Sta arrivando, lo vedi in lontananza, alcuni tuoi amici l’hanno già affrontato, altri ancora no ma quest’anno tocca a te affrontarlo mettendo in campo tutte le tue abilità. Il 4 luglio di quest’anno il mio esame di maturità compie quattro anni: mi chiedo ancora come sia possibile che sia già passato così tanto tempo… Oggi sono qui per darvi tre piccoli consigli per affrontare al meglio il vostro esame di maturità. Pronti? E allora via!
Primo consiglio: il giorno prima non studiate
Lo so, lo so, questo è un consiglio che fa storcere il naso a tutti ma vi assicuro che funziona: il giorno prima del mio orale ho ripassato solamente la presentazione della tesina e, quindi, vi consiglio di fare lo stesso con il vostro elaborato. Il motivo di questo consiglio è molto semplice: tutto quello che avete costruito nei lunghissimi mesi di scuola e negli altrettanto lunghi giorni prima, si è solidificato nella vostra mente e, anche se non vi sembra, è pronto ad uscire al momento più opportuno per rispondere ad una domanda piuttosto che ad un’altra.
Secondo consiglio: assecondate l’attesa come meglio preferite
Non costringetevi mai (mai!) a stare seduti se non sentite di volerlo fare, non costringetevi a guardare i libri con disperata rassegnazione, piuttosto passate l’ora precedente su instagram, guardate i bambini al parco, camminate su è giù per la strada/per la casa. Non c’è nulla di peggio dello stare seduti a fissare un muro/i libri dalle 7.00 di mattina perché non si sa cos’altro fare. Il vostro cervello vi suggerisce cosa fare per placare l’ansia, voi dovete solo seguirlo.
P.S.: Vi parla una che è arrivata a scuola alle 8.00, è entrata a fare l’esame alle 10.15 e nel frattempo ha parlato con gli amici e consumato le suole delle scarpe a fare su e giù per il corridoio.
Terzo consiglio: Respirate sempre, anche quando vi sembra di essere in apnea
Il vostro esame di maturità è solo una grande interrogazione, nulla di più. Se alle interrogazioni ce l’avete sempre -più o meno- fatta non c’è alcun logico motivo per il quale dobbiate fallire proprio di fronte alla commissione dell’ultimo esame delle scuole superiori. Quando vi sembrerà di soffocare perché tutti i -perfidi- occhietti dei professori stanno guardando voi, respirate e concentratevi su quel respiro, nessuno vi dirà mai nulla perché vi siete presi i primi due secondi di libertà appena siete entrati in quell’aula. Prima di rispondere ad una domanda fermatevi a respirare; il respiro deve essere un po’ la chiave del vostro esame di maturità.
Tre consigli per un esame che spesso sembra una grande montagna forse sono pochi ma sono i consigli che io stessa ho creato nei giorni antecedenti il mio esame di maturità, sono i consigli che avrei voluto ricevere da qualcuno prima di entrare in quell’aula.
Ora tocca a voi, sono certa che darete il meglio di voi stessi, in bocca al lupo ragazze e ragazzi!
Ilaria