Si è conclusa domenica 28/11/21 la prima stagione della fiction Cuori¹, prodotta da AuroraTv e trasmessa su RaiUno per otto serate.
Trama
Torino, 1967. Cesare Corvara è il primario del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale “Le Molinette” col sogno di essere alla guida dell’equipe che realizzerà il primo trapianto di cuore della storia. Per farlo ha deciso di riportare in Italia l’astro nascente della cardiochirurgia Alberto Ferraris e Delia Brunello, cardiologa dotata di enormi capacità diagnostiche. Quello che Corvara non sa è che tra i due giovani dottori c’è stato, in passato, un grande amore.
Cast principale
Daniele Pecci, Matteo Martari, Pilar Fogliati, Andrea Gherpelli, Marco Bonini, Carmine Buschini, Benedetta Cimatti
Commento
Una serie che rapisce lo spettatore e lo cattura all’interno della storia, un’ambientazione pienamente soddisfacente, interni dell’ospedale e oggetti di scena perfetti, una costruzione della storia che ha il respiro di una soap calata all’interno di un ospedale. Cuori è sempre stata ipnotica ma, sul lungo periodo si è forse troppo adagiata sulla soap opera tralasciando un po’ argomenti importanti che, però, sono comunque emersi: la malattia mentale, l’aborto, il divorzio, l’accettazione di un medico donna (per di più cardiologa e giovane nonché sposata con il primario dell’ospedale in questione), il tutto calato -divinamente- nel contesto degli anni ‘60. La scelta di trattare questi argomenti richiedeva anche un pizzico di coraggio che, indubbiamente, c’è stato anche se poteva essere ancora più spinto o diluito su più puntate.
Forse il problema, se così lo vogliamo chiamare, sta proprio nell’aver spinto, più che chiaramente, da subito su una specie di appuntamento quotidiano lasciando però l’appuntamento fisso una volta alla settimana (eccetto un raddoppio al martedì per scelte di programmazione). Cuori si caratterizza a metà tra fiction e soap pura, lasciando comunque una buona base di lancio per le storie ma concretizzando poco in fase finale -sotto trovate la mia riflessione-, tenendo lo spettatore in sospeso e creando una base di partenza solida per una eventuale futura stagione.
La coralità del cast è sorprendente e i personaggi sono caratterizzati in modo abbastanza netto e definito tra buono e cattivo, la possibilità di redimersi sembra esserci -per un personaggio in particolare- anche se non è chiaro fino a che punto. La presenza di antagonisti e di burattinai rende la storia all’interno dell’ospedale ancora più movimentata e Cuori assume corpo in modo deciso.
La cosa più sorprendente, oltre alla coralità di un cast molto coeso e vitale, va ricercata nell’ambientazione -l’ospedale Le Molinette è stato ricostruito su una superficie di 2000 metri quadri- e nel grande lavoro di ricerca medica che è stato effettuato per mettere in scena Cuori –anche se, faccio notare, un paio di volte le siringhe inquadrate avevano un po’ d’aria dentro. Gli attori sono entrati in contatto diretto con veri medici e la preparazione cui sono stati soggetti è più che evidente nel modo di muoversi e di approcciarsi ai nuovi casi.
Cuori è la serie perfetta per chi ama la medicina, il drama -amoroso e non- e le fiction un po’ vintage perché ha un respiro autenticamente antico che la rende ancor più affascinante.
Personalmente l’ho molto apprezzata per tutti gli ingredienti che ha saputo mescolare e per la ricerca del dettaglio e la cura nel mettere in scena il passato in modo così autentico.
Considerazioni sul finale – SPOILER!
Come già scritto nel titolo questo paragrafo è completamente spoiler, quindi leggetelo solo se avete visto la serie fino in fondo (questo è l’ultimo paragrafo, quindi non perdete nulla della recensione).
Odio i finali aperti, quindi qualcuno potrebbe dire che parto prevenuta ma non è così. Non mi aspettavo di certo la conclusione “felici e contenti” in Cuori, ma un finale-non finale del genere me lo aspettavo ancor meno. Le storie concluse sono state 0, e potrebbe essere una buona cosa in vista di una seconda stagione -al momento in cui scrivo non ancora ufficialmente annunciata-, ma aggiungere carne al fuoco negli ultimi 30 secondi (Karen forse incinta) non gioca particolarmente a favore di una serie che vorrebbe rimanere fiction.
Le dinamiche -i numerosi triangoli, per citarne una- sono più spinte verso la pura soap, con un appuntamento giornaliero, come già detto sopra. Anche il ritmo, a mio avviso non velocissimo però perfetto nel contesto, gioca ancor più a favore di un daily ma la serie rappresenta comunque un buon prodotto.
E voi cosa ne pensate di Cuori? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
Sinceramente mi ha deluso. Un triangolo principale mal scritto, non per il sentimento che legava Delia a Alberto, quanto piuttosto per il legame tra Cesare e Delia, mai spiegato davvero se non per qualche flashback e mal spiegato anche il legame tra Cesare e Alberto. Personaggi principali poco approfonditi e alcuni che stavano sullo sfondo molto più interessanti ma trascurati. Di questi ultimi citerei Beatrice e non capisco da dove veniva il sentimento di Cesare per la moglie se la donna più importante era proprio Beatrice, poi Virginia che ha avuto una crescita discreta e la ginecologa Eva con poche scene ma significative per non parlare della guest Gianni Sciortino.
Il voto alto è per gli ambienti e la ricostruzione storica ma non per la caratterizzazione dei personaggi
Sono d’accordo sul triangolo mal scritto ma, secondo me, non è quasi stato scritto perché Delia era ancora palesemente innamorata di Alberto. Quindi è un triangolo che c’era solo perché “doveva” esserci e non perché fosse un apporto fondamentale alla storia. Il rapporto Delia-Cesare non si è praticamente mai visto e sto ancora cercando di capire il perché. Ci sono state due scene in croce tra lui e lei e qualche flashback che era quasi più volto a farlo fuori dal triangolo che altro (penso alla scena della fede di Delia che si perde nel lavandino). Il rapporto Cesare-Alberto secondo me è stato molto più spiegato, alla fine era una questione di “riconoscenza” dell’uno nei confronti dell’altro per il rapporto che li legava quando Alberto era ancora un ragazzino. Beatrice-Cesare sono l’incognita più grande di tutta la serie, si vede il coinvolgimento di entrambi nel loro rapporto eppure poi si voltano le spalle a vicenda; dovevano sicuramente essere più presenti soprattutto nei flashback. Sciortino sicuramente è stato il miglior personaggio di tutte le puntate, questo non si può negare!
Assolutamente sì! L’ho scritto anche nella recensione che il motivo per cui l’ho apprezzata è stato in gran parte dato dagli ambienti, dalla ricostruzione e dai temi che hanno inserito (medico donna, aborto…).
Grazie per il commento!
Si ottima ricostruzione degli ambienti e anche buon racconto di alcuni temi, ma non basta a riempire dei personaggi poco caratterizzati. Forse hanno contato troppo sulla ricostruzione storica e meno sulla caratterizzazione psicologica.
Beatrice-Cesare meglio spiegati di Delia-Cesare senza dubbio. Io credo che il punto sia che Cesare era un uomo estremamente ossessionato dal lavoro, dall’ambizione del primo trapianto e nessuna riusciva ad entrare davvero nel suo mondo se non Beatrice ma lui non lo capiva: insomma a fine stagione Cesare lo ammette pure, che ha trascurato la prima moglie, ha perso molto della figlia etc…Eppure continua a non capire cosa conta davvero…Molto, forse troppo preso da se stesso e dalla sua ambizione e non si accorgeva di quanto aveva intorno. Decisamente ambiguo in certi momenti, forse anche tossico per chi lo amava, soprattutto per la figlia che ha perso la madre e ha avuto un padre assente ed era in cerca di figure di riferimento. Per me solo Beatrice poteva essere giusta per lui.
Si è così, è un triangolo farlocco, Delia amava Alberto e viceversa: non c’era bisogno di un Cesare, di una Karen o di una Luisa. Il grande aiuto veniva anche dalla chimica Fogliati-Martari, molto forte anche ai tempi di Un passo dal cielo e che anche qui si è rivista.
Si il vero enigma è il non rapporto tra Delia e Cesare: a parte non essersi visto niente, ma i due non condividono proprio nulla e non parlo solo della differenza di età, ma nemmeno il lavoro lo vedono alla stessa maniera, non parlano, hanno poche scene, non comunicano…..
Serenella e Ferruccio francamente non mi sono piaciuti, se non nella storia della gravidanza in cui entra in gioco Eva e nella battuta di Agata a Serenella “Noi donne ce la caviamo sempre”…
Sicuramente è vero, di base credo che l’intento fosse davvero buono e il tempo, forse, troppo poco nonostante l’elevato numero di puntate. L’ “alto potenziale” del titolo vuole richiamare proprio questo: costruzione di ambienti ottima ma poi tutto troppo adagiato su un triangolo inesistente e dei personaggi trattati come riempitivi. Cesare, probabilmente, è un uomo che sarebbe stato bene solamente da solo, nella solitudine trova sempre la spinta in più, per quanto poi invece chieda aiuto al momento di concretizzare il trapianto. Io l’ho sempre visto come un solitario, focalizzato solo su quel trapianto, una vita costruita su di quello, degli affetti che non ha mai valorizzato (o comunque ha cercato tardi di valorizzarli). Concordo: Beatrice sarebbe stata perfetta per lui anche per quel pizzico di arrivismo, per il supporto, per l’esserci nonostante tutto. Personalmente non ho mai shippato Delia e Cesare perché sembravano messi assieme così, giusto per fare qualcosa…
Sicuramente la chimica ha aiutato molto ma, per me, anche la costruzione del rapporto attuale attraverso la visione dei flashback ha aiutato. Karen è stata un personaggio totalmente superfluo nonché preso per i fondelli dal primo all’ultimo secondo (quel finale, poi, non parliamone). Luisa sarebbe stata più interessante se l’avessimo vista di più attraverso la malattia (la scena sul terrazzo e le successive per me sono state le migliori del personaggio).
Assolutamente d’accordo! Come già dicevo prima Delia e Cesare sono lì così, tanto per, non si arriva mai a capire davvero perché stiano assieme, dove sia tutto questo grande amore, cosa ci dovrebbe far parteggiare per loro come coppia (la parte in cui Cesare la porta nella chiesa per sposarla di nuovo sembra essere inserita solo per fare andare avanti l’inesistente triangolo visto che lei poi arriva da Alberto in lacrime dicendo di non poter partire causa Cesare).
Serenella e Ferruccio grande boh per me, lei non mi è dispiaciuta sotto molti aspetti, lui un eterno dongiovanni senza capo né coda, senza apparente possibilità di redimersi (quella scena del “posso fare una specie di padre” è un grande no per me), forse senza un vero punto fisso nella vita (neanche il lavoro sembra esserlo fino in fondo). Agata secondo me è uno dei personaggi secondari meglio costruiti (insieme ad Eva): parlano poco, si vedono poco ma comunque c’è una costruzione in loro, c’è una volontà di base.
Si Serenella e Ferruccio un grande boh anche per me. Lui era tragicomico nel suo essere un Peter pan incapace di cambiare: non voleva farlo, ma in fondo nemmeno se sarebbe stato capace forse.
Di fatto Beatrice è l’unica che riesce ad entrare nel mondo di Cesare e ad essere un punto di riferimento per lui senza volerlo cambiare. Ma lui era quello che era: egocentrico, narcisista, egoriferito. Tutto ruotava intorno al lavoro e a quel trapianto. Ha fatto mea culpa con l’ammissione ma ha anche fatto capire che probabilmente gli affetti non sono mai stati né la sua priorità né il suo luogo e che forse in famiglia non sarebbe mai stato il migliore come era in ospedale. Il disagio della figlia è evidente, che soffre perché ha perso la madre, ma anche perché ha un padre che padre forse non lo è stato mai.
Diciamo che Karen ha scelto di perdere la sua dignità anche quando le è stato detto che non era amata.
Verissimo! Poi lui non è neanche mai stato un “vorrei ma non posso”, è sempre stato un “non voglio perché sto bene così” (o almeno io l’ho sempre interpretata a questo modo). Ferruccio è quel tipo di personaggio con cui fatico ad empatizzare perché non mi dà motivo per farlo.
Beatrice e Cesare dovevano essere la coppia su cui puntare ed investire, lei avrebbe dato a lui una forza che lui comunque non le avrebbe mai chiesto (e che Delia non gli avrebbe mai dato, o almeno non gliene avrebbe mai data così tanta) e ovviamente la famiglia dovevano essere lui, lei e stop. Cesare è quel tipo di uomo che vede il lavoro davanti a sè e basta, che non capisce (o forse non vuole capire fino in fondo) che anche la figlia avrebbe potuto aiutarlo a suo modo. Il focus è tutto sul lavoro e lo spazio per il resto è nullo. Virginia è una ragazza stupenda nella sua fragilità mista alla forza interiore: è capace di molte cose anche senza qualcuno al suo fianco, è la versione migliore ed evoluta del padre; è chiaramente imperfetta ma questo è anche dovuto alla sua infanzia. Ridurla, per un bel po’, ad una quasi coppia con Fausto è stato forse un errore perché poi quando lei si è messa in testa di studiare, l’ha fatto per se stessa.
Vero. In lei comunque vedo un’ingenuità estremamente artefatta anche se, se lei è davvero incinta (e quella scena non è solo un immaginarsi un possibile futuro) vuol dire che ad Alberto non dispiaceva poi così tanto -anche se magari la usava per ripiego visto che Delia inizialmente pareva non filarselo troppo. Insomma, le cose si fanno sempre in due e, pur essendo vero che Karen ha completamente perso la dignità, è anche vero che ad Alberto è mancato il polso necessario per dirle di no una volta per tutte -aprendo così un nuovo triangolo con Alberto-Delia-Karen qualora lei fosse incinta e Cesare morisse-.
Ferruccio ha un’immaturità e una sindrome da Peter Pan che a confronto i bambini piccoli sono più maturi di lui. E’ un po’ un mediocre apatico e piacione. Non vuole e non sa essere diverso, gli sta bene essere come è ma si vede anche che pure se fa lo splendido e il marpione con le donne, sta meno bene con se stesso di quanto dà a vedere.
Credo che anche Beatrice per quanto fosse la più affine a lui, la più adatta per essere una compagna di vita, perché lo amava per quello che era, abbia solo dimostrato che anche una come lei non poteva far nulla di fronte all’identità da solitario di questo personaggio.
Insomma non c’era per la moglie, non c’era per la figlia, di fatto secondo me non amava nemmeno Delia, forse l’ha colpito a livello professionale e si è infatuato perché la vedeva parte del suo progetto di trapianto. Il personaggio di Cesare di fatto portava avanti la linea storica. Forse non è nemmeno colpa sua: era proprio inadeguato in tutto ciò che riguardava i sentimenti.
Credo che Virginia per tutta la vita abbia cercato delle attenzioni nel padre, anche certi comportamenti manifestano quello, poi la sofferenza per aver perso la madre si è sempre vista. Di certo ha sempre cercato qualcuno, un punto di riferimento.
Di certo Alberto è migliore del suo maestro a livello sentimentale e di capacità di amare.
Personalmente non penso che Cesare abbia poi tanto altro da dire e da raccontare. Quello da raccontare è la seconda possibilità di Delia e Alberto (che sarà diversa dai tre figli che immaginavano, magari ci saranno comunque) in cui secondo me ci saranno anche Virginia e Mario.
Verissimo, sono molto d’accordo soprattutto sulla descrizione finale.
Sicuramente lei avrebbe potuto provare a fare qualcosa che Delia non può fare (e forse nemmeno vuole), fermo restando il fatto che probabilmente avrebbe sempre prevalso la solitudine di Cesare.
Anche io credo non amasse Delia ed è vero che probabilmente era un mezzo per concretizzare il primo trapianto. Cesare sicuramente portava avanti la linea storica, resta da capire come si giocheranno il seguito e se Daniele Pecci sarà disposto a girare un’altra stagione. Per come è stato scritto sembra proprio che fosse inadeguato ai sentimenti, concordo.
Sicuramente sì, però forse sul lungo periodo, assistendo anche all’avvicinamento di Fausto e Rosa ha provato a concentrarsi solo su se stessa, guardando comunque al padre come ad un esempio e come una figura che avrebbe voluto vivere davvero nella quotidianità dei rapporti.
Vero, l’arco narrativo potrebbe tranquillamente dirsi concluso per Cesare però non so se si lasceranno sfuggire l’ennesimo triangolo (con Karen o con Cesare stesso); ovviamente spero di sì, soprattutto se la scrittura del triangolo dovesse essere priva di interesse per lo spettatore come in questa stagione. Sicuramente la seconda possibilità di Delia e Alberto è qualcosa da indagare, soprattutto per vederli evolversi come coppia e per riscattare in qualche modo gli anni che non hanno potuto passare assieme. Delia è sicuramente diventata un po’ il punto di riferimento di Virginia ed il loro rapporto meriterebbe un approfondimento degno.
Diciamo anche in un certo senso un uomo senza troppi fronzoli, di un’altra generazione, non particolarmente affettuoso o espansivo. Per Cesare il grande amore era la medicina, la scienza e ha sacrificato tutto il resto. Tutto qui. E nessuno per quanto potesse amarlo o stargli vicino, è mai riuscito a “competere”. La stessa Beatrice giustamente alla fine deve pensare ai suoi figli visto che poi era sposata. Anche il senso del passaggio di testimone tra Cesare e Alberto si capisce. Delia certo non abbandonerebbe mai Virginia e Virginia ha sempre cercato una famiglia e penso la troverebbe con Delia, Alberto e Mario. Certo una famiglia un po’ particolare ma sicuramente con calore, presenza e affetto che è quello che più le è mancato. E’ una seconda possibilità meritata perché i due si sono sempre amati ma che tiene comunque conto delle scelte che si sono fatte negli anni e appunto non può prescindere da Virginia e dal piccolo Mario visto che sono passati sei anni o quanto?
Assolutamente sì, Cesare era sposato con la medicina, chiunque avrebbe perso in partenza il “confronto”.
Vero, è una seconda possibilità che in un certo senso abbraccia tutte le vie che ognuno dei personaggi ha già intrapreso, sicuramente Virginia e Mario sono un po’ quei figli che Delia e Alberto hanno sognato e che, per quanto visto, dopo sei anni di lontananza si meritano.
Ho letto una frase che mi ha colpito forse nella prefazione del libro che Sara Tardelli ha scritto anni fa con il padre che diceva “Perché se è impossibile competere con un grande amore, si può comunque diventarne complici” e ad un certo punto l’ho applicata a Virginia. Credo che dopo una vita aspettando l’affetto, le attenzioni di questo padre, anche in modo infantili, abbia capito che lui non sarebbe mai stato capace di darle in termini affettivi quello che lei voleva o di cui aveva bisogno e allora quando hanno cominciato a lavorare insieme, ha capito che l’unico terreno in cui poteva costruire qualcosa con il padre era in ospedale, che era il suo luogo per eccellenza. E a quel punto anche lei ha trovato pace.
Si per me è così, Delia e Alberto, se e quando si metteranno insieme – io senza offesa per i fans di Cesare ma considero davvero la sua linea conclusa considerando che poi il personaggio era praticamente moribondo e non è mai stato un vero ostacolo anche alla luce del fatto che lui era il maestro e Alberto l’allievo – dovranno costruirsi una vita inclusiva delle scelte comunque fatte nel corso di quei sei anni e Virginia e Mario non potranno mancare. Se Virginia è imprescindibile per Delia, Mario lo è per Alberto e viceversa. Credo che Virginia rifiutasse Delia all’inizio non tanto perché la vedeva come una sostituta della madre (non c’era il rischio), piuttosto perché credeva che avrebbe allontanato il padre da lei più di quanto non lo fosse già in tutti quegli anni.
Che bella questa frase e, soprattutto, bellissima applicata al caso di Virginia. Sì, anche io credo che lei abbia trovato la chiave per arrivare al padre grazie all’unico amore di lui, cioè la medicina e l’ospedale. In quello Virginia è stata intelligente e sensibile, ha visto oltre, è andata al di là e ha anche superato il padre in questo.
Cesare ostacolo decisamente non lo è mai stato, come abbiamo già detto; la sua linea narrativa può tranquillamente considerarsi conclusa. Per Delia e Alberto il difficile sarà proprio conciliare tutte le scelte fatte negli anni o le ripercussioni di quelle scelte sul presente: se la seconda stagione narrasse del loro nuovo rapporto comprensivo di Virginia e Mario, avremmo la concretizzazione delle buone potenzialità della serie (qui “sprecate” per rincorrere l’inutile triangolo). Virginia sicuramente portava rancore nei confronti di Delia perché la vedeva come colei che avrebbe potuto sottrarle il padre, è vero.
Si tra l’altro la scena di Karen potrebbe anche prestarsi ad una probabile (non per forza certa) gravidanza e magari è lei che ci spera augurandosi di metter su famiglia.
Le seconde possibilità (e non le minestre riscaldate che sono ben altro, li si negativo) sono un qualcosa di molto affascinante da raccontare quando si tratta di grandi amori e qui lo è visto che i due si sono sempre amati e lasciati per motivi esterni ma vanno appunto narrate con attenzione perché sono riservate a pochi eletti e non sarà mai come la prima volta proprio perché devono tener conto delle scelte fatte negli anni.
Riempirebbe un’intera stagione di certo e sarebbe molto interessante. D’altronde era anche difficile raccontare un triangolo credibile se due persone si sono lasciate per un motivo esterno e non perché era finito l’amore. Se Delia non aveva smesso di amarlo in quei sei anni e mentre pensava di essere stata tradita e lo stesso per Alberto, figurarsi se avrebbe smesso dopo la scoperta della verità.
Credo che Virginia di fatto la cerchi tuttora una figura materna e non può che trovarla in Delia: non sarà la sua vera madre, ma ha bisogno di lei.
Poi non abbiamo citato Enrico, personaggio così così, un debole, vergognoso delle proprie origini etc…
Più di qualcuno l’ha letta come un suo augurio e sinceramente ci spero, perché riproporci l’amore non possibile tra Delia e Alberto (questa volta perché lui potrebbe diventare padre) ma, di fatto, presentissimo, sarebbe sinceramente stancante.
Sono completamente d’accordo, narrare le seconde possibilità ha bisogno di una notevole sensibilità d’animo e di una voglia effettiva di raccontare le rinascite o, meglio, la vita che riparte inglobando anche quello che è successo in mezzo.
Assolutamente sì, il triangolo non esiste perché non c’era bisogno di lui. Delia era destinata ad Alberto e Alberto a Delia; l’unica cosa che mi ha fatto un po’ storcere il naso è stata la scelta che Alberto ha fatto al posto di Delia, perché è stato lui a mettere in scena il tradimento per farla partire e non farla stare lì perdendo così l’occasione di andare all’estero, ma forse è stato giusto così perché lei è ritornata forte di una conoscenza medica molto vasta ma con lo stesso amore di prima.
Sicuramente Delia può essere la madre che Virginia ha avuto per troppo poco tempo, anche dal punto di vista medico credo che Delia possa essere un’ottima spalla per Virginia.
Enrico è un personaggio che ha troppe contraddizioni, è un uomo succube di sua moglie, forse troppo “piccolo” per ambire a grandi posizioni se non spinto. Quando riesce a comandare lo fa facendo il bulletto della situazione, poi incontra Agata e sembra cambiare ma quella svolta non arriva mai e non si capisce fino in fondo se lui sarebbe disposto a farla arrivare oppure se in fin dei conti gli va bene quello che è.
Si Enrico sicuramente è scritto bene in tutte le sue contraddizioni. E’ un uomo che si vergogna delle sue origini e fa una matrimonio importante per arrivare, facendo anche un po’ pesare agli altri la fatica che ha fatto per arrivare in alto, ma in compenso gli altri che sono li mica hanno i santi in paradiso…
Con Agata sembra essere diverso ma contemporaneamente non si capisce se poi è disposto davvero a cambiare per lei o no…
Si se le minestre riscaldate si raffreddano in fretta, le seconde possibilità danno l’opportunità di essere felici quando la prima volta non si è potuto esserlo per motivi esterni, però vanno scritte bene.
Beh Alberto non è mai stato lucido quando si trattava della sorella, lo diceva anche lo psichiatra che lui continuava a non vedere quando fosse grave il problema. Ha fatto una scelta masochista sicuramente.
Di certo Delia e Alberto non potrebbero mai ricominciare come se fossero i sei anni prima e lasciandosi alle spalle quello che c’è stato nel frattempo.
Virginia mi è piaciuta infatti nella frase che dice a Delia “Tu un altro marito non lo trovi, ma io un altro padre non lo ho”….
E’ anche la storia del passaggio di testimone e che l’allievo erediti tanto dal maestro ci sta, anche se sono profondamente diversi. Oltretutto Delia non è mai “appartenuta” a Cesare…
Enrico è un po’ quel personaggio che ti aspetti essere antagonista sempre e per sempre e invece poi scopri che la vera antagonista era più che altro la moglie.
Io in Agata vedevo una luce di cui anche Enrico riusciva a brillare per riflesso, poi tutto si è perso, non so se sperare di vederla nella seconda stagione oppure no perché mi è molto piaciuta come personaggio ma Enrico non ha mai dato un cenno di cambiamento definitivo, neanche con lei al suo fianco…
Sicuramente Alberto ha sentito un fortissimo senso di responsabilità nei confronti della sorella visto che lui era diventato “l’uomo” di casa in seguito alla morte del padre e da lì è partita anche la sua scelta di rimanerle a fianco sempre, a qualunque costo…La speranza è che Cesare ceda il passo ad Alberto sia sul lavoro che nella vita privata, lasciando così spazio alla seconda possibilità di Delia ed Alberto. Spero fortemente che l’intenzione della sceneggiatura sia quella e che non ci si adagi su più comodi schemi
Enrico prima di qualsiasi altra cosa è un debole. Ha passato la vita ad esserlo ed emerge un po’ in tutte le sue scelte (anche in alcune gravi che non possono essere giustificate con la debolezza): lo era quando per tutta la vita ha provato a togliersi l’odore del luogo da cui veniva, con il matrimonio con una donna importante etc…
Poi si è accorto che tutto quello per cui aveva lottato in realtà non lo rendeva davvero felice e risolto e che comunque agli occhi di chi stava più in alto rimaneva comunque quello che ce l’aveva fatta perché sposato bene: però come cambiare davvero se si è tanto deboli?
Io penso che lui ami davvero Agata, però non può essere solo lei a cambiarlo, deve essere lui a voler essere diverso.
La prossima stagione potrebbe anche cominciare un po’ di tempo dopo, magari qualche mese dopo cn Cesare morto e con Delia e Virginia che sono una famiglia e Karen, Alberto e Mario che sono un’altra famiglia (con il falso allarme della gravidanza di lei). Insomma comunque Karen ha già mostrato un affetto verso Mario.
D’altronde se avessero davvero scritto un triangolo coinvolgente, non sarebbe servita un personaggio come Beatrice che sembrava fatta su misura per Cesare, Un antagonista che si ritrova la donna perfetta per lui perché dovrebbe correre dietro ad una moglie che non lo ama e che lui non ama e che ha sposato non si sa perché? Non è mai stato credibile cn Delia non solo perché non dividevano scene e sembravano due estranei ma anche perché nella vita di lui c’era Bea.
I due protagonisti assoluti non avevano valide alternative, né Alberto con Karen, né Delia con Cesare, invece l’antagonista si ritrovava la donna perfetta per lui.
Verissimo! Enrico fa il gradasso per dimostrare che alla fine è debole. Sicuramente la voglia di cambiamento dipende molto da lui e poco da Agata: nella scena della cascina ero riuscita a vedere il vero Enrico, tutta la storia sull’odore e il fatto che Agata si fosse innamorata di lui per quello mi avevano fatto credere che tutto sarebbe svoltato…forse accadrà nella seconda stagione dove avranno modo di fare vedere anche cosa significa “divorziare” senza di fatto farlo (il primo divorzio italiano può partire dal 1970).
