Studio Battaglia¹ è una fiction trasmessa su RaiUno in quattro serate e prodotta da Palomar e Tempesta -in collaborazione con Rai Fiction-, con la regia di Simone Spada; è l’adattamento italiano dell’originale The split.
Trama
Lo Studio Battaglia è il più prestigioso studio di avvocate divorziste di Milano. Lì lavora Anna, figlia di Marina e sorella di Nina e Viola, che decide di accettare un nuovo incarico lavorativo presso lo studio Zander dove ritrova Massimo, che le aveva fatto battere il cuore ai tempi dell’università. Accettare questo lavoro è stata la scelta giusta? Ma le donne della famiglia Battaglia sono unite da un amore profondissimo e da un’invincibile ironia che le ha sempre salvate, anche quando tutto sembrava crollare.
Cast
Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Michele Di Mauro, Carla Signoris, Thomas Trabacchi, Massimo Ghini
Commento
Una fiction al femminile, che sonda i rapporti di sorellanza e quelli madre-figlia ma indaga anche l’essere umano, portando in scena quattro protagoniste incredibilmente diverse eppure molto simili: tutte hanno il loro tratto distintivo e la costruzione di ognuna di esse fa sì che lo spettatore possa capirle tanto nelle intenzioni quanto nei fatti e negli atteggiamenti. A fare da comprimari ci sono gli uomini che gravitano attorno a loro, chi per lavoro, chi per amore, chi, volendo, per entrambe le cose; tutti, in ogni caso, occupano una posizione narrativa inferiore rispetto alle donne che invece sono le vere protagoniste. Sullo sfondo, una Milano in movimento e due studi legali con le loro cause, gli incartamenti, le vittorie e le sconfitte in tribunale, l’essere umano che dà battaglia per un divorzio, per un affido e per tanti altri motivi che vengono via via scoperti e snocciolati durante tutta la stagione.
Studio Battaglia vive attraverso le sue quattro protagoniste, le segue da vicino, ne cattura i gesti e gli stati d’animo e tutte e quattro le attrici appaiono in parte. Le ambientazioni e gli abiti aiutano lo spettatore ad inquadrare con facilità il contesto. Il ritmo è buono e le cause che si succedono durante le puntate portano alla luce argomenti di grande attualità con sensibilità e garbo, senza voler strafare e senza imporre necessariamente una visione unica e definitiva anche se, come in ogni causa che si rispetti, una parte ne esce vincitrice mentre l’altra soccombe. I temi trattati sono molteplici e permettono di toccare da vicino argomenti come la privacy di un figlio che non è più sulla terra, la necessità di vaccinare un bambino e l’affido ad un genitore in una coppia dello stesso sesso.
Studio Battaglia mescola abilmente la vita delle quattro protagoniste a quella dei casi legali di puntata e porta avanti in parallelo, con disinvoltura, la trama orizzontale e quella verticale. Una fiction per chi vuole vedere l’ambito giuridico dal punto di vista degli avvocati o, meglio, delle avvocate ma anche per chi ama le storie ben costruite.
Voi cosa ne pensate? Avete visto Studio Battaglia? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
Beh vedo che hai recuperato Studio Battaglia.
Si, quattro donne se uno ci pensa tutte influenzate da uno stesso evento nel loro carattere e nelle loro scelte: l’abbandono del marito rispettivamente e del padre per le altre tre.
Ognuna di loro ha reagito in modo diverso e sono molto differenti eppure sono molto unite, più che simili direi questo, unite.
Ship prediletta: Anna e Massimo ovviamente.
La ship della sorella piccola più che brutta insignificante.
Sì, l’avevo finita già da un po’ ma ho aspettato prima di scrivere la recensione.
Esatto. Ed è quello che le unisce ma le allontana anche in qualche modo, proprio perché ognuna ha reagito all’abbandono a modo suo. Il “simili” sta più nel fatto che sono tutte state abbandonate.
Anna e Massimo grandissima ship, decisamente, mentre Viola pensavo che alla fine non si sarebbe davvero sposata perché lui mi sembrava né carne né pesce e anche le interazioni tra i due non erano così tanto rilevanti…
Si c’è la figlia piccola che proprio non l’ha vissuto, perché di fatto non lo ricorda e probabilmente le sorelle (soprattutto Anna) le hanno fatto da cuscinetto e l’hanno salvaguardata parecchio, la figlia di mezzo che invece ha paura di scottarsi ed è infelice, non è mai cresciuta tutto e poi c’è la figlia grande che secondo me sotto certi aspetti è stata segnata molto da quello perché ha avuto troppe responsabilità sulle spalle.
Anna sembra aver votato molto alla sua vita nel saper fare o almeno cercare di saper fare bene un po’ tutti i suoi ruoli: madre, avvocato, sorella, figlia perché lei non è “quella che distrugge una famiglia” però si vede che non è felice. Massimo credo sia l’unico che riesca a leggerle davvero dentro (anche più della madre). Come facesse Marina a dire che Alberto era la persona giusta non si sa…
In quella famiglia in effetti il rapporto con il matrimonio non è facile
Io credo che Anna si sia sentita quasi in dovere di fare da guida alle sorelle, in qualche modo, perché era la più grande ed è inevitabile che spesso i figli più grandi prendano sulle spalle i più piccoli e li conducano per mano nel cammino della vita. Lei a me dà l’idea di una persona che comunque si è sacrificata, in qualche modo, per le sorelle e anche per svolgere al meglio gli altri ruoli, perdendo un po’ di vista se stessa. La questione del matrimonio con Alberto e quella frase di Marina in merito al fatto che lui era l’uomo giusto lascia perplessa anche me, forse lei aveva scoperto qualcosa su Massimo, non so cosa pensare…
Si esatto, i fratelli più grandi già lo sono a prescindere in modo quasi automatico, figurarsi in una famiglia come quella in cui il padre se ne è andato, sicuramente se Marina avesse permesso a Giorgio di esserci, magari avrebbero fatto delle scelte diverse.
Si anche a me dà quell’impressione: ha sacrificato se stessa.
Massimo glielo chiede ad un certo punto se è pronta a deludere gli altri….
Mah Marina è una delle figure di madri migliori che ho visto a livello di scrittura: proprio perchè è complessa e anche contorta. Forse non è una madre che faceva le lasagne come dice Nina, ma comunque ha cresciuto le figlie da sola; però ha nascosto loro il fatto del padre. Sicuramente è un po’ manipolatrice e lo è stata intromettendosi nella vita di Anna, L’uomo giusto a prescindere non esiste in senso assoluto perché dipende da cosa uno vuole e nel caso di Anna se lei dopo anni ama ancora Massimo vuol dire che non erano solo emozioni, sono tuttora sentimenti. E la crisi con il marito quando inizia la serie sembra anche datata.
Esatto, Anna è sempre stata abituata ad essere quasi perfetta, un po’ patinata all’esterno, guardandola con semplicità, perché è quasi stata obbligata anche da se stessa a sacrificarsi a favore degli altri: madre, moglie, avvocata e anche sorella “modello” e guida per le sorelle minori.
Vero. Marina è comunque una donna con le sue fragilità, come tutti, ma ha tirato su tre figlie da sola, è anche indubbiamente un po’ manipolatrice, probabilmente ha ritenuto che Alberto avrebbe potuto dare ad Anna una stabilità che secondo lei Massimo non era in grado di darle, ma da fuori le cose appaiono sempre differenti e, appunto, Anna e Massimo si amano ancora, quindi non era solo una storiella.
Penso che Anna abbia vissuto un po’ con il terrore del “io non distruggo una famiglia”. Si è data forse quella regola ferrea, sicuramente è stata molto severa con se stessa, Aveva paura di essere come suo padre che poi è Marina stessa a dire che le famiglie si distruggono per amore, quindi dopo anni riconosce all’ex di averla lasciata e tradita ma lui sta da trent’anni con quella stessa donna quindi….
Si Marina è decisamente interessante, fragile ma anche molto forte. Sicuramente ha sbagliato come possono sbagliare magari i genitori con il doppio ruolo che esagerano e fanno troppo però di certo il legame con le figlie è molto stretto.
La persona con cui proprio non riesco ad empatizzare (anche se è stato tradito) è Alberto: forse perché cornificato e nel caso di Anna e anche di tutti, credo che a volte tradire mentalmente sia rilevante tanto quanto tradire fisicamente, però estremamente consapevole di essere una seconda scelta anche dopo vent’anni. La sincerità con loro stessi non è il pezzo forte né di Anna né di Alberto però a fine serie quando Anna va da Massimo è una scelta ben precisa e forte per una donna come lei, che forse davvero si toglie quella patina e trova quel coraggio…
Sicuramente lei è stata molto segnata dall’abbandono del padre e ha quindi puntato nella direzione opposta, vivendo ogni scelta come definitiva e non modificabile, a partire dalla mattina in cui poi ha sposato Alberto però man mano le cose sono cambiate, ma bisogna vedere anche quanto lei è davvero disposta a “deludere gli altri”, che è poi un modo per dire che dovrebbe in primis essere disposta a staccarsi da questa regola di non sfasciare nulla che si è autoimposta.
Alberto è un personaggio particolare e forse anche contraddittorio proprio perché dopo vent’anni è ancora lì nonostante sia conscio di non essere la prima scelta. Forse ha pensato che il tempo avrebbe “sistemato le cose” e che Anna l’avrebbe scelto in toto, invece poi gli è toccato scontrarsi nuovamente con la realtà che lui ha sempre saputo.
Infatti io penso che il tradimento di Alberto in realtà sia un buon segno riguardo ad una sorta di amor proprio che alberga ancora in una parte di lui: vuol dire che anche se in un modo sbagliato lui vuole qualcuna che gli dia quello che Anna non gli dà più.
