Cosa può essere più disturbante di un horror, di una storia di fantasmi o di qualche film particolarmente cruento? Un incubo. Questa è la risposta che ci dà David Lynch e ce la dà mostrandoci un vero e proprio incubo su pellicola. 

Un ragazzo molto strano vive in un appartamento. Già notiamo cose molto particolari come una pianta senza vaso sul comodino, un quadro che rappresenta un fungo atomico e il fatto che l’appartamento sia costituito esclusivamente da una camera da letto. Il ragazzo è fidanzato e viene invitato a cena con i genitori della sua ragazza. La scena diventa ancora più disturbante quando vediamo la nonna seduta su una sedia e immobile come un cadavere, quando il padre con un braccio paralizzato chiede al protagonista di tagliare la quaglia (una sola) causando un’emorragia dal volatile. Capiamo che siamo di fronte a qualcosa di talmente estremo che scriverlo non ne rende giustizia e siamo solo all’inizio. La ragazza aspetta un figlio ma ciò che nasce non ha molto di umano.

David Lynch esordisce con quest’opera che può essere considerata uno dei film più disturbanti della storia del cinema. Un esordio coraggioso, con un film in bianco e nero a bassissimo budget ma pregno di significati.

Innanzitutto questo film è un incubo messo in scena, non ci sono spaventi, solo brutte, bruttissime sensazioni. Però c’è dell’altro. C’è un uomo che lavora con una mola, un uomo sporco e misterioso che appare a inizio film. Una figura che ricorda Dio per certi versi, appare all’inizio ma rimane in disparte impegnato nel suo lavoro. È sporco per colpa del male del mondo che verrà mostrato più avanti nel film. Il figlio deforme, nonostante infastidisca per il suo pianto, è completamente innocente: non ha difese di nessun tipo, è senza braccia e gambe, senza denti e completamente inerme. Un agnello sacrificale. Poi ci sarà un terzo personaggio ancora più criptico che completerà la storia. L’uomo è causa della sua stessa fine per Lynch e l’unica sua salvezza sarebbe un amore che però non riesce a trovare in sé stesso.

Un capolavoro del cinema che merita almeno una visione e che riesce a rimanere impresso nella memoria di chi lo guarda con il giusto spirito. Non aspettatevi violenza o azione, dialoghi o battute memorabili, si parla per quattro minuti in tutto il film ma come dico sempre il cinema è fatto di immagini più che di parole e queste sono immagini che cambiano la vita. Fidatevi.

 

Lorenzo

 

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Written by

Lorenzo

Sono un grande appassionato di Cinema, soprattutto pellicole horror. Adoro anche il cinema classico e tutto ciò che non è mainstream. Sono anche un appassionato di videogiochi e serie Tv. Amo leggere e vado matto per Stephen King e Bruce Springsteen.