Sì, potrebbe esserci salto temporale, del resto non penso proprio che Cesare riuscirà a vedere con i suoi occhi il primo trapianto di cuore italiano (1985), quindi potrebbero spostare l’attenzione su Alberto anche se non lo vedo così “affamato” di successo come Cesare.
Cesare e Beatrice dovevano essere sicuramente una coppia, mi chiedo ancora se qualcuno vedesse una coppia in Cesare e Delia quando era più che chiaro che non erano fatti per stare insieme: nulla ha mai fatto capire che c’era del vero sentimento, era più un sodalizio medico che un matrimonio.
L’unica cosa positiva del rapporto tra Cesare e Delia è che in fondo erano due estranei, nessuno dei due amava davvero l’altro e nessuno dei due può rimproverare realmente nulla all’altro. E anche il sodalizio medico lascia molto a desiderare.
Cesare poi è ispirato a Dogliotti che morì nel 1966 che non fece il primo trapianto ma diede vari altri contributi, quindi ci siamo anche nella storia. D’altronde è moribondo nella serie. Portava avanti la linea storica-professionale e di fatto per valorizzare solo quella, gli hanno tolto la parte sentimentale.
Alberto è molto diverso, devo dire anche molto taciturno e fragile sentimentalmente, mi faceva ridere Gianni Sciortino quando gli ha detto qualcosa del tipo che per riconquistare una donna come Delia non poteva fare il moscio.
Se accoppano Cesare, può anche essere davvero che Delia e Alberto per un po’ seguano altre strade.
Delia si concentrerà sulla carriera e sulla “figlia” Virginia che ha bisogno di lei mentre Alberto sul nipote con Karen. Credo che per Delia ritrovarsi genitore di una ragazza grande ma comunque bisognosa di tante cose sarebbe un grosso glow up per il personaggio.
Forse Alberto ci metterà un po’ a liberarsi di Karen: a volte ho avuto l’impressione che lui con Karen ci stesse meglio di quanto dava a vedere
Esattamente. Personalmente il sodalizio medico l’ho sempre visto come un’unione di due menti, di due intelligenze, non di due persone, alla fine Delia è davvero un medico capace e potenzialmente insieme a Cesare e ad un contributo di Alberto avrebbe potuto aiutare Cesare stesso ad eseguire il primo trapianto di cuore.
Esatto, è proprio così, quindi la morte di Cesare potrebbe tranquillamente già essere scritta.
Vero! Sicuramente diventare una figura di riferimento così importante per Virginia sarebbe un grosso cambiamento ed una grossa sfida per Delia e potrebbe anche essere un tema importante da trattare.
Alberto e Karen, paradossalmente, condividono più scene di Delia e Cesare, quindi abbiamo potuto vedere più da vicino le loro interazioni e, alla fine, anche a me sembrava che Alberto non stesse poi così male con Karen. Per assurdo oserei dire che Alberto aveva “dimenticato” Delia molto più del contrario e nel rivederla, invece, si è dimostrato molto più fermo di lei nel voler riallacciare il rapporto di un tempo (pur comunque rimanendo un po’ con il piede in due scarpe perché non ha allontanato subito Karen).
Penso che il sodalizio medico di fatto sia entrambe le cose: sicuramente l’unione di due menti e di due intelligenze, ma anche di persone. Di fatto raccontavano una generazione medica con Cesare e altre due generazioni mediche con Delia e Alberto senza contare che Delia è anche donna. Di certo poi hanno raccontato di tanti altri “miracoli” medici nel reparto che poi sono cose che si devono a Dogliotti credo (circolazione extra-corporea etc…).
E’ forse la cosa che più mi interessa riguardo a Delia: vederla anche come figura materna. Le donne sono tutte interessanti in questa serie e in qualche modo hanno tutte a che fare con la maternità. Lei sul lavoro è un’antesignana, è ambiziosa e ha combattuto molto, ma crescere ancora di più per ritrovarsi madre di una ragazza che non è più una bambina ma che ha perso presto la madre (da quel flashback si deducono non più di 6 e 7 anni) e che non ha avuto padre potrebbe essere un importante character development. Una donna in carriera e giovane con una figlia di 20 anni non sua, ma da crescere ancora e a cui fare da madre e padre non sarebbe uno sviluppo da poco visto che si parla di donne emancipate. Pure Serenella dovrà crescersi suo figlio sola, se tanto mi dà tanto, Agata è vedova e lo fa pure lei, Eva comunque empatizza molto con le sue pazienti, Karen si è legata al nipote di Alberto…Di certo Virginia è un personaggio talmente forte e indipendente che non aveva nulla da raccontare in quel triangolo un po’ obbrobrioso con Fausto e Rosa.
Io penso che Alberto da taciturno, ombroso, introverso, anche un po’ sulle sue come era (certo quando ha dato a Delia dell’arrampicatrice sociale che si è sposata per far carriera non gli ho fatto l’applauso), si trovasse nell’ideale comfort zone con un’assistente di volo che andava e veniva e che in fondo non gli chiedeva nulla, nemmeno una relazione stabile. Una certa affinità caratteriale l’aveva sviluppata con Karen in qualche modo, a loro modo comunicavano, cosa che non si può dire di Cesare e Delia. Insomma lui che non dice che sta male alla moglie e lei che da cardiologo non se ne accorge.
Di certo anche le persone sono importanti nel sodalizio medico ma, secondo me, in questo caso lo sono meno rispetto alle competenze delle persone chiamate in causa. Cesare si rapporta con sua moglie quasi solo grazie alla medicina e si riavvicina a Virginia per lo stesso motivo: mette in ordine con lei le cose del reparto, le completa le frasi ad alta voce in quella scena in cui lei sta studiando in salone…
Delia madre sarebbe interessantissima da vedere, soprattutto perché, appunto, Virginia è grande eppure è anche fraglie, in un certo senso, perché ha perso la madre, ha dovuto imparare a cavarsela da sola perché il padre era assente…spero che vogliano inserire questo nella narrazione. Le donne-madri nella serie sono sicuramente importanti ed anche tratteggiate bene, lo sviluppo più interessante potrebbe essere quello di Serenella anche se, personalmente, spero ancora di vedere Agata ed Enrico assieme per vedere come potrebbero gestire tutta la situazione (anche se prima ritengo sia d’obbligo che Enrico cambi definitivamente per sua volontà).
Il triangolo Virginia-Fausto-Rosa non l’ho mai capito perché Virginia stava palesemente cercando una figura di riferimento maschile e l’ha inizialmente trovata in Fausto per poi perderla e trovarla finalmente in suo padre Cesare mentre Rosa era infatuata di Fausto non per reale sentimento (o almeno io non l’ho mai visto) ma perché comunque lui la curava, si occupava dei lavoratori della fabbrica ecc… in tutto ciò Fausto è sempre stato in mezzo senza davvero volerlo (secondo me), come una bandiera al vento, pronta a cambiare direzione
Sicuramente è un’analisi più che corretta, Karen e Alberto avevano qualche aspetto che li legava, una comunicazione… Cesare e Delia grande boh da sempre e per sempre e il fatto che lei si accorgesse di qualunque disturbo al cuore solo appoggiando l’orecchio sul petto di chiunque tranne che di suo marito, fa pensare.
Si Cesare decisamente parla solo la lingua del suo mestiere e li si capisce pure come non fosse in grado di comunicare altro. E comunque credo sia stato importante che abbia ammesso che il lavoro lo aveva allontanato dagli affetti.
Mah secondo me Virginia dopo la morte della madre per un’intera vita ha cercato le attenzioni del padre, ha cercato punti di riferimento, educatori: insomma indipendentemente dal padre, mica si può crescere solo con la tata. D’altronde un padre anni ’60 non può essere davvero il punto di riferimento di una donna giovanissima in quell’era di cambiamento.
Ad un certo punto poi forse ha capito che poteva farcela anche da sola e ha cambiato rotta: per me è simbolico il momento in cui regala l’anello della madre a Fausto per Rosa, è come se in quel momento avesse elaborato definitivamente il lutto. Per questo tengo molto al futuro rapporto tra Virginia e Delia e l’abbraccio e la vicinanza dell’ultima puntata la dice lunga sul futuro: entrambe hanno bisogno l’una dell’altra.
Sicuramente sì, riconoscere i propri errori è sempre fondamentale.
Verissimo, indubbiamente lei aveva bisogno del padre e non di un surrogato, questo è sicuramente fuori discussione.
Secondo me, insieme alla scena dell’anello, è emblematico anche l’esame che lei ha dato perché è il simbolo della sua forte volontà di ripartire per davvero. L’abbraccio di Delia e Virginia è stata una delle scene migliori di tutta la stagione, c’è tutto il bello di un rapporto che si è costruito nel tempo e di un rapporto che dovrà solidificarsi e che ha le basi per farlo.
E che è cresciuto senza che nessuna delle due se ne rendesse conto.
Sai riflettendoci attentamente in ogni caso, penso che il vero problema di Virginia non fosse tanto Cesare – Cesare probabilmente era sempre stato tale, anche quando la moglie era viva – quanto piuttosto l’elaborazione del tutto per la madre, la perdita della madre che probabilmente non aveva mai elaborato del tutto, il dolore.
Cesare probabilmente non è mai stato un padre e nemmeno un marito, anche con Delia non è un granché. Forse la madre, proprio in virtù di questo padre assente e impegnato, era ancora più di una madre.
Per tutta la stagione Virginia è caratterizzata da questo senso di vuoto che lei sente e al quale reagisce non sempre nel modo migliore con la ribellione e poi forse cercando qualcosa in Fausto.
Ad un certo punto al momento dell’anello e dell’esame, finalmente ha fatto pace con il dolore, diciamo a fine stagione. Alla fine trova in se stessa la forza per ripartire e nella “matrigna” che credeva di odiare. Due estranee che diventano intime finalmente, un po’ come Eva che va a “recuperare” Serenella nell’ambulatorio degli aborti clandestini, altra scena fortissima, all’insegna del girl power. Devo dire che le donne in questa serie hanno saputo fare squadra, insomma anche la mitica Suor Fiorenza era un ottimo “boss”. I “maschietti” mi spiace dirlo ma forse ne escono maluccio: Fausto e Ferruccio in primis. Il migliore di tutti è stato la guest Gianni, inutile dirlo.
Penso che il bello del rapporto delle due è dato dal fatto che forse Delia, senza che se ne renda conto lei e senza che lo capisca nemmeno Virginia, è diventata il punto di riferimento di questa ragazzina che ne ha sempre cercato uno e mai l’ha avuto. Nessuna delle due pensa di legarsi all’altra o non ci crede e invece rimangono sulla stessa barca insieme.
Forse Delia non amava Cesare, ma da questo matrimonio erediterà comunque qualcosa di importante.
Per questo non sono convinta che nella nuova stagione, Delia correrà da Alberto: io penso che avrà altre priorità.
Non ho nemmeno tutta questa fretta di rivedere Alberto e Delia insieme. Alberto devo dire che alla prima puntata mi ha infastidita parecchio, insomma la rivede, vuole quasi tornare insieme dopo sei anni, poi scopre che si è sposata e le dà di una che si sposa per far carriera. E’ lui ad aver fatto il disastro sei anni prima quando ha fatto quello che sappiamo, ha cambiato il corso degli eventi e delle vite di tutti e la vita di Delia e lei comunque si è fatta la sua vita, compresa una reputazione americana. Lei potrebbe anche decidere di ritrasferirsi negli Usa con la figlia dopo un’ipotetica morte del marito. Io farei iniziare la serie un po’ di tempo dopo, magari con Serenella e il bambino che ha tipo due anni o simili…
Io penso che sia difficile anche per un amore forte e immutato darsi una seconda possibilità perché nella vita si matura e si cresce e si desiderano altre cose. Dal matrimonio sognato e dai tre figli desiderati è passato tempo…
Esattamente! Virginia capisce con il tempo che deve ripartire da se stessa e nel frattempo si trova accanto Delia, senza averla mai voluta, subendola all’inizio, accogliendola poi perché anche lei si sente accolta da qualcuno che non cerca niente da lei ma vuole solo supportarla.
Eva secondo me è un ottimo personaggio, ha uno screen time praticamente nullo eppure lascia sempre il segno, anche nei brevi discorsi con Ferruccio mi è molto piaciuta.
I maschi escono tutti male da questa stagione eccetto Gianni che è stato davvero il personaggio rivelazione.
Verissimo! Alberto si è comportato male con Delia, ha qualche contraddizione, la ama ma la accusa comunque di aver cercato la carriera nel matrimonio, sei anni prima fa tutto lui, decidendo che lei comunque non sceglierà di rimanere al suo fianco o se lo sceglierà lo farà per pietismo e quindi mette in scena tutto il tradimento.
Sarebbe interessante vedere Serenella che si destreggia tra il bimbo e il lavoro, sarebbe sicuramente un tema importante da affrontare, perché siamo comunque negli anni ’60/’70…
Assolutamente sì, ed è qui che ritorna in gioco il discorso delle seconde possibilità, devono essere pensate bene ma soprattutto scritte bene, la seconda possibilità è una cosa importante ma se non viene trattata bene saprà sempre di brodo riscaldato e non potrà essere credibile perché nel frattempo ci sono le vite di tutti che hanno preso strade differenti…
Si è decisamente strano quello che porta Delia e Virginia ad essere vicine. Due persone che non si sono scelte anzi all’inizio pensano di doversi subire a vicenda visto che il padre di una diventa il marito di un’altra e il clichè della matrigna e della figliastra è in agguato. Poi si scopre che li il vero estraneo è Cesare e le due malgrado tutto legano. Virginia aveva sempre cercato punti di riferimento nelle persone e nei luoghi sbagliati e all’improvviso se ne ritrova una senza cercarla, mentre Delia viene raccontata nella sua lotta a livello professionale, ma non pensa mai durante la stagione alla maternità ma solo al lavoro e invece si ritroverà madre pure lei.
Alberto non è mai stato lucido quando si trattava della sorella e ha fatto delle scelte “scellerate” finché non ha potuto far altro che accettare la verità. Anche se ha agito per senso di colpa, con le sue scelte ha comunque cambiato il corso delle vite di tutti.
Appunto le seconde possibilità sono delicate, della serie “Ricordati che se torniamo insieme, io non sono più la Delia di sei anni prima, ti amo, ma sono cambiata, non sono più la stessa così come non lo sei tu”….
La serie era data al 1967, sarebbe bello se ricominciasse tipo nel 1970 in cui c’è il divorzio….
Esatto, e nel rapporto Delia-Virginia sta il bello di tutto, ancor più che nel rapporto Delia-Alberto (secondo me). C’è qualcosa di molto coinvolgente nella nascita del loro rapporto, sia perché viene scongiurato il pericolo matrigna sia perché effettivamente loro si aprono a loro modo l’una con l’altra; è qualcosa che nasce da una volontà forte di entrambe di provarci fino in fondo.
Sicuramente. Ad ogni modo io Alberto non lo considero nè nel giusto nè nell’errore però di certo la scelta compiuta sei anni prima poteva vedere anche il coinvolgimento di Delia, lei forse non avrebbe fatto carriera in America ma di certo sarebbe diventata un’ottima cardiologa.
Esattamente, ed è proprio quello che mi elettrizza ma mi fa anche temere in vista della seconda stagione…
Il divorzio sarebbe un altro tema di fondamentale importanza anche all’interno della narrazione e il candidato per narrare del divorzio è sicuramente Enrico: troverei molto interessante far vedere tutto il processo (soprattutto a livello di decisione personale e di giudizio da parte degli altri).
Dico solo che fossero o meno giuste le scelte di Alberto (e secondo me lui era masochista e poco lucido quando si trattava della sorella), ha fatto delle scelte che hanno cambiato per sempre il destino suo ma anche di Delia.
Paradossalmente Alberto mi è sempre sembrato più simile a sei anni prima, mentre Delia molto meno. Forse proprio la mentalità americana l’ha cambiata in positivo.
Sicuramente sì, concordo in pieno. Alberto sicuramente si è molto meno evoluto in quei 6 anni, al contrario di Delia, forse perché lei ha visto di più il mondo esterno o forse anche perché lui non l’ha voluto vedere (in una sorta di chiusura a riccio, volta anche a schermarlo dai problemi con la sorella).
C’è sempre stato qualcosa che ha “bloccato” Alberto, che lo ha come “cristallizzato” e questo qualcosa non è Luisa, ma la morte del padre.
La morte del padre lo ha segnato, perché ha portato Luisa ad ammalarsi e a caricare Alberto di responsabilità. Nemmeno l’amore per Delia è mai sembrata abbastanza forte da fargli affrontare il problema e il senso di colpa. Anche lo psichiatra gli diceva che rimuoveva il problema della sorella. Poi aveva anche un carattere abbastanza sulle sue.
Teoricamente visto che anni prima era stato lui a decidere per entrambi, secondo me non era nemmeno nella posizione di porsi come si poneva con Delia: insomma una donna libera aveva il diritto di fare quello che voleva. Lui spesso faceva l’offeso, il chiuso etc…
E visto che era stato lui a decidere per entrambi, per me nella seconda stagione toccherà a Delia prendere le decisioni più importanti. Non so se davvero vorranno optare per tenere Cesare: insomma a voler rispettare la ricostruzione storica, lui era moribondo e in ogni caso una sorta di “testamento” l’ha fatto in quel dialogo con Alberto. Difficile che resusciti no?
La questione Karen piuttosto è pesante da affrontare: come la risolveranno? Finto allarme o aborto spontaneo?
Forse finto allarme con lei che cerca di bluffare e tenersi Alberto anche se imbrogliare un medico…
Tra le altre cose Karen mi è già sembrato fin troppo morbosamente attaccata a Mario e Alberto: insomma fuori una matta e avanti un’altra? Un po’ psycho…
Delia in fondo è un personaggio femminile innovativo, la protagonista e da vedova nella seconda stagione, potrebbe esserlo ancora di più: insomma donna in carriera e madre single di una ragazza…..Io credo che il suo successo americano ha solo dimostrato che è una donna capace e di talento e che può farcela sempre e non solo in coppia…
Spero solo che non mettano di nuovo Virginia in coppia con Fausto…
E’ una serie che in fondo racconta di donne forti…
Dei vari uomini, forse il più tosto è sempre stato Cesare: anche con quell’arrivismo e quell’ambizione che lo rendeva non del tutto positivo ma nemmeno negativo.
È proprio così, credo anche di averlo scritto in uno dei nostri commenti al mio articolo. La morte del padre è stata per lui una vera valanga perché si è ritrovato a dover fare l’uomo pur essendo solo un bambino. L’idea che nella seconda stagione sia Delia a prendere le decisioni fondamentali credo potrebbe essere davvero vincente, perché sposterebbe di molto il focus e porterebbe a vedere tutto da un’altra prospettiva.
Io spero che Cesare venga fatto fuori per un motivo semplice: se lui rimane lo useranno sempre come terzo incomodo anche se lui non ne ha i “requisiti”, per cui preferisco la sua morte che apre nuovi scenari piuttosto che una possibile (e probabile) ripetizione…
Karen per me è davvero il punto dolente; a vedere quella scena da sola, potrebbe tranquillamente sembrare un falso allarme (che sarebbe sicuramente meglio di un aborto spontaneo se consideriamo che con l’aborto, Alberto potrebbe sentirsi molto più legato a lei)… Secondo me lei ha un approccio troppo volto ad entrare nelle grazie di Alberto perché sa che, a parità di condizioni, lui sceglierebbe Delia e quindi cerca di avvicinarsi a Mario, con cui instaura anche un rapporto carino, per avvicinarsi anche ad Alberto dal punto di vista prettamente emotivo.
Virginia con Fausto, dopo quelle scene, dopo il fatto che lei gli ha dato l’anello della madre, dopo l’esame sostenuto ecc, non avrebbe senso e sarebbe una palesissima regressione del personaggio…
Vero! Le donne si dimostrano sempre più forti degli uomini nella serie.
Alberto di certo ha una vulnerabilità che parte dal lutto del padre, passando obbligatoriamente per la sorella, arrivando al nipote, non indifferente. La sorella seppur malata comunque lo ricattava da quel punto di vista e Karen ha capito che anche se non la ama ha una certa vulnerabilità. Non che poi Alberto sia uno da grandi discorsi e da grandi parole. Finché lui non risolverà ed elaborerà definitivamente il lutto del padre, forse non troverà pace: Martari lo aveva definito come un uomo “fratturato” dentro e in un certo senso lo è. Sicuramente deve crescere.
Riguardo a Cesare io penso che sia stato scritto molto bene e ha avuto anche il suo bel finale, anche la fine drammatica è un finale se ci sta, ma perché lui tutto sommato ha chiuso un po’ tutti i conti con il suo passato: ha detto che dopo il trapianto se ne sarebbe voluto andare in pensione, ha detto che voleva stare con la moglie e soprattutto con la figlia che aveva sempre trascurato. Non è male per uno dedito al lavoro. Di fatto pensare ad un personaggio così come un antagonista romantico forse avrebbe voluto dire anche svalutarlo anche a livello storico: penso volessero farne un uomo della vecchia generazione che credeva nella scienza e nel progresso. Se una morte non lascia nulla in sospeso, ma è coerente con la conclusione del personaggio perché no?
Ad esempio in Doc la morte della Martelli mi ha lasciato quell’impressione: sono stati chiusi tutti i conti, facendo in modo che Alba riuscisse a far pace con la madre e il suo passato per andare avanti.
Poi riguardo a Delia e Alberto unire due famiglie io non so se sarebbe così facile (togliendo di torno ovviamente Karen e Cesare): da una parte Delia con Virginia dall’altra Alberto con Mario…Karen forse avrà un’evoluzione negativa
Esattamente, la vedo anche io così. Auspico in una crescita definitiva di Alberto e soprattutto nell’accettazione del lutto (e un po’ anche della decisione -piu che giusta, ma con strascichi importanti- di far curare davvero la sorella).
In questo caso, la morte di Cesare sarebbe giusta perché sarebbe l’epilogo di un personaggio che ha fortemente detto la sua e che comunque ha portato avanti la linea storica, per cui sarei d’accordo con la morte di Cesare.
Verissimo! Ci ho pensato anche io quando è morta, alla fine ha fatto pace con se stessa, con la figlia e aveva anche chiuso il suo ciclo narrativo, per cui è stata una morte “giusta”.
Unire le famiglie sarebbe una sfida grandissima perché stravolgerebbe gli equilibri di tutti, anche di Mario, quindi anche qui ci vorrebbe una grande sensibilità per scrivere l’unione delle famiglie.
Io non sono contro i finali drammatici, mi vanno bene se sono coerenti con la storia del personaggio e chiudono tutti i conti.
Per quello ho fatto il confronto con il personaggio del “pitbull” Martelli: ha chiesto perdono alla figlia, la figlia l’ha perdonata, l’ha perdonata dopo anni anche il padre della figlia a quanto pare, Alba così ha potuto anche chiudere con il suo passato, non è rimasto nessuno strascico. Ed è andata bene così. Forse la madre addirittura appesantiva la linea narrativa di Alba. L’altra morte è stata distruttiva.
E per Cesare è come per la mamma di Alba: ha detto tutto quello che aveva da dire, ha fatto pace con la figlia, ha chiesto scusa a modo suo, pur con i suoi limiti, aveva anche capito che il lavoro gli aveva tolto tanto meglio di così cosa si può volere? Se la morte narrativamente ci sta, insomma io ci sto…
Secondo me all’inizio l’unione delle famiglie dubito ci sarà o avverrà con tanta facilità…
Sei anni sono davvero tanti a pensarci…
Nemmeno io sono contraria: l’importante è sempre rispettare il personaggio, non stravolgerlo e seguire la sua linea narrativa.
La morte della Martelli è stata giusta perché è avvenuta nei giusti tempi, ha rispettato il personaggio che è riuscito a redimersi (e l’ha fatto credendoci fino in fondo) prima di lasciare il mondo. È stata una morte corretta, al contrario dell’altra…
Esattamente! Anche la morte di Cesare si inserirebbe in una linea già chiusa per lui, per cui sarebbe l’epilogo adatto.
Sei anni sono troppi, forse, e soprattutto potrebbe essere troppo il distacco tra Delia e Alberto, con la prima molto evoluta e il secondo non ancora pronto…
Esatto. E’ questa la regola fondamentale di chi scrive un personaggio: rispettare il personaggio, la sua coerenza, la sua linea narrativa, farlo andare avanti finché ha un senso se lo ha, scrivergli quello che è possibile scrivergli e darci un taglio quando è il momento e nel modo giusto, che ti fa pensare “ecco quella è la conclusione giusta per quel personaggio”. Per la Martelli e per Cesare, tra l’altro due personaggi anche simili, per lavoro, ma di diverse epoche, prima della morte per una e della “morte” anche per l’altro, era arrivata la pace in famiglia. Lei ha chiesto scusa alla figlia e se ne è andata senza rimpianti lei e liberando Alba dal peso del suo passato che gravava su di lei. Allo stesso modo Virginia seppure fosse sofferente all’idea di perdere il padre, pure lei ha chiuso i conti con il suo passato, elaborato il lutto della madre, fatto pace con il padre. Sono morti che anche se sembra un ossimoro da dire ti trasmettono serenità perché giungono dopo che le cose sono state messe a posto. La morte di Lazzarini è una morte del tutto incoerente con il personaggio che si aveva vissuto tutto ciò che poteva dire ma che era destinato al suo bel lieto fine, è stata una morte da slogan più che da copione.
Non so che credibilità potrebbe avere poi ancora Cesare considerando che nella serie si parla di generazioni molto più giovani.
Sei anni sono tanti comunque in generale, lo sarebbero per chiunque, perché il tempo passa, ma anche perché non è che ti metti insieme e torna tutto come sei anni prima…
Cesare, morendo, lascerebbe comunque una situazione moderatamente “tranquilla” perché ha saldato tutti i conti, forse Virginia avrebbe più difficoltà di Alba ad accettare la morte del genitore però potrà contare su Delia. La morte di Lazzarini è stata “necessaria” perché Saurino voleva lasciare (e lo voleva già dalla fine della s1) ma io non credo assolutamente che fosse l’unica possibilità per farlo uscire: alla fine della s1 si era comunque allontanato dalla medicina, bastava non farlo rientrare… In realtà così hanno dedicato la sua morte (e quella della Martelli) a tutti gli operatori sanitari che sono morti; l’unica cosa che non accetto è stata tutta l’apparente felicità della 2×1 per poi dare la mazzata sui denti a Giulia, che non solo ha perso il compagno ma pure il figlio.
Esattamente! Quello è il punto chiave ed è forse qualcosa in cui Alberto credeva: l’ho quasi sempre visto poco “lucido” nel capire che gli anni comunque erano ormai passati…
Però questo è un discorso che molti fans non capiscono, magari sono solo disposti a vedere eternamente il loro personaggio prediletto, senza rendersi conto che ogni personaggio ha una storia che ha un inizio e una fine. Infatti per me giusta l’uscita di scena di Lazzarini ma sbagliata la modalità tragica per un personaggio che in fondo in disgrazie e sofferenze aveva già dato parecchio. Meglio un nuovo inizio da vivo piuttosto che un finale da morto. E il vero è poi aver devastato Giulia che senza di lui perde praticamente tutta la sua parte migliore.
Tornando a Cuori (siamo usciti fuori tema, ma sempre in ambito medico siamo anche se in anni diversi), Cesare è l’unico personaggio la cui storia ha davvero un inizio e una fine, non resta aperta, non c’è davvero altro che possa raccontare. Abbiamo capito chi era, che tipo di uomo era, che marito è stato, che padre è stato, quanto l’ambizione e la passione per il suo lavoro ne facessero anche un personaggio solo e ambiguo. Gli altri personaggi hanno ancora tutto da dire. Penso che Alberto finché non supererà definitivamente il trauma della morte del padre e accetterà la conseguente malattia della sorella, non potrà mai davvero voltare pagina. E anche in tal senso che è vulnerabile a Karen, non perché la ami, ma perché lei può manipolarlo sotto quell’aspetto.
E Delia per quanto lo ami, non so se vorrà lottare per lui. Senza contare che non è detto che Virginia sarebbe favorevole.
