Cos’è la storia del cinema? Perché bisogna studiare la storia del cinema?
La storia del cinema non le è storia del film, quindi la storia del cinema studia e analizza il contesto storico culturale ed economico nel quale i film sono stati prodotti.
La critica e la storia del cinema sono diverse: il critico si occupa di valutare un film secondo il suo gusto personale, lo storico si occupa di studiarli. La storia del cinema analizza il film come arte, tecnologia, bene economico, cultura sociale o immaginaria che si è sviluppato nel corso del tempo. Non si è sviluppato in modo stabile, infatti la storia del cinema è una storia non lineare ma ha continue trasformazioni e rotture.
Il compito della ricerca storica è comprendere il presente, dal momento che la storia del cinema è recente :ha 120 anni. Il compito di questo modulo è la comprensione dello stato attuale del mondo dei media dal punto di vista sociale, economico, culturale, sociologico, produttivo.
La storia del cinema si evolve in continuazione, si deve confrontare con le nuove invenzioni tecnologiche come ad esempio le piattaforme di streaming, come Netflix.
La storia del cinema come industria si trasforma in continuazione, non è mai morto. Il cinema si adatta alle mutazioni del gusto del pubblico, dell’economia dell’industria, e del modo di consumare i prodotti audio visivi.
“Tutti hanno due mestieri: il proprio e quella di critico cinematografico”
François Truffaut
La frase contiene un intento provocatorio, intende dire che fare cinema e criticarlo sono la stessa cosa e che tutti quanti si sentono in dover dire la propria opinione su un film.
Invece di essere in soggezione come quando ci troviamo di fronte ad un quadro di Caravaggio o una composizione di Bethoveen, tutti quanti spiamo in grado di esprimere il nostro parare su un film, anche solo a livello emotivo.
Questo però porta ad un importante paradosso: un film è difficile da spiegare perché è facile da capire. Infatti l’immediatezza del linguaggio cinematografico, fa sì che è difficile spiegarne la sua composizione: quindi tutti quanti possono dire la loro su un film.
Ai tempi di Truffaut la figura del critico cinematografico aveva molta importanza perché un critico era visto come un giudice che poteva indirizzare l’opinione pubblica…anche se spesso gli spettatori hanno sempre fatto l’opposto di quello che veniva detto dalla critica (vedi esempio di Totò e Checco Zalone).
Quindi da un lato abbiamo la critica che costituisce il canone del gusto e ci sono i gusti del pubblico che aumentano gli incassi del box office.
→ Come stabilire una barriera fra chi il cinema lo studia e chi lo guarda?
Stabilire un sapere che si stacca dall’opinione personale in una disciplina giovane è molto complicato. Ma uno degli elementi con cui si può definire questa differenza è la conoscenza di tutti gli aspetti di un film, partendo dalle conoscenze più superficiali, come il nome del regista e degli attori, fino di arrivare alla casa di produzione e alle aziende che hanno collaborato e contribuito alla promozione, sponsorizzazione e distribuzione del prodotto cinematografico.
Uno studente di cinema è come un architetto che oltre ad esprimere i suoi gusti su un edificio, deve sapere perché sta in piedi, di cosa è fatto, quali sono le sue caratteristiche.
→ Cosa significa studiare i film studies?
E’ uno sforzo per capire come sono costruiti i film, il modo con cui vengono consumati, visti. Ovvero studiare il film nel loro contesto economico. I fil studies riguardano la produzione industriale, e il rapporto fra schermo e spettatore.
Perchè queste due cose (film e spettatore) che possono sembrare costanti nella storia del cinema variano in continuazione?
La storia del cinema p breve ma queste due cose sono variate tante volte. Ad esempio i gusti del pubblico cambiano, il cinema diventa a pagamento, poi successivamente ci sono i DVD e l’home video etc.. o un’altro esempio sono i primitivi cinetoscopi posizionati al pincio che consentivano la monovisione di brevi immagini in movimento, fino alle multisale del cienma contemporaeno.
Gli spettatori del cinema delle origini, essendo abituati a rappresentazioni teatrali in cui gli attori sono visti per intero si sarebbero spaventati se avessero visto un primo piano. Ecco spiegato il motivo per cui il cinema ha impiegato anni prima di raggiungere una vasta varietà di inquadrature invece che una sola inquadratura come nel cinema delle origini. Per questo esiste la leggenda della folle reazione degli spettatori al primo filmato dei treno dei fratellli Lumiere. Es. il primo piano è una figura che noi del cinema moderno concepiamo come naturale mentre nel 1905, il pubblico era abituato a vedere gli attori al teatro per intero, e pretendeva di vedere la stessa cosa al cinema. Di conseguenza nel cinema delle origini c’era un’inquadratura in cui vigeva il concetto di autarchia del quadro con la presenza di un imbonitore.
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Curiosità:
Il primo cinema ad aprire in Italia è stato il Cinema Moderno di Repubblica nel 1907. il cinema Moderno di piazza Esedra, chiuso nel 1994 per le condizioni igieniche disastrose in cui versava, tra avanzi di siringhe e sperma sulle poltrone coi buchi. Se non era per la Warner, che lo ha rilanciato come multisala del circuito Space Cinema, avremmo perso per sempre il primo cinema stabile aperto a Roma, nel 1907, con tanto di affreschi e stucchi d’epoca che il restauro ha conservato. |
Modelli di storia del cinema
Cos’è la storia del cinema e come va classificata?
Storia estetica: basata sull’idea del film Come forma d’arte, sul film come oggetto centrale di questa storia è sul l’idea di autore. questo modo di studiare il cinema si avvicina molto agli studi sulla letteratura, su l’arte e la storia della musica( in questo caso si può fare l’associazione autore opera come Fellini e la dolce vita, a Sorrentino e La grande bellezza).
Storia economica: la storia dell’industria del cinema di come è cambiata nel corso degli anni. le figure centrali non sono più i registi ma sono i produttori, o meglio tutte quelle figure legate alla produzione. e trova un punto nodale nella figura della Star dell’attore. perché nella stalla e non il regista? perché la star in un sistema americano e non solo è l’investimento più forte di un film, La Voce di spesa Maggiore ( come ad esempio è un grande investimento è fonte di pubblicità e di spettatori avere in un film Ryan Gosling è Harrison Ford). la storia economica del cinema prendi quindi in considerazione lo star-system, il modo in cui si producono le star è il modo in cui le star incidono sul mercato.
Storia tecnologica: storia di Come sono cambiate le strutture tecnologiche per realizzare i film dalle macchine da presa enormi dei primi anni 10 a quelle portatili di oggi è tutto ciò che sta in mezzo. Si intende anche la storia del design dei film di vengono migliorare le tecniche e la risoluzione della qualità di un film
Storia sociale: storia che si basa sul rapporto fra film e spettatore, escludendo le figure del regista e del attore. La storia dei cambiamenti dei gusti del pubblico, di come i film hanno influenzato l’immaginario collettivo. è una storia che ha al centro la nozione di consumo, fondata sull’audience e sul suo rapporto con i prodotti cinematografici ( ad esempio sotto il punto di vista sociale un film di Totò o di Checco Zalone ha la stessa importanza di un film di Stanley Kubrick).
Si ricavano quindi le seguenti categorie:
- Bene economico, star, industria, box office
- Prodotto tecnologico linguaggio, industria percezione
- Fatto sociale, oggetto culturae, consumi società audience