E’ un tradimento meno irrazionale di quanto sembra. Lui manifesta ad Anna quella frustrazione ed è più sincero con se stesso in quel momento di lei probabilmente. Detto questo, comunque continua a stare con una donna per il quale non è la prima scelta.
E ahimé viene tradito prima del matrimonio (il suo) e poi anche dopo quello di Viola.
Secondo me quel tradimento è solo il sigillo di un legame finito e da parecchio.
Marina penso che ai tempi avesse qualificato Massimo come distrazione e forse dopo ha capito.
Forse Anna ha pensato che la stabilità in tutti i sensi intesa come non modificabile potesse ovviare ai sentimenti e alle emozioni e poi si è accorta che non era così.
Devo dire che la riuscita del personaggio è buona perché di solito le donne come lei vengono rappresentate come un po’ di ghiaccio, che si lasciano poco andare e invece lei è una di quelle le cui fragilità si vedono parecchio
Sicuramente il tradimento di Anna dopo il matrimonio di Viola è la pietra sul matrimonio con Alberto, anche se comunque per i figli continueranno ad esserci entrambi, e quella è proprio una certezza secondo me.
Sì, probabilmente per Marina, Massimo era il ragazzo di una notte per sua figlia mentre Alberto era quello giusto, però lei vedeva gli eventi dall’esterno, quindi inizialmente non aveva capito il reale rapporto tra Anna e Massimo, poi forse sì.
È un ragionamento che Anna sicuramente ha fatto anche in virtù del fatto che magari lei una vera stabilità non ricorda di averla avuta neanche nell’infanzia, quindi ha scelto di darla agli altri sacrificando, in qualche modo anche inconsciamente, se stessa. Poi ha capito che la stabilità non poteva compensare l’assenza delle emozioni e dei sentimenti che probabilmente provava con Massimo, però è comunque rimasta con con Alberto, perché si è autoimposta di non sfasciare nulla.
Alla fine se ci si tradisce vicendevolmente come hanno fatto Anna e Alberto, non so nemmeno se si possa definire tradimento perché parliamo di un matrimonio sostanzialmente finito, anche se formalmente in piedi.
Quello che mi colpisce di più è vedere come il sentimento con Massimo sia resistito tutti quegli anni. E passato anche attraverso un altro fallimento matrimoniale: quello di lui. Non si sono proprio mai dimenticati. Ragazzo di una notte non lo so, perché Anna ci ha convissuto per anni da studentessa però in effetti forse solo lei, Massimo e Alberto conoscevano quanto fosse stretto il legame
In effetti nemmeno io credo che possa essere definito tradimento a tutti gli effetti, proprio perché loro sembrano stare assieme già adesso solo per i figli, anche se non parlano apertamente del motivo per cui stanno ancora insieme nonostante il matrimonio sia finito.
Secondo me Anna e Massimo hanno proprio cementato il loro rapporto quando erano giovani, ma agli occhi di Marina, lui magari sembrava davvero “uno dei tanti”, non colui che avrebbe potuto darle il futuro “giusto” a suo modo di vedere le cose.
Alberto in qualche modo è una sorta di Davide di Doc durato quasi vent’anni con due figli, ma anche li il risultato non cambia. Uomini che sono una seconda scelta e consapevoli di esserlo.
Verissimo
Personalmente sono convinta che Anna certe responsabilità se le sia proprio ritrovate addosso perché piena di aspettative da parte della madre e delle sorelle: indipendentemente dalla dicotomia tra quello che voleva essere e quello che ha scelto di essere, subiva e subisce troppe pressioni. Durante la serie si scopre che Marina ha tolto il padre alle figlie, che comunque avrebbero potuto averlo malgrado una separazione dolorosa dei genitori. Anna dice che lo perde nell’adolescenza, a 16 anni e secondo me è il periodo più difficile per la vita di una ragazza, perché lei probabilmente ha saltato quella fase ad un certo punto.
Io credo si sia trovata tra le mani una vita adulta quando era ancora “troppo piccola” e ha deciso di affrontare tutto con un grande senso di responsabilità che sicuramente aveva già di base, ma che è stato incrementato dalle aspettative anche inconsce che tutti avevano nei suoi confronti. Le pressioni esterne l’hanno obbligata a crescere in fretta, saltando delle tappe per diventare il miglior modello per le sorelle, la migliore figlia per la madre ecc… Probabilmente era già una ragazza matura ma ovviamente ha dovuto incrementare rapidamente la sua maturità per far fronte alle “richieste” del mondo esterno.
Penso anche io. Di fatto ha saltato la fase adolescenziale e quando si saltano certe fasi della vita, poi quello che hai perso o a cui hai rinunciato torna a “bussare” alla porta più avanti. Non a caso lei rimprovera a Massimo di essere immaturo e gli dice che prima o poi bisogna crescere e lui le chiede se lei che è cresciuta è felice così come è.
E’ ovvio che dal punto di vista di Anna che ha dovuto bruciare le tappe e crescere prima del tempo, un Massimo qualsiasi le appare immaturo.
Quello che proprio non è mai cresciuta a livello emotivo è Nina che invece è rimasta all’età in cui è stata abbandonata.
Devo dire che sono una delle poche che nn ha gradito per nulla quella sparata che fa alla cena. La giudico una scena importante nell’economia della serie e nel far smuovere le acque, ma Nina è stata pessima e fuori luogo.
Esattamente. Poi comunque Anna è una che si è anche autoimposta un rigore non comune nella vita, è una persona tutta d’un pezzo che fatica anche a sciogliersi, la definirei quasi schematica proprio perché è cresciuta presto ed ha incasellato la sua vita secondo tutte le figure che doveva essere/diventare: figlia, moglie, madre, avvocata, sorella…
Nina in quella scena è stata quasi infantile nel fare emergere, è una scena fondamentale nell’economia della serie e che comunque ci rivela molto di lei e del modo in cui ha vissuto l’abbandono e secondo me si ricollega molto anche alla scena in cui la madre le dice che è tante cose ma non felice. Nina è un personaggio molto complesso, che ha affrontato l’abbandono senza viverlo davvero ma accumulando tutte le emozioni di quegli anni e ne è uscita con una corazza.
Mah devo dire che di solito si, questi personaggi risultano tutto d’un pezzo, Anna sotto certi aspetti lo è però per altri no.
Da una parte senza rigore e disciplina forse non potrebbe nemmeno svolgere tutti i ruoli che ha, dall’altra con Max è pienamente se stessa.
Mah secondo me ha ragione Marina quando dice che Nina voleva fare esattamente quello che ha fatto, colpire le sorelle, far loro del male anche se le sorelle sono il suo affetto e il suo punto di riferimento più grande.
Nina essendo la più irrisolta e infelice di tutte (si più di Anna e Viola che hanno i loro problemi ma sicuramente non gravi come quelli di Nina, soprattutto Viola che comunque è quella che sta bene con se stessa più delle altre) in quella cena ha scaricato in qualche modo la sua infelicità portandosi dietro anche quella delle sorelle e li ha sbagliato perché non ne aveva nessun diritto. Non è facendo quella piazzata che si è sentita meglio sicuramente….Nina è vissuta fuggendo dai coinvolgimenti sentimentali, vivendo quasi in un limbo a differenza delle altre due. Anna e Viola hanno fatto una “scelta di campo”: Anna ha optato per il senso di responsabilità e i doveri e Viola per una vita semplice (non da carrierista) e per trovare la felicità nelle cose semplici.
Sì, sicuramente per certi aspetti non lo è, del resto credo sia anche molto difficile essere inquadrati totalmente in ogni singolo minuto della propria vita.
Di sicuro Nina non si è sentita meglio, magari mentre parlava pensava di sentirsi meglio ma è stata una pura e semplice illusione. Delle tre sorelle, è quella che probabilmente vede la sua vita molto più imperfetta, si sente quasi la pecora nera perché, nonostante tutto, le altre due hanno scelto una strada da seguire mentre lei forse si è fatta vivere e non ha vissuto proprio perché, come dici, è sempre scappata.
Si penso che infatti Massimo la conosca tanto bene anche perché hanno convissuto da giovani e ha conosciuto tutti i suoi lati, pregi e difetti e tutto il resto e forse ha anche bisogno di una persona come lui che è molto diversa caratterialmente dal marito, Alberto sarà anche represso e infelice, ma imbalsamato.
Si penso che Nina in qualche modo “invidii” e ammiri il fatto che le sorelle abbiano fatto una scelta e siano state coerenti, che poi possano cambiarla e nn essere più felici ci sta, per Anna soprattutto perché Viola è ancora giovane per avere rimpianti.
Nina però si si è fatta un po’ vivere…
Alberto e Massimo sono sicuramente diametralmente opposti, probabilmente Massimo la conosce meglio di Alberto, anche se in realtà sappiamo molto poco del passato di Anna con entrambi quindi non abbiamo tante basi per stabilire qualcosa di ben definito.
Secondo me Nina si sente quasi inadeguata perché non vede in se stessa quello che vede nelle sorelle e quello che crede sarebbe giusto vedere in ogni persona cioè la scelta di una strada vera e propria. Poi, ovviamente, in corso d’opera si può non essere più soddisfatti di quella scelta o pentirsi di qualcosa ma quello fa quasi parte del gioco della vita.
Secondo me Nina sta male con se stessa e questo si vede bene, altrimenti non indosserebbe la maschera che indossa ma probabilmente perché non ha costruito nemmeno nulla di suo e le altre tre donne della sua famiglia a modo loro sono tre decisioniste e hanno fatto tre scelte nette.
Prendiamo la dicotomia tra Anna e Marina: Anna fa l’avvocato ma intende il mestiere in maniera completamente diversa dalla madre e taglia il cordone ombelicale, Viola fa la baby sitter, Nina fa l’avvocato anche lei ma lavora li con la madre e anche sul lavoro sembra non essere davvero risolta. Penso che si senta molto inadeguata sia con la madre da una parte, sia con le sorelle dall’altra.