Questo è molto molto vero, spesso ci vuole un po’ di buonsenso a capire che i personaggi hanno la loro vita, seguono la loro strada e tenerli ingabbiati porta gli sceneggiatori ad optare per discutibilissime scelte. Secondo me Lazzarini era un gran bel personaggio, scritto bene, pieno di complessità ma, poiché Saurino aveva già scelto di abbandonare (ed è lecito che l’abbia scelto, ogni attore/attrice dovrebbe poter essere libero/a di scegliere quando uscire) e Lorenzo alla fine della s1 si era allontanato dalla medicina, lo si poteva far uscire di scena anche dicendo che si era trasferito e aveva ricominciato altrove. Giulia purtroppo ora si ritrova veramente sola, ha preso mazzate su mazzate da tutte le parti e, quel che secondo me è peggio, è che le hanno appioppato il rimpiazzo di Lorenzo (Damiano)…insomma, capisco che sono passati dei mesi ma lei non sembra ancora aver metabolizzato le morti (ed è più che comprensibile) eppure la fanno già un po’ flirtare con il nuovo…
Una piccola digressione su doc ci sta bene, così possiamo confrontare le nostre idee anche su quello…
Cesare è praticamente già fuori dalla serie, non ha davvero nulla da dire, ha portato avanti tante innovazioni, tante scoperte, ha chiuso tutto ciò che rimaneva in sospeso con il passato, è un uomo che ora è davvero in pace. Alberto deve necessariamente superare tutto e credo lo debba fare da solo, non vedo né in Karen né in Delia la persona giusta per aiutarlo da quel punto di vista, lui deve fare pace con se stesso, smettere di pensare a cosa avrebbe potuto fare di diverso e iniziare davvero a guardare avanti. Allo stato attuale è estremamente fragile, quasi indifeso, credo che il ricovero della sorella gli abbia dato il colpo di grazia finale perché finché c’era lei, lui poteva continuare a pensare che una parte della sorella fosse lì con lui, dopo il ricovero gli cadono ancora di più le certezze e la sola Delia non potrà aiutarlo se la spinta decisiva di cambiamento non arriverà direttamente da lui. Virginia secondo me non sarebbe troppo favorevole ma, alla fine, conosce Alberto fin da quando è piccola (o almeno credo sia così per quei brevissimi dialoghi tra i due), non lo considererà mai come suo padre ma potrebbe vedere in lui una figura maschile di cui fidarsi ciecamente, una spalla su cui appoggiarsi.
E comunque alla faccia del finale aperto. Non è stata chiusa nemmeno una storyline.
Assolutamente vero! L’ho scritto anche nelle considerazioni finali perché è proprio un finale spalancato con aggiunta di altre cose… Comunque da qualche parte, ho letto che il regista ha considerato la s1 come un mezzo libro (e per quello finisce così, si suppone), quindi in teoria la s2 sarà la seconda metà…
Sai chi avrebbe potuto aiutare davvero Alberto?
Gianni Sciortino…Peccato che lo abbiamo visto per un solo episodio (e in un solo episodio ha capito tutto e in più tempo avrebbe fatto anche di più). In un episodio in qualche modo sono entrati in sintonia, si sarebbero potuti aiutare a vicenda seppur molto diversi. Mi colpisce sempre la scena della fine di quell’episodio in cui Alberto si scarica e distrugge il jukebox: in quella scena c’è tutto quello che è Alberto, o meglio che lui reprime di solito, rabbia dolore, emozioni, sentimenti…
Assolutamente sì! Per quello ho sempre detto che lui era il miglior personaggio in assoluto, ha lasciato il segno in modo indelebile…mi chiedo spesso perché l’abbiano fatto morire, poteva dare tanto tanto di più… La scena del jukebox l’ho rivista più volte e mi dà sempre quella sensazione di pace interiore (pur nella distruzione), di completezza e credo fosse quello che volevano far passare. È stata una bella scena anche perché Alberto era solo, davvero solo, quasi “nudo” in qualche modo e ha scaricato tutto lì, su quel jukebox.
I migliori in assoluto e capoship Gianni e Otto ed entrambi ci hanno abbandonato e invece ci siamo tenuti l’insopportabile e arida moglie di Mosca e Rosa, quest’ultima non cattiva ma di una pesantezza e di una banalità insieme a Fausto…
Gianni poteva aiutare ed essere aiutato a sua volta. Credo fosse quella la sua ricchezza. In un’intervista è stato detto che un po’ tutti i personaggi erano frantumati dentro e lo era anche lui, ma sapeva leggere nel cuore degli altri….
Si anche io la vedo sempre. Ci sono scene simboliche dei personaggi e quella è la scena di Alberto per antonomasia: si scarica finalmente, senza doversi reprimere, c’è pace interiore, c’è anche molto dolore per Sciortino, non ha perso solo un paziente. Alberto è parecchio introverso, a volte sembra apatico, solo con Delia si scioglie davvero e prevalentemente nei flashback, Delia invece è bella fumantina. Per dire la scena di quando dice a Delia che lui conosceva una Delia che non si sarebbe sposata per carriera all’inizio la vidi da martellata sui denti: li per li poi ho pensato, seguendo la logica del personaggio, che probabilmente ad Alberto faceva meno male darle dell’arrivista piuttosto che sposata per amore e quindi innamorata di uno che non fosse lui. Era una dimostrazione un po’ contorta di amore: della serie meglio pensarti arrivista che innamorata di un altro. Un po’ come è simbolica del fatto che Serenella terrà il bambino e lo crescerà da sola la frase che le dice Agata prima di andarsene quando l’abbraccia “Ricordati che noi ragazze ce la caviamo sempre”.
Riguardo al mitico Lazzarini (personaggio migliore di Doc già dall’anno scorso), il problema non è stata solo la dipartita tragica, sbagliata ma il problema è che quando deve uscire di scena un personaggio che di solito è legato a una ship o a un’amicizia li devi verificare bene se colui o colei che rimane può reggere senza l’altro. Insomma l’elenco è lungo delle ship italiane: Elisa senza Fabrizio, Maria senza Guido, Azzurra senza Guido, quante ce ne saranno?
Lorenzo Lazzarini non era solo il migliore (e quindi da fan mi “devasta” averlo “perso” perché cala la qualità degli altri) ma rendeva Giulia Giordano speciale, unica, come nessun altro era mai stato capace di fare e nessuno sarà mai.
Quindi facendo fuori lui, hanno perso in gran parte anche Giulia, per me quasi del tutto. E’ questo il problema: ne perdi uno (legittimamente ma sui modi non saprei), in realtà ne perdi due nel loro caso ne perdi proprio tre.
Vero! Anche Otto poverino, fatto fuori per ripicca della sorella che vedeva in Delia qualcuno che le avrebbe potuto togliere le attenzione del fratello. Forse, pensandoci bene, Otto rappresenta anche un po’ la morte dei Delia ed Alberto di sei anni prima, potrebbe essere una morte più metaforica di quello che inizialmente sembrava… La moglie di Mosca probabilmente “serviva” per alimentare la “cattiveria” non naturale del marito, Fausto e Rosa entrambi molto banali, forse lui più di lei…
Assolutamente sì! Gianni non era un personaggio da una puntata e via, potevano tranquillamente portarlo avanti insieme a Rosa, forse volevano far capire che non tutti possono essere salvati ma l’hanno fatto con il personaggio che più di tutti gli altri casi di puntata aveva un motivo per rimanere.
Sicuramente Alberto dimostra amore in modo molto ambiguo, forse sei anni prima, quando ha pensato di mettere in scena il finto tradimento, non pensava che sarebbe stata così dura perdere Delia. Alberto è indubbiamente molto più fragile di Delia, lui è cresciuto più in fretta e ha bruciato sicuramente le tappe mentre lei ritorna a Torino forte dell’esperienza americana.
Serenella e Agata secondo me sono abbastanza simili, entrambe con un bambino, entrambe senza il padre di quel bambino (per due motivi opposti, ma comunque il padre non c’è), entrambe in qualche modo costrette a farcela perché non possono fare altrimenti ma anche molto forti, donne che se la cavano più che bene e quella frase di Agata, tanto bella quanto vera, è la rappresentazione di tutto ciò.
Sicuramente dovrebbe essere verificata la “credibilità” di chi resta. Azzurra, dopo Guido, perde tutto perché gli sceneggiatori hanno deciso che senza di lui non può essere nulla, eppure lei secondo me avrebbe potuto dare qualcosa anche in termini di amicizia (con Nico, ad esempio) e, soprattutto, potevano esplorarla come madre di Emma. Secondo me il problema è anche il taglio che si decide di dare a chi resta: Azzurra senza Guido poteva essere sempre Azzurra, lui le aveva dato una spinta significativa (che lei da sola non sarebbe forse mai riuscita a darsi) ed è in virtù di quella spinta e del ricordo di Guido che lei poteva andare avanti, senza annullare i progressi ma, anzi, amplificandoli e portandoli alla luce in modo ancor più deciso.
Sicuramente Lorenzo rendeva Giulia speciale, erano destinati, ora lei si trova spaesata, in scena è sempre apatica, quasi svuotata, è sicuramente una Giulia diversa ma, comunque, non la stanno indagando, quando compare fa generalmente una tra queste cose: ricorda che se ne andrà a Genova quando non avranno bisogno di lei, ricorda che è rimasta per Lorenzo, dialoga con Damiano. Tre cose, a rotazione, quasi sempre quelle, sembra quasi che sia stata annullata perché Lorenzo non c’è più e, se da un lato è certamente così, dall’altro Giulia c’è ancora, è ancora viva. Vista come ce la stanno facendo vedere, invece, sembra proprio che anche lei sia morta, ed è quindi vero che li abbiamo persi tutti e tre (comunque, la morte del bambino per me resterà sempre un’infamata, come la morte di Davide in cdca)
Si vero, Otto penso possa rappresentare quello, la morte metaforica di quello che c’era sei anni prima e Gianni quello che li spinge a capire che non si possono ignorare se si amano, perché devono “farlo per chi non ha avuto la fortuna di incontrarlo il grande amore”.
C’è da dire che Gianni tanto era voluto dalle donne e corteggiato, quanto era un po’ amaro verso se stesso, visto che di sé non aveva una gran cura. Non si amava abbastanza anche se era aperto con gli altri.
Alberto sotto certi aspetti è rimasto a sei anni prima perché quando rivede Delia pensa che tutto possa ricominciare come se niente fosse, con la sorella poi dorme più che mai, però teoricamente dovrebbe essere cresciuto prima del tempo.
Giulia è sempre stata un personaggio non esattamente solare e positivo, molto seria e rigida sul lavoro, spigolosa, disastrosa nella vita privata e credo fosse a causa della storia del fratello e della sua infanzia. Lorenzo la rendeva speciale, la faceva sciogliere, sorrideva addirittura. L’attrice è molto brava a recitare il ruolo di una donna che si sente morta dentro, perché ha perso il compagno e loro figlio. Non è certo con la brutta copia di Lorenzo che recupererà.
Azzurra ha perso tanto progressivamente, non solo perdendo Guido nella quinta e regredendo completamente, ma perdendo ad esempio nella quarta Margherita e Nina che erano parte di lei e con cui formava il vero trio di Cdca, perdendo la sorella ritrovata e prima odiata. La trama di Emma faceva già acqua da tutte le parti.
Quella frase di Gianni l’ho amata alla follia, credo sia una delle migliori (insieme a quella di Agata “noi donne ce la caviamo sempre”).
Sicuramente Gianni era molto più amato di quanto lui amasse se stesso, forse gli piaceva anche essere così amato, corteggiato, perché gli permetteva, in qualche modo, di non affrontare di petto se stesso, ed è anche in questo che Delia, ma soprattutto Alberto, avrebbero potuto aiutarlo.
Esattamente, è proprio quella l’ambiguità di Alberto: ha bruciato le tappe e quindi non è mai cresciuto effettivamente, non ha mai raggiunto la vera maturità al contrario di Delia; lui la vede e gli si spalanca nuovamente quel mondo che sognavano sei anni prima. La scena della sepoltura di Otto è particolarmente emblematica: la fotografia, le luci, sembrano proprio suggerire una specie di ritorno al passato, Delia e Alberto nella loro bolla.
Il punto è esattamente quello: “sprecare” un’interpretazione davvero convincente ed un personaggio incredibilmente complesso (e molto fragile) per far sorridere Giulia appena vede il messaggio di Damiano. Io lo so che la vita deve andare avanti, che lei non può vivere nel passato ma il sosia tarocco di Lorenzo non potrà di certo aiutarla. Lorenzo era la sua persona e lei ora meriterebbe un approfondimento su se stessa invece di avere scene fini a se stesse (spero di vederla molto di più nelle prossime puntate).
Azzurra sicuramente si è disgregata man mano, ha perso tanti affetti, veniva anche da una situazione non facile con un padre assente, eppure aveva trovato la sua dimensione per poi regredire completamente nella quinta stagione… Emma sicuramente faceva parte di una storyline inserita a caso, come riempitivo, non aveva finalità profonde ma, visto che l’avevano messa dentro, potevano cercare di far vedere la “nuova Azzurra” sotto questa luce…chiaro è che Azzurra aveva praticamente finito le cose da raccontare con il matrimonio con Guido ma, volendo mantenere il suo personaggio, bastava non snaturarlo così tanto, secondo me.
Oltretutto il personaggio di Damiano nasce già penalizzato in partenza e bocciato in partenza da tanti perché è il sostituto di e viene visto come tappabuchi. E non mi pare sia nemmeno chissà quale personaggio per ora. Diciamo parecchio impalpabile. Lazzarini a dirla tutta era superiore anche a Doc. Giulia realmente felice e innamorata e risolta la si è vista solo nella 2×01. Lorenzo era la sua persona, l’uomo della sua vita, la sua certezza e il padre di suo figlio. Come le ha detto tra l’altro Susanna, ormai era Giulia la famiglia di Lorenzo. Non solo amarla e farla sentire amata come riusciva lui, ma soprattutto capirla come faceva lui…Di fatto non era mai stata innamorata nemmeno di Andrea secondo me: era più un’infatuazione eterna da professore a specializzanda. Come possono renderla credibile con un altro?
Si Azzurra si è disgregata mano a mano, l’uscita di Guido, Davide, Margherita, Nina, anche Rosa che aveva dato una nuova dimensione al personaggio, finché non è rimasto più nulla di lei che la legasse al suo percorso.
E’ un controsenso quello di Alberto in effetti. La morte del padre e il trauma della sorella dovrebbero averlo fatto crescere prima del tempo, ma in realtà lui non ha affrontato mai davvero il trauma: altrimenti perché la sorella riuscirebbe a manipolarlo come fa? Certo Luisa è malata, ma lo ricatta affettivamente…
Esattamente…personalmente sarei disposta a vedere Giulia con qualcun’altro se fosse una cosa graduale, che rispetta i suoi tempi, non con qualcuno che cerca il flirt già dal primo secondo in cui mette piede in ospedale, perché così mi sa proprio di personaggio costruito solo per quello. Ed è vero che per ora non è molto incisivo come personaggio, posso solo sperare che lo sviluppino come medico in modo corretto.
Anche io penso che tra Giulia e Andrea non ci fosse vero amore, al contrario di Giulia-Lorenzo che erano davvero l’amore per quanto lei negasse (e si negasse). Forse Giulia ha sempre aspettato l’Andrea che aveva conosciuto prima che lui avesse l’amnesia ma Lorenzo era di più, molto di più. Sicuramente il problema è sempre quello della credibilità, dopo quella 2×1 come ci si può affezionare alla coppia potenziale Damiano-Giulia se, per di più, lui appare da subito come corteggiatore?
Esatto! Le è stato tolto tutto e alla fine hanno tolto anche lei da se stessa.
Lui ha vissuto il trauma della morte del padre (e poi della malattia della sorella), l’ha superato (nel senso che è proprio passato oltre, forse fingendo che non ci fosse stato) ma non l’ha mai interiorizzato e questo l’ha indubbiamente reso vulnerabile. Luisa è malata, sì, ma forse conosce molto meglio il fratello di quanto non si conosca lui stesso, per cui sa quali sono i suoi punti deboli, forse il suo è un modo per “tutelarsi” e non perdere anche il fratello dopo il padre. C’è la malattia in mezzo, ma a sprazzi ho avuto l’impressione che fosse più lucida Luisa rispetto ad Alberto.
Personalmente sono molto categorica con Doc: insomma Giulia con Lorenzo e Agnese con Andrea. Quando ti danno la perfezione nelle ship, come puoi accettare le brutte copie?
Beh poi Lorenzo l’ha aspettata dieci anni e lei ci ha messo dieci anni per capire…E’ un amore sotto certi aspetti molto più maturo di quello di Doc e Agnese…Non so come facevano alcuni a dire che la 2×01 era campata per aria. Giulia era infatuata di Andrea, forse non è un caso le piacesse un uomo tanto più grande, di potere, che sia prima che dopo il trauma del figlio trasmetteva prima sicurezza poi proprio era robotico. Per me cercava una sorta di figura paterna, ma l’amore è un’altra cosa.
Riguardo ad Alberto penso proprio a quello, lui rimuoveva, come diceva lo psichiatra, non affrontava il problema direttamente, forse anche per Alberto abbandonare la sorella era come perdere nuovamente il padre, ma una parte di lui credo sia stata sollevata a “liberarsene”.
Il suo sentimento per Delia sicuramente è sempre stato forte perché quando la rivede si capisce però lei per me aveva dei dubbi su quanto contasse davvero per lui.
Lo sono anche io in realtà. Anche per me le coppie sono esattamente quelle, non c’è proprio storia, però visto che sembra essere peccato lasciare un personaggio da solo (anche solo momentaneamente), penso che se proprio devono fare avvicinare qualcuno a Giulia, vorrei che fosse delicato e graduale, non sfacciato.
Esattamente! Lorenzo ha sempre guardato da lontano Giulia, l’ha aspettata, l’ha aiutata, sono cresciuti assieme anche se a “distanza” (fisica ed emotiva). La 2×1 è stata la puntata praticamente perfetta per loro, forse un po’ affrettata ma sicuramente non campata per aria. Esattamente, anche io credo fortemente che Giulia vedesse in Andrea il suo punto fermo, la figura di riferimento…ad un certo punto della vita capita di cercare riferimenti negli insegnanti, e così è stato anche per lei.
Sicuramente la presenza di Luisa ricordava in qualche modo ad Alberto anche tutto quello che lui ha fatto negli anni per tenere fede alla promessa di occuparsi di lei fatta al padre. Indubbiamente, il ricovero di Luisa ha rappresentato un alleggerimento del peso sul petto di Alberto e al contempo l’ha anche un po’ appesantito con i costanti sensi di colpa che, anche se non si vede direttamente, sicuramente lo attanagliano perché fanno proprio parte della sua personalità. Sì, sicuramente Delia aveva dei dubbi, del resto lui le ha comunque taciuto tutto per sei anni e non è nemmeno lui a spiegarle tutto per la prima volta perché lei ne viene a conoscenza tramite Ilaria in primis.
Il tempo in più può “alleviare” il dolore del fan, ma l’idea che quella fosse la perfezione e te l’hanno tolta rimane li. E devo dare ragione a Saurino però quando dice che forse sarebbero stati capaci di trascinare Giulia e Lorenzo in continui tira e molla se fossero rimasti e che quella 2×01 è il loro lieto fine. Questo perché vedo un crollo delle dinamiche dei personaggi: Andrea e Agnese li vedo in una storyline banale con il triangolo con quella nuova, Alba e Riccardo che sono la coppia giovane della serie per antonomasia, più dolce e romantica, non vanno rovinati con Carolina; di Carolina tra l’altro ho l’impressione che negli uomini spesso cerchi la figura paterna e l’appoggio che non ha avuto da Andrea per anni, Gabriel poveretto è ridotto male quanto Giulia e non so se con Elisa…Il nuovo ingresso che amo è il nuovo chirurgo…
Si la sepoltura di Otto credo chiuda la prima della loro storia, quella che riguarda il passato dei due, datato a sei anni prima, in cui Luisa le ha messo dubbi sui sentimenti di Alberto (e non è facile sentirsi in competizione e inferiori a una famiglia) e Alberto le dice che può sopportare tutto ma non che dubiti dei suoi sentimenti. C’è il chiarimento definitivo sul passato li…E c’è un bacio anche…Da li in poi Alberto sa quello che vuole, lo sa da quando l’ha rivista e come ho detto di recente, la palla passa a Delia (dopo che l’ha avuta Alberto sei anni prima, in fondo è giusto, sei anni prima ha fatto tutto lui, sei anni dopo è tutto nelle mani di lei, Karen who a questo proposito? La scarica in modo così umiliante per Karen stessa che è inspiegabile sia rimasta) e lui è in attesa di qualunque mossa di lei e in fondo il rapporto con Cesare non lo vincolava più di tanto (come dice alla sorella “l’ho sempre amata e non smetterò mai”).
In ogni caso si parla della presunta gravidanza di Karen, ma potrebbe essere una falsa pista…Insomma in quello scantinato potrebbe essere Delia ad esser rimasta incinta.
È vero, infatti io sarei fermamente contraria ad un rimpiazzo di Lorenzo, lui e Giulia erano la coppia per eccellenza, non si riuscirà mai a superare quello che li legava. Sicuramente la 2×01 è il loro finale felice e, guardando anche ad altre coppie di altre serie, pensare che avrebbero rovinato tutto è qualcosa di più che fondato. Concordo su tutta la linea; secondo me però Carolina può stupire (devo ancora decidere se in positivo o in negativo) perché durante la pandemia anche a lei deve essere successo qualcosa di grosso e anche io credo che cerchi il padre in altri uomini. Su Gabriel ed Elisa sono mediamente convinta che sarà endgame alla fine e apprezzo che abbiano introdotto l’impatto psicologico della pandemia su un personaggio. Edoardo mi è piaciuto da subito, è un personaggio che mi intriga molto e spero possa aiutare Carolina piuttosto che creare una specie di ship fasulla con lei. In generale non apprezzo le coppie inserite tanto per fare e i triangoli che non aggiungono nulla.
Karen è legata ad Alberto per motivi quasi inspiegabili, sembra amarlo ma dopo essere stata scaricata in quel modo rimane forse più per “toglierlo” a Delia che per altro e anche per provare a creare la sua famiglia grazie a Mario cui lei appunto si lega anche per avere un ponte di collegamento con Alberto stesso. Il rapporto che lega Alberto e Cesare è un rapporto di riconoscenza del primo verso il secondo ma anche io credo che Alberto non vedesse in Cesare un possibile ostacolo alla sua relazione con Delia. Alla gravidanza di Delia non avevo pensato e sarebbe un plot twist decisamente interessante perché da lì partirebbero una serie di concatenazioni non da poco…
La serie era retta da due coppie: Agnese e Andrea da una parte e Giulia e Lorenzo dall’altra. Due coppie molto intense ma molto diverse allo stesso tempo. Tutti e quattro personaggi molto forti, direi Lorenzo probabilmente il più forte, seguito da Agnese, poi da Giulia e infine da Doc. Non che non amassi Andrea ma la sua linea narrativa era chiara: uomo indurito dal dolore per la morte del figlio che l’ha fatta “pagare” a chi gli stava più vicino.
Giulia per un po’ è stata in bilico tra le due coppie, ma si capiva che quello per Andrea era infatuazione/innamoramento professionale/ossessione.
Se Andrea e Lorenzo erano due personaggi forti, d’altra parte non mi pare che Damiano abbia chissà quale carisma, a parte il fascino del “bello che non deve chiedere mai”, a differenza di Lorenzo che era un piacione socievole, è anche per questo che non lo vedo con Giulia.
Carolina può stupire, bisogna vedere come, in ogni caso si appoggia affettivamente forse all’uomo più sicuro di sé e che è modello o punto di riferimento in quel momento perché per anni le è mancato il padre. Si Edoardo mi è piaciuto subito pure a me fin dalla videochiamata con la Martelli.
Dico che è un’ipotesi una gravidanza di Delia, visto che un incontro c’è stato tra i due: la vera gravidanza della protagonista e quella falsa dell’antagonista.
Sicuramente è tutto vero, personalmente vedo Agnese meno forte di Giulia ma per una semplice questione di sicurezza nel comportamento: Agnese è una persona molto tormentata, ha tanti dubbi, tante incertezze, insomma ha pur sempre baciato l’ex marito lo stesso giorno in cui ha preso in affido il ragazzo, personalmente l’ho sempre vista molto meno “risolta” interiormente rispetto a Giulia (che comunque ha sempre avuto le sue crepe, come ogni persona alla fine). Anche io tra Giulia e Andrea ho sempre letto un forte innamoramento professionale da parte di lei e confesso che un po’ mi chiedo dove in tanti vedano un grande amore tra loro due, io credo di non averlo proprio mai visto…un’infatuazione sì ma amore no.
Esatto! Forse questo fatto di essere l’uomo che non deve chiedere mai in qualche modo gli si ritorcerà contro o lo farà cambiare, ma potrebbe essere anche una “risposta” ai traumi che si porta dietro da Roma e dal tempo della pandemia.
Sicuramente sì, Edoardo ed Andrea sono molto diversi e Carolina cerca nel primo il punto di riferimento che il secondo non è quasi mai stato, poi a questo si aggiunge anche il mistero che gravita attorno alla morte di Lorenzo che credo intacchi sia Carolina che Andrea e, dunque, il loro rapporto già non idilliaco.
Sì, è un’ipotesi ma è un’ipotesi potenzialmente molto probabile e secondo me anche interessante da esplorare. Come abbiamo già detto, nessuna di noi due ha mai avuto la sensazione che Delia cercasse la maternità per cui un figlio dall’uomo che in fondo ha amato e ama, ma arrivato in un momento casuale della vita e, per di più, in un momento professionale abbastanza intenso, potrebbe stravolgere gli equilibri non poco.
Secondo me Sara Lazzaro durante la prima serie era molto brava ad interpretare una Agnese che sembrava anche un po’ di ghiaccio ma che era in un certo senso dovuta diventare fredda perché dall’altra parte il marito non era stato il sostegno che lei sperava quando hanno perso il figlio.
Di suo anche io penso che Agnese nn sia una donna forte, è sopravvissuta al dolore in qualche modo con un altro uomo che l’ha sorretta nel momento del bisogno ma è sicuramente meno tosta di Giulia.
La forza di Giulia in qualche modo era Lorenzo, ma lei è comunque un personaggio che ha sempre dovuto combattere nella vita fin da ragazzina.
Si perché si parlava di Delia professionalmente e della lotta per farsi accettare e invece…
Vero, Agnese in effetti è diventata fredda ma non lo è sempre stata e con la figlia si scioglie molto di più. Giulia, invece, ha proprio una forza interiore molto particolare e ne ha sicuramente perso un pezzetto con la morte di Lorenzo.
Ed è proprio per quello che può essere una bella svolta nella trama secondo me!
Mah Agnese a me sembra abbastanza “istituzionale” e fredda anche con Carolina a dirla tutta. Carolina ha pagato più di chiunque altro la distruzione della coppia e della famiglia con la morte del fratello perché li i due sono andati ognuno per la loro strada: Andrea ha cambiato pelle, Agnese ha pensato bene di trovarsi un uomo che la sorreggesse e Carolina è rimasta sola e ha dovuto badare a se stessa. Gli “errori” che fa ora sono piuttosto prevedibili da questo punto di vista: è ovvio che cerchi altri punti di riferimento, è ovvio sia attratta da uomini più grandi o che comunque le trasmettono sicurezza e affidabilità. I suoi sono tutto fuorché equilibrati.
Giulia è molto diversa da Agnese, ha una forza tutta sua, di fatto è abituata a stare in piedi da sola, aveva trovato chi la completava, la persona con cui creare una famiglia ma l’ha persa.
E’ che penso che nella trama di Cuori, se rifletti sulle donne, con ognuna di loro si parla di maternità in qualche modo, direttamente o indirettamente.
