembra impossibile.
Eppure, nonostante Rigel rappresenti in tutto e per tutto il lupo della favola, Nica è determinata a non arrendersi e a proteggere il suo sogno da qualsiasi ostacolo.
Persino quando quell’ostacolo ha due occhi neri e uno sguardo bruciante.
Persino quando la guarda in quel modo… come se desiderasse divorarla.“Non tutti i veleni hanno un antidoto. Alcuni si infilano nella tua anima, ti stordiscono con il loro odore e hanno gli occhi più belli che tu abbia mai visto.
E a loro non esiste cura.
Nessuna.”
Recensione
Fabbricante di lacrime è uno di quei libri che, una volta iniziati, sono difficili da abbandonare. La magia delle parole di Erin Doom è capace di rimanere nel cuore e nella mente del lettore per giorni; lasciare i suoi personaggi dopo aver terminato il libro è quasi un’impresa impossibile!
Conosciamo Nica, ragazza dagli occhi del colore del cielo che piange. Impossibile non amarla, la sua delicatezza rende difficile non volerla proteggere ad ogni costo. Nica è una falena che non ha paura del buio ma che è terribilmente attratta dalla luce, nella sua ingenuità. Con lei impariamo a non smettere mai di credere in qualcosa, perché se ci credi davvero, prima o poi si avvera. Impariamo ad amare con cura e dedizione anche le forme di vita più fragili, i cerotti colorati, il potere degli abbracci, l’affetto degli amici, lo sguardo di chi ci ama. Ma soprattutto, con Nica capiamo il valore del lasciarsi il passato alle spalle e la forza di muovere il primo passo verso il futuro.
Conosciamo Rigel, il lupo solitario dai capelli corvini e lo sguardo tagliente. Solo chi ha la dolcezza nello sguardo del cuore sa guardare davvero oltre l’apparenza di Rigel. Solo chi ha la pazienza di capire i suoi spigoli, può imparare il percorso fino al suo leale, fedele, coraggioso cuore. Rigel, come la settima stella più luminosa del cielo, che come lui brilla solitaria nella notte scura. Rigel ci insegna ad amare in silenzio, con il rumore di tanti piccoli, concreti gesti. Ci insegna a resistere alla vita, come una roccia che tenta di fermare lo scorrere impetuoso di un fiume. Con Rigel incontriamo l’elegante irrazionalità dell’amore, che ci spinge a prendere decisioni avventate, a rischiare il tutto per tutto pur di non abbandonare la persona amata.
“Non aveva mai osato sperare, Rigel.
Ma si era perdutamente innamorato di lei, che era la speranza stessa.”
Spero che il libro vi piaccia come è piaciuto a me, aspetto i vostri commenti!
A PARERE MIO, DI QUESTO LAVORO SI SALVA SOLTANTO LA RICCHEZZA DEL LINGUAGGIO..