Si si sa poco del suo passato con entrambi gli uomini.
Quello che sembra sapersi è che anche il matrimonio di Massimo è fallito a causa del fatto che probabilmente lui non si è tolto dalla testa Anna, la ex di lui lo fa capire più o meno. Lui fa capire che ci ha provato e non ha funzionato. Anna e Alberto in realtà a vederli sembrano proprio due estranei e si ha la percezione che i figli avvertano in qualche modo che sia finita tra i genitori ma che non li tocchi più di tanto
Vero, sicuramente. Forse Nina si sente inadeguata in senso generale, quasi in ogni contesto perché non si è ricavata il suo posto nel mondo ma l’ha trovato quasi già fatto, è il discorso del farsi vivere piuttosto che vivere che credo si possa applicare a lei.
Credo che Anna e Alberto siano molto meglio come genitori che come partner l’uno per l’altra. Daria e Giacomo danno proprio l’impressione di aver capito la situazione ma di non soffrirne più di tanto, forse proprio perché Anna e Alberto sono due bravi genitori, nonostante tutto.
Si penso che Nina abbia bisogno di dimostrare qualcosa soprattutto a se stessa.
A me non sorprende che tra Anna e Alberto la vita sessuale sia inesistente, trasmettono di continuo l’idea di due persone tra le quali non c’è passione e attrazione fisica: a volte mi sembrano fratello e sorella ma nemmeno sotto certi aspetti….
Si i figli sembrano viverla bene, forse perché non li hanno mai visti come una coppia innamorata chissà quanto ma come due bravi genitori e a loro basta quello ovviamente (e Anna ad esempio riconosce ad Alberto questa cosa quando parla con il cliente di come Alberto l’ha sempre aiutata molto nel fare in modo che potesse svolgere i suoi molteplici ruoli) e loro stessi appunto se lo riconoscono a vicenda
Esattamente.
Infatti a vederli adesso viene proprio da chiedersi come hanno fatto i figli visto che non sembrano neanche lontanamente coinvolti né a livello intimo né in generale, secondo me.
Anche secondo me è così.
Si non c’è un trasporto, in certi momenti nemmeno un minimo affetto, c’è un rispetto reciproco forte a livello genitoriale del ruolo reciproco perché in qualche modo sono buoni genitori e i figli sembrano riconoscerlo ma per il resto nulla. A volte avevo l’impressione che Anna poi era quasi infastidita dal marito
Esatto, c’è rispetto e c’è la certezza che sono due bravi genitori e se lo riconoscono anche a vicenda in qualche modo, ma tra loro c’è davvero il vuoto spinto, non hanno qualcosa che li lega a livello di persone (figli a parte). Sono due persone che formalmente stanno assieme perché vivono nella stessa casa ma in realtà condividono solo i figli e, soprattutto, la volontà di volere il bene dei figli. Sì, lei spesso dava l’idea di essere infastidita da lui.
Marina per me ha sbagliato di grosso in tal senso intromettendosi. Forse voleva un uomo apparentemente affidabile e che non potesse lasciare mai la figlia
Credo anche io che sia andata così, lei voleva “il meglio” e l’ha in qualche modo “imposto” alla figlia.
Beh ma io questa nuova recensione e questa nuova “discussione” me le ero perse per strada: recupero subìto.
Intanto Ilaria, voglio dirti che sono contento che anche a te sia piaciuto, anche se mi pare che qualcosa avessimo accennato anche dall’altra parte e con Giò ne avevamo già invece parlato parecchio, guardandolo in diretta.
Detto questo, non posso che concordare con te sulla buona recensione e concordo sul fatto che sia un ottimo prodotto, diverso, accattivante, buona scrittura sia dei personaggi che dei casi, ottime le interpretazioni. Apprezzo soprattutto la modernità dei temi trattati perchè purtroppo nel mondo dominato dal bigottismo stile Lux affrontare certi temi come hanno fatto loro, a cominciare dall’affido del bambino della coppia omogenitoriale, non è cosa da poco, anzi. Ma in generale tutti i casi sono stati molto interessanti e aumentavano molto l’hype di ogni puntata.
Sui personaggi, concordo in pieno con quello che avete sapientemente scritto voi sul “triangolo” (che virgoletto appunto perchè triangolo non è, come avete scritto giustamente anche voi) principale Massimo-Anna-Alberto: i primi due si amano da sempre e lo dimostrano costantemente (e ovviamente sono anche mia ship preferita, palese) e purtroppo il matrimonio tra gli ultimi due non è di fatto mai esistito e ahimè entrambi hanno le loro colpe, lei per “esserselo fatto andare bene” nonostante fosse infelice e lui per essersi accontentato di essere la seconda scelta nonostante sapesse benissimo di esserlo, quindi spero che, con quella scelta finale di Anna e il cliffhanger di chiusura, abbiano gettato le basi per una svolta in s2 dove lei finalmente prende in mano la propria vita e con Alberto si separano, consapevoli, come dite sempre voi, di essere comunque dei bravi genitori e che continueranno ad esserci per i loro figli, come hanno sempre fatto e come già hanno continuato a fare nonostante la crisi sia iniziata già da tempo e sia molto profonda.
Invece, noto “con rammarico” che non avete detto nulla su quella che per me è la vera regina della serie, cioè la mitica Carla: ammetto che è il mio personaggio preferito e anche il più riuscito, secondo me, perchè comunque è un’altra grande donna che dimostra una forza interiore non indifferente prendendo “di petto” e con quella resilienza il divorzio seguito da scoperta di tradimento + figlio con la migliore amica e, anzi, lo prende con una filosofia tale da considerarlo quasi un nuovo inizio per se stessa dopo essersi resa conto di aver praticamente tenuto delle fette di prosciutto davanti agli occhi per 10 anni. Senza contare che come asfalta lei la gente con quella classe e quell’eleganza sublimi non c’è nessuno. In più mi è piaciuto tantissimo anche il rapporto quasi di sorelle (per rimanere in tema) che si è creato con Anna, che secondo me con Carla ha finalmente avuto la possibilità di fare un po’ la sorella minore per la prima volta anche lei, infatti non a caso è l’unica con cui è arrivata a confidarsi, di fatto, anche su Massimo. Ecco, nonostante la sua linea narrativa sia “esaurita” in un certo senso, lei è uno di quei personaggi che invece vorrei assolutamente rivedere perchè credo che il suo spazio narrativo sia tutt’altro che finito proprio in virtù di questo nuovo inizio che lei si è data dopo la separazione e del rapporto costruito con Anna che potrebbe essere fondamentale e di grande aiuto per lei ora che è arrivata finalmente alla svolta con i suoi due uomini.
Concordo anche sul fatto che Viola e il suo ormai marito non fossero né carne né pesce e comunque, nonostante poi abbiano chiarito, credo che davvero non si sentisse pronto nessuno dei due a quel matrimonio e, come voi, reputo non si dovessero sposare, anche in virtù del fatto che sono così giovani e di tempo davanti ne avevano tanto, quindi non c’era questo assoluto bisogno di “sistemarsi” subìto, potevano semplicemente restare insieme e vedere se i dubbi “sparivano”, in caso contrario forse era davvero meglio lasciarsi. Insomma, credo che la conclusione di questa storyline sia l’unica un po’ ammucchiata su, ecco.
Per quanto riguarda Nina, concordo anche io che la sua scenata sia stata abbastanza di cattivo gusto, ma fondamentale dal punto di vista narrativo, infatti poi anche lei si è giustamente resa conto dell’errore compiuto e si è presa le sue responsabilità, aprendosi finalmente in merito alla famosa infelicità di cui parla anche Marina stessa appunto: ora, vedremo se finalmente, dopo essersi lasciata un po’ andare, riuscirà a costruire qualcosa di serio per davvero con questo uomo, cosa che lei in fondo voleva da tanto e per cui invidiava appunto le altre due.
Su Marina, invece, la reputo anche io molto complessa, perchè una buona madre nonostante tutto, visto tutto ciò che è successo, ma è appunto comunque un po’ manipolatrice (cosa che infatti lei è dovunque, anche e soprattutto nel e per via del lavoro che fa, che lei porta avanti in modo sicuramente molto più dissennato di Anna, come dite anche voi) e lo dimostra sia nell’intromissione su Massimo (e lì evidentemente ha portato avanti la logica del “buon partito”, ma per ora non sappiamo bene sulla base di cosa lei abbia effettivamente fatto questa valutazione, quindi secondo me sul passato devono ancora dirci delle cose, perchè comunque ci hanno detto troppo poco, a maggior ragione con quella rivelazione di Marina a pochi minuti dalla fine) che nel nascondere le lettere di Giorgio, ma capisco che in parte lei sia così per via delle sofferenze avute in passato e anche del senso di protezione instaurato nei confronti delle figlie per cui ha dato tutto, però indubbiamente altra grande donna. Infatti, apprezzo molto quel glow up finale in cui anche lei si lascia finalmente andare al perdono con Giorgio dopo aver capito che è stato giusto così essersi separati e anche ad accettare di essere umana e non Superwoman decidendo di ritirarsi vendendo lo studio e accettando anche l’aiuto di Anna.
I casi di puntata per me sono stati una delle cose più belle in assoluto proprio per l’attualità e anche per il modo in cui sono stati trattati.
La Parmegiani queen indiscussa, assolutamente, così come il giudice del suo caso che aveva delle battute veramente belle. Sarebbe bello se rimanesse perché potrebbe dare ancora tanto alla storia anche secondo me.
Io il matrimonio non l’ho molto capito nel senso che non ne vedevo la necessità e loro due erano molto messi lì come riempitivo assieme; personalmente ho sempre pensato che lei da sola fosse molto più interessante che in coppia con lui e nemmeno io li vedevo pronti per il matrimonio.
