Control Z è una serie Netflix del 2020 di genere drammatico-adolescenziale. Di origine messicana, vanta nel cast degli attori giovani davvero brillanti per espressività e gestualità.
Nel cast:
- Ana Valeria Becerril: Sofìa Herrera
- Michael Ronda: Javier Williams
- Yankel Stevan: Raùl Leòn
- Macarena García: Natalia Alexander
- Luis Curiel: Luis Navarro
- Patricio Gallardo: Gerardo Granda
- Andrés Baida: Pablo Garcìa
- Zión Moreno: Isabela De La Fuente Beltràn
- Mauro Sánchez Navarro: Bruno
- Xabiani Ponce De León: Ernesto
- Iván Aragón: Dario
- Patricia Maqueo: Rosita
- Samantha Acuña: Alex
- Fiona Palomo: María
- Renata del Castillo: Lulú
- Thanya López: Susana Rincon Gallardo
- Rodrigo Cachero: Miguel Quintanilla
- Rocío Verdejo: Nora
Al momento Neflix vanta due stagione della serie, ciascuna di otto episodi dalla durata di circa 40 minuti ciascuno. Dall’epilogo della seconda stagione, ora in corso sulla piattaforma di streaming, si evince già un sequel, proprio come quando è terminata la prima stagione. Nella prima parte l’hacker ha attaccato, nella seconda qualcuno si è vendicato di lui.. e nella terza? La nuova preside è morta cadendo dal tetto della scuola?
Trama
Sofia è una ragazza che osserva tutto e per questo ricorda molti particolari. La scuola che frequenta è piena di ragazzi bulli e pieni di sè, il preside della scuola è il fidanzato della mamma, in giro tutti sanno che suo padre è morto, compresa sua madre ma in realtà lei sa che è vivo e lo incontra di nascosto.
E’ intelligente, Sofia, ha pochissimi amici, anzi, neanche uno, fino a quando a scuola arriva Javier e qui tutto cambia. I due sono innamorati ma non se lo dicono realmente. Sofia è attratta anche da Raul, con il quale inizia una storia ma lui nasconde il segreto più importante che creerà lo scandalo del social network in tutta la scuola. Da questo momento in poi, tutti hanno un segreto e tutti sono in pericolo. L’hacker ha scoperto le carte e tutti vogliono ammazzarlo.
Nella stessa scuola ci sarà un morto, il dramma adolescenziale prende vita come nulla fosse e solo per difendere una parte di sè, tutti sono contro tutti come nell’arena degli hunger games. Sofia continua a studiare tutti dall’alto, dal tetto in vetro della scuola, solo qui si sente realmente libera. Javier è leale o meno? E Raul? Ad un certo punto sono messi in discussione i legami più importanti e ogni incipit non è mai come l’epilogo, una sorpresa, un dramma, è sempre dietro l’angolo.
Ps: per non svelare spoiler, la trama è molto generica sia per evidenziare la prima sia la seconda stagione.
Autolesionismo e bullismo scolastico
La serie evidenzia dei temi sociali molto importanti e lo fa con molta sensibilità. Riesce a creare della narrazioni che invitano a riflettere sulla leggerezza con cui un bullo compie certi atti e finisce per creare un omicidio. Sofia è vittima non solo di un silenzioso bullismo perchè considerata strana ma anche di autolesionismo. Non riesce a non tagliarsi, atto praticato da chi soffre pesantemente per traumi del passato o di varia natura.
La morte che desta più scalpore all’interno della serie è quella che avviene per bullismo. Una morte che si sarebbe potuta evitare ma che invece ha preso il sopravvento e ha fatto in modo che un ragazzo perdesse la vita senza potersi davvero difendere.
Sofia è anche considerata una pazza, una persona mentalmente instabile perchè è stata ricoverata in manicomio, sempre per questioni legate al suo passato e alla figura di suo padre. Lei non riesce a togliersi di dosso certi ricordi e in questo anche l’hacker ha la sua parte di colpe. Tutti sono colpevoli, anche Sofia quando scopre chi è l’hacker e lo perdona, anche Javier quando si innamora di lei ma poi ci prova con Natalia, anche Maria, la sorella di Natalia, quando ci prova con il ragazzo di Isabela.
Insomma: sono tutti carnefici e nessuno crea un vero legame con l’altro. Anche quando Sofia salva le vite in pericolo a causa dell’hacker e del vendicatore, tra prima e seconda stagione, non viene mai accolta davvero come una della scuola. Viene amata per qualche minuto perchè capisce subito le cose che ai più sfuggono ma poi viene miserabilmente allontanata quando a nessuno più interessa di ciò che accade.
Ciò che per lei è una missione, per gli altri è passeggero. Solo lei capisce che dopo l’hacker, vi è un vendicatore spietato e che dopo quest’ultimo, come si vedrà nella terza stagione, c’è dell’altro da scoprire, non molto semplice da svelare.
Altre carte sono pronte per essere messe sul tavolo e lette, con l’occhio analitico e intuitivo di Sofia, l’aiuto di Javier e lo sguardo parziale di Raul che anche se sbaglia continuamente, tiene tanto a Sofia.
I social media e il caso di Isabela: il transgender che fa paura
All’interno della scuola, il primo segreto svelato è quello di Isabela: la ragazza più carina della scuola che, dopo un intervento, è diventata donna, essere uomo non faceva per lei. Difficile da accettare per se stessa, pensa sarà lo stesso per gli altri, così non si confida con nessuno. Ma quando a causa dell’hacker, il video fa il giro della scuola, ecco che il suo segreto è pubblico, non più privato, intimo.
Neanche il tempo di capire come dirlo alle persone per lei importanti, ecco che una storia da raccontare prende forma e lei deve assumersi le conseguenze drastiche di ciò. Una storia che avrebbe anche potuto non essere mai svelata ai più, ad una scuola intera e a un ambinete, quello digitale, sempre più in espansione e pronto a schiacciarti, ma dopo la grande baraonda e lo scalpore creato dall’hacker, quando tutti i segreti di tutti vengono messi all’asta, ognuno deve nuovamente raccontare la sua storia.
Control Z è un dramma adolescenziale, un thriller che vale la pena di essere guardato, ha un bell’intreccio narratologico e la suspence rende tutto molto intrigante.
A metà tra il giallo e il drammatico, con tinte erotiche, romantiche e divertenti per certi aspetti, il prodotto ha del potenziale che merita un apprezzamento e la visione.
Su Netflix sono presenti la prima e la seconda stagione.