Serenella si ritroverà sola con un figlio, ma avrà al suo fianco Eva, che comunque è ginecologa e già si è legata a lei più di una paziente, Agata ha un figlio, Delia pensa di dover combattere battaglie per lo più lavorative, però a casa ha una ragazza, Virginia non ne parliamo…
In realtà pensandoci bene probabilmente hai ragione, forse il mio era più un autoconvincimento che altro. Sicuramente Carolina sta pagando le conseguenze di tutto -come in molti casi di separazione tra genitori- e le sta pagando anche in modo molto pesante. I suoi errori sono spiegabili attraverso la sua situazione però, ancora una volta, mi chiedo quale sia stato il motivo per cui hanno calcato sul lato sentimentale tra lei ed Edoardo: credo che lui potesse essere un buon sostegno per lei (e magari lo sarà effettivamente) ma non vedevo il caso di scrivere una storia tra i due -per quanto possa magari essere infatuazione passeggera o sfruttamento della situazione…
Sicuramente sì, e per questo devo dire che Giulia un po’ mi ha stupita (in negativo) nelle puntate di ieri, mi è sembrato tutto molto affrettato, è tornata a guardare Andrea in modo diverso, forse anche ad esserne un pizzico gelosa, non so dove vogliano andare a parare sinceramente…
Vero, alla fine tutte le donne della serie sono legate alla maternità e questo dà anche modo di esplorare effettivamente la maternità in molte delle sue sfaccettature e in molti contesti differenti. Anche suor Fiorenza, a suo modo, ha secondo me un che di materno nell’approccio con qualche personaggio.
Edoardo per me è il miglior acquisto della nuova stagione e la sua dipendenza lo rende ancora più interessante perché non è una scopiazzatura di quella di Lorenzo e tratta un tematica interessante: quella della pressione a cui sono sottoposti i sanitari e la diffusione degli stupefacenti a certi livelli. Poi è stato allievo della Martelli credo e quella videochiamata non so mi lascia varie curiosità. Detto questo il vero problema della stagione attuale è che, come ne avevo avuto la sensazione all’inizio, la tematica Covid come fil rouge sta travolgendo i personaggi e ti fa solo venire ansia a guardarlo (meglio Sardoni) e la morte di Lorenzo ha lasciato un vuoto che è molto più grosso di una ship fallita. Era semplicemente il miglior personaggio e ha lasciato un vuoto enorme che nessuno può riempire, il livello è sceso per quanto mi riguarda. Carina la scena di Damiano alla macchinetta ma non può competere con “E’ tutta la vita che ti cerco e finalmente ti ho trovata” o con altre battute del mitico Lazzari o con i vari inciuci con le specializzande o con la dichiarazione d’amore sul tetto dell’ospedale.
Si anche a me la storia sentimentale di Carolina e Edoardo sembra un po’ forzata: non so se vogliano ricalcare Andrea e Giulia (ma Giulia è stata anni e anni in adorazione di Andrea) o se davvero Edoardo provi qualcosa per lei.
Secondo me Andrea nella puntata di ieri era tutto fuorché equilibrato, direi parecchio fuori controllo, nel primo episodio troppo fissato con le sue idee, poi con la figlia non sa comunicare…Ha parecchi problemi relazionali, più dell’anno scorso a mio parere.
MI piace invece vedere che Alba si mette in discussione lavorativamente: Cecilia sarà anche odiata dal fandom, ma secondo me nel suo lavoro è brava e Alba ha bisogno di qualcuno che le faccia capire che anche lei vale a livello professionale. Ora che non c’è più la madre, Alba può tirar fuori la sua essenza totalmente e Cecilia può essere la persona giusta. Anche questa guerra buoni-cattivi: Andrea-Cecilia, la trovo anche un po’ puerile a dirla tutta.
Giulia non ha perso la sua lucidità e professionalità sul lavoro, io non l’ho vista diversa con Andrea se non nella scena riguardo al fatto che usciva con Damiano e di Carolina con Valenti.
Carolina a me sembra la scheggia impazzita della stagione sinceramente. Invece il personaggio più calato è Riccardo, troppo monolitico e poi c’è Agnese che però ha poco screen time.
Si anche suor Fiorenza lo è in qualche modo
Edoardo da quel punto di vista è un grandissimo acquisto perché apre una porta sul mondo degli operatori sanitari che fanno uso di sostanze illecite a causa dello stess e della pressione, per cui approvo appieno che abbiano introdotto la tematica. Sisi, è stato allievo della Martelli, c’è scritto nel news rai/mini pressbook di Doc. Ho pensato anche io ad una specie di remake di Andrea-Giulia con Carolina ed Edoardo ma non so se mi convince del tutto come teoria…
In merito al covid come unione di tutto, ho la fortissima impressione che queste puntate fossero propedeutiche per la 2×8 -la puntata in cui si scopre la verità sulla morte di Lorenzo e il significato di cane blu- che darà poi il via ad una serie di scoperte che si ripercuoteranno su tutta la squadra di Fanti e quindi cambieranno le carte in tavola. La mancanza di Lorenzo si sente continuamente (e non solo per Giulia) ed è anche per questo che penso che la 2×8 sarà la puntata di un nuovo inizio perché scioglierà alcuni nodi che sono più che presenti per ora. La scena alla macchinetta a livello di discorso mi è piaciuta, si percepiva tutta la frustrazione di un medico che, dopo aver fatto turni massacranti ed essersi sentito chiamare “eroe”, si è ritrovato con un pugno di mosche in mano; il problema sta nel fatto che quel discorso l’ha fatto proprio a Giulia (l’unica con cui sembra poter davvero interfacciarsi, anche se non mi è chiarissimo il perché) facendo ritornare subito alla mente Lorenzo.
Sicuramente Andrea ieri non era per niente equilibrato e i problemi comunicativi con la figlia vanno peggiorando di settimana in settimana (e sono legati anche alla morte di Lorenzo).
Alba secondo me fa più che bene a mettersi in gioco e credo anche io che Cecilia possa essere la persona giusta per farle fare quel passo in più.
La guerra buoni-cattivi è una continua ripetizione di molte serie dello stesso tipo e a lungo andare stanca non poco lo spettatore.
No, sul lavoro Giulia è sempre lei, e mi riferivo esattamente a quella scena che mi è sembrata un po’ una strategia degli sceneggiatori per accontentare tutti senza accontentare nessuno.
Carolina, per stessa ammissione dell’attrice, questa stagione farà tante cose solo di pancia, seguendo l’istinto che la porterà anche a sbagliare molto.
Riccardo secondo me si porta strascichi importanti dal periodo pandemico e i nodi non sono ancora venuti al pettine, per cui per ora lo vediamo così ma credo ci sia un motivo fondato… Agnese ha pochissimo screen time ma sono felice che sia tornata in corsia.
Alla fine di tutto, l’assenza di Lorenzo è diventata una presenza pesante come un macigno un po’ per tutti secondo me, ancora più del covid stesso.
Sono d’accordo su Damiano. Ci sta il discorso in sé ma è il personaggio in sé che sembra scritto solo per interagire con Giulia e personaggi così non hanno vita propria e hanno la data di scadenza. Lorenzo non viveva solo in funzione di Giulia e viceversa, anche se erano la persona l’uno dell’altra e viceversa.
Devo dire che avevo valutato male Cecilia: giudicarla alla stregua dell’antagonismo sia romantico sia lavorativo è riduttivo.
E’ stata la prima persona in due stagioni che ho sentito dire ad Alba in qualche modo: io mi fido di te, so quanto vali lavorativamente, dimostramelo perché io credo in te e non perché tua madre era la Martelli. In più gli altri fanno gruppetto e lei ne rimane fuori. Credo che Cecilia deve aver faticato molto per affermarsi a livello lavorativo dopo la batosta presa da Agnese e forse in Alba vede se stessa o comunque non vede solo la dottoressa figlia del chirurgo. La 2×08 dovrebbe essere un punto di non ritorno in cui si chiarirà tutto, il fatto è che far dipendere un’intera stagione da quel fil rouge non è poi così efficace.
I personaggi vivono un presente fittizio influenzato dal passato recente. Quindi di fatto non vivono e temo che sarà così anche dopo.
Parliamo di Edoardo: è l’unico personaggio a livello di carisma che regge il confronto con Lorenzo.
Esattamente! Il punto è sempre quello: perché preferiscono introdurre un personaggio quasi solo per la ship? Ok, qualcuno che vuole Giulia e Damiano assieme lo trovi ma lui è proprio asfissiante, parla praticamente solo con lei, alla lunga diventa davvero troppo, secondo me. Quella scena alla mostra d’arte per me è stata imbarazzo puro soprattutto per la frase di lui sulle cose belle che attirano l’attenzione.
Cecilia ha un po’ lo stesso problema di Damiano (anche se ce l’ha in misura minore): è lì perché essenzialmente deve rompere le scatole ad Andrea, deve opporsi costantemente a lui e, visto che la propongono come l’antagonista di turno, se ci si ferma in superficie la si odia e basta.
Sì, c’è qualcosa che spinge Cecilia a fidarsi di Alba e spero sia in senso positivo per tutta la stagione: è brevissimo il passo che può portare Cecilia a sfruttarla -e voglio sperare non lo faccia mai perché se no anche lei diventa un personaggio terribilmente fine a se stesso.
La 2×8 è un po’ la puntata del dentro o fuori, da lì in poi tutto può riprendersi oppure naufragare inesorabilmente e, in ogni caso, è abbastanza “lontana” rispetto all’inizio della stagione: è a metà, sì, ma il tempo sembra scorrere in modo davvero dilatato da dopo la 2×1.
Sì, nessuno di loro vive davvero, si limitano a sopravvivere e, se da un lato lo capisco, dall’altro trovo che ciò possa rendere tutto più pesante perché tra di loro almeno due (Doc e Carolina) sanno cosa è davvero successo a Lorenzo e dovrebbero aver metabolizzato tutto un po’ di più rispetto agli altri. Sul dopo si aprono mille scenari e personalmente brancolo nel buio più totale: fino ad ora la stagione è stata retta dalla morte di Lorenzo ma quando tutto verrà a galla cosa succederà davvero?
Edoardo mi ha incuriosita da subito (storia con Carolina a parte), non so perché ma mi intriga molto il suo modo di fare e la diversa visione della medicina rispetto a Doc -e, anche qui, spero che non trasformino il tutto in una inutile guerra tra i due con Carolina nel mezzo.
Come personaggio femminile francamente tifo per Alba e la tifavo già l’anno scorso, è la mia preferita, forse anche perché non ho mai capito perché in molti la odiavano: Alba è speciale, lo è sempre stata (non a caso secondo me Carolina è gelosa di lei e nn solo perché Riccardo la ama, ma perché Alba ha saputo risolvere i suoi traumi con i suoi genitori e Carolina no), ci provino gli altri ad essere sopravvissuti ad una madre come la Martelli, in tutti i sensi, sia da figlia, sia da medico poi, a perdonare e a ricominciare…Alba non saprà la storia del cane blu, ma ha vissuto la sua personale odissea da Covid, la sua Africa. A parte che poi Caruso sembra il cattivo indipendentemente dagli schieramenti da asilo e sembra voler sfruttare anche Cecilia. Ma secondo me Cecilia rappresenta semplicemente un diverso approccio medico e oltretutto è brava: penso che poi in quel gruppo Alba sia sempre stata sottovalutata e tacciata di essere insicura perché Giulia e Elisa saranno toste ma hanno un carattere fin troppo duro in certi momenti. Damiano è di una limitatezza più unica che rara, è li per la ship e basta.
Riguardo a Cuori, io sinceramente non ho mai capito l’atteggiamento di Alberto verso Delia, diciamo che in certi momenti lo tolleravo quanto Eva.
Cosa si aspettava dalla sua ex? Amore eterno dopo sei anni? Perdono assoluto? Che si ponesse da amante tradito quando lui le aveva fatto una cosa terribile non l’ho mai capito.
Un’altra donna non l’avrebbe nemmeno più guardato in faccia: era fortunato che Delia lo amava ancora. Anche quando Delia lo molla, ha un atteggiamento da offeso…Insomma il guaio l’hai combinato tu, ora aspetti e sopporti…
Alba è sempre piaciuta anche a me, ha proprio una luce speciale, anche una forza molto particolare, è una ragazza all’apparenza molto insicura ma poi si rivela un personaggio con una grande forza interiore data dal suo passato e da tutti i trascorsi con la madre. Caruso altro personaggio fine a se stesso: è lì perché deve impedire a doc di diventare primario, stop, non ha altre finalità, non ha un approfondimento su di sé, nulla di nulla (quantomeno per ora). Sicuramente Alba veniva “vista” di meno rispetto a Giulia ed Elisa, forse principalmente per il suo carattere. Io aspetto ancora la svolta su Damiano che non so se mai ci sarà ma un po’ ci spero, non perché mi pare chissà cosa, ma perché è terribile inserire un personaggio solo per fargli fare il corteggiatore.
Secondo me perdono perché si era pentito di aver messo in scena tutta la storia con Ilaria; Alberto è un personaggio che a stento sà cosa sia la maturità quando si tratta di rapportarsi con Delia. Pretende (anche in modo velato) spesso che lei cancelli quei sei anni, forse perché lui pensa a sé e al fatto che in quegli anni, nonostante il lavoro e Karen, è rimasto ibernato, non si è mosso neanche di una virgola e ha continuato ad aspettarla quando la colpa del fatto che lei è andata in America è sua in primis.
Non che sentimentalmente Delia si sia poi così evoluta, però malgrado fosse in America ha fatto la sua vita e lui dovrebbe rispettare il fatto che le ha fatto passare le pene dell’inferno con quel finto tradimento. Se molli una persona, quella persona non ti deve più nulla (nemmeno una dedica sulla tesi): non ti deve aspettare, amare, o altro. Senza contare che Delia quando ha scoperto la verità nemmeno si è sentita meglio, perché se prima credeva di essere cornuta, dopo giustamente ha pensato di non essere amata abbastanza da Alberto. Alberto nei flashback è più maturo e solare sei anni prima rispetto a sei anni dopo. Alberto dice di amare e sicuramente ama, però non è mai stato troppo portato a dimostrarlo. E’ ferito dalla vita ma a sua volta ha ferito chi diceva di amare e non si può aspettare amore e dedizione assoluta. Per questo un figlio insieme forse cambierebbe qualcosa.
Allora Giulia ed Elisa non sono male, ma sono due personaggi tosti che si vergognano delle loro fragilità e delle loro ferite che raramente mostrano cosa che secondo me nn appartiene ad Alba. La “forza” di Alba è quello che persone come Giulia e Elisa credono debolezza. Insomma Giulia ora come ora sta anestetizzando il dolore ed è una morta che cammina; Elisa a volte sembra la caricatura di se stessa con tutta quell’aggressività e arroganza anche verso il povero Gabriel trattato fin troppo da straccio. Alba sa affrontare i suoi dolori e le sue ferite con forza interiore e coraggio e senza risentimento. Anche per questo è l’unica in grado di amare Riccardo e lui la ama tanto.
Cecilia a mio parere è meno “Tedeschi” di quanto sembri e complice il fatto che gli altri la guardano con l’occhio del pregiudizio è meno capita di quanto meriterebbe: io credo sia una donna che si è costruita lavorativamente pezzo per pezzo e forse capisce Alba meglio di chiunque altro, anche di Riccardo.
Credo che, paradossalmente, Delia abbia superato molto meglio di Alberto il finto tradimento (che per lei in quei sei anni è sempre stato vero). Alberto ha messo in piedi tutto ma non ha mai realizzato davvero cosa stava facendo, agiva senza sapere il perché ma aspettandosi poi, dopo i sei anni, una Delia pronta ad accoglierlo a braccia aperte appena l’avrebbe rivisto. Ma non funziona così. Un figlio scombinerebbe le carte, questo sicuramente, ma non so come potrebbero reagire sia Alberto che Delia.
Vero! La forza di Alba sta proprio in quello, sta nel fare della propria apparente debolezza la propria forza, sta nel costruirsi pezzo per pezzo assimilando i dolori, accogliendoli quasi per poi passare oltre in modo maturo. Giulia vive un dolore molto particolare, insomma tutta la storia della gravidanza le è piovuta addosso (secondo me anche troppo repentinamente, in quella 2×1 è successo di tutto in cinquanta minuti) senza che potesse metabolizzarla, poi è stata intubata per due settimane, poi è morto Lorenzo (e vedremo quanto ha vissuto vicino a lui quei momenti), tutto (troppo) assieme e lei evidentemente non era pronta quindi si è trincerata dietro quel muro altissimo che ha alzato, vive come dentro ad una scatola, forse aspettando una svolta, forse aspettando di “esplodere” e accettare quantomeno tutto il dolore. Elisa parte da una base differente: si era proposta di partire con Gabriel e lui ha detto no (probabilmente per proteggerla, ma ha finito per svalutarla agli occhi di lei stessa), adesso entrambi si trovano in una situazione spiacevole creatasi anche per orgoglio, ne potrebbero uscire molto facilmente ammettendo i propri errori e il proprio reciproco amore ma sembrano non farcela al momento.
Cecilia potrebbe essere un buon personaggio, credo dovrebbero farcela vedere più come medico che come possibile ship con doc/rivale di Agnese/cattiva di turno ma in generale ci vedo del potenziale (che spero emerga effettivamente).
Sicuramente Delia ha cercato di andare avanti, è andata in terapia, ha affrontato il dolore, pur con l’informazione farlocca di un tradimento che era falso ma che per lei era vero.
Spezziamo una lancia anche a favore di Alberto (che al posto di Delia forse avrei incenerito): ha sofferto moltissimo e poi quando l’ha rivista ci ha sperato subito in una seconda possibilità, forse perché pensava solo a quanto aveva sofferto lui. Credo lo facesse soffrire molto l’idea che lei potesse essere andata avanti.
Io penso che il personaggio meno risolto in assoluto di Doc al femminile sia Agnese: Agnese secondo me non supera mai il dolore per il figlio e non riesce a farsi accettare da quello adottivo perché di fatto non riesce a stare in piedi da sola. Ha avuto delle attenuanti perché si è ritrovata vicino un’Andrea che ha cambiato pelle, ma lei anziché trovare la forza in se stessa, ha ripiegato su Davide. Secondo me dipende affettivamente dal compagno e questa non è una cosa sana. Non superi le cose appoggiandoti completamente ad un altro. Poi tra le meno risolte c’è Carolina, ma con il bagaglio di dolori che si porta dietro, i genitori che ha e gli errori della giovinezza che fa è piuttosto scontato che lo sia. Ho sempre pensato che il punto di riferimento perfetto per lei dovrebbe e potrebbe essere Elisa.
Quella 2×01 per molti forse è affrettata, ma credo sia anche pensata come il lieto fine di Giulia e Lorenzo, è il coronamento di un amore di dieci anni, a volte non capito, non espresso e non solo da Giulia. Come ha detto Saurino, Giulia e Lorenzo erano una coppia che non si trovava. Ricordo quando Elisa disse a Lorenzo “Fai tanto il figo ma a quella a cui tieni veramente non sai dirlo”…Lei con Lorenzo ha sempre potuto aprirsi e farsi capire, anche quando gli altri non la capivano perché lui aveva quella dote, di saperle leggere dentro, di starle vicino, di farla sorridere.
Giulia è spigolosa sicuramente, lo è sempre stata, ma è meno fredda di quanto sembra. Elisa invece…
Alba che invece è sempre apparsa come la più insicura, anche la raccomandata per molti, per me è la più risolta, ha le sue ferite, non se ne vergogna, alla fine si vedono e le affronta e cerca di farne la propria forza. Credo che poche figlie avrebbero perdonato una madre come la sua.
Tutto vero, infatti c’è proprio quella scena in cui lei è in terapia e lo psicologo le dice che è la prima volta che non nomina Alberto. Alla fine io ho sempre parteggiato per la loro seconda possibilità per cui spezzo anche io tutte le lance possibili a favore di Alberto però concordo anche appieno sul fatto che al posto di Delia l’avrei bruciato. Sicuramente lui ha sofferto al solo pensiero che lei potesse essersi creata una nuova vita con un altro uomo (e magari anche con dei figli) quindi il suo comportamento è in parte spiegabile con la sofferenza -ma non del tutto secondo me.
Concordo: Agnese è quella che meno di tutti assorbe il dolore, anzi lo rigetta proprio, cercando di passarci oltre (un po’ come Alberto di cuori ha fatto con la morte del padre e la malattia della sorella). È un personaggio che mi trasmette sempre tanta foga di riempirsi la vita di cose per non pensare a tutto ciò che le è accaduto nel passato e questo la porta anche a dipendere affettivamente da qualcuno. Carolina è un personaggio molto complesso, anche lei punta a passare attraverso i dolori senza viverli e andando anche in direzione opposta rispetto a quello che il padre vorrebbe per lei, in un moto di ribellione che è più che altro un grido d’aiuto. Concordo sul fatto che Elisa potrebbe essere il punto di riferimento perfetto per lei.
Questo è vero e credo che anche gli sceneggiatori l’avessero immaginata così, forse il fatto che accada tutto in una puntata è volto anche a far capire che l’arrivo del covid ha diviso le persone quando pensavano che tutto sarebbe andato per il verso giusto (la trovo sempre un po’ troppo rapida ma letta sotto la lente del covid che distrugge vite ed armonie credo sia più che giusta). Il rapporto di Giulia e Lorenzo si è costruito in anni per cui secondo me è anche quello il motivo per il quale erano così tanto in sintonia nonostante tutto. Elisa è forse la più fredda, questo è vero, però personalmente l’ho sempre vista come molto schietta ma anche capace di aprirsi ai sentimenti (con Gabriel), per quello ho detto che secondo me si sono allontanati più per orgoglio che per altro.
Alba è un bel personaggio anche per quello, perché fa dell’insicurezza una sua sua forza. La Martelli, forse, non meritava nemmeno il perdono completo eppure lei l’ha perdonata per tutto… Alba si piega ma non si spezza mai ed è probabilmente l’unica di tutti i personaggi (femminili e non) ad essere così.
Ho recuperato la puntata di Doc e ho rivisto il dialogo tra Alba e Cecilia ed è di una bellezza più unica che rara. Cecilia che dice ad Alba che ha notato che è “fuori dal gruppo di Fanti” e secondo me non ha esattamente tutti i torti e non solo per la pandemia: Alba è sempre stata considerata un po’ fuori da loro e si è sempre considerata un po’ fuori a causa della presunta raccomandazione della madre, del suo carattere più dolce e remissivo. Le dice che è capitato anche a lei e che fuori dai gruppi si cresce più liberi e più in fretta e Alba da insicura le chiede se ha pensato a lei perchè è fuori dal gruppo di Fanti e Cecilia le risponde che ha pensato a lei perché è brava. Li ho pensato che Cecilia ha capito di Alba molto più di chiunque altro, forse rivede la se stessa giovane e insicura in lei. Non credo che voglia manipolare e basta colei che è considerata la più debole. Ha solo capito che Alba ha bisogno di dimostrare a se stessa quanto vale professionalmente. Le banalizzazioni e le dicotomie non mi sono mai piaciute: Fanti e suo gruppo i buoni, gli altri i cattivi.
Visto che loro si vantano di raccontare una storia reale, Andrea è parecchio fuori controllo e probabilmente è un’assurdità immaginarlo primario nella vita reale. Cecilia, Damiano ed Edoardo pur con un diverso approccio al lavoro sono competenti anche più di Andrea in certi casi.
Elisa è molto schietta e diretta, ma a volte rasenta l’arroganza e l’aggressività e secondo me Gabriel non si merita quel trattamento.
Carolina è un personaggio complesso perché è una giovanissima donna cresciuta senza madre e senza padre. Senza offesa per Agnese, ma Andrea non è stato l’unico colpevole della bulimia di Carolina e degli errori che fa adesso. E’ dovuta crescere da sola e ovviamente ora che è adulta li tiene fuori dalla sua vita. E’ molto più coraggiosa e forte di sua madre però considerando che si può permettere anche più errori.
Si penso che nessuno fosse in sintonia quanto Giulia e Lorenzo, nessun’altra coppia.
La banalizzazione è ciò che porta anche a considerare in ottica differente i personaggi: fermandosi ad uno sguardo (molto) superficiale Cecilia va etichettata come “cattiva” perché sembrerebbe aver preso il posto di Sardoni e Andrea come “buono” perché unisce la squadra, ma non è sempre così. Andrea ha rubato un foglio dall’archivio (cosa che anche Sardoni aveva fatto) ma, essendo etichettato come “buono”, il suo gesto passa come un’azione compiuta solo per il bene ma non è così e non potrà mai esserlo. Sulle prime confesso di non aver colto appieno tutti i non detti di quel dialogo -e di aver pensato anche che fosse un gesto fatto per ingraziarsi Alba- ma, rivedendolo, devo dire che si percepisce tanto anche della fragilità di Cecilia: anche lei sembra essere una donna che si è costruita pezzo per pezzo, che ora ha un atteggiamento duro anche perché la vita potrebbe non averle dato troppe alternative. In questo spero non condizioni Alba perché la sua forza sta anche nella sua dolcezza e nel suo approccio con gli altri.
Con Cecilia ed Edoardo “opposti” ad Andrea, il pubblico tende a ritornare in quella banalizzazione di cui sopra, quando invece sarebbe positivo anche cercare di andare a fondo; rimango convinta del fatto che proporli solo come avversari (nella vita e sul lavoro) non giova nel quadro d’assieme che emerge.
Di base credo che in un rapporto contino allo stesso modo entrambe le parti: Gabriel si lascia trattare in modo non propriamente corretto da Elisa ma, a sua volta, le ha negato la possibilità di partire con lui ed è lì che si trova la crepa del loro rapporto, da lì scaturisce tutto il malumore; con questo non dò la colpa a nessuno dei due perché stanno deliberatamente scegliendo di parlarsi molto meno apertamente di quello che dovrebbero, lei trincerata dietro il suo orgoglio, lui dietro un problema forte come gli attacchi di panico.
Andrea e Agnese sono entrambi in qualche modo colpevoli di quello che ora è diventata Carolina (sempre per il fatto che le colpe in un rapporto sono spesso 50-50).
Esattamente ed è anche per questo che comprendo molto poco la scelta di togliere a lei il frutto di quella sintonia e di quell’amore che li legava (in realtà la comprendo solo in un’ottica di regressione di Giulia ad una ship con Damiano o con Andrea, ma se questa regressione non ci sarà continuerò a non capire quella scelta).
E secondo me Cecilia e Edoardo sono tutto tranne che avversari pure collocandoli in quella banalizzazione, proprio perché Andrea è tutto tranne che perfetto e perché Cecilia e Edoardo hanno le loro fragilità. Andrea certo da prefrontale non sa proprio gestire la sua emotività e i suoi istinti. Andrea e Riccardo ragionano anche molto per pregiudizi. Io credo sia difficile che Alba diventi tutto ad un tratto la donna di ghiaccio, però credo che sia vero che lei abbia bisogno di dimostrare molto a se stessa e agli altri e scoprire di Riccardo e Carolina non penso le piacerà. Sicuramente Cecilia ha dovuto faticare costruendosi quasi del tutto nella professione perché nella vita privata non si sa…
Sai pensavo ad un’altra cosa riguardo ad Alberto. Che Alberto in fondo è terribilmente arrabbiato con la vita e addolorato, ma non essendo un carattere che esterna, si chiude a riccio e interiorizza tutto.
Ce l’ha con il padre perché è morto e gli ha lasciato la responsabilità della sorella, ce l’ha con Luisa e con la sua malattia (lei probabilmente aveva ragione a dire che lui voleva liberarsene anche se irrazionalmente), ce l’ha con se stesso per aver lasciato Delia, ce l’ha con Cesare perché è il marito di Delia. Credo che viva un forte conflitto interiore che non butta mai all’esterno tranne nella scena del jukebox. E’ arrabbiato con la vita per quello che intenzionalmente o meno gli ha tolto e quando Delia ricompare, lui rivuole quello che anche per colpa sua ha perso.
Esatto, ma qui bisognerebbe proprio andare alla radice del problema: di base manca la volontà di approfondire chi sta più sullo sfondo e ci si accontenta di scrivere una storyline basata principalmente su protagonista/antagonista(i), un po’ come nelle favole per i bambini. L’approfondimento, qui, sarebbe cruciale perché potrebbe portarci a vedere tutti con occhi molto differenti senza soffermarci necessariamente alla superficie. Alba sicuramente si sentirà esclusa ancora una volta, quando scoprirà di Riccardo e Carolina, perché si sente in difetto visto che non ha vissuto la pandemia in corsia con loro e visto che è stato proprio quel periodo a far avvicinare il fidanzato a Carolina.