Concordo pienamente con quello che dici su Marina e Nina.
Mah Viola è colei che cerca la felicità dove la trova, era quella la battuta? Un po’ pecora nera perché non avvocato e baby sitter, un po’ anticonformista, un po’ bimba, un po’ una che trova la felicità nelle piccole cose e forse è pienamente se stessa almeno per ora, poi chi le impedisce in fondo di cambiare rotta se non dovesse più essere appagata? Che dire di lei, evidentemente per il momento è felice così, anche se ad un certo punto in molti la shippavano cn il prete. Aha aha aha…
Si Marina è molto complessa, perché intanto crescere tre figlie e mandare avanti uno studio è un’impresa non indifferente. Di certo non era una di quelle madri che aveva il tempo per troppe smancerie con le figlie, come fa capire anche Nina, però è una figura complessa, affascinante e carismatica. Riguardo a Massimo, temo che lei volesse Anna sistemata con un uomo apparentemente solido (lo definisce l’uomo giusto e credo intendesse quello), forse memore della sua esperienza da mollata per la baby sitter, era troppo coinvolta e voleva stabilità per Anna che poi era la figlia perfetta, quella che cercava di svolgere al meglio tutti i ruoli. Non condivido l’intromissione e la manipolazione, ma in qualche modo posso capirla anche se solo in parte.
Epica la Parmegiani, esilarante e unica.
Mi è piaciuto molto anche come rappresentano il tradimento in questa serie, che è molto verosimile e lucido: insomma senza demonizzare completamente il traditore ma senza nemmeno vittimizzare completamente il tradito. Di solito non arriva mai per caso: vedi Marina con Giorgio e Anna con Alberto due volte.
Oddio Anna e Alberto hanno fatto due figli però in effetti sembra un matrimonio inesistente. Incredibile come i due non abbiano né confidenza né intimità e come davvero non si conoscano profondamente. Perché quello che mi è sempre piaciuto di Massimo a parte l’amore per Anna è come la conosce nel profondo come forse nemmeno lei stessa si conosce.
Ormai le ship con i preti dominano, che vuoi che ti dica… ahahah. Diciamo che io sono assolutamente sempre per i divorzi e le separazioni, perchè condivido assolutamente la frase del no dopo il si, però diciamo che se è più no che si fin dall’inizio (e lei mi pare che si sia molto accontentata, mettiamola così) allora penso che sarebbe meglio il no fin da subìto. Insomma, un po’ come dire che l’aborto (ammesso che io non sono affatto antiabortista, anzi) può essere usato come metodo anticoncenzionale perchè uno non sta attento ed ovviamente non può essere così: ecco, è un po’ lo stesso discorso che faccio io sul divorzio.
Quello che dico io su Massimo è che ad ora possiamo soltanto intuire il perchè lei volesse Anna sistemato con Alberto perchè ritenuto “un buon partito”, ma di fatto l’evidenza di questo c’è fino ad un certo punto, dal momento che ancora sappiamo poco e niente di quel passato universitario dei tre e soprattutto, quando Anna si è sposata con lui, avevano comunque un’età in cui non credo che anche Alberto fosse già diventato chissà chi, essendosi appena laureati oppure addirittura ancora all’università (ora non ricordo), quindi è più una valutazione fatta da lei, ma che non trova chissà quale riscontro per noi, se non in piccolissima parte da quel poco che ci hanno detto su quel periodo, ma non basta secondo me ad inquadrare del tutto la situazione: a quell’età, secondo me, il discorso del “buon partito” lascia sempre un po’ il tempo che trova…
Sicuramente si, il merito di questa serie è quello di rappresentare ogni controversia, a partire dal tradimento, ma anche tutte le altre, un po’ da entrambi i punti di vista senza farci vedere appunto una vittima e un carnefice, ma due umani che sbagliano, chi da una parte chi dall’altra.
Beh è evidente che il rapporto che ha Anna con Massimo non l’ha mai avuto con Alberto e mai lo avrà, ma altrimenti non saremmo qui a dire appunto che i primi due starebbero insieme da 20 anni e Marina ha agito in modo sbagliato quella volta.
Si, decisamente qua i casi di puntata sono stati davvero il valore aggiunto della serie, senza dubbio: attuali e trattati molto bene, sicuramente.
Giusto, anche il giudice del suo divorzio sicuramente grande personaggio: credo sia una delle comparse più riuscite che io abbia mai visto in una serie (cosa che è stata detta da tutti, praticamente).
Infatti, io pensavo che i dubbi vari sia di lei ma anche di lui fossero più una cosa che delle due portasse ad una separazione quantomeno temporanea finale perchè i due capivano che era giusto crescere ancora e fare un percorso di crescita personale prima di fare quel passo. Oppure ad una presa di coscienza sul fatto che non c’era bisogno di sposarsi a tutti i costi, ma si poteva comunque essere una coppia, dato che quel matrimonio io l’ho sempre visto un po’ come un “capriccio”, nel senso che Viola lo voleva a tutti i costi, ma senza chissà quale desiderio dietro di sposarsi davvero, o almeno questo è ciò che è arrivato a me, quindi se volevano invece far passare che effettivamente i suoi dubbi erano realmente un po’ così campati per aria, su questo hanno toppato, con me almeno.
Anche secondo me lei non aveva chissà quale desidero di sposarsi ma nemmeno lui lo aveva, o almeno non mi è mai arrivato un grande desiderio di matrimonio, forse era più un capriccio davvero. Per me il matrimonio era l’unica cosa un po’ abbozzata della serie proprio perché non si capivano tantissimo le “posizioni” dei due sposi né quanto fosse per loro effettivamente importante come sacramento in sé.
No infatti, da parte di entrambi non si è percepito tutto questo desiderio di sposarsi davvero, quindi concordo che questo matrimonio sia l’unica vera pecca. Anche perchè in una serie che parla di divorzi costantemente e di rapporti finiti male per questo o quel motivo, lo butti proprio tu autore un matrimonio che è quasi certo finirà con un divorzio? Boh, mi sembra un po’ un controsenso… Che poi la questione del sacramento, per quel che mi riguarda, conta fino ad un certo punto, essendo ateo, però si, dato che loro lo facevano chiesa forse dovevano dare importanza anche a quello (anche se poi alla fine nessuno dà importanza a quello, secondo me). Il dicrsso che facevo io era proprio nel valore intrinseco del matrimonio e soprattutto sugli effetti civili dello stesso, delle due: una volta che sei sposato, sei sposato, punto. Poi puoi divorziare, però è una gran rogna, quindi io ci avrei pensato meglio e prima, se già in partenza non sono sicuro…
Esatto. Il sacramento l’ho tirato fuori proprio perché loro lo facevano in chiesa ed è vero che nessuno ci dà grande importanza, in realtà, però secondo me avrebbero dovuto mettere un po’ l’accento sull’importanza del matrimonio in senso generale, forse anche per differenziare alla base i matrimoni che finiscono in divorzio (come tutti quelli della serie, praticamente) e quelli che invece sono più portati verso il “per sempre”. Poi in realtà il divorzio può arrivare per tantissime ragioni, ma se già si parte con un matrimonio come quello di Viola, ci sono alte probabilità che finisca in divorzio già dalla base inesistente.
Eh appunto, insomma se loro volevano fare il matrimonio in teoria “inattaccabile” mi sa che non hanno dato molto questa idea. Che poi voglio dire: ma Viola non ha imparato proprio niente dalle vicende di sua madre e di Anna? Boh… Per questo ho detto “capriccio”, perchè mi è sembrato quasi un voler dimostrare a tutti i costi che per lei andrà diversamente, non capendo che invece non è quello ciò che conta, sinceramente è una storyline che mi lascia veramente perplesso.
Ecco, sembra esattamente un voler far vedere che per lei sarà diverso, che il suo matrimonio sarà un “per sempre” e non terminerà con un divorzio. Forse è un desiderio di staccarsi totalmente dalla famiglia: non fa l’avvocata e si sposa nella speranza che sia per sempre. Però sì, l’immagine che restituisce quel matrimonio non è sicuramente un’immagine solida, anzi…
Eh appunto, che Viola possa avere questo “desiderio” ci può stare, dato il background, però non è certamente quello il matrimonio con cui può dimostrare che per lei andrà diversamente, purtroppo per lei, quindi boh…
Infatti come pensiero di Viola ci può stare ma il rischio di un altro divorzio c’è…
Farò i conti con le sue scelte a quel punto, che ti devo dire…
Credo sarà inevitabile…
Ah dimenticavo la frase simbolo del divorzio ripetuta più di una volta “siccome si è detto una volta di si, non si può più dire di no?”, applicabile anche ad altri casi….
Io penso che non ci siano abbastanza elementi per giudicare morto e sepolto il matrimonio di Viola visto che è stato celebrato sul finale di stagione e nemmeno ci sono elementi per metterla a confronto della madre e della sorella maggiore Anna che hanno un bagaglio di vita grosso e differente, anche tra di loro e un temperamento molto diverso. Anna a conti fatti ad oggi forse malgrado tutto è addirittura quella che può empatizzare con il padre più delle altre visto che anche lui sta da una vita con Fanny. Il fatto è che Viola non ha tutto questo spazio, è abbastanza abbozzata come personaggio, è cresciuta malgrado tutto in un’oasi serena, non sogna chissà che cosa e magari davvero è felice con Alessandro, voleva sposarselo e chissà che altro e l’ha fatto, però a parte che lei è tutto un sole, cuore e amore, si capisce poco altro. Lei per prima ha una concezione della vita semplice, non è complessa come le altre e per ora le basta. In futuro poi tutto si può cambiare.
La serie è più che altro basata a mio parere molto sulla dicotomia Marina-Anna.
Su Viola chi lo sa, magari il matrimonio fallirà o magari funzionerà proprio perché lei è tanto diversa dalle altre. E comunque li dentro evidentemente sposarsi giovani accomuna tutte perché anche Marina e Anna lo hanno fatto. Sono donne diverse eppure a volte fanno scelte più simili di quanto ti saresti aspettata.
Personalmente non lo giudico già morto però nella storia tra Viola e Alessandro non ho mai letto in realtà questo grandissimo desiderio di matrimonio, mi sembrava più un “dobbiamo” che un “vogliamo”, come se fosse una vita costruita a tappe già prefissate (il lavoro, il ragazzo, il matrimonio…) ma forse è anche perché Viola, come giustamente dici, non è un personaggio molto sviluppato e quindi in realtà quello che ci arriva è solo parte di quello che in realtà lei è.
Neanche io lo giudico già in partenza un matrimonio finito, per carità, però come diciamo con Ilaria, anche a me è arrivato molto poco questo desiderio assoluto di sposarsi, ma appunto per un “dobbiamo” o motivi altri senza chissà quale convinzione di felicità alla base. Però sicuramente il fatto che Viola sia poco caratterizzata non ha certamente aiutato a capire bene la sua scelta, però è un punto a sfavore, perchè se a me arrivano queste vibes in merito magari anche solo perchè è poco caratterizzata e invece lei è felicissima di quello che ha fatto, allora vuol dire che su questo la serie ha un po’ toppato, come ho scritto sopra.
Non sono convincenti nemmeno come coppia. Più un riempitivo che una coppia. A me non convince nulla di loro: lui amorfo, si vede giusto un paio di volte, lei comunque rispetto alle sorelle viene descritta una da cose semplici, meno complessa di loro, ma a me sembra che sia ancora immatura, che sia la piccola di casa ecco. Mentre Anna e Nina anche se in modi differenti si portano comunque dietro un bagaglio diverso.
Esattamente. Lui è proprio inutile come personaggio secondo me, devo dire che ho trovato quasi più interessante il prete.
A me è arrivato poco di tutto quello che è Viola presa singolarmente, figurarsi del matrimonio che poi la riguarda o del fidanzato, lei presa in sé non è interessante, o comunque non attira l’attenzione. Ha un senso all’interno di un nucleo familiare femminile variegato come è quello, ma non ha un vero e proprio protagonismo carismatico come la madre o le sorelle.
Mitica però la battuta “Così vecchio e ancora così marpione?”….
Sì, sicuramente attira meno l’attenzione rispetto a Marina o Anna ma anche rispetto a Nina perché comunque è lasciata ai margini della narrazione ed è decisamente poco approfondita.
Si Ilaria Viola in realtà ha avuto il suo momento trash o comunque momentone della stagione quando bacia il prete….
Concordo decisamente: letteralmente né carne né pesce come coppia e lui completamente anonimo.
E’ quello il dubbio su Viola: se lei è così proprio perché si sente risolta e appagata così o se l’essere così è il risultato di una scrittura approssimativa o comunque in cui è meno approfondita della madre e delle sorelle. Una certa indeterminatezza forse ci sta anche alla luce del fatto che è molto giovane…
Forse è un mix di entrambe le cose, magari hanno lasciato volutamente il “dubbio”, con questa scrittura un po’ debole per lei, in merito alla sua felicità (se sia effettiva o costruita) per approfondirla di più in s2 ma se fosse così, credo che il matrimonio fosse ancora più evitabile.
Forse era evitabile, ma secondo me in qualche modo le donne di questa famiglia dimostrano che può finire per tanti motivi un matrimonio. Anna e Marina sono agli antipodi, eppure hanno due matrimoni finiti e per motivi diversi. Viola potrebbe svegliarsi e scaricarlo senza troppi complimenti per come è fatta
Questo è sicuramente vero.
Ti dirò che non mi sorprenderebbe se l’unico matrimonio a poter durare davvero in futuro fosse uno eventuale di Nina anche se lei si è sempre pronunciata contro. Ma in fondo, non so come la vedete voi, ma se c’è una delle tre che desidera essere amata e ricambiare e non essere lasciata è proprio Nina.
Forse proprio lei che non lo cerca alla fine inconsciamente lo desidera più di tutte le altre, forse perché nasconde un animo romantico dietro quel sarcasmo. Mi dava spesso vibes da Elisa Russo di Doc non a caso
Sono d’accordo. Nina forse è quella che più di tutte ha sofferto l’abbandono del padre, anche perché era in un’età di mezzo tra l’essere una ragazza e l’essere una bambina e poi è la figlia di mezzo quindi probabilmente anche quello ha inciso sulla sua personalità attuale.
Si concordo, Nina in realtà forse quella delle tre che desiderava di più “sistemarsi”, ma non ci è mai riuscita e quindi ha tirato fuori quest’aura di cinismo per mascherare l’infelicità e soprattutto una gran invidia nei confronti delle altre due.
Si per quello la confronto a ER. Anche Elisa Russo tanto aveva paura dei sentimenti perché aveva imparato che facevano male a causa dell’abbandono della madre, quanto voleva qualcuno che la amasse per sempre senza se e senza ma.
E anche Nina Battaglia dietro quella maschera di cinismo (che lei porta anche abbastanza male perché si vede che sta male con se stessa) sicuramente desidera essere amata e non aver paura di amare per essere lasciata come ha fatto il padre. Il problema di NIna è anche che la sua crescita emotiva è rimasta all’età dell’abbandono del padre. E’ un evento traumatico per tutte li dentro. La stessa Anna che cerca di essere la più perfetta o almeno di far bene tutto dice che il padre la riporta indietro ai suoi 16 anni. Una parte delle tre senior Marina-Nina-Anna è rimasta “bloccata” a quell’ abbandono, Viola no perché non ricorda nulla
Si, sicuramente l’abbandono del padre ha “bloccato” una parte delle tre senior causando poi certe scelte sbagliate di ognuna, mentre Viola è appunto “indenne” proprio perchè troppo piccola e infatti lo accoglie subito vogliosa di conoscerlo, proprio perchè non ha pregiudizi e sa che è suo padre, a differenza delle altre.
Secondo me è più una questione di scrittura approssimativa del personaggio, perchè se abbiamo tutti questi dubbi su questo matrimonio noi che guardiamo a dispetto di lei che dice che è felicissima di sposarsi, ma a noi arriva altro, credo che il problema sia appunto nella scrittura.
Concordo comunque con Ilaria che, se lei è quella che deve essere approfondita in s2, il matrimonio è stato a maggior ragione inutile, essendo “definitivo”.
Il personaggio di Alessandro è talmente abbozzato, insieme a lei appunto, è una questione di anagrafe in qualche modo, ma anche proprio di spazio.
Poi tante cose non si capiscono nemmeno di Anna e Massimo che sono la ship della serie, però si capisce cosa li lega e che si amano. Viola non è la protagonista, sembra molto Alice nel paese delle meraviglie più che essere l’anticonformista della famiglia. Molto meglio di lei in tal senso Daria, la figlia di Anna, che Marina definisce un mix delle tre
Infatti se le tre senior tutto sommato sono state fin troppo “ferite” dalla vita e ora si meritano la felicità; Viola al contrario è colei che ha bisogno in un certo senso di sbagliare, sicuramente di vivere fuori da quel cerchio protettivo che sono state le sorelle e la madre. A volte lei vive talmente tanto nel suo mondo che proprio non si rende conto del dolore delle sorelle e della madre e deve ringraziarle molto probabilmente per essere cresciuta con tanta serenità. Viola ha una serenità che trabocca anche insensibilità e assenza di tatto sotto molti punti di vista. Vedi ad esempio la scena in cui si presentano all’incontro con il padre in cui Anna e Nina ovviamente hanno una faccia da funerale e lei tutta felice e contenta quasi si aspetta che anche loro lo siano. Le sorelle e la madre hanno “sacrificato” molto della loro felicità a mio parere per fare in modo che lei crescesse serena e senza troppe pressioni.
Probabilmente sia Marina che Anna e Nina, sentivano la necessità di proteggere Viola dal mondo, forse perché era la più piccola, forse perché non volevano causarle traumi ma secondo me si capisce abbastanza bene che loro si sono in qualche modo “soffocate” per farla crescere felice e lontana dalle emozioni negative che loro portavano dentro nei confronti del marito/padre. Quella scena in cui lo incontrano penso sia molto emblematica perché è come se Viola aspettasse solo di conoscere quel pezzo di vita che le “manca” e si approccia all’incontro con un’assenza di preconcetti che, di solito, è peculiarità dei bambini che vogliono conoscere e scoprire. È come se Viola fosse cresciuta in una specie di bolla, di “oasi felice”.
Esatto. Anna, Marina e Nina sono differenti tra loro ma anche molto disilluse verso la vita, in parte ciniche perché hanno imparato a loro spese che la vita non è rose e fiori. E’ anche per questo che dico che si meritano tutte e tre un po’ di felicità. Viola sarà anche soddisfatta di quello che ha, ma è anche vero che sa anche poco della vita e del dolore, essendo cresciuta protetta e in un oasi di felicità.
L’abbandono del padre ha caricato soprattutto Anna indubbiamente di responsabilità. Poi a furia di dover essere quella affidabile e responsabile, anche le aspettative altrui sono continuamente alte.
Ha ragione Massimo quando le chiede se è pronta a deludere gli altri…
È indubbiamente così. Diciamo che da figlia maggiore, è già implicitamente caricata di una responsabilità maggiore che poi si fonde anche con il suo carattere, anche se non tutti i figli maggiori avvertono un peso maggiore a livello di responsabilità, lei sicuramente lo avverte e le viene anche attribuito dall’esterno, in qualche modo. Lei diventa punto di riferimento e modello, copre tanti ruoli (madre, moglie, avvocata, sorella, figlia) e “deve” farlo sempre nel modo migliore possibile, proprio per essere un esempio positivo, è un cane che si morde la coda perché una volta che lei è stata investita di quella grande responsabilità, uscirne e deludere gli altri, diventa doppiamente difficile.
