L’horror, un genere che se mal assimilato e mal realizzato può veicolare ilarità e diventare ridicolo, un genere che se non compreso può risultare vuoto, un genere che può essere escluso dalle preferenze di molti e che può essere, a prescindere, considerato cinema di serie B.
Eppure l’horror è qualcosa di molto più importante e di molto più profondo, per lo meno quando è fatto bene.
Questo genere ha come scopo principale suscitarr non lo spavento ma la paura, paura di qualcosa che altro non è se non il mondo che ci circonda e, più nello specifico, l’uomo.
Ecco che quindi crolla la maggior parte del moderno cinema horror, quello fatto di scossoni e salti sulla poltrona ma che non lascia niente. Questo non è horror, lo spavento non è paura. C’è molto più orrore in “le onde del destino” di Lars Von Trier, dove vediamo solo la tragedia di una donna buona in un mondo terribilmente maligno, che in due “Annabelle”e un “The Nun”.
La paura è quella di poter essere noi carnefice o immaginarci di subire ciò che capita ai personaggi, non è un’ombra che passa alzando il volume al massimo. Dovrebbe essere l’ombra stessa la paura. L’ignoto, come in Lovecraft oppure l’animo umano come per Edgar Allan Poe, la società come per Stephen King oppure la discriminazione come per Mary Shelley.
Il cinema dell’orrore ha lo scopo di metterci in guardia utilizzando figure spaventose che mostrino le brutture della società e dell’animo umano.
Se l’horror d’altri tempi non ci scuote quello che può farlo, al giorno d’oggi, è una parte del cinema di fantascienza, quello alla “Black Mirror”. Film come “Her” riescono a sconvolgere dove l’horror attualmente fallisce.
Ma non sempre il cinema orrorifico attuale è vuoto. Prendiamo “The Witch”, dove la morbosa fede diventa veicolo di morte e maledizione, prendiamo “Babadook” dove la depressione si tramuta in una presenza malvagia, prendiamo “Hereditary” dove la tradizione vuole annientare la persona. Questi sono solo alcuni esempi di come l’orrore sia un genere fondamentale anche al giorno d’oggi.
È importante esorcizzare il mondo là fuori, dopo un buon film horror troveremo la forza di comprendere che siamo fortunati a vivere questa nostra vita. Con altri generi questo non accade, anzi, potrebbe accadere l’esatto opposto. Una relazione difficilmente sarà come quella dei film romantici e una vacanza difficilmente sarà come un film d’avventura.
Lorenzo