Titolo: Viera, un’italiana del ’23
Anno: 2018
Casa editrice: Edizioni Pendragon
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 16 anni in su
Lunghezza: 63 pagine
Punto di vista: interno (Viera)
Valutazione: ★★★★
Paola Mattioli
Paola Mattioli è nata a Bologna il 27 novembre 1962.
[…]
In quella famiglia “allargata” gli scontri generazionali erano fonte di frequenti litigi. Nonostante ciò, l’aggregazione, basata sulla partecipazione attiva, prevaleva sempre con beneficio per tutti. I rapporti tra le sorelle Paola e Silvia sono stati in fase alterne di complicità e di competizione. In tale contesto Paola, cresceva permeandosi di tabù e timori anacronistici ai tempi e luoghi che frequentava fuori dalla famiglia. A ciò si aggiungeva una salute precaria che non gli permetteva di spiccare il volo nei meravigliosi e irrepetibili anni dell’adolescenza e della gioventù costringendola a rimanere protetta e soffocata sotto una campana di vetro. La scuola magistrale sarà di giovamento grazie alla sensibilità di alcune insegnanti che comprendono il bisogno di evasione di quella ragazza chiamata Paola. Essa incomincia ad uscire dal bozzolo, della timidezza, e dalle sue paure manifeste ed anche di quelle inconsce. In quel periodo Paola scopre la magia e la bellezza dello scrivere. Scrivere poesie sui momenti belli o tristi che vive. Le parole le scorrono sul foglio velocemente e la sua penna scivola via come se avesse sempre scritto.
[…]
Paola riprende a scrivere poesie dopo la morte di sua madre nel 2006, anno per lei molto difficile perchè non avendo più i genitori sente il bisogno di fissare sulla carta ciò che di profondo sente. Lo scrivere per lei diventa necessario, essenziale. Durante la scrittura attraversa momenti speciali, unici, di silenzio e di calma. Su quei fogli esprime i suoi sentimenti più nascosti e inesplorati. Nascono così le sue poesie dell’età matura: sentimenti profondi, ricordi amari e a volte dolorosi, sentimenti d’amore intensi e veri che lasciano trasparire una vena malinconica volta alla controversa e irrinunciabile bellezza della vita.
La biografia completa qui.
Trama
In un quaderno verde, Viera, un’italiana nata nel 1923, ha tenuto appunti e ricordi delle sue esperienze di vita. La figlia Paola ha voluto trascriverli e aggiornarli perché le persone a lei care possano ricevere la testimonianza di una vita, e trarne insegnamento. Ne è nato uno spaccato relativo a un’Italia che non c’è più, ricca di solidarietà e valori umani.
Commento
Prima di iniziare la recensione, ci tengo a ringraziare pubblicamente l’autrice per averci permesso di leggere e recensire il suo libro.
C’è un che di magico nei racconti degli anziani, c’è una verità che a noi manca, c’è una sofferenza incredibile ma anche una gioia fatta di piccolissime cose, di cose così semplici che per noi sono ormai la base. Viera, un’italiana del ’23 ci racconta questo, ci racconta la vita durante la seconda guerra mondiale, ci racconta la realtà dei bombardamenti, la paura, i rifugi creati in cantine. Un linguaggio e uno stile semplice, questo caratterizza il libricino ed è la forza dello stesso: Viera ci racconta la sua vita come se stesse parlando con tanti tantissimi nipoti, con le generazioni future che, chissà, potrebbero anche accogliere questa storia e conservarla lì, in un angolo di cuore.
Per quanto mi riguarda, Viera ha parlato forte e chiaro, così come hanno fatto prima di lei i miei nonni e mia zia che hanno vissuto i terribili anni della guerra. Ho sempre amato ascoltare i racconti degli anziani e leggere Viera, un’italiana del ’23 è stato come conoscere una nuova testimonianza, una nuova persona, è stato come entrare in possesso di un nuovo pezzo del puzzle del passato che non ho vissuto.
Un grazie va all’autrice, figlia di Viera, per aver deciso di portare alla luce questa storia e per aver aggiunto alcuni dettagli e alcuni suoi commenti alla fine dello scritto.
Se amate le storie del passato o se volete conoscere qualcosa in più sul periodo della guerra, vi consiglio caldamente Viera, un’italiana del ’23.
Ilaria
Un’ottima recensione. Grazie davvero a Ilaria e complimenti a tutto lo staff. Sono contenta che il libro vi sia piaciuto e sono onorata di avervelo proposto in lettura. L’autrice merita e la storia è molto istruttiva.
Grazie per il complimento e grazie soprattutto per averci proposto questo libro.
Grazie di cuore per le bellissime parole che hai usato nel commentare il libro di mia mamma Viera, sono felice per aver donato a te e a tutti una parte della vita di mia mamma e mia. Vi abbraccio col Cuore ❤
Grazie a lei per avermi permesso di leggere il suo libro e di conoscere, attraverso la lettura, sua madre!