Questa è la sintesi perfetta di Alberto che essenzialmente si configura come un uomo arrabbiato con se stesso e non, lui vorrebbe tornare in quel passato in cui era felice con Delia ma, quando capisce che sei anni non sono esattamente pochi, cerca una valvola di sfogo, si concentra ancor di più sulla sua ferma volontà di non far ricoverare la sorella, cerca di attaccarsi a qualcosa in poche parole.
Secondo me per Riccardo sarà dura con Alba, lui si è fatto coinvolgere emotivamente più di quanto avrebbe dovuto con Alba. Alba è interessante perché ha vissuto la sua personale “pandemia” e anche questo continua a renderla una “diversa” dal gruppetto. In fin dei conti, come giustamente dice lei, parlano quasi di una guerra come se ci fosse Doc da una parte e Cecilia dall’altra, ma lei non si sente in guerra. Se Alba non era con Riccardo, nemmeno Riccardo se è per quello era con Alba e si è creata una distanza.
Io penso sia quello il fascino di Alberto: essere il personaggio della coppia infinitamente capace di amare (tanto quanto Delia se non di più) ma anche di sopportare parecchio, anche più di Delia. Insomma lui ha sopportato tanto in quei sei anni e si è sempre dovuto tenere tutto dentro. Non deve essere stato facile reprimersi.
Sì, di base anche io credo che non sarà proprio facile, alla fine Riccardo e Carolina hanno vissuto la pandemia in corsia, quindi è normale che abbiano instaurato un rapporto molto profondo (non necessariamente sentimentale, come invece ci fanno credere). Alba, in tutto questo, è stata lontana dall’ospedale, ha dovuto ancora una volta aggiungere tasselli alla sua vita interiorizzando il dolore per la scomparsa della madre e il perdono che è riuscita a dare alla Martelli. Secondo me Alba-Riccardo-Carolina potrebbe essere molto più di un triangolo basato all’apparenza solo sul lato sentimentale, dovrebbe esserci una comunicazione molto più vasta tra tutti i personaggi, senza banalizzazioni. Quel discorso di Alba sulla guerra interna Doc-Tedeschi è il riassunto perfetto della semplificazione della storia. In generale la 2×5 e la 2×6 mi sono sembrate delle puntate di transizione senza troppo corpo.
Sì, Alberto sopporta e ama più di Delia ma forse è anche più autolesionista di lei, è un personaggio che ha parecchie crepe, che si tiene tutto dentro per non esplodere e riesce a sfogarsi solo su quel jukebox e un po’ “grazie” alla morte di Otto, secondo me non ha grandi valvole di sfogo: in ospedale deve essere un bravo chirurgo, a casa un bravo fratello e zio.
Alla fine è comunque difficile avercela poi tanto con Alberto. Insomma ha fatto soffrire Delia da morire, ma lui si ritrova a vivere talmente tanto sotto pressione da tutte le parti che è difficile davvero starci nei suoi panni e nessuno glieli invidia. Come dici tu non ha davvero valvole di sfogo e in fondo superare tutti quei traumi non è facile per nessuno e nemmeno reggerli.
A lavoro deve essere un bravo chirurgo e anche li da una parte il ricordo del padre, dall’altra la figura di Cesare; a casa c’è Luisa, che è folle, ma che sotto certi aspetti è molto più lucida di lui e lo manipola perché conosce i suoi punti deboli, il nipote a cui deve fare da padre. Poi le cose si complicano quando rivede Delia e sotto tutti i punti di vista sia positivo che negativo.
Si ritrova a dover gestire talmente cose che qualcun altro andrebbe fuori di testa, lui invece si tiene tutto dentro.
Secondo me è questo che lo rende vulnerabile a Karen fondamentalmente.
In realtà, ti dirò, non ho mai accusato Alberto più di tanto perché le sue crepe erano ben evidenti e, nonostante un comportamento non corretto con Delia, lui la ama di un amore davvero puro. Ha sbagliato, ha sbagliato tanto, ma a volte è stato costretto dalla sua stessa vita a prendere determinate scelte. Gli piove tutto addosso dopo la morte del padre e quando una valanga ti arriva, l’unica cosa che puoi cercare di fare è rimanere in piedi, non importa come, importa solo rimanere in piedi, farcela in qualche modo, andare avanti giorno per giorno camminando su strade sconosciute e calpestando i traumi, chiudendoli nell’armadio. Forse la vita ha in qualche modo preteso tanto da lui, probabilmente troppo, e l’ha portato ad abbassare le difese con Karen ma anche con Luisa e forse con Cesare.
Si nemmeno io. Insomma forse inizialmente empatizzi con Delia, se ti ritrovi ad essere tu la scaricata, ma poi quando entri nella vita di Alberto, ti rendi conto che è stato travolto dagli eventi ed era solo un bambino quando gli è morto il padre e ha provato a stare in piedi come poteva. Quando Luisa viene portata via, è davvero inerme e sotto shock. E’ molto più fragile di quanto sembri da fuori. In che senso forse ha abbassato le difese anche con Cesare?
Mi piace questa frase per cui Alberto ama Delia di un amore davvero puro.
Inizialmente sicuramente viene molto più facile empatizzare con Delia, poi però vedi Alberto nel profondo e capisci che la vita l’ha costretto a fare certe scelte, che lui era davvero troppo poco “maturo” (per il discorso già fatto sul fatto che lui ha superato tutto senza superarlo e quindi è cresciuto senza crescere) e, anche se questa non è una giustificazione sufficiente per perdonargli tutto, empatizzi con lui.
Personalmente penso che Cesare abbia sempre fatto la parte del “leone” al lavoro e che Alberto si sia sentito sia in soggezione sia desideroso di mostrare le sue qualità (anche se Cesare crede in lui dal giorno 0). Alberto quindi si trova un po’ in un ciclone anche sul lavoro e tutto parte da quando è bimbo, seduto sulle sedie che aspetta di sapere cosa ne sarà del padre, da quella scena in cui Cesare lo convince che fare il medico è la cosa giusta. In questo senso vedo un probabile abbassamento delle difese, Cesare esercita (del tutto inconsciamente) una specie di piccolo potere su Alberto secondo me. Un’altra scena che porta in quella direzione è quella della cena a quattro a casa di Delia e Cesare, quando lui prende da parte Alberto.
Delia è probabilmente il primo vero punto fisso nella vita di Alberto.
Sai Cesare è un personaggio molto interessante perché è ambiguo, è doppio: la sua ambizione è più forte di tutto e sebbene non sia una cattiva persona, lui è un po’ “manipolatore”, in modo sottile, ma lo è e nemmeno tanto sottile con alcuni, è connaturato alla sua identità esserlo. Manipola Beatrice usandola per i suoi interessi perché sa che lei è innamorata di lui, manipola Alberto già in quella scena in cui è bimbo e sta perdendo il padre e mettendolo già in quel momento nei panni dell’allievo che in futuro supererà il maestro, manipola la figlia in quella scena in cui le dice che una volta si era occupato di lei quando aveva la varicella o il morbillo perché se lo era preso anche la madre (e li mi son detta: mica uno diventa un padre perché una volta si è occupato della figlia?), mette pressioni a quelli che lavorano con lui per giungere a questo benedetto trapianto, in fondo “manipola” anche la moglie Delia, sembra volerla sposare più perché è medico e per il suo talento che per la persona che è (dubito che se fosse stata una sarta, lui l’avrebbe sposata). Alla fine della fiera Cesare perde il trapianto, lo scopo della sua vita e simbolicamente forse “muore” già in quel momento ed è di fatto in fin di vita. E’ per questo che Virginia può trovare in Delia tutte quelle figure familiari che non ha mai avuto (padre) o che ha perso troppo presto (madre).
Si Alberto ha vissuto per un’intera vita nell’occhio del ciclone, camminando praticamente su un cornicione.
Credo che Delia sia la persona giusta anche perché come dici tu è il punto fisso, ma è autosufficiente, gli da sicurezza, tipo nella puntata del piedino del letto dell’ospedale in cui lei lo discolpa. Non lo ricatta nè affettivamente, né in nessun altro senso, lo ama senza voler nulla in cambio.
Forse non è nemmeno questione di affrontarli quei traumi (Agnese di Doc davvero sceglie di appoggiarsi a un altro uomo anziché affrontare il dolore), ma che anche affrontandoli, lo rendono comunque un uomo “segnato” ma non in negativo, semplicemente nel senso che ha bisogno al suo fianco di qualcuno che sappia stargli vicino.
Esattamente, è proprio quello che intendevo, Cesare manipola, magari senza volerlo fino in fondo ma lo fa, sempre allo scopo di raggiungere il traguardo del primo trapianto e, quando non lo raggiunge, muore, è vero. Alla fine Cesare è un ottimo medico, ha ambizioni altissime ma si ferma lì, probabilmente perché come abbiamo già detto, non è proprio in grado di fare il padre o il marito.
Virginia e Delia possono diventare un’ottima squadra sia sul lavoro sia nella vita privata.
È proprio quello il punto: Delia c’è, c’è sempre, da qualunque parte Alberto si volti la trova o la immagina, c’è nel modo più pieno in cui una persone può stare al fianco dell’altra.
Sicuramente va data importanza anche a chi sta vicino a qualcuno di così segnato e credo che, in parte, chi sta al fianco di una persona con così tante crepe (Alberto o Agnese di doc) possa anche fornire a quella persona una piccola spinta -non può fare nulla di pratico (nessuno risolve per noi i nostri traumi) ma dal lato emotivo può essere una spinta fondamentale.
E poi penso che Cesare anche come medico ha raggiunto tanti successi, ma è anche un personaggio che si rende conto che anche come medico forse è giunta la sua fine, perché le nuove generazioni lo stanno per sostituire. Insomma la pensione si avvicina. In quel momento si guarda dentro e ovviamente si scopre inadeguato nei sentimenti, sicuramente come tanti uomini di quei tempi non sa esprimerli, non sa dimostrarli.
Poi si dice che spesso nella vita si ottengano le cose che vogliamo ma non come le abbiamo sognate.
E penso a Virginia, lei ha sofferto per tutta la vita la perdita della madre (e quello è un dolore che secondo me elabora nel momento in cui dà a Fausto l’anello per Rosa e lui è di una piccolezza enorme, perché non dovrebbe mai accettare quel gioiello e non per una questione economica ma sentimentale), ha sperato, cercando di attirare in tutti i modi la sua attenzione, che suo padre sarebbe diventato quello che lei voleva, però tutto questo non si realizza e alla fine credo riesca a far pace con quello. Intendo dire che tutte queste cose che ha sognato per tutta la vita probabilmente le ritroverà nella persona nella quale mai si sarebbe aspettata di trovarle e che credeva di odiare: lei, vuoi o non vuoi, si ritrova sola con Delia e quell’abbraccio simboleggia molto. Insomma il calore affettivo, l’essere padre e madre che Delia si ritroverà ad essere (e anche per Delia stessa è una sfida), l’essere complice a livello professionale è una summa di cose che Virginia probabilmente troverà in lei.
Esatto, nessuno risolve per noi i nostri traumi, è per questo che credo ci fosse troppa severità verso Fanti, insomma gli venivano accollate anche colpe non sue. Aveva anche lui il suo trauma. Agnese è molto fragile da quel punto di vista e si sarà ritrovata un marito cambiato che non ha saputo starle vicino ma è anche vero che stava a lei superare il suo “personale trauma”.
Alberto più che aver bisogno di Delia credo si completi molto bene con lei, sia a livello professionale, sia privato
Assolutamente sì.
Virginia ha fatto enormi passi avanti durante le puntate, ha avuto uno sviluppo incredibile, non sempre lineare magari ma certamente (molto) intenso. La scena dell’anello è stata una di quelle che mi ha più “disturbata” guardandola dal punto di vista di Fausto perché lui si è dimostrato ancora una volta incredibilmente passivo e piccolo (come hai giustamente detto). Delia e Virginia si sono inizialmente trovate costrette a convivere sia a casa sia sul lavoro ma è chiaro che quell’abbraccio finale nasconde tantissimi non detti e anche tanta comprensione, tanto amore, tanto calore che a Virginia è praticamente sempre mancato.
Infatti è quello il punto cruciale tra doc e Agnese, nessuno risolverà i traumi dell’altro e finché ognuno non risolverà i propri secondo me non potranno effettivamente donarsi nuovamente l’un l’altra, per una notte magari sì (in fondo, è già accaduto) ma di certo non per il resto della vita.
Vero, loro sono decisamente il completamento l’una dell’altro ed è per questo che credo che la forza del loro rapporto sia la vicinanza, lo stare accanto, il non imporre, l’amare in modo puro, senza pretese.
Considerando che poi Virginia ha un’età in cui non solo si può permettere ma deve fare certi errori (un po’ come Carolina Fanti, non è solo il vissuto ma è anche l’età che la fa vivere più di “pancia”). Dato che a entrambe sono mancati dei punti di riferimento e hanno dovuto badare a se stesse, certi comportamenti dipendono anche dal fatto che sono cresciute da sole. Un po’ due autodidatte della vita. Per Virginia avere Delia nella sua vita in qualche modo è un “premio” dopo tante sofferenze.
Guarda io penso che Andrea bene o male abbia affrontato i suoi traumi, è ovvio che quell’amnesia peserà sempre sulla sua vita però gli ha dato anche la possibilità di tornare ad essere l’uomo di una volta.
E’ che non ho mai apprezzato questo tiro al piccione su di lui, come se fosse responsabile di tutto. Agnese è una persona che ha sofferto molto, però è anche poco autosufficiente secondo me, cosa che secondo me non appartiene a nessuno degli altri personaggi femminili di Doc.
Autodidatte della vita mi piace tantissimo come espressione perché entrambe sicuramente lo sono. Delia per Virginia può rappresentare davvero tanto e, in primis, un nuovo inizio, Delia è una persona su cui contare e credo che questo sia chiaro a Virginia più o meno da subito (una volta sbollita la “rabbia” data dal fatto che si è comunque trovata un’estranea in casa).
Secondo me l’amnesia gli ha sia (ri)aperto che sanato le ferite, è stata sicuramente un’esperienza traumatica e un macigno che avrà sempre con sé ma in qualche modo l’ha aiutato a ripartire.
Nemmeno io l’ho mai apprezzato, forse viene da un retaggio culturale che è quello di uomo = colonna della famiglia, però se si arriva ad un punto di rottura (qualunque sia il motivo) all’interno di una coppia o anche di un qualunque rapporto interpersonale, la colpa è di entrambe le parti secondo me. Di Agnese ho tanto apprezzato il fatto che fosse così tanto sicura della sua diagnosi nella 2×5 perché vuol dire che sta acquisendo un po’ di sicurezza in più (nel privato per ora è ancora molto poco autosufficiente ma spero lo diventerà per la fine della stagione…).
Si. Persone che si sono costruite da sole, pezzo per pezzo, Virginia nella vita privata prima e probabilmente in futuro anche in quella lavorativa (per non essere sempre additata come la figlia di) e Delia lo stesso visto che è una donna molto innovativa (come lo sono praticamente tutte in questa serie a parte Rosa, moscia come poche) e che comunque già lavorativamente parlando si è costruita da sola. Infatti una ship è formata da due persone che a mio parere devono prima aver percorso una crescita individuale per poter essere efficace anche la ship.
Delia e Alberto sicuramente si amano moltissimo, ma è ovvio che lui debba camminare un altro po’ per raggiungere lei e per risolvere i suoi fantasmi.
E’ per quello che Giulia e Lorenzo a sorpresa sono risultati essere secondo me la royal couple di Doc, forse inaspettata da molti, ma neanche tanto. Sono due personaggi cresciuti singolarmente e in coppia, questo perché erano coppia anche quando non stavano insieme: non si sono mai persi di vista nemmeno quando lui come dice Elisa “non riusciva a dirlo a quella a cui tieni” e nemmeno quando lei correva dietro l’ossessione per Andrea. E quella 2×01 è il coronamento di quel grande amore per me, con tanto di figlio, tanto che per me il resto non esiste. Abbiamo visto in fondo cosa è Giulia senza Lorenzo?
Un personaggio come tanti, quasi secondario, con poco screen time, qualitativamente e quantitativamente calato, accoppiata ad uno che è li giusto per quello e il risultato è penoso. L’unica costante è che lei rimane il miglior medico del reparto probabilmente.
Agnese e Andrea, la coppia teoricamente anagraficamente matura, sono la più immatura.
Per me gli eredi in un certo senso di Giulia e Lorenzo possono essere solo Alba e Riccardo, eredi in modo molto differente: teneri e romantici, sicuramente da matrimonio, ancora un po’ acerbi, ma che forse un po’ lontani staranno e non è detto sarà negativo.
Quanto ad Elisa, secondo me non le farà male prendere la fregatura dal prete: è un bel personaggio, ma spesso esagera in arroganza.
Esattamente! Concordo in pieno, Alberto ha ancora un pezzetto di strada da fare da solo per poi effettivamente formare una coppia con Delia, lui ha davvero troppi traumi mai risolti nè metabolizzati correttamente e mettere assieme ora Delia e Alberto sarebbe come negare a lui la possibilità di fare quei passetti in più che deve fare in autonomia.
Sto facendo un mezzo rewatch della s1 e posso affermare che loro mi hanno proprio preso il cuore, lui perso dietro di lei che corre dietro ad un amore che è in realtà infatuazione professionale, lei che come si volta lo trova sempre sempre lì (anche se lui fa il piacione con tutte per superare il fatto che lei “non lo vuole”). Loro sono proprio andati per mano pur stando separati, mi piace pensare che fossero uniti dal famosissimo filo rosso perché per me è così. Giulia e Lorenzo sono a Genova con il frutto del loro amore, su questo non si discute (almeno che gli sceneggiatori non sviluppino Giulia, ma deve essere uno sviluppo serio e lontano da ship del cavolo, uno sviluppo come donna che riparte in primis da se stessa -senza bimbo/a perché gli sceneggiatori hanno deciso che doveva perderlo/a-).
A giudicare dalla 2×5 e 2×6, ti direi che è proprio secondaria a tutti gli effetti: Carolina ha più screen time di lei (molto di più) e quando compare è solo per interagire con Andrea o con Damiano in pratica. Per fortuna rimane una dottoressa eccellente, se le avessero tolto quello avrebbero davvero buttato alle ortiche tutto il personaggio (e così ci sono andati molto vicino).
Agnese e Andrea scontano quei 12 anni di memoria che mancano a lui e quel coraggio che manca a lei, devono camminare separati (lei più di lui) prima di poter tornare assieme (e nel frattempo ci sarà un terribile triangolo con Cecilia -o quadrato anche con Giulia, qua non si sa mai-).
Vero, Alba e Riccardo ricordano lontanamente Giulia e Lorenzo, spero li sviluppino bene soprattutto nell’allontanamento che per me ci sarà al 101%.
Elisa sicuramente a volte è arrogante, personalmente trovo che sia un bel personaggio e spero che la storyline con il prete si allontani dalla quota trash e venga trattata senza banalizzazioni.
Mah Lorenzo ci ha comunque messo dieci anni per dirle quel ti amo, anche se è stata la più bella dichiarazione mai vista a Doc (per me una delle più belle che ho visto in una fiction insieme a quelle di Guido a Titti in Raccontami). In ogni caso loro stavano insieme anche quando erano separati, cosa che è difficile trovare in una coppia romantica, ben poche ti trasmettono l’idea di essere coppia anche quando non lo sono e quando lo fanno vuol dire che il legame che li unisce è intenso, profondo anche se impercettibile. Lui non era un personaggio perfetto, anzi profondamente umano, con debolezze tanto quanto Giulia ma insieme erano proprio perfetti e la controprova è data dalla Giulia attuale secondo me. Si cercavano ma non si trovavano e forse questo è il tipo di storia d’amore più appassionante: di due persone che in fondo si appartengono ma che non riescono a trovare il momento giusto.
Si sono a Genova con il loro figlio (anzi credo a Lorenzo e dico figlia).
Alba e Riccardo devono ancora percorrere tanta strada da coppia e sicuramente anche singolarmente ma anche loro in quella direzione come coppia anche se si sono “trovati” quasi subito. Basti pensare cosa dice Riccardo a Carolina dopo quel mezzo bacio “Tu non sai cosa rappresenta Alba per me”…
A differenza di Damiano, personaggio a favore di ship, sostituto evidente, Cecilia è davvero l’antitesi di Agnese e questo secondo me in realtà è stimolante da vedere. Tanto quanto Agnese dipende da un uomo che l’ha aiutata nel bisogno e non è autosufficiente, quanto Cecilia sembra una donna che si è costruita da sola, anche sulle sue ferite (non sappiamo quanto possa averla ferita che Andrea l’abbia rifiutata, sicuramente non poco).
Intendevo dire che nei casi di personaggi troppo schietti come Elisa, spesso si rischia l’arroganza, l’essere altezzosa e lei la ha. L’anno scorso, la storia della sorella-madre fu già un bagno d’umiltà, ma quest’anno la storia del prete forse le farà capire che sbaglia anche lei e non solo Gabriel.
Elisa non a caso secondo me è l’antitesi perfetta di Alba e viceversa.
Si, amarsi e stare insieme sono due cose differenti, non a caso non sempre corrispondono, vedi appunto Giulia e Lorenzo o Delia e Alberto.
Alberto e Delia si amano, ma per stare insieme bisogna che ciascuno sia risolto individualmente. Delia lo è, sicuramente più di Alberto; Alberto ancora no.
Dal punto di vista della dichiarazione né Lorenzo né tantomeno Giulia (per ragioni differenti) sono stati due schegge, sono sempre stati vicini senza magari esserlo necessariamente in modo fisico però c’erano, loro sono una di quelle coppie per le quali aspetteresti anche secoli e millenni perché ne vale la pena (almeno secondo me). Erano (e continuano ad essere) bellissimi assieme anche perché era un rapporto un po’ sfuggente, però quel filo che li univa non si è mai spezzato. Anzi, forse ora che lui è morto si è spezzato e ha lasciato il vuoto assoluto in Giulia che è proprio svuotata all’ennesima potenza soprattutto negli occhi (unica parte visibile anche agli altri, visto che lei per ora non si è mai aperta con nessuno) -escludo ovviamente la 2×5 e la 2×6 perché per me quel flirt con Damiano e quella specie di scena di mini gelosia di Andrea sono solo un’allucinazione.
Anche a me piace pensare che sia una bimba.
Alba e Riccardo hanno avuto una bellissima evoluzione in coppia, forse prima che come singoli. Si sono trovati e poi sono cresciuti assieme all’interno della coppia. Con Carolina hanno messo tutto troppo sul lato sentimentale (il bacio, appunto) e hanno un po’ trascurato il forte rapporto umano (“ci siamo tenuti a vicenda”, come le dice Riccardo).
Vero, Damiano e Cecilia sono differenti all’interno delle rispettive dinamiche però io vedo sempre un appiattimento dei personaggi quando entrano nei triangoli (Cecilia che dice ad Agnese “finché lui non ha scelto te” mi è sembrata una cosa un po’ out of character per come ci è stata presentata Cecilia -non perché lei non può avere fragilità date dal rifiuto di Andrea ma perché sembrava una frase un po’ infantile).
Sì, sicuramente ad Elisa manca capire che come ha sbagliato Gabriel, anche lei ora sta sbagliando con un’eccessiva durezza con cui ferisce anche se stessa.
Elisa, da molti punti di vista potrebbe aiutare Alba e viceversa.
Esatto! Proprio quello intendevo prima nel discorso Lorenzo Giulia (anche se lì, lei si è accorta “tardi” di lui). Delia e Alberto sicuramente si amano e si sono probabilmente continuati ad amare anche in quei 6 anni di lontananza (nonostante lei sia stata pesantemente ferita da lui credo che un briciolo di sentimento ci fosse sempre). Alberto deve arrivare ad un’accettazione maggiore dei suoi traumi, deve fare un pezzo di strada da solo e poi anche Delia può andargli incontro e possono percorrere il resto della strada assieme.
P.S. Ahimè non ho visto Raccontami quindi purtroppo non posso commentare la dichiarazione che citi
Lo so bene, le coppie così sono le mie preferite. La vicinanza emotiva, affettiva francamente per me batte sempre il fuoco immediato. A meno che non si verifichino entrambe le cose da subito ma è difficile. Quando un sentimento, un legame è forte, è forte, c’è poco da fare, anche quando rimane inespresso per tanto tempo: ovviamente deve anche realizzarsi altrimenti è uno spreco.
Nel caso di Lorenzo e Giulia mai sono stati davvero lontani in fondo (nemmeno fisicamente), erano vicini in tutti i sensi, cosa che ad esempio non si può dire di Andrea e Agnese che sicuramente hanno patito la cosa peggiore possa capitare ad una coppia, ma che ho sempre visto molto lontani, proprio perché forse non sono uniti come lo sono stati Giulia e Lorenzo che in fondo si sono sempre cercati e conosciuti. Quei dieci anni non sono stati inutili, hanno cementato il loro rapporto. E Lorenzo è sempre stato più vulnerabile di quanto dava a vedere: tanto ma tanto innamorato, ma anche tanta paura di essere rifiutato, forse perché aveva paura di perdere quello che già c’era e forse perché credeva di non poter competere con Andrea.
Così come quei sei anni che hanno separato Delia e Alberto non sono bastati a farli disinnamorare. E Alberto ha vari difetti ma l’ha sempre amata e alla stessa Delia prende un colpo quando lo rivede.
Malgrado il piano sentimentale, credo che Riccardo abbia fatto capire a Carolina chiaramente cosa prova e non l’abbia illusa. Carolina sentimentalmente è molto piccola, finché non risolverà il rapporto con il padre, dubito si innamorerà.
Si spesso anche io vedo un appiattimento dei personaggi quando entrano nei triangoli perché l’antagonista non è necessariamente il peggior personaggio. Malgrado Andrea e Agnese mi piacciano, Cecilia è un personaggione a mio parere e batte Agnese sotto vari punti di vista. Mi è capitato più di una volta di apprezzare antagonisti se ben scritti.
Credo che anche chi non li shippava, abbia capito quanto fosse fondamentale Lorenzo per Giulia. Senza di lui Giulia ha perso la sua essenza, la sua parte migliore, gran parte di se stessa, è svuotata, decisamente il personaggio ha perso in qualità e quantità.
Anche le mie! Le coppie che non si trovano per un lungo tempo sono e saranno sempre le migliori, il tutto e subito fa perdere tanto del rapporto al di là dell’amore. Esattamente, Lorenzo alla fine ha sempre visto Giulia dal punto di vista sentimentale però l’ha sempre rispettata, l’ha aiutata, ha fatto davvero tanto per lei e poi finalmente hanno trovato assieme il loro momento. Andrea e Agnese, al contrario, forse hanno già avuto il loro momento e si è “bruciato” presto, ora dovrebbero ricostruire ma di certo non possono farlo senza aver prima accettato il passato, i dolori (soprattutto Agnese, come abbiamo detto).
Riccardo non l’ha illusa e lei ha tanta strada ancora da fare per innamorarsi in prima persona invece che per ripicca al padre, ad esempio.
Di base se sono scritti bene, tutti i personaggi hanno un perché e possono fare centro, sia che siano “buoni” sia che siano “cattivi” per cui spero che non facciano evolvere Cecilia solo come terzo incomodo tra Andrea e Agnese (anche perché, diciamolo, tra Andrea e Agnese già loro sono in qualche modo “incomodi” di loro stessi).
Secondo me dipende: se la ship prediletta era Giulia-Andrea, si rischia che la morte di Lorenzo sia stata vista come una liberazione e quella mini scena di pseudo gelosia di Andrea nella 2×6 come un insieme di grandi gioie. Per il resto Giulia non è più Giulia come prima e il mio terrore è che la facciano diventare la rappresentazione vivente del maiunagioia, soprattutto perché le hanno tolto (del tutto senza motivo) il bambino. Forse le prossime puntate aggiungeranno “quantità”, dobbiamo sperare aggiungano anche qualità.