Però allo stesso tempo diventa difficile vivere un’intera vita con una maschera che non sei tu. E’ una questione forse “ripetitiva” ma sempre attuale: da una parte quello che uno è realmente, dall’altra quello che gli altri vogliono che tu sia e che si aspettano tu sia. Anna e Massimo sono una grande ship e si amano perché lui è l’unico che la ama per quello che è e lei probabilmente non l’ha mai dimenticato per quel motivo.
Assolutamente sì, e forse arrivi anche ad un punto in cui la distanza tra la vera te stessa e quella maschera si assottiglia e fatichi a distinguere le due cose perché la maschera diventa quasi abitudine, e in quest’ottica l’incontro/reincontro con Massimo è stato prezioso per Anna, sia perché lui è l’unico ad amarla per com’è davvero sia perché le ha permesso anche di “ritornare se stessa” o di riscoprire se stessa in un certo senso.
Si diventa quasi parte di te, tanta è l’abitudine a portarla. Mi domando come sia possibile che solo Massimo la conosce per quello che è veramente e invece la madre e le sorelle (soprattutto Nina) vogliono vedere in lei per forza la versione idealizzata. Io penso che in fondo persino Alberto si sia arreso in parte dopo anni e con quel tradimento in fondo lo dimostra: tradisce per sfinimento e forse nemmeno tradisce davvero. Forse dopo anni anche lui comincia a realizzare che ama una persona che mai è esistita, un prodotto della sua immaginazione e forse è anche per questo che tra loro non ha mai funzionato davvero se togliamo i figli (però penso che il discorso sui figli come significato di successo di un rapporto in realtà è un no, non sono indice per forza di un rapporto riuscito). Lui probabilmente ama quella maschera che Anna ha portato e che porta, mentre Massimo ama la persona che c’è dietro. Oltretutto mi piace la figura che fanno passare di quest’uomo che passa per un quarantenne che non si vuole impegnare e con un matrimonio fallito, ma che ha amato sempre e solo la stessa donna, dietro quell’aria superficiale e ha saputo aspettarla e ritrovarla
Io credo che, per chi le sta intorno, sia un mix tra abitudine e comodità quello che li porta a vedere la maschera piuttosto che la persona. Anna sicuramente aveva spalle abbastanza grosse per reggere il peso della responsabilità ma tutti gli altri si sono un po’ appoggiati su di lei, anche inconsciamente magari e poi anche per loro è diventata abitudine/comodità vedere quella maschera. Massimo invece l’ha conosciuta più a fondo e, nonostante sia visto come un uomo superficiale, credo sia molto più profondo di Alberto perché vede la “vera” Anna (e forse la vede perché ama quella Anna), forse non si accontenta di fermarsi alla maschera o forse l’ha conosciuta in un momento in cui la maschera era ancora molto sottile e ci voleva poco per guardare al di sotto. Alberto forse non ha mai provato a guardare sotto quella maschera anche perché non ne sentiva la necessità, perché quella maschera era ciò che gli piaceva di più di Anna. Noi, come spettatori, arriviamo, di fatto, nel momento della rottura tra Alberto e Anna che lui racconta anche attraverso il fatto che non hanno più intimità ma credo che tra loro non funzionasse già da un po’ o probabilmente, come dici, non ha mai funzionato davvero a livello di coppia.
Mah penso che se Anna voleva scappare ed è stata con Massimo prima del matrimonio, di certo per Alberto non provava chissà che cosa: affetto, stabilità, forse era l’uomo che appariva come l’anti-Giorgio. Mi viene da dire che è strano sia durato così tanto e forse è stato così più per senso del dovere che altro. Si anche secondo me la mancanza di intimità è conseguenza di un rapporto in crisi da tempo che poi Anna nemmeno percepisce come un problema come se fosse abituata ad un rapporto così. come se avesse sposato Alberto senza troppe pretese: spesso sembra gli voglia dire “lo sapevi che con me non avresti avuto molto di più, quindi…”La ex moglie di Massimo in qualche modo sbatte in faccia ad Anna che il matrimonio è fallito perché Massimo non ha mai smesso di amare Anna: lui sarà anche superficiale o meglio così sarà visto, però ci ha provato a rifarsi una vita.
Secondo me Anna ha il “terrore” di sentirsi dire che è come il padre, di sentirsi additata, penso sia questa la cosa che più l’ha bloccata in tutti quegli anni, eppure secondo me il padre ha fatto bene: la donna con cui ha tradito Marina poi è diventata la compagna di una vita e stanno ancora insieme.
Penso che la morte di Giorgio (se seguiranno The split) dovrebbe anche portare un po’ tutti a chiudere con il passato.
Se non fosse intervenuta la madre, forse Anna sarebbe davvero scappata, quella parte della sua vita ci manca però sì, credo che per Alberto non abbia mai provato quello che provava/prova per Massimo. Infatti a me fa strano che Alberto viva così male la mancanza di intimità, proprio perché Anna non ne sembra affatto turbata: vedendola dal punto di vista di Anna era routine non avere intimità mentre vedendola dal punto di vista di Alberto no.
Sì, probabilmente Anna ha paura di sentirsi dire che è come il padre o magari è anche lei stessa a temere di poter diventare come il padre agli occhi degli altri (è un po’ sempre il discorso del deludere le aspettative altrui) e sicuramente la morte di Giorgio sarebbe la chiusura di un ciclo.
Io credo che lo stesso Alberto viva una sorta di dicotomia che non lo rende semplicemente un uomo che ha voluto a tutti i costi una donna per il quale era una seconda scelta: una parte di lui ha avuto pazienza in tutti quegli anni di matrimonio e ha sperato che le cose cambiassero (complici anche due figli che magari sperava rendessero solido il matrimonio) sicuramente, però un’altra parte di lui (quando lo conosciamo) nel profondo di se stesso sa che sono arrivati alla fine e che occorra mettere la parola fine appunto percHè si è accorto (anche se è difficile ammetterlo) che lui non può cambiare i sentimenti di lei.
Non giudico male un uomo che si è iscritto ad un app: le esigenze sessuali esistono in un matrimonio e non sono certo secondarie e la stessa Anna lo dimostra a fine serie quando si precipita da Massimo. Non provano più nulla l’uno per l’altra e quindi anche l’intimità è inesistente, ad un certo punto non dividono nemmeno più il letto.
Penso che la parte più vera di lei (quella che solo Massimo conosce) si senta molto più vicina al padre più di chiunque altro; la maschera che indossa invece la porta ancora di più a reprimersi considerando che avrebbe paura di sentirselo dire. Forse in tal senso è proprio lei che avrebbe avuto bisogno di confrontarsi tanto con lui
Forse Alberto sperava in un cambiamento di Anna, sperava di diventare la prima scelta pur sapendo nel profondo che non sarebbe mai successo. La cosa che più mi colpisce di Anna e Alberto è il fatto che per i figli ci sono, sono due genitori presenti; in questo probabilmente sono una coppia un po’ “anomala” perché alle volte se i figli vengono fatti non solo per amore, possono diventare poi quasi una “merce di scambio”, invece Anna e Alberto sembrano essere in grado di scindere perfettamente il loro essere “coppia” dal loro essere genitori e questo secondo me gli fa davvero onore.
In Anna convivono due Anna, di fatto: quella che vorrebbe essere più libera da se stessa e quella che invece reprime se stessa per paura di diventare quello che non vuole diventare. Forse lei si sente davvero vicina al padre, o meglio, lo comprende ma ha paura di diventarlo. Alberto ha comunque preso atto del fatto che non sono più una coppia e penso che, proprio per il fatto che lui e Anna sono genitori presenti, Daria e Giacomo non risentirebbero più di tanto una eventuale separazione e non vivrebbero l’abbandono che Anna e le sorelle hanno vissuto (anche se lì è stata la madre a tenere nascoste le lettere e i regali del padre, per Anna e Nina -diciamo che Viola la conto in parte visto che era piccola- è stato a tutti gli effetti un abbandono).
Si sono d’accordo, come genitori sono presenti e ognuno dei due rispetta reciprocamente il ruolo genitore altrui. Anna riconosce ad Alberto di essere un bravo padre e viceversa. Probabilmente hanno saputo essere una buona “squadra” in tal senso e i figli sono anche molto autosufficienti e maturi. Perché molti figli raggiungono molto tardi la consapevolezza che l’essere marito e moglie dei propri genitori è disgiunto dall’essere bravi genitori. Si può non funzionare nella prima cosa, ma funzionare nell’altra.
Forse perché tra Anna e Alberto tutto sommato è tutto molto silente, non ci sono grandi recriminazioni, liti, se non quando li conosciamo. Hanno due caratteri abbastanza pacati. Forse perchè puoi rinfacciare tante cose all’altro ma i sentimenti non si possono forzare e a quel punto se c’è qualcosa di salvabile sono proprio i figli….
Quello si, la storia si ripeterebbe nella forma ma non nelle circostanze, perché l’abbandono e il taglio con Giorgio è stato per le sorelle abbastanza violento.
Esattamente.
Forse Anna e Alberto sono anche un po’ rassegnati a livello di coppia, nel senso che ormai sanno che a livello di coppia non funzionano ma credo siano anche consci di funzionare come genitori, quindi potrebbero trovare la quadra assieme in caso di separazione.
