Sì, proprio tu, dico a te che stai leggendo, anche tu potresti essere un bullo. Non lo dico tanto per, infatti se pensiamo alla facilità con cui la gente si lascia andare a commenti sgradevoli e atteggiamenti denigratori – pensando di essere nel giusto/o di non aver fatto nulla -, trovo altamente probabile che sia io che te abbiamo potuto avere atteggiamenti da bulli anche senza rendercene conto.
Ho cominciato a pensare e riflettere su questa cosa perchè io in primis sono stata presa di mira e ho avuto a che fare con persone che proprio non si rendevano conto di quello che facevano. Così mi sono detta, se comportarsi male è così facile da non rendersene neanche conto a volte, sarà che anche a me è capitato di essere una bulla?
Leggi il mio articolo sul cyberbullismo
E proprio dalla mia esperienza ho capito che i bulli su internet:
- Non conoscono la persona che stanno offendendo o prendendo in giro e quindi non si fanno problemi a scrivere le peggio cattiverie – magari anche false -.
- Non si mettono nei panni degli altri, immaginando che le persone possano avere sensibilità diverse e rimanerci male.
- Amano fare gruppo e godono quando la massa si accanisce contro qualcuno.
Le infinite sfumature del bullismo
E ovviamente esistono vari gradi di bullismo. Per esempio ci sono gli s**** che organizzano e iniziano il flame, che sono in cima alla piramide di m***, poi ci sono i loro seguaci, che si fomentano a prendere in giro e fare massa e in scala, fino ad arrivare al più basso gradino in cui ci sono i gli Speedey Gonzales dalla battuta o rispostaccia sempre pronta.
Proprio su questo mi vorrei soffermare, sulle battute e le rispostacce, sulla base della comunicazione fra due persone. È da qui che si comincia, dal fatto che rispondere in maniera alterata è una forma di maleducazione e bullismo nei confronti di chi abbiamo davanti.
Anche una battuta può essere bullismo
Su internet siamo portati a credere che tutto quello che leggiamo non sia legato ad una persona con una storia, dei problemi e una sua sensibilità, anzì, molta gente si comporta come se davvero tutto ciò con cui interagisce fosse l’apparizione automatica di qualche bot o robot.
Non è difficile trovare gente che risponde cose come “sti cazzi, non ce ne frega niente di te”, o altre risposte acide accompagnate da insulti o emoticon di cattivo gusto. E quando vai a parlare con loro o se osservi queste persone, noterai che non provano nessun tipo di rimorso per le loro azioni sul web, sebbene nella vita reale si comportino come micetti, perchè è chiaro che ciò che ti trattieni dal fare nella vita reale, lo fai su internet. Perchè non ci sono regole, se c’è una legge informatica difficilmente viene rispettata… che poi già non rispettiamo qui in Italia la nostra costituzione, figurati se si da peso ad un regolamento virtuale (faccio questa battuta anche se so che questo comportamento è sbagliato).
La gente si sente autorizzata a fare tutto su internet, sia perchè si sente invincibile e pensa che qualsiasi cosa faccia non verrà mai punita, sia perchè non si rende conto che qualcuno potrebbe rimanerci male.
Proprio per questo tutti noi, indiscriminatamente, potremmo non esserci accorti di ciò che stavamo facendo e potremmo aver offeso qualcuno.
Ripeto, ci sono vari gradi e livelli di offese e di bullismo, ma è bene cominciare ad evidenziare come sia facile far parte del primo gradino della piramide dei leoni da tastiera.
Anche una battuta può essere bullismo, anche la più innocente se ripetuta più volte, può cominciare ad insidiarsi nella mente della vittima e creargli chissà quale problema psicologico. Le parole feriscono più di una lama, per questo bisogna sceglierle con cura, dosarle e valutare la situazione in cui vengono dette, a chi vengono dette, chi potrebbe leggerle, quanto spesso sono state dette etc..
Conclusioni
1. La gente ha sempre voglia di litigare e fraintende qualsiasi cosa e non c’è bisogno di chiedersi se chi ci sta attaccando sia prevenuto nei nostri confronti
2. I bulli sono talmente stupidi, rincoglioniti e maleducati che non sanno di essere dei bulli. Non si rendono affatto conto di esserlo, anzi pensano anche di fare la cosa giusta e non esagerare mai. Ad accentuare questa loro inconsapevolezza ci sono i social, che gli danno una protezione dalla vita reale in cui mai assumerebbero un atteggiamento del genere
3. Sempre per esperienza vi posso assicurare che se a queste pecore ignoranti – che seguono la massa dagli insulti facili – rispondeste in maniera garbata, dandogli ragione oppure facendo finta di dargli ragione, mostreranno tutta la loro stupidità abbassando le penne oppure starnazzando più forte ma in questo caso rendendosi più ridicoli.
In generale, il mio consiglio è quello di essere sempre educati, evitare le discussioni, rispondere sempre in maniera ragionevole e riflettere prima di scrivere. Qualsiasi cosa vi passi per la testa contate fino a 10 e pensate “mi piacerebbe che uno sconosciuto mi rivolga le stesse parole che io ho pensato di digitare?”. Se la risposta è no, vi invito caldamente a riformulare la frase.
L’italiano è una lingua bellissima e fortunatamente abbiamo vari modi per dire le cose. Scegliete sempre la via più gentile e rispettosa.
“Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”
“Quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris”
– Alessandro Severo, imperatore romano
“Ama il prossimo tuo come te stesso”
Gesù disse ai suoi discepoli: « Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri »
(Gv 13,34).
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