Alberto e Delia hanno quello stesso filo rosso di Lorenzo e Giulia che li lega, nessuno è mai riuscito a spezzarlo, né il tradimento (finto, ma vero per Delia), né la distanza, né il tempo. Il loro problema attuale è che non possono ripartire da dove avevano lasciato sei anni prima e non perché c’è Cesare (o forse non ci sarà) o Virginia o Mario ma perché loro non sono più quelle due persone di sei anni prima.
Diciamo che il fuoco immediato deve poi dimostrare anche altro, non basta la passione a tenere in piedi un amore: un rapporto va costruito, va messo alla prova. Lorenzo aveva anche paura di sbagliare tanto con lei: aveva sicuramente tante paure. Ti dirò forse anche più di Giulia che quando capisce gli fa una dichiarazione d’amore all’altezza di quella di lui nella terrazza, molto commovente.
Credo che Agnese sia la classica persona che ha bisogno di recuperare fiducia in se stessa a tutti i livelli: soffre di dipendenza affettiva e si vede.
Deve imparare a star da sola, rilanciarsi come donna, come madre, come medico etc…Come abbia potuto pensare di prendere in affidamento un bambino è terribile: anche quello mi sa tanto di colmare la perdita del figlio con un altro ragazzino. E pure li è ovvio che il ragazzino già con le sue delusioni la rifiuti.,.
Lei deve ripartire da se stessa per guarire…In tutto questo Cecilia mi sembra il contrario: sono curiosa di scoprire se e quanto la ferita del rifiuto di Andrea l’abbia resa la donna tosta che è ora, ho l’impressione che lei si sia costruita anche sulle sue ferite, forse riversando sul lavoro anche la vita privata.
Io rispetto le opinioni di tutti ma non ho mai capito chi shippava Giulia e Andrea a cosa si aggrappava. Insomma Andrea non l’ha mai amata, credo abbia amato sempre Agnese prima, durante, dopo, sempre…Anche nei momenti peggiori…Giulia invece cosa amava o meglio chi amava: un prodotto della sua immaginazione, un capo, una persona di cui non sapeva assolutamente nulla, una cotta piuttosto immatura a dirla tutta che metteva in evidenza quanto fosse acerba in campo sentimentale…
Quella scenata di Andrea secondo me era tutto fuorché gelosia, era semmai fastidio nel “perdere” quelle persone di quel microcosmo che è la sua vita perché legate ad altri…A vederli ora sembra che Andrea consideri Giulia una sorta di sorella quasi….
Poi considera che Giulia oltretutto non è mai stata un’allegrona solare, è sempre stata chiusa, spigolosa, seria, rigida. Sarò ripetitiva ma raramente si apriva e solo con Lorenzo.
Infatti la proposta di Alberto a Delia: ricominciamo io e te dove vuoi mi sapeva più di fuga che di nuovo inizio come a dire cancelliamo quei sei anni, reset come se non fosse successo mai nulla.
Che poi a volte sembrava non si fosse accorto di quanto l’avesse ferita con quella sceneggiata: era fortunato che lo amasse ancora.
Insomma che quando si rivedono, lui si senta legittimato quasi a “pretendere” e ad aspettarsi che lei fosse in sua attesa, mentre lui comunque aveva Karen. Ho capito che non l’amava, però nel frattempo nn la disdegnava…
Delia invece umiliata e tradita anni prima si è sentita dare di colei che sgomita e che sposa il primario per far carriera, ha dubitato anche delle sue doti professionali…E quando dice alla sorella che per anni ha aspettato una donna che si è sposato per far carriera? Tipico maschilismo? Che il rancore venisse da chi non era nella posizione di provarlo ma anche no…
Poi mi sono detta che preferiva ferirla perché era ferito dal vederla con un altro e forse così si sentiva meno in colpa e soffriva meno…
La dichiarazione con l’ecografia in mano per me è stata una delle cose più belle mai viste soprattutto per quel “adesso ho capito perché qui lavoravo serena, perché c’eri sempre tu con me, in ogni momento”, lì si sono veramente trovati, hanno abbandonato le loro paure. E qui, volendo, ritorna il discorso per cui farla avvicinare a Damiano, allo stato attuale, non ha senso.
L’affidamento del bambino è più un “soddisfare” una necessità del suo compagno (e quindi è una scelta terrificante già solo per quello, nessuno dovrebbe fare qualcosa solo per far felice qualcun’altro). Agnese dovrebbe più che altro cercare di allontanarsi da tutti invece che riempirsi così tanto di cose e persone.
Cecilia da quel punto di vista può essere molto molto interessante perché è donna non madre, rifiutata a suo tempo in amore (e per ora non sappiamo se ci sia/ci sia mai stato qualcun’altro), impegnatissima sul lavoro (per scelta o forse per necessità), è un medico davvero validissimo ed è un personaggio forte nelle fragilità che si vedono o si percepiscono.
Concordo, penso però che ci manchi tanto della parte di Andrea per capire qualcosa in più sul rapporto tra lui e Giulia. Io penso che lei in lui vedesse la proiezione di quello che sarebbe voluta diventare, lo vedeva come una guida, come qualcuno a cui tendere e quando sei tanto coinvolto capita che scatti qualcosa (almeno da parte di lei che vedeva tutto ciò in lui), poi se dall’altra parte ad un certo punto non trovi più “resistenza”, ti convinci che sia amore corrisposto. Lei gli corre dietro da persona palesemente infatuata/professionalmente innamorata, ad un certo punto lui abbassa le barriere e lei crede sia amore… Quando Andrea perde la memoria, Giulia dice che era da poco che avevano una relazione e lei sembrava davvero felice di ciò probabilmente perché ignorava tante cose e lo aveva molto idealizzato (sia lui che il rapporto). Sempre in quel passaggio Lorenzo le dice che forse la perdita di memoria di Andrea può aiutare anche lei ad andare avanti, segno che davvero lei gli correva dietro ma lui non era poi così interessato.
In parte concordo perché si vede bene che Andrea ha paura di perdere la sua squadra e ha quindi paura anche di contaminazioni esterne (Damiano, appunto), dall’altra non posso fare a meno di notare che per chi spera in Giulia e Andrea può sembrare sempre e comunque gelosia in senso affettivo amoroso e non affettivo fraterno.
Siamo probabilmente ripetitive in due ma quello che c’era tra Giulia e Lorenzo era anche oltre l’amore, era un rapporto pieno e vero.
Alberto vorrebbe semplicemente cancellare con un colpo di spugna quei sei anni, si pente subito del finto tradimento ma non ne capisce davvero i danni su Delia. Lui di sicuro preferisce ferirla perché in qualche modo riesce a “discolparsi” per averle causato la sofferenza maggiore sei anni prima, insomma gli viene facile dare la colpa a lei perché gli sembra cambiata. Credo che Alberto abbia applicato anche al finto tradimento il suo “metodo” per superare i traumi: ci è passato in mezzo, non ha mai davvero capito cosa aveva fatto (anche a se stesso prima ancora che a Delia) e quando se la ritrova davanti lui torna indietro, si immagina quella Delia di sei anni prima, la vorrebbe come se la ricorda per ripartire da lì.
Aspettarsi che Delia stesse li ad aspettarlo in ogni caso mi sembra un’assurdità…
Mah pentirsi, Alberto di fatto finché non ha avuto di fronte la situazione di Luisa secondo me non ha realizzato che aveva sbagliato.
Detto questo, se nella coppia Delia è un’istintiva, un’impulsiva e tende a prendere fuoco facilmente, Alberto è decisamente il contrario, spesso è fin troppo lucido nel masochismo, è riflessivo, taciturno, chiuso, raramente si scompone, per questo la scena del jukebox è forse la mia prediletta perché simbolica.
Lo dico perché secondo me lei in preda all’istinto deve aver sposato Cesare. Già a Torino quando sono sul lavoro insieme, lei secondo me capisce pur non ammettendolo che non condividono nulla nemmeno il lavoro, le poche volte che diceva di amare Cesare, a Eva, a Virginia, sembrava lo facesse per convincere più se stessa che i suoi interlocutori. Se c’è una cosa buona di questo matrimonio, è esclusivamente data dal fatto che probabilmente Virginia troverà in Delia quello che cerca da tutta una vita e che Cesare non le ha mai dato, ma per il resto è un matrimonio decisamente inesistente…
Si penso che Giulia con Andrea si sia raccontata un’eterna favola, ma che di reale aveva poco, idealizzazione, innamoramento professionale, ma non amore. E’ stato per anni qualcosa di astratto (e credo che è vero che sappiamo poco del punto di vista di Andrea, ma che lui avesse ceduto da poco la dice lunga sul fatto che malgrado fosse cambiato amava ancora la moglie) e poi quando è diventato concreto, sapeva di astratto lo stesso.
Infatti non credo che Lorenzo fosse geloso di Andrea, lui aveva paura di essere rifiutato e di esprimere i suoi sentimenti.
Secondo me quello che lega Agnese a Davide è un legame tossico: lui non mi è mai piaciuto e non solo perché antagonista ma perché Agnese dipendeva da lui.
Si Cecilia è molto interessante e penso che la sintonia e l’empatia che si è percepita con Alba sia stata segnale di quello e non del volerne portare una dalla sua parte. Con lei si che si è percepita anche un’Agnese diversa, quando le ha detto dopo la consulenza che era sempre la migliore, perché era una cosa sentita.
Anche a me è sempre sembrata una cosa assurda però probabilmente è figlia delle insicurezze e dell’immaturità di Alberto. Realizzare lo sbaglio no, però io lo vedevo pentito subito dopo che Delia aveva scoperto il tradimento, poi lui è passato oltre e probabilmente si è raccontato che lo aveva fatto per lei e per la sorella. Alberto è incredibilmente masochista, su questo non c’è nemmeno un dubbio.
Credo che Delia abbia sposato Cesare giusto perché lui era lì, non perché ci fosse un sentimento (anche se lei dice di amarlo). Non hanno nulla in comune (e questo potrebbe anche non essere un ostacolo) e non fanno nulla per costruire qualcosa assieme, nè sul lavoro nè in privato, sono due essenze messe vicine che restano sempre due essenze, non si mescolano mai, nemmeno un po’. Essersi trovate così, in modo un po’ bizzarro e senza volerlo, rappresenta la vera svolta per Delia e Virginia, il loro è un rapporto che può svilupparsi divinamente.
Lei credeva tanto in quella favola ed è per questo che secondo me più di qualcuno punta su Andrea e Giulia come ship, visto dal lato di lei è veramente un’adorazione continua, quasi una simbiosi che però da parte di lui è non corrisposta. Dalla parte di Andrea sappiamo davvero poco però è più che chiaro che lui avesse da sempre gli occhi sulla moglie/ex moglie.
Lorenzo aveva paura di se stesso in primis e di un rifiuto poi, era una persona che ostentava una sicurezza che in realtà gli apparteneva molto poco, alla fine non deve essere stato facile per lui amare ed aspettare Giulia per dieci anni (anche se nel frattempo comunque lui ha avuto altre storielle ma lei era chiaramente l’unica che avrebbe voluto al suo fianco).
Agnese e Davide probabilmente stanno assieme per necessita di lei che però nel frattempo è molto poco chiara con se stessa (fondamentalmente perché sa di essere ancora innamorata di Andrea). In tutto ciò Davide si fa andare bene la situazione, anche loro sono due solitudini messe assieme che restano solitudini, a cui si aggiunge anche la terribile idea di prendere in affido un ragazzino.
Cecilia sembra avere un grande animo ed anche una grande umanità, sembra una persona di quelle che non ti fanno i complimenti se non te li meriti, che crede nel suo lavoro ed ambisce a farlo ogni giorno meglio. È per questo che spero non si appiattisca entrando nel triangolo.
Anche Delia deve crescere. Insomma è un’antesignana, ma è incline parecchio ai colpi di testa e in questo Alberto invece la compensa. E trovandosi a “crescere” Virginia, che non è più una ragazzina ma nemmeno del tutto un’adulta, diciamo che un po’ si dovrà contenere, essere più riflessiva. E’ un esempio sicuramente perché è tosta ma è anche una “testa calda” sotto certi aspetti. E’ una che rischia parecchio indubbiamente ed è decisa, diciamo che il primo può essere un pregio ma anche un difetto. Con una giovane donna a cui far da madre, padre e mentore (tre ruoli in uno sono una grande sfida) Delia dovrà sicuramente imparare a “dosarsi”. In questo “campo” è Alberto invece che può insegnarle qualcosa perché lui è più riflessivo.
Sai la cosa comica della “coppia” Delia-Cesare e di quel poco che si vede di loro (perché sono caratterizzate tutte le altre coppie Delia-Alberto in primis, Karen-Alberto, Beatrice-Cesare) è che sembrano essersi sposati per lo stesso motivo (inesistente): una apparente infatuazione professionale reciproca di quello che ognuno dei due appariva agli occhi dell’altro.
Poi la cosa tragicomica che mi hanno trasmesso è che anche quando la professione apparentemente sembrerebbe un collante, spesso non lo è: secondo me è sempre stata la cosa su cui erano più distanti. Non era tanto il privato (quel poco che si è visto) a casa a sconvolgermi, quello era banale e scontato: Delia amava Alberto e Cesare non conosceva il significato del termine privato perché non si sapeva proprio muovere nel privato, ma il lavoro che teoricamente doveva essere l’ambiente comune: li erano più lontani che mai, un approccio al lavoro completamente diverso, estranei più che mai anche li. Secondo me il personaggio femminile più immaturo è Serenella in un certo senso che corre dietro ad un uomo per il quale non ne vale la pena, non la ama e non crescerà mai. E invece il personaggio femminile più risolto è Eva: poche scene ma per una donna risolta e forte, ma anche empatica e dolce. Non penso sia un caso l’abbiano affiancata a Serenella ad un certo punto.
Credo che sarebbe banale che Cecilia venisse fuori come una che si è buttata sul lavoro solo perché delusa da un uomo da cui era stata rifiutata: sarebbe un cliché odioso.
Cecilia viene vista con l’occhio del pregiudizio, basti vedere come Riccardo risponde ad Alba su di lei: lui deve mettere in evidenza che la reputa odiosa come persona (che poi nemmeno la conosce davvero) e Alba è costretta ad evidenziargli la domanda in senso professionale e li riesce ad essere obiettivo. Che poi sia chiusa può dipendere da molti aspetti compreso il fatto che non li conosce nemmeno bene, considerando che poi come giustamente lei mette in evidenza loro fanno gruppetto. Io penso sia una tipologia di donna molto moderna che può stare antipatica se la guardi in superficie ma che è molto interessante perché vedendola in contrapposizione ad Agnese se ci pensi non è Cecilia a perderci, ma hanno messo in realtà in scena un personaggio che pone in evidenza il grande limite di Agnese: l’autosufficienza, Cecilia forse superficialmente vista come antagonista, può essere positiva per Agnese perché fa uscire quest’ultima dal suo guscio.
Ad Agnese di fatto la cosa che farebbe realmente bene è starsene da sola probabilmente.
Che dire per descrivere Lorenzo basta la “nostra” Elisa dopo che i due sono stati insieme, con la sua schiettezza in quel caso non arrogante, ma azzeccata “Fai tanto il figo ma a quella a cui tieni non sai dirlo”…
In ogni caso a me piaceva il suo carattere anche ironico, un po’ piacione, in parte era una maschera, perché era meno sicuro di sé di quello che sembrava, però per esperienza le persone autoironiche e che non si prendono troppo sul serio spesso sono le migliori.
Se penso alle scene dei dieci anni prima, per lui è stato davvero colpo di fulmine, infatti a me ha emozionato molto la scena dell’ecografia: un futuro papà che da medico fa l’ecografia alla madre di suo figlio e donna che ama. E’ di una grandissima emozione per lui sicuramente.
Quello che emerge da Andrea post morte Mattia è che si fosse allontanato da tutti: da Agnese, da Carolina, dai colleghi etc…
Che Giulia si fosse accontentata di un uomo che non era davvero coinvolto ti dà ancora una volta la misura di quanto fosse infatuata ma non innamorata. Una donna innamorata vuole qualcuno che la ricambi.
Sicuramente anche Delia non è completamente matura, alla fine quei sei anni che non sono stati al fianco di Alberto hanno un po’ “limitato” sia lei che lui, non perché avessero bisogno fisico l’uno dell’altra ma perché comunque sono ed erano l’una la spalla dell’altro, c’è proprio un completamento quasi pieno tra loro. Alberto dalla sua ha anche una minima esperienza con Mario, che è sì nettamente più piccolo e meno complesso di Virginia però comunque non è biologicamente figlio suo ed è anche nato in una situazione “problematica”. Non so perché ma ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere un’interazione tra Virginia e Mario, non come fratelli ma proprio come due persone.
Delia e Cesare sono completamente distanti, da qualunque parte si voglia guardare il loro rapporto, non c’è una cosa che li lega, un pensiero, un’idea. Sul lavoro lui è concentrato sul trapianto, lei invece lavora in parallelo su qualcosa di un po’ differente quando, in teoria, avrebbe dovuto dare un apporto fondamentale al trapianto secondo il piano di Cesare.
Serenella ha un po’ la sindrome della crocerossina: insomma, sa anche lei che Ferruccio non cambierà mai, eppure ci prova e lo fa probabilmente più per masochismo che per altro. Personalmente non ho mai capito cosa ci vedesse lei in lui e ho capito ancor meno tutto il suo desiderio di provarci fino in fondo con chi non l’ha mai meritata. Eva, di contro, è proprio la donna più forte e determinata, ha pochissimo screen time eppure ha sempre delle scene belle e significative, soprattutto.
Confesso di avere sempre la paura dei clichè, soprattutto quando i personaggi sono tanti e lo spazio di una puntata è poco. Cecilia come personaggio sulla carta “soffre” terribilmente il fatto che ce l’hanno presentata da subito come la rompiballe di turno (nella 2×1 quando chiedono un consulto ad infettivologia Riccardo dice proprio “mi hanno detto che l’unica disponibile è una mezza matta”), per cui l’apertura deve essere in gran parte nella mente di chi guarda: se si guarda tanto per, Cecilia sarà sempre quella che vuole mettersi in mezzo in tutti i laghi e tutti i luoghi quando non è così.
Agnese ha la fortissima necessità di (ri)costruirsi da sola perché non l’ha mai fatto ed ha invece preferito riempirsi di cose e persone nel tentativo di pensare il meno possibile. Per questo la scelta di prendere in affido Manuel è deleteria per lei: non è un ripartire dopo Mattia, è proprio un sostituire quel dolore mai metabolizzato con un altro bimbo.
L’autoironia di Lorenzo era una delle cose più belle e Elisa l’aveva sicuramente ben inquadrato.
Esattamente! E anche vedendo quella scena viene sempre più da chiedersi perché quella bimba non sia venuta alla luce, perché abbiano sentito la necessità di non farci vedere un lato inedito di Giulia, ovvero quello materno. Lei comunque è cresciuta molto in fretta perché ha dovuto occuparsi del fratello, della madre tossica…ripartire dal frutto dell’amore con Lorenzo sarebbe stato bello.
Sicuramente l’allontanamento da tutti è una delle poche cose che sappiamo di Andrea post morte di Mattia ed è esattamente quello il fatto a cui facevo riferimento quando ho detto che Giulia lo aspettava e lui ad un certo punto non ha più opposto resistenza: da qui la poca maturità di Giulia che comunque si è accontentata di veder realizzata la sua “favola idealizzata” ed il poco trasporto di Andrea che ha ceduto giusto perché si era allontanato da tutti.
Mah quei sei anni lontani personalmente credo siano stati positivi e negativi allo stesso tempo.
E’ lo stesso gesto di Alberto ad essere brutale da una parte ma anche altruista dall’altra: l’ha ferita moltissimo inscenando quel tradimento ma allo stesso tempo teneva più di chiunque altro al fatto che lei non rinunciasse agli Stati Uniti. E forse Delia non avrebbe fatto le esperienze che ha fatto se non ci fosse andata e non sarebbe cresciuta così.
Sono positivi perché se dopo sei anni (che sono tanto tempo senza che i due si vedessero mai) i due si amano come prima, anzi forse anche di più – di certo Alberto non ama di meno, anzi – vuol dire che è un sentimento intenso e profondo.
Sono negativi perché comunque da parte di lei poteva “vincere” il rancore più che il dolore. Invece è sempre stata più addolorata che arrabbiata con lui. E poi i due hanno comunque avuto la fortuna di ritrovarsi.
Su Delia e Cesare è così e sinceramente non dipende solo dal non amore di lei, piuttosto dal fatto che Cesare nel privato è così con tutti: di fatto è anaffettivo, decisamente arido.
Credo che volessero mettere in scena una Giulia completamente slegata dal passato: volevano toglierle tutto quello che riguardava Lorenzo, compreso la loro figlia, per “prepararla” per Damiano, come se fosse un nuovo personaggio. Purtroppo però si può già dire che è un esperimento fallito.
E lo è perché Giulia è sempre stata dipendente da Lorenzo (a livello sentimentale ma anche a livello lavorativo, a livello caratteriale, in tutti i sensi) e far uscire di scena lui ha significato “far uscire di scena” anche lei. Hanno sottovalutato quanto l’uscita di lui avrebbe danneggiato anche lei. Di fatto ormai ha pochissimo screen time con scene quantitativamente e qualitativamente di basso livello. Sfortunatamente per lei che è rimasta (perché purtroppo così ci ritroviamo con un personaggio che non funziona e che a differenza degli altri ha perso la sua perfetta metà), lui era l’unico uomo che faceva per lei. Appunto la maternità sarebbe stata comunque interessante, era l’unico sbocco possibile in cui Giulia avrebbe avuto ancora un senso, perché sarebbe stato come tenere in vita ancora Lorenzo simbolicamente e vederla alle prese con un’esperienza interessante per lei.
Personalmente li considero negativi dal punto di vista della lontananza mentale ed emotiva, da lì, da quei sei anni, però è scaturita una crescita enorme di Delia e quindi da quel punto di vista sono stati positivi. Quei sei anni sono un po’ il bello e il brutto di tutto ciò che viene dopo, Alberto paradossalmente ferendo terribilmente Delia le ha dato le ali per volare ancora più su. Questo non vuol dire che sia stata una scelta corretta ma è sicuramente stata una scelta fatta anche per amore. La vera fortuna è stata poi ritrovarsi e (ri)scoprirsi ancora innamorati, di certo la loro non era una storiella e questo è più che evidente appena si rivedono.
Cesare è un medico e stop, la sua fortuna è palesemente la medicina, l’unica capace di smuovergli sentimenti anche profondi, cosa che non succede con nessun’altro.
Esattamente! E il problema sta anche nel fatto che non stanno esplorando il suo dolore ma la stanno proprio usando per Damiano, come stanno usando lui per lei. Quello che mi disturba abbastanza è che con un figlio lei comunque avrebbe potuto costruirsi una vita amorosa/affettiva con un altro personaggio (che poteva tranquillamente essere Damiano), quella bambina sicuramente le avrebbe ricordato per sempre Lorenzo ma non le avrebbe impedito di ricostruire anche un amore, nessuno l’avrebbe considerato tradimento nei confronti di Lorenzo se avessero gestito bene il tutto. Invece così, al momento, sembra proprio che abbiano fatto fuori padre e figlio perché così Giulia può avvicinarsi a Damiano.
Si non era una storiella e devo dire che è molto interessante la storia di un amore che sopravvive agli anni come nel caso di Delia e Alberto o che si sviluppa e di cui si prende coscienza dopo anni e parlo di Giulia e Lorenzo. Oppure che si sfascia dopo un lutto come quella di Agnese e Andrea che comunque ho sempre trovato meno “convincenti” di Giulia e Lorenzo.
Shippo la coppia Lazzarini-Giordano anche perché credo abbiano rappresentato bene questo amore da parte di entrambi, anche da parte di Giulia, che in fin dei conti andava sempre da Lorenzo, ma che non capiva che era lui il suo vero amore: per quanto il fandom di Andrea potesse volerla con lui, credo che i comportamenti di lei nei momenti decisivi facessero capire chi amava davvero.
Riguardo a Delia e Alberto, io non so quanto la lontananza mentale ed emotiva sia sempre e comunque negativa: io penso che vari da coppia a coppia. Scrivere di una coppia e raccontarla in una fiction è sempre problematico perché anche se la coppia è pensata come un qualcosa di unico, è fatta pur sempre di due persone che hanno tempi e modi di maturazione differenti e per Delia e Alberto questo è valido più che mai.
Ci sono sicuramente determinate tappe che si deve percorrere da single prima che in coppia.
Sono tutte storie che hanno/avevano tanto da dire perché sono profondamente intrise di una realtà che non è poi così distante da tante realtà “reali” (gioco di parole terribile, lo so, però spero renda l’idea). Secondo me per il discorso Andrea Agnese ci mancano alcuni elementi, Giulia e Lorenzo li abbiamo davvero visti crescere anche se non abbiamo visto cosa è successo in quei dieci anni, Andrea e Agnese paradossalmente li abbiamo visti meno e li conosciamo meno come coppia, resta comunque evidente il fatto che fossero molto legati nel passato (e che lo sono tutt’ora) ma ci manca il punto di frattura che potrebbe farci capire perfettamente i comportamenti e gli allontanamenti che da lì sono scaturiti.
Giulia sapeva che Lorenzo c’era sempre per lei, per capire che lui era il suo amore ci ha messo tanto anche perché probabilmente idealizzava troppo Andrea e lo vedeva davvero come l’uomo perfetto, salvo poi rivolgersi comunque a Lorenzo, come se lui fosse davvero il suo punto di riferimento e la sua guida.
Sì, in effetti mi sa che hai ragione e che dipenda dalla coppia che si prende in esame. Scrivere di una coppia secondo me è sempre molto più difficile rispetto che scrivere di un singolo che interagisce con altri perché è un attimo che ti ritrovi con uno dei due personaggi stravolti solo per farlo quadrare nella coppia (e ovviamente tutto peggiora se ci sono triangoli). Le coppie sono più o meno ovunque nelle fiction ma paradossalmente ci vuole più coraggio a scrivere una coppia, la sua evoluzione, gli incontri e tutto il resto piuttosto che puntare le luci solo su un personaggio principale amorosamente slegato dagli altri.
Si è molto difficile scrivere di una coppia sicuramente. Ad esempio nel caso di Lorenzo e Giulia, se devo trovare un neo è che lei probabilmente è sempre stata più dipendente dal personaggio di lui rispetto al contrario. Lorenzo preso singolarmente come personaggio è superiore a Giulia, ma perché era proprio il migliore di Doc a livello assoluto, però la coppia quadrava alla perfezione come nessun’altra in Doc e magari “copriva” anche certi limiti di Giulia. Lorenzo nella sua imperfezione era perfetto in tutto, in coppia con Giulia, con la sorella, anche nel legame che lo univa a Andrea e a tutti gli altri. Per non parlare del fatto che scoprire di diventare padre, lo ha reso luminoso e solare come mai si era visto. Credo che il singolo non si debba mai perdere nella coppia, deve mantenere la sua forte individualità ed essere sviluppato come personaggio singolo per poi completarsi con il personaggio con cui andrà a fare coppia. Ma vale anche per le amicizie raccontate nelle serie televisive: ad esempio a Doc dovrebbero raccontare un’amicizia che se mettessero in scena sarebbe la migliore di tutte a mio parere e parlo di Alba ed Elisa e invece così non è. Le due sono molto differenti e sarebbe qualcosa di estremamente interessante invece la competizione e i pregiudizi di Elisa unite al diverso temperamento e sensibilità delle due ha sempre bloccato il tutto. Andrea e Agnese paradossalmente non mi hanno mai convinta davvero per i motivi detti. Non si è mai capito perché dovesse essere solo Andrea nel passato, nel presente, nel futuro a fare i passi decisivi per riunirsi ad Agnese e non il contrario. Per me la coppia deve trasmetterti di essere tale anche quando coppia non è, anche quando ci sono le difficoltà.
Delia e Alberto non solo dopo quei sei anni si amano ancora ma sorprende il fatto che siano due facce della stessa medaglia, sono complementari pur con un diverso approccio al lavoro.
Mettere il personaggio o meno in coppia secondo me dipende anche molto dall’identità del personaggio, da come è scritto, di quello di cui ha bisogno.
