Titolo: Cellule impazzite
Anno: 2017
Casa editrice: Bibliotheka
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 12 anni in su
Lunghezza: 288 pagine
Punto di vista: terza persona per entrambi i protagonisti
Valutazione: ★★★★☆
Claudio Alessandro Colombrita
Claudio Alessandro Colombrita è nato a Catania il 15/05/1987. Si è diplomato al liceo scientifico ed ha poi conseguito la laurea in giurisprudenza. La scrittura rappresenta il fil rouge di tutta la sua vita e si è concretizzata, ad oggi, in due libri: Cellule impazzite e La sensibilità non è un reato. Questo secondo libro citato prende il nome dall’omonimo blog dell’autore -se siete interessati lo trovate qui-.
Trama
Clara è ancora una ragazzina quando la malattia si impossessa del suo corpo, quando la leucemia prende il sopravvento e lei non può fare altro che lottare e sperare, sperare e lottare. Luca è poco più grande e si è scelto una vita fatta di alcol, droga e sesso con qualunque ragazza capiti a tiro in ogni serata della sua vita. Quello che Clara e Luca non sanno è che sono destinati quantomeno a conoscersi. Ma che speranze di fiorire ha una storia tra una ragazza con il tumore e un ragazzo con una vita sregolata? Forse nessuna ma una volta che le cellule saranno impazzite, chi le fermerà?
Commento
Questo libro è stato il primo che ho comprato appena mi è arrivato l’e-reader a casa (se volete scoprire cosa penso del confronto carta vs e-reader leggete qui) ma non l’avevo mai letto fino ad un paio di settimane fa, in pratica fino a quando la sua copertina non mi ha “chiamata” e quindi ho deciso di iniziare a scoprire questo libro di Colombrita. Che dire? È scritto bene, pulito, lineare e, se vogliamo, anche semplice. Zero parole complicate e lettura alla portata di tutti. Questo è l’assoluto punto di forza dello scritto, è ciò a cui tutti gli scrittori e le scrittrici dovrebbero puntare per avvicinare alla lettura il maggior numero di persone possibile.
Lo scrittore riesce a caratterizzare molto bene entrambi i protagonisti: da una parte la leonessa Clara che ha già deciso di chiudere con gli uomini e dall’altra il fragilissimo Luca che si è scelto il suo destino ed è pieno di “amici”. È abbastanza palese già da subito quale sarà la conclusione della storia ma scoprirla e viverla nei panni tanto di Luca quanto di Clara è stato molto piacevole.
Un altro punto di forza del libro è il fatto che gli avvenimenti sono raccontati in terza persona ma dal punto di vista di entrambi i protagonisti. Personalmente adoro i libri che raccontano la storia da più parti perché credo sia uno stratagemma utile soprattutto per immedesimarsi nelle scelte dei protagonisti ma anche per scoprire i loro pensieri, quelle cose che non dicono ad alta voce ma che gridano all’interno della loro mente.
Conclusioni
Cellule impazzite è un libro che consiglierei ai lettori più giovani a causa dell’età di entrambi i protagonisti: credo, infatti, che un ragazzo o una ragazza riesca ad immedesimarsi meglio nei panni di chi sulle pagine di quel libro sta vivendo una storia che potrebbe essere anche la sua. Con ciò non voglio dire che non è adatto ai lettori più grandi: i libri sono quasi sempre adatti a tutti!
Avete letto anche voi Cellule impazzite? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria