I fratelli Jake ed Elwood, l’auto, il cast e tanto altro. Tutto quello che (forse) non sapevate su The Blues Brothers, il film-mito diretto da John Landis.
Cinema e musica sono sempre andati d’accordo. Sono un cinefilo e in quasi 40 anni di vita ho avuto modo di guardare un sacco di film memorabili. Ebbene, The Blues Brothers è uno di questi. Diretto da John Landis, è proprio quello che occorre se volete passare del tempo di qualità, magari con la vostra famiglia. Il perchè? Beh, direi che è semplice: si tratta di una pellicola molto divertente, colma di umorismo, con un cast spettacolare e una protagonista… invisibile. Che sarebbe la colonna sonora, con brani e interpreti magari un po’ datati, quasi vintage, ma comunque meritevoli di rispetto.
Il film esce nel 1980, ma devo dire che è un prodotto che è invecchiato dannatamente bene. Scommetto quello che volete che non vi farà sbadigliare dalla noia e spero apprezzerete le “chicche” che sto per snocciolarvi.
Allacciate le cinture, schiaritevi la voce, attaccate le chitarre agli ampli e ricordate…
“Siamo in missione per conto di Dio!”
Dal cast alle automobili passando per un record particolare, ecco alcune curiosità su The Blues Brothers.
1- I protagonisti sono interpretati da John Belushi e Dan Aykroyd. Che hanno inventato i personaggi mentre collaboravano al Saturday Night Live, ottenendo tanto successo grazie soprattutto ad un look total black, con occhiali da sole e cappelli inconfondibili.
2- Il film entrò nel Guinness dei Primati per un motivo particolare e cioè la scena col maggior numero di incidenti d’auto.
3- La pellicola andò male al botteghino, ma nel corso degli anni divenne un vero oggetto di culto.
4- A proposito di momenti epici, indimenticabile quell’uragano di scuse, recitato da John Belushi, che recita così: «Non ti ho tradito, dico sul serio. Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c’era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette, non è stata colpa mia, lo giuro su Dio!».
5- Parlando di Belushi, The Blues Brothers è la seconda volta in cui l’attore collabora con il regista John Landis. La prima? Animal House, ritenuta tra le cento commedie più divertenti di sempre.
6- A proposito del regista, Landis collaborò alla stesura della sceneggiatura con l’altro protagonista, Dan Aykroyd. Che sfornò da solo una prima scrittura del film, più lunga del normale e consegnata al produttore esecutivo… dentro un elenco telefonico?!
7- La produzione subì innumerevoli ritardi a causa dell’abuso di cocaina da parte di Belushi. Che, tanto per dirne una, una sera venne ritrovato svenuto addormentato in una casa vicina al set. Regista e attore una voltaa vennero alle mani quando Landis si permise di scaricare nel cesso una certa quantità di polvere bianca.
8- Qualche parola sulla Bluesmobile. E’ una Dodge Monaco e in fase di scrittura Aykroyd avrebbe tanto voluto che ne venissero dipinte le qualità magiche. Non se ne fece nulla, anche se la macchina sembra davvero indistruttibile ed è fighissima!
9- Di The Blues Brothers esiste un sequel che vide la luce nel 1998. E che è assolutamente dimenticabile: senza Belushi, scomparso prematuramente nel 1982, non era la stessa cosa.
Concludo con tre punti sul cast.
10- Il regista Steven Spielberg compare nel film! Infatti interpreta quell’impiegato dell’ufficio delle tasse che si assenta per 5 lunghi e decisivi minuti.
11- Nel film è possibile ammirar all’opera molte star della musica soul e R&B dell’epoca. Star come James Brown (spettacolare durante la scena dell’illuminazione di Jake), Ray Charles e Aretha Franklin, eccezionale padrona di casa della tavola calda.
12- Sapete chi è la ragazza abbandonata sull’altare e che cerca in tutti i modi di togliere di mezzo i fratelli Blues? E’… Carrie Fisher! E cioè la principessa Leila di Star Wars! Senza quella strana pettinatura devo ammettere che non l’avevo mica riconosciuta.