Lorenzo era il personaggio scritto meglio di tutta la serie, non se ne trova un altro del suo spessore, anche tutta la sua storyline è stata sviluppata bene a prescindere dalla coppia con Giulia. Diventare effettivamente padre sarebbe stata la ciliegina sulla torta di cui però è stato privato sia come singolo sia in coppia.
Sì, vale per ogni rapporto interpersonale, nessuno dovrebbe perdersi dentro un rapporto, anzi quel rapporto dovrebbe quasi portare all’esaltazione delle caratteristiche che sono già presenti in un personaggio e alla limatura dei difetti grazie all’altro personaggio che fa parte del rapporto di coppia (amoroso o non).
Potrebbero decidere di mettere in scena l’amicizia tra Elisa ed Alba però effettivamente le hanno sempre fatte apparire come molto distanti anche sul lavoro, forse allo stato attuale potrebbero raccontare una specie di amicizia tra Elisa e Carolina ma prima bisogna liberarsi dell’ombra del triangolo con Alba e Riccardo.
Provando a dare una spiegazione direi che è perché Andrea si è allontanato prima da tutto e tutti dopo la morte di Mattia ma in realtà torniamo sempre nel fatto che non sappiamo davvero come siano andate le cose. Agnese gli dice che lui si è subito allontanato e che non sono riusciti a riavvicinarsi però credo che la colpa non possa essere data solo a lui.
Delia e Alberto sicuramente si completano, sono presenti ma non asfissiano l’altro.
È esattamente così che la penso anche io.
Sicuramente se c’è una cosa che accomuna tutti questi personaggi maschili: Alberto di Cuori, Andrea, Lorenzo, Riccardo e Gabriel di Doc e secondo me promette bene anche Marco di Lea è che finalmente è stato superato il cliché per cui l’uomo anche nelle fiction e nella coppia deve essere il maschio alfa, l’uomo forte, quello che non può essere fragile, vulnerabile e che non deve commettere errori soprattutto se è in coppia o che i suoi errori valgono sempre di più.
Questi sono tutti personaggi che sono vulnerabili e che spesso feriscono magari perché feriti e secondo me è importante che finalmente anche con gli uomini siano stati superati certi vecchi schemi.
Alberto si trova a vivere un’esistenza per cui qualcuno con meno equilibrio di lui probabilmente sarebbe crollato da un pezzo. La Stessa Agnese riconosce ad un certo punto che il dolore di Andrea vale tanto quanto il suo e non è certo di poco conto solo perché lei era la madre e Andrea “soltanto” il padre e anche Marco Colomba si prospetta interessante sotto questo aspetto (pur con la caterva di errori commessi).
Fondamentalmente Alba ed Elisa sono agli antipodi sotto tutti gli aspetti: caratterialmente, a livello di reazioni, di comportamenti, di approccio al lavoro e all’amore.
Elisa ha un carattere deciso e schietto ma secondo me è anche una maschera che ormai lei indossa con talmente tanta naturalezza che fa parte intimamente di lei. Quella tendenza che ha all’aggressività e all’arroganza talvolta sono un meccanismo per difendersi dalle delusioni e dai rifiuti.
Alba al contrario non indossa maschere, è uno dei personaggi più limpidi della serie (non mi ha mai sorpreso che Riccardo quasi baciasse la terra dove lei camminava e fosse tanto innamorato) e mostra le sue ferite senza nascondersi. E’ uno dei personaggi più risolti a livello personale, d’altro canto ora che la madre non c’è più credo si senta più libera di dimostrare quanto vale anche a livello professionale.
Se ci pensi entrambe hanno subito il rifiuto di un genitore, eppure hanno reagito in modo totalmente diverso.
Vero! E il fatto che non siano maschi alfa è incredibilmente affascinante perché la maggior parte delle volte nella vita normale in tanti hanno fragilità (diciamo che secondo me ognuno porta dentro di sé almeno una fragilità, una piccola crepa).
Alberto è sicuramente molto più forte mentalmente di quello che si può percepire a primo acchito, davvero un altro nei suoi panni si sarebbe già lanciato da un ponte.
Il fatto che Agnese se ne renda conto e ne prenda coscienza è molto bello sia dal punto di vista della storyline sia soprattutto a livello generale; come già dicevo Andrea probabilmente è un po’ vittima del pensiero secondo cui l’uomo è la colonna portante e quindi non può mai scricchiolare però questa barriera viene finalmente abbattuta.
Elisa ha certamente una maschera, è forgiata dalla vita così come Alba però ha deciso di reagire in direzione opposta. Ci sarebbe da imparare qualcosa per entrambe in un’amicizia che potrebbe vederle coinvolte perché sono veramente opposte sotto tutti gli aspetti. Partono da un evento che è lo stesso ma si sviluppano su strade completamente differenti.
Lea ancora non l’ho vista, stavo pensando di recuperarla.
Ormai il femminismo portato a livelli estremi (sbagliato anche quello, tanto quanto il cliché per cui l’uomo deve essere maschio alfa) “impone” quasi donne che nelle fiction devono apparire anche più toste del necessario per competere o essere all’altezza degli uomini e per nascondere delle fragilità, fragilità che poi vengono alla luce in casi estremi o in determinati ambiti. Prendi la Martelli, un vero pitbull: ma tu l’avresti mai immaginata con la figlia in braccio o nonna? Quella si è redenta praticamente solo prima di crepare, per dirla in parole povere, altrimenti si faceva dare del lei ancora dalla figlia…Di certo non aveva un grande istinto materno la chirurga ma sembrava un automa più che una persona…
Come se il personaggio femminile dovesse essere per forza scontroso e con un caratteraccio per essere forte…Approvo che sia finita in parte l’epoca delle eroine romantiche perché le favole sono fuorvianti, ma la caricatura di donne fin troppo toste a volte anche quella è un cliché…Per le donne ora c’è da trovare il giusto equilibrio tra la donna troppo angelica e quella che magari è un “trattore” con pochi sprazzi di follia.
Invece con i personaggi maschili la svolta finalmente c’è stata. Si Alberto ha tanti difetti ma sicuramente nessuno vorrebbe stare nei suoi panni: ha un’ enorme capacità di reggere la pressione, una forte tenuta mentale e il vero cruccio è non poter sfogarsi poi così tanto di queste pressioni che ha.
Su Elisa non ho mai capito quanto fosse il suo carattere e quanto la maschera. Secondo me a volte la maschera che indossa da sempre si è “impossessata” di lei. Quando ha scoperto e poi si è ritrovata davanti alla madre/sorella che mai l’aveva voluta, per giunta incinta, per lei deve essere stato difficilissimo.
Verissimo! Ed è deleterio perché veramente può diventare la norma pensare che bisogna essere forti in modo disumano (perché quasi mai empatiche, come la Martelli) per affermarsi. In questo Alba è un bellissimo personaggio: è eternamente fedele a se stessa, riparte sempre da sé, non pesta i piedi ma al momento di imporsi si impone con dolcezza e fermezza assieme. Nel cliché forse ricade Elisa che è molto scontrosa però credo che lo sia anche per il passato, la maschera che indossa le è penetrata sotto pelle e probabilmente alle volte prende il sopravvento molto più di quanto lei vorrebbe. Forse tutto sta nel trovare la crepa ed infilarcisi dentro per aprire il vaso di Pandora, alla fine anche la Martelli era certamente umana sotto tutta quella scorza ma non ce l’hanno quasi mai fatta vedere (poco nella videochiamata con Edoardo e anche nel discorso con Alba prima di morire).
Alberto ha sempre il problema di dover anche sottostare a certe aspettative, alcune anche non esplicitate ma inconsciamente molto presenti, e da lì parte anche la mancanza di valvole di sfogo. Accumula tanti sentimenti e non scoppia quasi mai.
Forti in modo disumano per poter competere con gli uomini alfa, perché il sottotesto è quello. Basti pensare al fatto che Giulia considerava Andrea un mentore in tutto e per tutto, ripeteva anche le stesse parole ai pazienti, invece Lorenzo era divertente e simpatico anche con i pazienti. Penso che la figlia della Giordano e di Lazzarini avrebbe avuto un carattere tutt’altro che banale con due genitori così. Forse per la Martelli era davvero la sua essenza, perché il ruolo di madre non sembrava roba sua, ha messo al mondo una figlia, ma non era un genitore e alla fine la figlia quando è diventata adulta a sua volta ha capito che sua madre era così e che forse le era andata bene a crescere con il padre.
Alba tra parentesi non ci andò leggera con l’attrice anzi, Elisa non avrebbe fatto di meglio.
Elisa ha profondamente paura di essere ferita, lo è già stata con la vera madre, poi con Gabriel anche se lui non voleva e ora prenderà un’altra “bastonata” con il prete quindi si può anche capire il suo meccanismo di difesa, non condivido il suo modo di reagire, ma posso capire che sia molto sul chi vive. Sicuramente nessuno è riuscito mai a entrare abbastanza in profondità tra le ferite di Elisa per farle capire che chiudersi non era la medicina migliore, nemmeno Gabriel che comunque ha sempre avuto anche i suoi di problemi.
Infatti io penso che nella seconda stagione Alberto raggiungerà definitivamente il punto di non ritorno e ad un certo vorrà riprendersi la sua vita, anche per questo sarebbe utile una gravidanza di Delia. Diciamolo la morte di Cesare non è una liberazione per Alberto solo perché è sposato con Delia, ma anche perché è l’ennesima persona che si aspetta qualcosa da lui.
Sì, era quello il sottinteso della frase. Giulia secondo me era completamente “assuefatta” dalla figura di Andrea: capita, nella vita, di trovare qualcuno che ispira talmente tanto da volersi quasi omologare a quella persona, agire, camminare, pensare, parlare tutto per farsi vedere, per farsi prendere in considerazione. In questo sicuramente lei mancava di individualità ma sicuramente era contenta, a suo tempo, di quello che Andrea l’aveva ispirata a fare, era contenta di rivolgersi ai pazienti in modo distaccato perché quello era ciò che faceva Andrea ed era la cosa giusta secondo lei. Andrea probabilmente era molto più di un mentore per lei, era qualcuno a cui tendere con decisione. La figlia di Giulia e Lorenzo probabilmente sarebbe stata un mix tra i due e questo l’avrebbe resa una bambina sicuramente “complessa” da capire sotto certi aspetti.
Nella Martelli rivedo un po’ Cesare di Cuori, con la differenza che lei comunque ha affrontato in prima persona la gravidanza con annessi e connessi mentre lui no, si è “semplicemente” ritrovato una figlia in braccio. Alba sicuramente ora ha capito che crescere con il padre è stata la sua fortuna nella sfortuna di non aver avuto una figura materna.
La storia dell’attrice è stata bella perché ha portato alla luce il rapporto di Alba con la figura materna. Credo che la differenza tra lei ed Elisa, in quel caso, potesse essere il diverso approccio davanti al paziente. Non sappiamo cosa avrebbe fatto Elisa però sappiamo che Alba si è finta la figlia dell’attrice, in qualche modo è emerso molto del suo carattere in quella scena. Personalmente credo che Elisa non lo avrebbe fatto, probabilmente si sarebbe scusata, quello sì. Nel caso dell’astronauta, ad esempio, Elisa aiuta Riccardo ad attaccare le stelline al soffitto e poi quasi si sente in imbarazzo per averlo fatto quando Riccardo dice alla paziente che anche lei l’ha aiutato.
Elisa e Gabriel sono due personaggi molto feriti che si tengono dentro quelle ferite e si schermano dal dolore come meglio possono, forse quello che gli manca a livello di coppia è il dialogo profondo, il conoscersi davvero, l’aprirsi ma il carattere e l’orgoglio glielo impediscono il più delle volte.
Esatto! Cesare è proprio la persona che intendevo, lui inconsciamente mette tanta pressione ad Alberto, lo carica di aspettative e la sua morte sarebbe sicuramente un alleggerimento del peso che Alberto porta con sè. Spero che Alberto arrivi al punto di non ritorno anche perché credo che per lui sia finalmente giunta l’ora di guardare in faccia il presente ed il passato per decidere del futuro.
Si verissimo, quello che legava Giulia ad Andrea è esattamente quello che dici tu. Un grande amore è un compagno di vita, espressione quest’ultima che io amo particolarmente più di fidanzato, un complice, un alleato, qualcuno con cui dividere la vita pur mantenendo la propria individualità e Giulia e Lorenzo sono stati quello per anni. Le loro imperfezioni individuali secondo me collimavano alla perfezione insieme e loro figlia sarebbe stata il coronamento di tutto questo. Non mi sorprende nemmeno un po’ che Giulia abbia impiegato tanto tempo per capire. A volte poi si dimentica il suo passato, la madre tossica, il fratello, etc…Era difficile che sapesse riconoscere da subito l’amore.
Penso che in Andrea cercasse tutto fuorché un compagno di vita, qualcuno che forse colmasse le sue insicurezze, le mancanze che si portava dietro da lontano.
La Martelli e Corvara sono il classico esempio di due persone che hanno messo al mondo due figli ma non sono due genitori: entrambi in fondo per incapacità.
Era la carriera e il lavoro il loro habitat e non il resto.
Penso che tra le altre cose la prima stagione abbia proprio già preparato alla futura famiglia di Virginia con Delia e con Alberto.
Con Alberto Virginia ha delle scene e ha un rapporto personale, probabilmente lo conosce da bambina e si nota; quanto a Delia a volte ha saputo anche dare indicazioni educative importanti a Virginia e mi riferisco quando l’ha messa all’angolo dopo il licenziamento di Fausto e Virginia è andata a scoprire cosa faceva veramente lui e l’ha fatto riassumere e ha chiesto a Delia di riprendere un tirocinio. Li giustamente Delia è stata dura, ma Virginia aveva bisogno di quello o no? Ed è stata efficace…
Quello che caratterizza il personaggio di Alberto di Cuori e che comunque ti fa empatizzare più che mai con lui è che non ha scelto consapevolmente praticamente nulla nella vita: si è sempre ritrovato in situazioni che non aveva scelto e lui ha dovuto adattarsi. Essere sempre nell’occhio del ciclone e per un evento che ha scatenato di fatto tutto quello che è successo dopo: la morte del padre che poi ha in qualche modo portato a quello che è successo dopo. Non ha scelto secondo me nemmeno del tutto consapevolmente nemmeno il suo lavoro, anche se lo ama moltissimo, né la malattia della sorella, la sua gravidanza (alla fine anche Mario dovrà crescerlo lui e anche quello non lo ha scelto lui) etc.. Anche la presenza di Cesare credo sia stata spesso tossica e manipolatrice.
L’unica cosa positiva che non ha scelto è innamorarsi di Delia ma quello ovviamente
Giulia tra passato e presente ha affrontato un mare di disgrazie ed è lecito che abbia cercato conforto in Andrea piuttosto che in Lorenzo -che comunque da sempre è stato la sua spalla-.
Esatto, e questo sarà interessante anche perché comunque Virginia è apparentemente già grande ma dentro ha grandi insicurezze date dalla mancanza delle figure genitoriali; fare da genitori ad una ragazza già grande non è assolutamente una passeggiata e quindi anche a livello di scrittura delle sceneggiature sarà interessante vedere se e come svilupperanno la storia di Delia e Alberto + Virginia e Mario.
Vero, Alberto ha dovuto adattarsi a tutto praticamente, ha dovuto rispettare delle aspettative (anche abbastanza elevate, soprattutto in relazione alla sua età), non è sicuramente una vita facile quella di Alberto anche perché la sua unica gioia -oltre al lavoro, che però per lui secondo me non è gioia fino in fondo- è Delia e anche Mario probabilmente.
Io penso che Virginia abbia fatto il percorso migliore nella stagione e tutto da sola, contando su se stessa, inimmaginabile all’inizio e per una ragazza così giovane. Penso che quello che le sembrerà “strano” nella sua futura “famiglia” (ma strano in senso positivo) è che quella famiglia appunto che lei cercava nel padre cercando di attirare l’attenzione e quindi non in modo ortodosso (era così ribelle anche perché voleva provocare il padre e attirare la sua attenzione), ora la potrà avere non immaginandosela così (parentele non di sangue, gente che credeva di odiare etc…) ma in modo automatico nel senso che sarà naturale per lei avere quel calore familiare e tutte quelle cose che fanno di un gruppo di persone una famiglia e che prima provava a forzare le dinamiche (purtroppo per lei inutilmente) per avere.
Cesare le ha fatto dei danni non indifferenti considerando che lei aveva già perso la madre: crescere una figlia come ha fatto lui per carità…L’inadeguato era lui e le insicurezze le ha create a lei.
Di certo Delia sarà una madre meno istituzionale e meno distante, ma una persona con cui identificarsi e con cui il confronto, la presenza e l’affetto non mancherà mai. Non mi dispiacerebbe nemmeno un ruolo attivo di Eva, che per me è il personaggio più coinvolgente insieme a Virginia.
Virginia è probabilmente il personaggio con più potenziale di tutta la serie e concordo al 100% con la visione del futuro che proponi. Eva potrebbe effettivamente essere coinvolta in molte dinamiche perché è stata poco sfruttata in tutta la stagione e nella seconda potrebbe liberare le sue potenzialità anche nella vicinanza a Delia alle prese con una maternità ambigua perché indiretta e per di più non di un bambino in fasce ma di una ragazza già abbastanza grande.
Si e devo dire che malgrado Eva non abbia avuto una linea narrativa sua è un personaggio che è arrivato al pubblico con poche scene perché di forte supporto.
Non capirò mai perché Virginia sia stata affiancata a due amebe come Fausto e Rosa che proprio non trasmettevano nulla. Fortunatamente il suo personaggio era molto di più che essere legata a un banale triangolo.
Di certo c’è una bella energia tra tutte le donne a parte Beatrice, Luisa e Karen.
Eva nelle scene che la vedono coinvolta è sempre protagonista, riesce sempre a farsi sentire, porta un vento completamente differente, si vede subito che con un po’ di spazio in più, può lasciare il segno in modo ancor più deciso.
Vedendola dal lato positivo possiamo dire che Virginia è riuscita a staccarsi da chi le avevano affiancato, quindi vederla nel triangolo ci ha permesso di apprezzarla al 200% poi. Diciamo che è una magra consolazione, però è meglio del nulla, anche perché lei in quel triangolo stava davvero strettissima.
Credo che anche il “fattore” Fausto si ricolleghi alla sua ricerca di certezze e di sicurezze. Prima ci ha provato con il padre, poi ci ha provato con Fausto e di certo non è mai stato un vero e proprio interesse romantico. Credo dovesse essere tutto un percorso il suo, di superamento di due lutti, quello della morte della madre e quello dell’accettazione della vera natura del padre e del suo valore come Virginia e basta
Esattamente! Anche io ho questo pensiero!
E comunque la scena di inizio ultima puntata con il flashback su Virginia bambina non deponeva a sfavore di Cesare perché lui era empatico e nemmeno troppo istituzionale, poi però è venuta fuori la sua vera natura.
In ogni caso a fare il rewatch della serie quello che viene fuori sul rapporto tra Virginia e Delia è davvero che cresce impercettibile e in modo esponenziale nel corso della serie: insomma dalla apparente inimicizia e mal sopportazione della serie “tu vuoi sostituire mia madre”, lentamente il legame cresce e secondo me in qualche modo già nella prima stagione è quello di una madre e di una figlia. Delia comunque la “cresce” professionalmente e di fatto poi si ritrovano a casa e non dimentichiamo che Cesare tra l’America e altro raramente c’era o comunque faceva sentire la sua presenza. Ad un certo punto è proprio Delia a scuoterla anche in modo severo quando le dice se si è mai chiesta se lavoro fa il padre di Fausto e dopo quella sgridata c’è un po’ la svolta di Virginia che poi chiede al padre di riassumere Fausto e a Delia un’altra possibilità per il tirocinio. Penso che le due si siano ritrovate unite senza accorgersene. La cosa importante è che siano andate entrambe oltre il pregiudizio e il cliché riguardo a quello che rappresentava altra.
Oltretutto nell’ultima puntata Delia dice di essere preoccupata per Virginia perché è scossa segno che ha imparato a conoscerla ed è molto significativo anche il dialogo in cui Virginia dice a Delia che nessuno le dirà nulla quando si troverà un nuovo marito ma che lei ha solo un padre. E’ come se Virginia ormai si trovasse proprio rassegnata all’idea che non avrà mai uno straccio di affetto familiare: è come se le dicesse, non mi aspetto certo che quando lui muore, tu rimanga a farmi da madre. L’ultimo ostacolo da superare penso sia più che altro la reazione di Virginia alla coppia Delia-Alberto, ma non penso che per lei sia insuperabile.
Concordo su tutto e ti dirò che sosterrò sempre il fatto che Delia e Virginia nella convivenza forzata hanno trovato una persona fondamentale che non pensavano di poter trovare lì. Delia non si immaginava probabilmente di ritrovarsi una ragazza così in casa e Virginia di certo non voleva un surrogato della madre eppure hanno tirato fuori il meglio dalla situazione e a fine stagione sono cresciute entrambe.
Virginia ha una fragilità e una forza contemporanee che stupiscono e in Delia troverà di certo una figura importante quando il padre se ne sarà andato. Magari sulle prime saranno entrambe scioccate ma sono certa che l’esperienza maturata in tutta la s1 farà da apripista per un rapporto sano e vero.
Virginia alla fine conosce Alberto da molto tempo, sembrano avere un bel rapporto di confidenza e complicità e questo secondo me aiuterà anche l’inserimento di Virginia nella strana famiglia composta da Delia e Alberto (+ Mario).
Penso che i rapporti migliori in fin dei conti siano proprio quelli che nascono a caso, sia nelle fiction sia proprio nella vita.
Un legame affettivo di qualunque tipo, compresi quelli familiari di sangue anzi soprattutto quelli non li puoi forzare, devono nascere in modo naturale, a volte automatico in ogni caso senza obblighi. Perché poi quello che si sente è indipendente dal sangue o da altro.
E la dimostrazione è data proprio da Virginia: non ha certo trovato nel suo stesso sangue (nel padre) quello che cercava, ma in un’estranea che nemmeno voleva in mezzo ai piedi.
Esattamente, in quello sta proprio il bello del rapporto tra Delia e Virginia, è un rapporto costruito nel tempo, non facile da costruire ma è sicuramente un rapporto “per la vita”: mi pare chiaro che nessuna delle due ha voglia di lasciar andare l’altra e di staccarsi.
E comunque a quanto pare Pecci farà parte del cast di Cuori 2. Le riprese inizieranno in estate. L’avevamo lasciato moribondo, lo ritroveremo risorto?
Tra l’altro aveva pure scoperto la verità…
L’ho letto l’altro giorno e infatti volevo proprio chiederti cosa ne pensi…secondo me c’è per poco, non riesco a pensare che gli abbiano scritto un’intera stagione quando la scorsa era veramente ridotto male. Può sopravvivere magari giusto per fare sapere che sa la verità ma poi non vedo ulteriori sviluppi per lui, sinceramente…
E’ difficile immaginarlo in un’intera stagione. Insomma portava avanti la linea storico-professionale e in quella si è bruciato perché non è riuscito a fare il trapianto, nel triangolo di fatto non c’è mai stata partita, inoltre finisce la stagione più di là che di qua, mah…
Oltretutto non è un ostacolo a livello sentimentale però continuando a tenerlo nel cast lo sarebbe a livello burocratico perché il divorzio ancora non c’era (problema che hanno anche Enrico e Agata).
Come se non bastasse, secondo me diventa proprio una zavorra per i personaggi di Delia e Virginia. Non parlo a livello di ostacolo nel rapporto tra le due (le due in qualche modo hanno costruito un rapporto che penso sia privo di sovrastrutture se continuerà così, nel senso che Delia non mollerà Virginia solo perché Cesare muore eventualmente e Virginia non uscirà dalla vita di Delia perché comunque come potrebbe voler stare sola al mondo dopo che ha una famiglia finalmente), ma proprio anche a livello di crescita individuale e personale delle due, che non hanno bisogno più di lui, che è comunque sempre stato anche una figura quantomeno manipolatrice.
Oltretutto sarebbe una zavorra anche per Alberto e non parlo solo a livello personale, ma proprio professionale e per tutto il resto.
Esatto, alla fine io credevo davvero concluso il suo percorso anche perché se torna deve anche risvegliarsi si suppone, almeno che non giri solo pochi giorni da allettato e poi la scena della morte di Cesare.
Sì, il divorzio viene introdotto anni dopo quindi se lui si sveglia Delia gli rimane comunque accanto a prescindere.
Concordo pienamente: sarebbe davvero una zavorra per tutti, forse anche per se stesso in qualche modo visto che non ha fatto il trapianto e questo l’ha sicuramente distrutto mentalmente.
Si appariva comunque come un uomo sconfitto e stanco alla fine. Comunque voleva andare in pensione, diciamo pure provare ad essere quello che non era mai stato ossia il marito e il padre però a parte l’inadeguatezza anche li forse si è svegliato troppo tardi, avrebbe dovuto farlo prima.
A parte l’ostacolo sul divorzio, ma è sempre stato anche una zavorra per gli altri personaggi, un peso, con le sue manipolazioni, diciamo in qualche modo con i suoi ricatti morali. Chi è legato o lo era, ha fortemente bisogno di libertà, di fare le sue scelte e di vivere la propria vita e con lui ancora vivo non so se sarebbe fattibile.
Infatti. Io credo che non sia possibile per loro vivere se lui è ancora lì, è brutto da dire, ma davvero la morte di Cesare sarebbe quasi una liberazione per tutti loro (ovvio che inizialmente ci rimarrebbero male e sarebbero sconvolti però poi si instaurerebbero anche nuovi legami e tutto avrebbe più “respiro”).
Si è un personaggio che è limitante per il trio Delia-Virginia-Alberto e non parlo di un ostacolo sentimentale a Delia e Alberto (anche quello ma non sarebbero la prima coppia adultera), ma anche per Virginia che ora che ha fatto pace con il passato potrebbe viversi la sua vita con Delia.
Di fatto sarebbe limitante proprio per i singoli. A meno che non vogliano optare per la negativizzazione del personaggio.
Alla negativizzazione del personaggio non avevo pensato in effetti, però secondo me la morte sarebbe veramente una fine sensata per Cesare, sia per i tempi sia per i modi in cui avverrebbe.
Si anche per me. Anche se era Alberto ad essere visto come negativo durante la stagione visto che da molti era accusato di tradimento verso Cesare. Francamente l’ho sempre trovata una accusa giusta fino ad un certo punto. Insomma tradimento forse nella forma visto che ora c’è un matrimonio, ma nella sostanza?
Delia e Alberto non hanno mai smesso di amarsi in quei sei anni e ,lo si capisce in quello sguardo al primo episodio, lui mentre opera e lei che guarda.
Tradimento forse di un’amicizia? Di un allievo verso il suo maestro? Mah…
Oltretutto capirei se Delia avesse mai avuto chissà quale trasporto per Cesare ma nemmeno quello…
Esattamente. Come abbiamo detto tante volte, Delia e Cesare erano uniti dal nulla quindi alla fine il “tradimento” di Alberto può essere considerato tale solo per poco e formalmente solo perché c’è un matrimonio in mezzo. Paradossalmente Karen è più tradita di Cesare perché comunque Alberto sembra tenerci a lei (poco e solo inizialmente, prima di rivedere Delia, però secondo me un po’ ci tiene).
