Titolo: Vai al posto
Anno: 2022
Casa editrice: Rizzoli
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 15 anni in su
Lunghezza: 352 pagine
Punto di vista: interno
Valutazione: ★★★★★ 

Valentina Petri 

Valentina Petri autrice di Vai al posto
Valentina Petri – foto di Davide Bricco

Vive a Vercelli, dove insegna lettere all’istituto professionale Francis Lombardi. Dal 2017 condivide le sue storie di scuola sulla pagina¹ Facebook Portami il diario, che oggi conta più di sessantamila follower. Vai al posto è il suo secondo romanzo; il primo porta lo stesso nome della pagina Facebook. 

Trama 

L’anno scolastico per la prof Valentina è pieno di novità: alcune belle, come la cattedra sospiratissima e una nuova prima tutta da conoscere, altre meno, come due quinte improvvisamente accorpate. Per risparmiare sugli insegnanti e a un passo dalla maturità, si è deciso di mettere insieme classi di indirizzi diversi con lo stesso programma di italiano. E così lei si ritrova a gestire una quinta di Moda, popolata di sole fanciulle, innestata con gli elettricisti casinisti, in un calderone imprevedibile che ha tutti gli ingredienti di una maionese destinata a impazzire. Mentre la prima è un’adorabile classe di pulcini che stanno imparando a camminare, i suoi alunni di quarta non cedono di un passo dal solito caos: Missile in fuga nei corridoi, Basito che si perde in giro per Roma, Amebo che lo ritrova anche se è rimasto in Piemonte…Tra foto a tradimento e bodyshaming, trappole e chiarimenti, le collaborazioni più inaspettate sbocceranno per lasciare tutti a bocca aperta, inclusa la prof. Dopo due anni di didattica a distanza, in cui i ragazzi, più di chiunque altro, hanno sofferto la socialità filtrata dagli schermi, Valentina Petri ci regala una spassosa storia di ordinaria follia, che ci racconta come, tra tutti gli insegnamenti che ci dà la scuola, lo stare insieme è senza dubbio il più bello. 

Commento 

Finalmente un nuovo libro di Valentina Petri -dopo Portami il diario, recensito qui-: l’ho aspettato tanto e, quando ho scoperto che era uscito, mi sono gettata a capofitto nella lettura. Lo stile è sempre quello, inconfondibile, della prof. e il racconto scorre via veloce, anche più veloce di quanto si vorrebbe. 

Vai al posto ci conduce nel mondo della scuola, un mondo di cui tutti abbiamo fatto (o facciamo tutt’ora) parte quantomeno in veste di studenti. Il racconto si snoda lungo tutto l’anno scolastico e tocca temi importanti quali il bodyshaming ma anche il coming out e l’importanza di essere se stessi. La scrittura cattura l’attenzione e le citazioni letterarie inserite qui e lì incrementano la bellezza del racconto. Gli aneddoti narrati passano dall’essere commoventi all’essere spassosi, si ride e ci si emoziona, si evocano ricordi che appartengono al passato (o al presente) scolastico di ciascuno di noi –la parte su Roma, in particolar modo, mi ha ricordato la mia gita a Roma della prima superiore. Ogni pagina ha qualcosa da dire, qualcosa da raccontare e il libro lascia una scia di malinconia mista a nostalgia in chi la scuola l’ha terminata. 

Vero diamante del libro è la conclusione carica di significato e anche un po’ poetica. Vai al posto è un libro che mi sento di consigliare a tutti per la freschezza della narrazione e può essere anche il libro perfetto da regalare alla maturità o da leggere mentre si aspetta il proprio turno per l’orale (se qualcuno riesce a fare qualcosa mentre aspetta il suo turno all’orale, oltre a passare dalle preghiere ad una qualunque divinità -esistente o meno- ai “non so niente, adesso entro e faccio scena muta”). 

Un libro più che promosso, potrebbe puntare anche alla lode. 

E voi cosa ne pensate? Avete letto Vai al posto? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.