Io penso che nei momenti di maggiore lucidità mentale riaffiora tutto sommato la dignità di entrambi: sono consapevoli entrambi di meritare un amore che sia a 360 °, qualcuno con cui costruiscano qualcosa di solido e ricambiato e anche Alberto ha di questi momenti (anche se ne ha anche altri in cui torna zerbino e poco dignitoso), vedi anche quando parla con il suocero. Credo che poi la storia di Alberto e Anna sia in qualche modo una sorta di riproposizione anche molto rimaneggiata di quella di Giorgio e Marina. Storie molto differenti, da cui sono nati dei figli ma che non finiscono per dei tradimenti occasionali ma per delle storie che sono tuttora solide. E’ facile vedere il tradimento sempre e comunque dal punto di vista negativo che è quello del tradito: forse perché il tradito è colui che appare e che è in quel momento il mollato mentre l’altro ha già qualcun altro però di solito nelle storie di tradimenti c’è sempre qualcosa che non va. la storia di Giorgio è solida , anche se lui comunque ha pagato il suo prezzo visto che ha perso le figlie in qualche modo. Quanto ad Anna li la storia è proprio invertita ma è anche la storia di una che non si innamora di un altro uomo ad un certo punto del suo matrimonio, ma che ne ha sempre amato un altro e sinceramente mi domando come abbia fatto anche a stare tanto lontana da Massimo tutti quegli anni. Forse entrambi hanno optato per il taglio netto, vivendo le vite che si erano scelti da separati e poi inevitabilmente non hanno funzionato. La moglie di Massimo fa capire tutto chiaramente, come a dire “Non ha funzionato perché io nn ero te”….
Probabilmente Anna e Massimo hanno deciso di non sentirsi né vedersi più proprio perché lei si era sposata e forse erano anche consci del fatto che se si fossero rivisti, sarebbe tornato tutto l’amore che in realtà non si è mai spento, quindi è stata una scelta di autoconservazione ma quando si sono rivisti credo abbiano capito quasi subito che quello che c’è stato tra loro è sempre stato lì, nonostante gli anni passati lontani.
Beh lui penso fosse anche rimasto parecchio ferito, eppure malgrado tutto si vede che non ha mai smesso di amarla, altrimenti non le direbbe le parole che le dice in albergo. In fondo è una situazione strana quella di Massimo: avere la certezza di essere stato e di essere ancora l’unico nel cuore e nella testa della donna che si ama, ma anche la ferita di non essere stato scelto e voluto. E’ un qualcosa che io trovo di una profondità più unica che rara. In tal senso le due maschere di Anna e Massimo in realtà sono l’inverso di quello che loro sono: lui passa per uno che non si vuole impegnare, ma in realtà è capace di un amore molto puro e profondo, lei porta questa maschera (che in parte si sovrappone a lei) di quella che si impegna e cerca di essere tante cose, ma in realtà quello che vuole profondamente lo reprime….Anche in questo sono uno la metà dell’altro.
“E adesso? Adesso ce la fai a deludere qualcuno? Ce la fai a pensare a quello che senti, a quello che desideri veramente? Per una volta nella vita ce la fai a non scappare?”
Queste sono le parole che Massimo le dice e descrivono Anna in modo talmente perfetto e preciso che fanno capire come nessun altro può capirla e amarla come lui…
E’ un amore che va molto oltre l’aspetto sentimentale, è proprio un tipo di legame che lei non ha con nessun altro. In tal senso Alberto non si è ritrovato solo a competere con un amore romantico tanto grande, ma anche con un rapporto molto ma molto forte e profondo in generale. E mi fa pena sotto questo aspetto: competere non solo contro un altro rivale, ma contro qualcuno che rappresenta molto di più.
E li a quel punto non basta un matrimonio e non bastano nemmeno due figli di fronte a tutto quello….Perché si perde proprio in partenza….
In qualche modo mi fa pensare vagamente ad un altro personaggio di Marchesi, Raoul Rengoni, temperamento molto diverso da Massimo, ma anche lui ne ha amata una vent’anni e l’ha aspettata….
Forse Anna avrebbe scelto Massimo se Marina non le avesse mandato le sorelle in camera ma in realtà credo di no perché comunque lei era già proiettata a “dover” essere tante cose e a portare un po’ sulle spalle la famiglia. Massimo ha aspettato Anna, pur essendosi sposato con un’altra donna e ora tocca indubbiamente a lei prendere in mano la situazione anche perché è palese che con Alberto ormai non c’è più nulla mentre con Massimo ha ritrovato la vera se stessa.
Quello è il grande mistero di Anna. Penso che comunque Marina abbia fatto un errore gravissimo manipolando la figlia, ma probabilmente in qualche modo l’ha manipolata a partire dal giorno in cui Giorgio se ne è andato, riempendola di responsabilità. Diciamo che Anna aveva il diritto e il dovere per se stessa di poter fare una scelta libera senza condizionamenti di nessun tipo e la madre glielo ha impedito così come ha impedito a Giorgio di fare il padre.
Lo credo anche io. Forse Anna era una ragazza già molto responsabile prima che Giorgio se ne andasse e poi lo è diventata sempre di più, complice anche il fatto che indubbiamente Marina si aspettava tanto da lei sotto tutti i punti di vista. Sicuramente Anna avrebbe dovuto essere libera di scegliere liberamente, così come Giorgio avrebbe avuto tutto il diritto di vedere effettivamente recapitati i regali e le lettere alle figlie.
Anche perché quando la vita chiede troppo a qualcuno, nel caso di Anna saltando l’adolescenza e forse anche la giovinezza, prima o poi quelle cose che si sono perse tornano a reclamare nel tempo….E in certe personalità lo scoppio è anche parecchio fragoroso.. Non sembra il caso di Anna, che è comunque anche un po’ una maniaca del controllo però non si possono essere tutte quelle cose che è lei contemporaneamente e perfette, prima o poi si scoppia.
Mi fa piacere che non ne abbiano fatto una maestrina perché il rischio c’è con queste personalità però indubbiamente come giustamente dice Massimo ” Ce la fai per una volta a non scappare da te stessa?”….
Probabilmente aver represso la vera sé per tutto quel tempo, la sta portando effettivamente ad esplodere ma credo anche io che sarà un’esplosione graduale. Anna dovrebbe concedersi un po’ di più la possibilità di vivere davvero senza rincorrere sistematicamente quello che tutti si aspettano da lei, però nella sua situazione è indubbiamente una cosa difficilissima da fare.
In fondo il problema di Anna è il problema di tanti: è quanto mai attuali. Essere se stessi è assolutamente difficile: perché tutti passiamo per come ci vedono gli altri spesso e volentieri e nel suo caso è così. Forse il destino ha voluto che fosse amata e amasse a sua volta Massimo proprio per quel motivo: perché con lui essere e apparire sono sempre state la stessa cosa per lei, con lui non ha mai dovuto indossare dei panni che non erano suoi. Può essere se stessa senza deludere o sentirsi in colpa
Questo è indubbiamente vero.
Io penso che l’amore è amare qualcuno per quello che è, non per quello che si crede che sia o che si vorrebbe che fosse e nella famiglia di Anna la amerebbero comunque “al naturale”. Forse ha paura anche di questo, si porta dietro un peso non da poco e lo ammette davanti a Massimo che la sua paura è deludere gli altri…
Io trovo delle forti affinità con suo padre: da lui lei razionalmente rifugge ma affettivamente secondo me si sente molto vicina. Anche quando Giorgio spiegando il suo tradimento dice che Marina era una donna straordinaria e lui un uomo normale. Infatti Marina mi ha colpito per questo fatto di riuscire a perdonare: molti diranno, ma dopo trent’anni? C’è gente a cui serve una vita intera e nemmeno basta….
Credo che la maschera di Anna sia vista da lei stessa come qualcosa di quasi totalmente irreversibile. Ora lei è così e così si “costringe” a continuare ad essere. È un po’ un circolo vizioso e, ovviamente, la cosa difficile è iniziare a togliere la maschera perché quando inizi e trovi un riscontro positivo da parte degli altri (quindi persone che ti amano o ti vogliono bene comunque o che magari ti amano ancora di più proprio perché sei uscita allo scoperto), continuare a toglierla diventa più “facile”.
Forse lei si sente molto più vicina al padre di quanto vorrebbe…
Anna di fatto rivive in una chiave rivisitata nella sua esistenza il matrimonio dei suoi genitori. Insomma lei è il prodotto di quel tradimento, di quella famiglia distrutta, forse più di chiunque altro li dentro, perché la sua personalità e le sue scelte sono dovute molto al disastro della sua famiglia e in fondo penso che Massimo l’abbia perdonata e abbia continuato ad amarla per quel motivo: perché sa che per tutta la vita si è portata addosso un peso enorme, peso che le hanno messo addosso. Lei di fatto insegue la stabilità a livello sentimentale non rendendosi conto che senza sentimenti non esiste una vera stabilità. Le parti forse sono invertite perché lei non è sua madre e forse si avvicina più a suo padre però alla fine è singolare come lei agisca per evitare di essere come i suoi e invece la storia si ripete in un certo senso.
Secondo me tutti ci portiamo dentro una parte di “sbagli” dei nostri genitori (o di chi ci ha cresciuti, in senso più generale) e promettiamo a noi stessi che non cadremo negli stessi errori ma alle volte capita di caderci anche senza rendersene conto. Anna cerca la stabilità, cerca probabilmente anche il “per sempre” (inteso come un “non divorzio”) ma si allontana da quello che vorrebbe davvero (anche se qui ci resta da capire la “responsabilità” della madre nella vicenda, perché se lei non fosse intervenuta, forse Anna non avrebbe sposato Alberto o forse l’avrebbe sposato comunque). Credo che Anna e Alberto comunque non si priverebbero mai l’un l’altra di Daria e Giacomo per cui un passo avanti rispetto ai genitori di Anna l’hanno fatto e anche i ragazzi sembrano percepire che i loro genitori sono genitori ma non più coppia.
Sono d’accordo. Ci si promette che si sarà diversi: penso che probabilmente sia quella la vera eredità di un genitore. Nel senso che un figlio non gli appartiene anche se l’ha messo al mondo e deve imparare a conoscerlo ma il figlio stesso deve imparare a convivere e a fare i conti con quella parte dei genitori che ha dentro di sé e che a volte crea una forte conflittualità interiore.