Che piacere leggere questi commenti, che analizzano con grande minuziosità questa splendida serie. Concordo su tutto ciò che avete detto in merito ad Alberto e Delia, dimostrazione che le anime gemelle esistono e che né il tempo né la distanza potranno mai separarle. Secondo me, inoltre, gli sceneggiatori sono stati molto bravi nel raccontarci la loro storia attraverso i flashback, portando noi spettatori a provare una sorta di “nostalgia” per l’amore che li legava. Non si può non fare il tifo per loro, sia perché il loro amore è talmente grande che, come giustamente detto da Sciortino, non vi si può rinunciare, sia perché Delia e Cesare non sono affatto una coppia innamorata e affiatata! Martari e la Fogliati hanno una sintonia straordinaria, che ho ritrovato in poche coppie di attori e questo sicuramente, come avete già detto voi, ha reso ancora più magica questa coppia. Concordo anche sul fatto che il personaggio di Gianni avrebbe avuto ancora tanto da dire, soprattutto per le sue qualità di fine osservatore. D’accordissimo anche su Cesare: il suo unico e vero amore è la medicina. E inoltre ho trovato inconcepibile che abbia svelato alla moglie la sua grave malattia solo quando stava praticamente per morire…anche questo secondo me è un “tradimento”, sicuramente meno grave di quello fisico ma lo è, perché denota una grande mancanza di fiducia nei confronti della persona che si è scelto di avere accanto. L’unica ad essere a conoscenza di tutto è Beatrice, e questo la dice lunga su chi sia veramente la donna della sua vita! Un punto su cui gli sceneggiatori avrebbero potuto darci qualche informazione in più è il motivo per cui Cesare fosse all’oscuro del fatto che Delia era la promessa sposa di Alberto. È anche vero, però, che in uno dei flashback Alberto dice a Delia di salutargli i suoi genitori, nonostante ancora non li conosca. Chissà, forse avevano tenuto la loro storia segreta ai familiari e alle persone più vicine, fuorché a Luisa. Oppure ne sapremo qualcosa in più nella prossima stagione, che tra l’altro ho letto avrà una veste completamente rinnovata: chissà cosa vorrà dire? Sarà ambientata qualche anno dopo rispetto alla prima, come ipotizzavate anche voi, oppure ci saranno nuove sfide mediche oltre al trapianto? Staremo a vedere.
Grazie per il commento!
Inizialmente avevano parlato di una conversione da serie tv in primetime a serie tv daily, quindi qualcuno ha pensato che potrebbe essere quello il rinnovo operato. Probabilmente entreranno in gioco altre sfide mediche, resta da sciogliere il nodo “Cesare” per capire se sopravvivrà oppure no…
A me non sorprende poi tanto che Cesare fosse così tanto all’oscuro di tutto. Mi spiego, da una parte può essere una licenza narrativa un po’ strana, dall’altra è rappresentato come una persona votata solo al lavoro: insomma per Cesare è sempre esistito solo Cesare e lui si rispecchiava solo nel suo lavoro. Anche le persone a cui ha dato valore sono quelle che in qualche modo erano funzionali ai suoi interessi lavorativi. Nessuno è stato immune da tutto questo: a partire dall’affetto teoricamente più vicino, ossia la figlia, arrivando all’ultima infermiera dell’ospedale.
L’unica persona davvero importante per lui era Beatrice e a me piacevano anche parecchio insieme perché lei era l’unica con cui davvero si prendeva non solo sentimentale, ma anche proprio intellettualmente, a livello di ambizione, forse era l’unica con cui davvero era la miglior versione di se stesso, forse perché l’amore è amare qualcuno per quello che è e Beatrice lo amava per quello che era condividendo anche i suoi ideali e i suoi progetti. Ma anche li Cesare era ambiguo: se Beatrice era chiaramente la donna della sua vita (e lui lo era senza dubbio per lei) e lo dimostra proprio durante la malattia, quella è forse la scelta sentimentale più chiara del personaggio, d’altro canto in qualche modo “manipola” anche lei usando i suoi sentimenti.
Non è un manipolatore nel senso più negativo del termine però lo è. Personalmente non mi dispiacerebbe se iniziasse nel 1970, con un salto cronologico che ci permette di vedere magari nuovi equilibri o nuove storyline: intanto potremo vedere Serenella con suo figlio già grandetto, ci sarebbe il divorzio quindi magari Cesare e Delia e Mosca e la moglie possono averlo, Karen scomparsa perché nn credo più di tanto che sia incinta…Oppure comunque se dobbiamo vedere Cesare di nuovo in piedi visto che era più morto che vivo un minimo di tempo dovrà essere passato. Insomma il trio protagonista credo sia confermato, ora vedremo gli altri….
Cesare trova nella sola medicina il punto di contatto con tutti, in primis con Virginia a cui si (ri)avvicina in occasione del periodo che lei passa in ospedale e anche nel momento in cui lei ripete per l’esame. È un uomo con un grande amore (forse anche un po’ ossessione, nel senso “buono”) per la medicina, e tutto il resto, per lui, viene dopo, compresa Beatrice con cui comunque aveva un rapporto che definirei amore o quasi.
Il divorzio sarebbe una benedizione un po’ per tutti, anche se non so se la moglie di Mosca lo lascerebbe andare e se lui effettivamente divorzierebbe (anche se lui sarebbe sicuramente molto più propenso di lei). Sarei molto curiosa anche io di vedere Serenella con il bimbo soprattutto per vedere se hanno sfruttato bene le battute tra Serenella ed Eva e se hanno quindi approfondito “l’amicizia”/la conoscenza tra le due.
Certo è che se dobbiamo avere Cesare vivo e vegeto, deve per forza essere passato del tempo. A quanto sembra, comunque, dovrebbero essere cambiati gli sceneggiatori o parte del reparto sceneggiatura.
Io non riesco a vedere più Cesare con un posto nella serie se è vivo, sarebbe fuori posto ovunque. A parte che ha scoperto la verità, ma sul lavoro voleva andarsene in pensione, la figlia bene o male avrà forse una sua linea narrativa anche più indipendente, per Delia e Alberto sarebbe un ostacolo fermo restando che c’è anche il problema Karen. Lui di fatto portava avanti la linea storica, ma la linea storica di una generazione che è vecchia rispetto alla nuova che avanza.
Quella magari non è nemmeno una cosa negativa, che siano cambiati parte degli sceneggiatori purchè si ricordino cosa hanno scritto prima….
Infatti pensavo già alla morte di Cesare, proprio perché ha esaurito le sue linee e, tra l’altro, era palesemente più morto che vivo, quindi direi che anche io opterei per la sua morte. Mentre su Karen non so cosa pensare, potrebbe tranquillamente non essere incinta e sa che Alberto non la ama quindi spero che non vogliano sfruttarla per allungare un triangolo/quadrato che in realtà non esiste e non è mai esistito.
Sai io nel caso di Karen/Delia al limite opterei per un capovolgimento delle cose. Una che finge di essere incinta ma non lo è e l’altra (Delia) che lo è rimasta in quel seminterrato visto che Delia e Alberto comunque sono stati insieme e un senso deve averlo avuto aver fatto scoppiare la passione visto che sono i protagonisti comunque. Certo in tal senso però la storia dovrebbe ricominciare senza salti temporali.
Il capovolgimento potrebbe effettivamente esserci e sarebbe anche uno spunto narrativo interessante però appunto non ci potrebbero essere salti temporali.
Io Cesare al limite riesco a questo punto ad immaginarlo presente solo con una deriva negativa del personaggio. Non essendo mai stato né un santo, né un buono a tutto tondo, ma nemmeno un cattivo, scoprire di essere stato tradito per lui potrebbe davvero ribaltare le cose e magari allearsi con Karen, oltretutto anche Luisa aveva parlato….
Bisogna dire che Delia avrebbe lasciato Cesare per ben due volte, una volta dopo che era riscoppiata la passione con Alberto, l’altra poco prima di scoprire la malattia di Cesare
Vero, potenzialmente potrebbe esserci un’alleanza tra Cesare e Karen, magari anche con la complicità di Luisa (che è, probabilmente, quella da temere di più, nonostante tutto).
Delia la sua scelta l’aveva praticamente fatta, poi ha scoperto della malattia ed è tornata da Cesare, ma spero comunque che non vogliano allungare troppo la situazione e che optino o per la morte di lui o, a questo punto, per la deriva negativa di Cesare. Se Karen non fosse stata così marginale, potrei dire che magari hanno pensato di fare effettivamente morire Cesare per sostituirlo con lei come terzo incomodo tra Alberto e Delia ma non mi è mai sembrato che ci fossero i presupposti.
Francamente penso che l’unica differenza tra Cesare e Karen come valore degli antagonisti è che a parte il fatto che nessuno dei due è amato (e francamente viste proprio le caratteristiche dei due nemmeno mi fanno tutta questa pena) è che Delia non è vulnerabile a CEsare se non nella misura in cui non lo molla appunto per un problema di salute ma di certo sentimentalmente sa bene cosa vuole, forse Alberto è più vulnerabile a Karen per il suo vissuto, ora anche che è solo con il nipote. Karen è marginale in un senso, ma lo è di meno se uno pensa alle fragilità di Alberto che ha comunque più punti deboli che lo rendono più manipolabile
Il nipote credo sia il più grande “punto debole” di Alberto e, effettivamente, lui risulta più manovrabile rispetto a Delia.
Io penso che ad un certo punto – passami il francesismo – ma Alberto si romperà pure le scatole di tutta questa gente a cui deve rispondere e che lo manipola o che comunque è piena di aspettative verso di lui: eh la sorella, eh Cesare, eh Karen, la responsabilità del nipote. Quando giungerà al punto di rottura ci sarà davvero da guardare…
Prima o poi sicuramente sì, è vero.
Io penso che Alberto sia la dimostrazione di una grande verità. Quando si devono sostenere tanti problemi, tante pressioni etc…una grande tenuta e forza mentale ti fa sopravvivere, ti salva l’incolumità indubbiamente e quella è la forza di Alberto, pensare sempre attentamente prima di agire e doversi trovare a prendere decisioni difficili, in questo lui “supera” Delia perché lei probabilmente deve limare la sua impulsività.
Però penso che una grande tenuta mentale poi la “paghi” in qualche modo in termini di emotività, diventi vulnerabile a livello di ricatto affettivo di chi ti ama o di chi dice di farlo ed è la storia di Alberto che viene manipolato nei suoi punti deboli: Cesare, Karen e Luisa sono li a dimostrarlo.
Prendere decisioni difficili credo implichi sempre una “scopertura” da qualche altra parte, nel senso che le tue energie sono concentrate su quella decisione, per cui qualche punto scoperto c’è per forza, è un po’ come il tallone d’Achille, un unico punto debole/scoperto che però è stato fatale. Alberto si concentra sulle decisioni da prendere e perde un po’ per strada anche se stesso per mettersi “al servizio” degli altri, quindi diventa vulnerabile alle loro possibili manipolazioni.
In ogni caso c’è da dire che Pecci non potrebbe mai spoilerare roba del tipo che muore, che poi è la cosa che conta più di tutte o che girerà poco. Quindi potrebbe essere anche un bene che ci sia perché magari gli altri personaggi chiudano definitivamente con lui e parlo del trio Delia-Alberto-Virginia, con una sorta di passaggio testimone personale, familiare e lavorativo, visto che come ho detto più volte, Virginia da una parte e Delia e Alberto dall’altra sono destinati a trovarsi come famiglia.
Riguardo al rapporto Delia-Cesare ho fatto di recente un rewatch e ne ho dedotto una cosa: sicuramente volevano forzare una sorta di legame sia tra Alberto e lui sia tra Delia e lui perché più che un triangolo sentimentale dovevano mettere in scena appunto un passaggio di testimone e come ho detto non semplicemente professionale ma a tutti i livelli perché se a due persone lasci tua figlia in eredità in qualche modo perché loro diventino la sua famiglia o siano i suoi affetti (cosa che sono anche già) è anche molto di più di un’eredità lavorativa anche se nell’identità di Cesare l’identità lavorativa conta tantissimo visto che lo definisce.
Detto questo il rapporto tra Delia e Cesare è nato e si è sviluppato tutto sommato in un ambiente vergine quale gli Usa, in cui ci sono solo loro, privi da influenze casalinghe o passate. In qualche si sono “scelti” e si sono sposati in quel tipo di condizione, forse per un’attrazione o un innamoramento professionale dato dalle menti ma anche dal luogo in cui erano.
Poi quando si sono ritrovati nella vera vita e nella vera esistenza complice il passato e i problemi giornalieri a Torino, fuori da quella bolla in cui si erano conosciuti e sposati, viene fuori tutta l’inconsistenza di questo rapporto, la disunione e la diversità di queste persone, che a parte l’amore visto che non si amano, ma che non si conoscono proprio, sono disuniti, non condividono e non costruiscono. La loro vera identità a Torino viene fuori, complice il passato e il vissuto e tutto ciò che loro sono e li si rivelano un bluff quello che sono sempre stati in qualche modo….
Potenzialmente lui potrebbe anche svegliarsi giusto per il passaggio di testimone, e poi morire.
Vero. E anche tra Alberto e Virginia credo ci sia un rapporto quasi fraterno, hanno avuto pochissime scene assieme ma li ho sempre percepiti un po’ come fratelli, lui sembrerebbe anche averle fatto un po’ da guida.
Io ho sempre pensato che la scena della fede che cade nel lavandino sia molto significativa del loro rapporto. Quando tornano a Torino sono sicuramente già slegati, probabilmente la scelta di sposarsi è stata davvero frutto di un momento, un attimo che è esistito solo negli Usa.
E’ come se negli Usa soltanto fossero vissuti in una sorta di bolla ovattata, forse di infatuazione momentanea che li ha spinti a quel matrimonio ma a conti fatti quando poi si sono ritrovati nella vita reale è stato evidente non avessero nulla da spartire. E credo sarebbe avvenuto anche se lei non si fosse ritrovata Alberto sotto in sala operatoria.
Si quella scena è fortemente simbolica: di due persone che non si sono mai “scelte” per davvero e che nemmeno si tradiscono, semplicemente sono due entità distinte e non è un pezzo di carta a far di loro una persona sola.
Ci pensavo quando leggo di tradimento riguardo alla malattia di lui o al fatto di Alberto: in nessuno dei due casi io lo reputo tradimento o sfiducia proprio perché il loro rapporto non esiste.
Quindi trovo coerente che lui si confidi con Beatrice e che lei non gli parli di Alberto. Se hai un legame con una persona, la comunicazione, la fiducia sono la prima cosa, sono automatici, vengono prima di tutto, loro nn si parlano perché così non è…Certo che poi quando rischia di rimanerci alla fine lui è costretto a parlare, ma poco prima di quello se così non fosse stato, lei l’avrebbe lasciato.
Sinceramente occorrerà molto vedere la reazione di Virginia in caso di un’eventuale morte del padre: se accetterà quell’affetto e quella famiglia che ha sempre voluto ma mai ha trovato da Alberto e Delia.
La frase che dice a Delia è particolare “Nessuno ti dirà nulla se ti troverai un nuovo marito, ma io ho solo questo padre”,…
Probabilmente quel matrimonio è stato figlio anche della volontà di unire le loro conoscenze mediche ma loro sono di fatto rimasti sempre due entità completamente separate.
Vero, infatti Cesare e Delia non si sono praticamente mai parlati, avevano delle interazioni quasi asettiche.
Spero abbiano studiato bene la scrittura della reazione di Virginia in caso perché da lì potrebbe partire tutto. Sinceramente io non so come me la immagino: lei ha, di fatto, appena trovato suo padre ma forse, in cuor suo, sa anche che la medicina è praticamente l’unico punto di incontro mentre con Delia e con Alberto sembra avere un rapporto già più “pieno” nonostante le interazioni siano davvero minime.
Si lei a fine stagione di fatto ritrova il padre e fa pace con il fatto che lui non sarà mai il padre che avrebbe desiderato però contemporaneamente è l’ultimo pezzo di famiglia (biologica) che le è rimasto: ha elaborato il lutto per la madre, ha ritrovato il padre però è ancora nella fase del “non voglio perderlo perché malgrado tutto è tutto ciò che ho ancora a livello familiare”. Sicuramente con loro ha un rapporto più pieno e sono la famiglia che cerca, ma ancora lei non ha realizzato che lo sono già o comunque possono diventarlo. Deve affrontare ancora il passaggio per cui può sopravvivere alla morte del padre e avere altri punti di riferimento che poi per quello che è Cesare in realtà non dovrebbe essere poi così difficile
Infatti il problema maggiore secondo me è il legame biologico con il padre, quella consapevolezza che lui non è stato e non sarà mai un padre come lo immaginava lei mescolata al fatto che comunque lui le ha dato la vita e rappresenta una delle sue radici. Anche la frase che lei dice a Delia sembra molto portata sul lato “biologico” piuttosto che su quello sentimentale: Virginia ha un padre mentre Delia può trovare altri mariti dopo Cesare.
Credo che a Virginia sia chiaro che ha anche altri punti di riferimento però forse prediligerebbe mantenere “vivo” anche il rapporto con la persona da cui discende.
Si penso anche io: è un qualcosa con cui in fondo nasciamo un po’ tutti con del pregiudizio e che viviamo male eventualmente se le cose vanno male perché la società ci impone come famiglia “solo” quella biologica dove magari spesso non c’è il calore familiare e l’affetto, ma lo si trova in altri ambienti che diventano famiglia anche se non nel senso biologico. Spesso è difficile ammettere che chi ci ha messi al mondo non sa amarci, o non ci ama come vorremmo e Virginia vive un po’ quel contrasto. Lei ha sempre amato il padre, ha sempre sperato, ancora di più dopo la morte della madre, che lui sarebbe stato quella figura che lei avrebbe voluto e così non è stato e nella serie ha dovuto ammetterlo però contemporaneamente perdere l’unico legame che le è rimasto con chi l’ha messa al mondo la spaventa.
Ha chiaro che li ha i punti di riferimento, ma non che possono diventare la “famiglia” che non ha mai avuto. Quella frase è molto sul punto di vista biologico ma rivela anche una certa fragilità: nel senso che se perde il padre, poi non ha più nessuno. Forse pensa proprio alla luce della biologia che Delia in primis e Alberto poi sparirebbero dalla sua vita.
Oltretutto bisogna considerare che ha sulle spalle anche la morte della madre da bambina….Sicuramente Alberto, Delia, io ci aggiungo Eva possono essere davvero la sua famiglia….
Sì, probabilmente è proprio il lato biologico a farle pensare che Delia sparirà da lì il prima possibile se Cesare morirà. Di certo Virginia non ha avuto una vita facile e ha appena ritrovato anche un pezzetto di se stessa ritrovando il padre però al contempo è entrata nella sua vita anche Delia che ha già avuto un ruolo abbastanza significativo per lei anche se magari lei non se n’è accorta del tutto.
Indubbiamente loro possono essere la sua famiglia e spero anche che approfondiscano un po’ Eva perché ha del potenziale ottimo secondo me.
Sicuramente poi per quanto giovane, rimane comunque figlia della sua epoca, in cui la famiglia era quella biologica e a lei di famiglia biologica non ne è rimasta di fatto.
Eva ti colpisce proprio per come è incisiva anche solo nella vita degli altri figurarsi se avesse una linea narrativa propria.
Assolutamente sì, l’epoca conta sicuramente tanto.
Io infatti spero in una linea narrativa tutta di Eva (o condivisa con Serenella e il bimbo, volendo).
Francamente quello che mi è sembrato di vedere verso la fine è una sorta di terzetto in una linea narrativa a tre Eva-Serenella-Agata, nel senso che intanto Eva è diventata punto di riferimento di Serenella quando è andata a recuperarla all’ambulatorio degli aborti, uscendo dal suo ruolo solo di ginecologa e diventando anche amica e poi Agata è un po’ una versione di quella che potrebbe diventare la vita di Serenella in futuro, visto che anche lei cresce un figlio da sola.
In qualche modo, tradimento o no, poi è Cesare ad “affidare” Virginia e Delia ad Alberto. Penso che lo faccia anche con consapevolezza che con Alberto (e con Delia) sarebbe in mani migliori rispetto a tutti quegli anni vissuti con lui.
Vero, anche Agata potrebbe far parte di quella linea narrativa, speriamo che abbiano dato a tutte e tre un po’ di spazio nella narrazione e che lo abbiano fatto bene…
Oltretutto la trama Agata-Mosca non la trovo realmente interessante. Lui è un personaggio che a mio parere deve fare un percorso di maturazione personale molto sostanzioso, forse è il personaggio che più necessita di quello, io lo vedevo davvero negativo. Si era vittima di una moglie terribile in parte ma che lui stesso ha voluto sposare per fare una scalata sociale ma lui era tutto fuorché santo anzi…Da questo punto di vista è molto più interessante Cesare che si è sempre collocato tra il positivo e il negativo, nell’ambiguo, portando avanti la linea storica. Se poi Enrico si migliorerà magari con Agata qualcosa si vedrà, ma lei stessa ha fatto la sua scelta. E francamente le sue ultime parole sono state rivolte da madre a madre proprio a Serenella quasi in una sorta di passaggio di testimone. Sicuramente le linee narrative femminili sono tutte molto interessanti.
Riguardo a Virginia, c’è da dire che davvero biologicamente si ritroverebbe ad essere un’orfana sotto tutti gli aspetti se non fosse che il padre una sorta di testamento lo fa nell’affidarla ad Alberto e comunque è molto giovane, forse è anche addirittura ancora minorenne secondo la maggiore età dell’epoca, perché forse 21 anni non li ha ancora….
Agata e Mosca a me non dispiacevano ma lui ha una strada lunghissima da fare per conto suo prima di poter anche solo pensare a costruire qualcosa con Agata.
Le linee femminili, personalmente, le trovo quasi più interessanti delle ship. Alberto e Delia sono belli, spero non li rovinino, ma sono quasi più interessata al futuro di Serenella con il bimbo, a quello di Eva e anche a quello di Agata.
Vero e in effetti non sappiamo di preciso quanti anni abbia…
Forse li ha 21 anni ma non lo darei per scontato, ciò non toglie che se il padre muore rimane senza parenti a meno che non ci sia qualche nuovo ingresso riguardante qualche parente.
Si Alberto e Delia sono belli, ma di problemi da risolvere ne hanno parecchi, intanto spero si tolgano di torno subito Karen che potrebbe aver finto benissimo una gravidanza, poi si vedrà.
Si i personaggi femminili in qualche modo sono quasi tutti più interessanti e con più carisma e personalità dei personaggi maschili, a parte Alberto che è comunque un personaggio a sé perché secondo me ha un mondo interiore molto bello e misterioso. I personaggi maschili lasciano parecchio a desiderare tra negatività (Mosca), ambiguità (Cesare), inconsistenza/superficialità (Ferruccio), inconsistenti (Fausto) che ti viene da pensare che in fondo queste donne se ne starebbero anche meglio da sole.
Pensi che gli unici casi a parte siano proprio le ship principali: Alberto e Delia sono fatti per stare insieme ma per quanto mi riguarda anche Cesare e Beatrice. In questi giorni facendo il rewatch mi sto sorprendendo di quanto viene fuori anche in modo più netto rispetto a Delia e Alberto di quanto Cesare e Beatrice siano due parti della stessa medaglia.
Forse perché Alberto è molto innamorato e passionale ma è costretto tanto a reprimersi, invece Cesare e Beatrice è come se si riconoscessero di continuo vicendevolmente.
In effetti potrebbero inserire qualche parente ma non lo vedo così probabile.
Qualcuno su quel finale aveva ipotizzato anche solo un desiderio di maternità, dipende tutto da come vorranno riprendere in s2 perché di fatto lei si guarda solo allo specchio in quella scena quindi la faccenda potrebbe avere qualsiasi risvolto.
Fausto e Ferruccio è decisamente meglio perderli che trovarli ma anche tutti gli altri (Alberto escluso, concordo) lasciano molto a desiderare.
Cesare e Beatrice sono probabilmente molto più complementari di Alberto e Delia, forse è perché si conoscono da molto tempo, non saprei.
Alberto nei flashback è molto solare con Delia e innamorato, quando è con lei sembra sempre più privo dei pesi che poi in realtà portava anche in passato. Di certo lui e Delia sono opposti che si attraggono e si completano.
Cesare e Beatrice sembrano essere più che altro anche molto affini: entrambi ambiziosi, anche con quel pizzico di arrivismo. Si sicuramente sono anche molto simili, certo Delia e Alberto hanno l’handicap di quei sei anni da colmare in qualche modo.
Alberto probabilmente ha avuto il suo “colpo di grazia” con la scoperta della gravidanza della sorella e tutto quello che è venuto dopo. Lui e Delia nei flashback sono anche abbastanza spensierati, mentre nel presente sono due persone che si sono ritrovate e che nel frattempo hanno arricchito il loro bagaglio di esperienze. Forse la scena del presente che mi è più piaciuta tra loro è la “sepoltura” di Otto perché sembrava una specie di “ritorno al passato” con una nuova consapevolezza, due persone che in passato hanno condiviso tanto e che si sono ritrovate nel presente ma sono più adulte. Di quella scena mi piace un sacco anche la fotografia.
Vero.
Alberto personalmente mi fa impazzire perché è un tormentato ma che si reprime. Martari ha dovuto costruire di fatto un personaggio per sottrazione perché Alberto non è chiuso ma le responsabilità che ha e le esperienze della vita lo hanno costretto a reprimersi e raramente può permettersi di lasciarsi andare. Questo fa si anche che quando scoppia lo faccia in modo liberatorio e abbastanza infuocato, a volte sbaglia indubbiamente. Insomma con la sorella deve trattenersi, con Cesare deve fare l’allievo che un giorno supererà il maestro, con Mosca deve sentirsi essere accusato di essere un raccomandato. Forse il colpo di grazia è la morte del padre che ha in qualche modo causato tutto quello che sarebbe successo dopo….Lo preferisco sempre e comunque a Cesare che dà continuamente l’idea di essere manipolatore, anaffettivo etc…Alberto sotto questo aspetto è un puro….
Penso che lui e Delia funzionino così bene proprio perché tanto diversi, mentre Cesare e Beatrice per l’affinità.
Personalmente spero che Serenella non si riprenda per forza Ferruccio….Che non ci sia una trama simile…
La morte del padre l’ha indubbiamente caricato di responsabilità, lui ha di fatto promesso di occuparsi della sorella e da lì poi è scaturito più o meno tutto il resto. La sorella è sempre stata in cima alla sua lista di priorità e man mano lui stesso è scivolato sempre più in basso in quella lista e ha deciso di fare quello che gli altri si aspettano che faccia, o almeno io l’ho sempre letta in quest’ottica.
Io spero che per Serenella puntino su un legame con Eva piuttosto che su una cosa forzata con Ferruccio. Se lui cambia (ma deve cambiare proprio tantissimo, secondo me) forse qualcosa possono provare a (ri)costruirla ma non penso che il tutto parta con i migliori auspici, anzi, visto che lui stesso le ha detto che può fare al massimo una specie di padre per il bimbo e sicuramente non farà il marito (ma neanche il compagno, suppongo), per cui decisamente punterei di più sulla dinamica Eva-Serenella.
Si anche io tifo per quel tipo di dinamica visto che Eva è uscita con Serenella dal suo ruolo solo di medico, è diventata il punto di riferimento, allontanandosi da Delia forse in un certo senso e interagendo più con Serenella alla fine. Si vedrei bene una convivenza delle due e Eva che l’aiuta a crescere il figlio. Ferruccio può diventare un padre dopo un lungo percorso ma non un compagno.
Dalla morte del padre è cominciata una reazione a catena…
Eva e Serenella hanno un grandissimo potenziale secondo me, soprattutto Eva, ma anche Serenella può dare tanto a livello di storyline. Potenzialmente può diventare una bellissima storia. Personalmente credo che Ferruccio lo lascerei ai margini della narrazione nella storyline di Serenella; se dimostra una crescita personale forte penso che possa effettivamente provare a diventare padre ma non so quanto contarci…
Esatto.
Infatti io non vedo Ferruccio come essenziale nella prossima stagione. A me sembra un bambino lui figurarsi se può fare il padre. Credo che la famiglia di Serenella sia Eva e si sia già andati oltre il rapporto professionale: insomma va a recuperarla all’ambulatorio, poi eventualmente si offre di praticare lei l’aborto. Mi pare ovvio che Serenella riuscirò a crescere suo figlio soprattutto grazie all’aiuto di Eva. Di fatto Serenella scarica poi definitivamente Ferruccio a fine serie in tutti i sensi. Penso che Serenella tra Eva da una parte e magari Agata dall’altra può crearsi benissimo la sua dimensione familiare per lei e suo figlio, non ha certo bisogno di uno pseudopadre infantile e Peter Pan
A quanto pare dovrebbe esserci anche in s2, però spero non per imbastire la storia con Serenella visto che lei la sua scelta l’ha appunto fatta e lui attualmente non ha di certo la maturità necessaria per fare il padre.
Sì, anche Agata potrebbe creare un legame importante con Serenella. L’importante è che sviluppino bene il tutto…