Si è conclusa domenica 28/11/21 la prima stagione della fiction Cuori¹, prodotta da AuroraTv e trasmessa su RaiUno per otto serate. 

Trama 

Torino, 1967. Cesare Corvara è il primario del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale “Le Molinette” col sogno di essere alla guida dell’equipe che realizzerà il primo trapianto di cuore della storia. Per farlo ha deciso di riportare in Italia l’astro nascente della cardiochirurgia Alberto Ferraris e Delia Brunello, cardiologa dotata di enormi capacità diagnostiche. Quello che Corvara non sa è che tra i due giovani dottori c’è stato, in passato, un grande amore. 

Cast principale 

Daniele Pecci, Matteo Martari, Pilar Fogliati, Andrea Gherpelli, Marco Bonini, Carmine Buschini, Benedetta Cimatti 

Commento 

Una serie che rapisce lo spettatore e lo cattura all’interno della storia, un’ambientazione pienamente soddisfacente, interni dell’ospedale e oggetti di scena perfetti, una costruzione della storia che ha il respiro di una soap calata all’interno di un ospedale. Cuori è sempre stata ipnotica ma, sul lungo periodo si è forse troppo adagiata sulla soap opera tralasciando un po’ argomenti importanti che, però, sono comunque emersi: la malattia mentale, l’aborto, il divorzio, l’accettazione di un medico donna (per di più cardiologa e giovane nonché sposata con il primario dell’ospedale in questione), il tutto calato -divinamente- nel contesto degli anni ‘60. La scelta di trattare questi argomenti richiedeva anche un pizzico di coraggio che, indubbiamente, c’è stato anche se poteva essere ancora più spinto o diluito su più puntate. 

Forse il problema, se così lo vogliamo chiamare, sta proprio nell’aver spinto, più che chiaramente, da subito su una specie di appuntamento quotidiano lasciando però l’appuntamento fisso una volta alla settimana (eccetto un raddoppio al martedì per scelte di programmazione). Cuori si caratterizza a metà tra fiction e soap pura, lasciando comunque una buona base di lancio per le storie ma concretizzando poco in fase finale -sotto trovate la mia riflessione-, tenendo lo spettatore in sospeso e creando una base di partenza solida per una eventuale futura stagione.  

La coralità del cast è sorprendente e i personaggi sono caratterizzati in modo abbastanza netto e definito tra buono e cattivo, la possibilità di redimersi sembra esserci -per un personaggio in particolare- anche se non è chiaro fino a che punto. La presenza di antagonisti e di burattinai rende la storia all’interno dell’ospedale ancora più movimentata e Cuori assume corpo in modo deciso. 

La cosa più sorprendente, oltre alla coralità di un cast molto coeso e vitale, va ricercata nell’ambientazione -l’ospedale Le Molinette è stato ricostruito su una superficie di 2000 metri quadri- e nel grande lavoro di ricerca medica che è stato effettuato per mettere in scena Cuori –anche se, faccio notare, un paio di volte le siringhe inquadrate avevano un po’ d’aria dentro. Gli attori sono entrati in contatto diretto con veri medici e la preparazione cui sono stati soggetti è più che evidente nel modo di muoversi e di approcciarsi ai nuovi casi. 

cuori 2

Cuori è la serie perfetta per chi ama la medicina, il drama -amoroso e non- e le fiction un po’ vintage perché ha un respiro autenticamente antico che la rende ancor più affascinante.  

Personalmente l’ho molto apprezzata per tutti gli ingredienti che ha saputo mescolare e per la ricerca del dettaglio e la cura nel mettere in scena il passato in modo così autentico. 

Considerazioni sul finale – SPOILER! 

Come già scritto nel titolo questo paragrafo è completamente spoiler, quindi leggetelo solo se avete visto la serie fino in fondo (questo è l’ultimo paragrafo, quindi non perdete nulla della recensione). 

Odio i finali aperti, quindi qualcuno potrebbe dire che parto prevenuta ma non è così. Non mi aspettavo di certo la conclusione “felici e contenti” in Cuori, ma un finale-non finale del genere me lo aspettavo ancor meno. Le storie concluse sono state 0, e potrebbe essere una buona cosa in vista di una seconda stagione -al momento in cui scrivo non ancora ufficialmente annunciata-, ma aggiungere carne al fuoco negli ultimi 30 secondi (Karen forse incinta) non gioca particolarmente a favore di una serie che vorrebbe rimanere fiction.  

Le dinamiche -i numerosi triangoli, per citarne una- sono più spinte verso la pura soap, con un appuntamento giornaliero, come già detto sopra. Anche il ritmo, a mio avviso non velocissimo però perfetto nel contesto, gioca ancor più a favore di un daily ma la serie rappresenta comunque un buon prodotto. 

 

E voi cosa ne pensate di Cuori? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.