Si Anna e Alberto sicuramente meglio come genitori. Tra di loro del resto non c’è poi così tanta rabbia (non certo come quella che ha provato Marina per Giorgio per trent’anni e che lui le rinfaccia e lei lo ammette), secondo me tra loro, a parte qualche caduta di stile, c’è molta arrendevolezza, un po’ da entrambe le parti: sentimentalmente le cose stanno così e negli anni nessuno dei due ha potuto o voluto cambiarle. Del resto non ti puoi imporre di provare dei sentimenti e nemmeno imporli all’altro
Esatto. È una specie di scambio e di ascolto reciproco, è un continuo trovare l’equilibrio mentre si prova a non ripetere gli errori del passato.
Sì, in effetti si sono proprio arresi ma probabilmente non poteva andare diversamente viste le premesse però è positivo che come genitori ci siano sempre stati e anche che non ci sia rabbia tra loro.
Alberto mi trasmette di continuo l’idea di una persona sconfitta e arresa anche se ha dei momenti in cui ancora spera. Quanto ad Anna lei vive come se fosse scontato che le cose con Alberto vadano così. Insomma hanno fatto due figli e magari in certi momenti le cose sono andate meglio ma io non penso più di tanto. Insomma Massimo e quello che poteva essere probabilmente è sempre stato tra di loro anche quando fisicamente non c’era.
Oltretutto non escluderei che Alberto sapesse del tradimento pre-matrimonio e abbia fatto finta di nulla
Direi che anche a me trasmette quello, è proprio la rassegnazione fatta persona anche se ogni tanto ha qualche guizzo in cui effettivamente spera.
Forse Anna ha provato a far andare le cose diversamente anche se probabilmente non ha mai creduto davvero che le cose potessero andare diversamente proprio perché Massimo c’è sempre stato anche se non c’era.
Sì, potrebbe saperlo, e credo non mi stupirebbe scoprire che lui lo sapeva e ha fatto finta di nulla.
Io penso che ad un certo punto non si può non arrivare alla constatazione che i sentimenti non si possono forzare: o ci sono o non ci sono.
Mah Anna mi ha sempre dato l’idea di considerare il matrimonio come un qualcosa anche quello che gli altri si aspettavano da lei, due figli, un uomo che apparentemente tutti giudicavano quello per lei (forse quello per la maschera di lei), tanto senso del dovere, tanti obblighi, ma poco altro….
Credo che non ci si possa reprimere per tutta la vita o fare quello che gli altri si aspettano da te, perché poi quando Massimo ritorna nella sua vita o meglio quando la serie inizia quei due sembrano in crisi profonda, due estranei etc….
Di certo per lui deve essere stata sempre dura dover competere con Massimo.
Questo è indubbiamente vero.
Sì, sembra proprio che fosse così. Forse lo viveva come un obbligo, come una tappa “giusta” per dare il buon esempio anche alle sorelle. Del resto il matrimonio e la maternità le fanno ricoprire anche il ruolo di moglie e di madre oltre che quelli che già ricopriva di figlia, sorella maggiore e avvocata.
Il punto di rottura prima o poi arriva di certo e il ritorno di Massimo nella vita di Anna fa da apripista in questo caso. Alberto di fatto era in competizione con un “fantasma” piuttosto ingombrante perché anche se Massimo non c’era, la sua presenza/assenza pesava.
Si sembra quello. Che lo viva come una tappa sociale obbligata anche per dare il buon esempio e perché diventi anche moglie e madre. In effetti anche il politico le dice che a volte si può avere tutto ma sentirsi lo stesso soli.
Alla fine di matrimoni in fumo ce ne sono due: quello di Anna è stato sicuramente un errore anche se il salvabile sono i due figli, ma anche quello di Massimo è andato in fumo.
Esatto.
Sì, vero, anche il matrimonio di Massimo è andato in fumo.
Di fatto due matrimoni andati in fumo, nati morti probabilmente. Forse lei ha vissuto anche i figli come una sorta di tappa sociale obbligata, così oltre a sorella, avvocato, moglie, diventava figlia.
Nella vita di fatto le è mancato essere donna e probabilmente anche è figlia, temo proprio non sia mai stata queste due cose.
Penso che l’affermazione del politico sia molto applicabile a lei: Anna vista da fuori può sembrare avere tutto quello che serve per essere felice ma di fatto non lo ha evidentemente altrimenti non sarebbe come è.
Non penso che poi un matrimonio possa definirsi realmente riuscito solo perché ci sono dei figli perché una cosa è essere genitori un’altra è essere coppia. Anna e Alberto hanno il “vantaggio” di non “scannarsi” da genitori, evidentemente almeno li sono stati bravi, ma per il resto sono un fallimento perché sono due persone che proprio non si dovevano sposare….
Anche secondo me ha vissuto i figli come una tappa obbligata, forse meno obbligata del matrimonio ma comunque un po’ “imposta” dal mondo esterno.
Credo che la felicità sia una cosa estremamente personale: il concetto di felicità è un concetto che ha radici in ognuno di noi e per ognuno di noi ha sfumature diverse. Da fuori lei è sicuramente realizzata a livello lavorativo e anche familiare probabilmente ma non è poi così realizzata a livello personale, quella che vive sembra non essere la vita che avrebbe davvero voluto vivere (o comunque sembra non esserlo appieno).
No, sicuramente non può definirsi riuscito perché ci sono i figli; alla fine, per quanto brutto sia da dire, i figli possono nascere da un uomo e una donna qualsiasi (o da un gamete maschile e uno femminile, volendo mettere il discorso solo sulla pura biologia). Credo che loro abbiano sempre vissuto i figli da genitori, in virtù dell’amore per i figli ma non necessariamente dell’amore tra loro come marito e moglie. È come se esistessero “Alberto e Anna genitori” e “Alberto e Anna marito e moglie”, è come se la coppia fosse divisa in due coppie: la coppia “genitori” credo sia riuscita ma la coppia “marito e moglie” probabilmente non sarebbe mai dovuta esistere…
Si anche secondo me la felicità è estremamente personale, però la società quasi ti impone alcune tappe obbligate per essere felici ed è già di suo un controsenso perché nessuno può essere felice per una sorta di imposizione esterna però di sicuro così è. Lei secondo me vive il contrasto tra quello che gli altri si sono sempre aspettati da lei e quello che avrebbe voluto essere. Nel lavoro è abbastanza realizzata perché si capisce che fa l’avvocato a modo suo e senza essere come la madre però nel resto no, anche nel rapporto con le sorelle. Anche con loro penso che almeno da adulta avrebbe voluto spogliarsi del ruolo di sorella maggiore: quando dice al marito che quando ha visto il padre si è sentita e si sente tornata indietro ai suoi 16 anni secondo me dice una grande verità e anche le sorelle sono ancora tutte indietro nel tempo ognuna all’età di quell’abbandono e anche nei rapporti tra loro funziona ancora così. E’ per dire che le sorelle dovrebbero cominciare anche a fare le adulte senza appellarsi a questa sorella maggiore così “Hulk) però continuano a caricarla anche loro di molti pesi, senza capire che è una persona come tante, umana, con pregi e difetti e non necessariamente un modello. In questo Nina e Viola anziché cercare una loro identità sono ancora molto infantili.
Si appunto, i figli non solo solo frutto di grandi amori, anzi…
Decisamente vero. Credo anche io che lei viva quel contrasto lì: è sicuramente stata caricata di molte responsabilità e le ha portate tutte sulle spalle cercando di diventare “perfetta” in ogni singolo ruolo che ricopriva.
Credo che le sorelle maggiori tipo Anna rimangano sorelle maggiori a vita (non solo dal punto di vista anagrafico, perché quello è ovvio). Anna, Nina e Viola sono tre persone distinte ma penso che in qualche modo saranno sempre la “sorellona” e le due “sorelline” a prescindere dal tempo che passerà. Forse è una cosa di cui loro tre non si rendono neanche conto più di tanto, perché Anna è sempre stata la grande e loro sono sempre state quelle più piccole, è una cosa a cui sono “abituate”.
Probabilmente ora che Viola è sposata e che Nina ha una relazione stabile, li si che le dinamiche cambieranno o potrebbero e se Anna finalmente come dice Massimo sarà pronta a deludere gli altri, loro finalmente smetteranno di vederla con quella patina di perfezione, liberandola anche da quei pesi.
Beh mi viene quasi da dire infatti che se i figli li avesse avuti da Massimo forse avrebbero avuto tutt’altro significato, tuttavia malgrado siano li a unirla con Alberto, nemmeno i figli hanno reso realmente solido un legame che solido non è mai stato , anche se suggellato da quanto di più ufficiale ci possa essere ossia il matrimonio e i figli.
Penso che Anna non abbia fatto quello che diceva Guido di Raccontami nella frase famosa citata “A volte la prima cosa che ti capita in testa è quella giusta, e a volte fare la cosa sbagliata è la cosa migliore”. Anna è la dimostrazione che se si fosse comportata così sarebbe stata di certo più felice. E ha pagato un conto amarissimo perché è al punto di rottura. Piaccia o no poi alla fine è lei ad andare da Massimo.
Sicuramente sì.
Indubbiamente avrebbero avuto tutto un altro significato, anche se ad Anna ed Alberto va riconosciuto il fatto che li hanno cresciuti bene e che sono sempre stati genitori pur non essendo mai stati davvero coppia solida (e di questo sembrano accorgersi soprattutto i figli).
Decisamente non l’ha fatto ma che sia lei ad andare da Massimo secondo me mette in luce il fatto che lei è conscia (almeno in minima parte) della vita che ha e di quella che avrebbe potuto avere proprio perché ora è al punto di rottura.