Vi siete mai chiesti perchè le persone farebbero di tutto pur di andare ad un concerto del loro artista preferito, nonostante lo abbiano già visto varie volte?
Alcuni risponderebbero che sono folli e basta. Certo, un pizzico di follia c’è sempre, ma è anche vero che c’è molto di più!
Come scrive il Professor Alessandro D’Avenia (noto scrittore italiano), a volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle. E anche se non le trovi, almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando. Qualcun altro li ha provati. Non ti senti solo.
Oggi, voglio parlarvi dei live di uno dei più validi cantautori sulla scena della musica italiana contemporanea: Fabrizio Moro.
Ma prima, per chi non lo conoscesse, passiamo alle presentazioni…
Classe 1975, nato a Roma nel quartiere periferico di San Basilio, da genitori calabresi. Come ha dichiarato in varie interviste, ha capito di voler entrare nel mondo della musica da ragazzino, a 12 anni. Correva l’anno 1987, c’era il tour “C’è chi dice no” di Vasco e suo padre vendeva gadget al di fuori dello stadio. Fabrizio, che accompagnava spesso il padre, rimase impressionato dalle espressioni delle persone che avevano assistito al concerto: capì che all’interno di quello stadio era accaduto qualcosa di straordinario. Fu in quel momento che capì quale sarebbe sarebbe stata la sua strada: voleva donare alle persone la stessa energia che aveva donato Vasco pochi minuti prima. Perciò, chiese al padre di comprargli una chitarra…
Tutto iniziò così: dai primi accordi alla chitarra fino ad arrivare alle prime band, il primo album e il palco di Sanremo Giovani, prima nel 2004 e poi nel 2007 con”Pensa”, nonchè anno del suo debutto.
Dopo il suo primo successo, si susseguono numerosi concerti in giro per l’Italia e vari ritorni a Sanremo, ma nella sezione “Big”.
Nel 2008 calca il palco dell’Ariston con il brano “Eppure mi hai cambiato la vita”, classificandosi terzo. In quel periodo pubblica anche il suo quarto album “Domani”, mentre nel 2009 pubblica l’album “Barabba”. Nel 2010 fa ritorno al Festival con il brano “Non è una canzone”, purtroppo eliminata ancor prima della finale. Nel 2013 esce l’album “L’inizio”, mentre nel 2015 “Via delle girandole 10”. Nel 2015-2016, invece, alla sua carriera musicale affianca anche una breve esperienza nel mondo televisivo, partecipando come professore alla trasmissione “Amici”. Infine sia nel 2017 che nel 2018 si presenta nuovamente al Festival: prima con il brano “Portami Via”, seguito dall’album “Pace” e poi con il brano “Non mi avete fatto niente”, in collaborazione con il cantautore Ermal Meta, con il quale vince quell’edizione e partecipa all’Eurovision Song Contest.
Ecco lo sapevo, mi sto dilungando come sempre!
Ora passiamo al tema centrale di questo articolo: FABRIZIO MORO LIVE.
Fabrizio Moro live è una botta di vita!
Sì, proprio “vita”, in tutti i sensi, e lo conferma l’insieme delle tematiche presenti all’interno dei suoi testi: dai problemi che segnano la nostra società, la rabbia che spesso tendiamo a reprimere, la fragilità dell’essere umano, fino al sentimento che è alla base di tutto, l’amore.
Lasciarsi travolgere da questa vita, che fuoriesce dai polmoni senza alcun freno, non ha prezzo!
Mentre ci si lascia trasportare dalle note di una chitarra, di un pianoforte o qualunque strumento sia, è possibile assaporare un senso di libertà e sentirsi in pace con sé stessi, soprattutto durante canzoni come “Libero”.
Poi arrivano canzoni capaci di stringerti lo stomaco, come “Pace”, “Portami via” o “Giocattoli” e a quel punto gli occhi faranno fatica a trattenere le lacrime, che pian piano inizieranno a rigare il viso.
Ebbene sì, un live di Fabrizio è anche questo: emozioni contrastanti, tutte insieme in modo travolgente.
Nessun filtro, nessun contenimento.
Se non avete mai avuto l’occasione di ascoltarlo dal vivo, potete approfittarne ora! In autunno partirà il tour del suo ultimo lavoro, “Figli di nessuno”. Cosa aspettate?
Non ci sono mai andata ma mi piacerebbe molto