Viviamo in un sistema globalizzato, dove con un click possiamo raggiungere il sapere enciclopedico, ma sovente cadiamo in un tranello. Pensiamo come esseri umani del nostro tempo, la storia sia fatta di scoperte scientifiche che oggi ci farebbero storcere il naso. Senza quelle affermazioni aberranti riguardanti la scienza oggi non avremmo la tecnologia.
Quando ci approcciamo alla storia specialmente scientifica o alla filosofia della scienza, dobbiamo lasciare da parte gli stereotipi e iniziare da zero.
Partiamo da un punto fermo. Chi ha inventato la stampa a caratteri mobili? Tutti noi saremmo pronti a vendere quel Johannes Gutemberg che la scuola ci ha insegnato, eppure non è così i caratteri mobili vennero scoperti all’inizio del primo millennio in Cina dal misterioso Bi Sheng nel 1040. Questo primo accenno ci fa subito aprire un distinguo. Gutemberg fu l’inventore della stampa in Europa, eppure ci hanno insegnato un errore storiografico. Esiste una scusante all’epoca occidente ed oriente non erano comunicanti.
Ma la filosofia naturale quella che dopo il 1700 verrà chiamata scienza affronterà mille peripezie, infatti la conoscenza medievale e rinascimentale ha due poli l’aristotelismo e il dogma cristiano. La scienza deve seguire le sacre scritture. Tutti noi conosciamo la storia dell’astronomia copernicana, galileiana o cartesiana contro la chiesa, ma nessuno parla mai della medicina. La medicina Galenica e la teoria umorale di Ippocrate è qualcosa che grazie a William Harvey ( scopritore della circolazione sanguigna e del cuore) o di chimici come Boyle o Paracelso andrà a rarefarsi, ma ancora oggi usiamo i termini che erano della medicina degli umori. Vi sarà capitato di dire ad una persona che essa è ad esempio “sanguigna”, “melanconica”, “collerica” o “flemmatica”. Bene questa è la base della teoria umorale ogni umore deriva da una parte del corpo e da un elemento della natura. Perché sì prima della moderna natura si pensava che l’uomo fosse governato dagli elementi della natura. Oggi penseremo ad un romanzo di fantascienza magari di Fred Hoyle, invece queste teorie sopravvissero secoli e vennero tramandate nelle università europee.
Chi come me però ama la cultura asiatica vedendo l’immagine di cui sopra avrà pensato subito agli elementi del taoismo, che non sono come siamo portati a credere due, Yin e Yang che rappresentano una summa, infatti dal movimento dello Yin e dello Yang vi sono cinque trasformazioni – alcuni li chiamano elementi- del tao che sono : Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. I quali sono anche alla fonte della stessa alchimia europea. Ovviamente va fatta una precisazione questi elementi pur ricordando quelli a noi famigliari, sono metafore. Nella cultura asiatica tutto è in movimento e in continua trasformazione quindi il passaggio degli stadi è qualcosa che oggi noi conosciamo superficialmente per sentito dire.
Sapere antico tra religione e filosofia
Quello che invece io vedo è la straordinarietà del sapere, due “mondi” diversi e distinti che vivono in epoche diverse, compiono le stesse scoperte ma in momenti diversi ma di base senza quel passato diverso, noi oggi non saremmo qui, e voi non stareste leggendo questo articolo. La sorprendente bellezza della scoperta non deve essere orientata al futuro ma dovremmo studiare meglio il passato e riservarci “l’effetto wow” per le scoperte antiche e gli antichi saperi. Il funzionamento del nostro cuore e il primo espianto sono stati fatti quando le ricerche si basavano sulla fisiologia di cani o scimmie, perché era peccato oltraggiare il corpo di un defunto. La cosa verrà aggirata usando corpi di delinquenti che per la religione cristiana avevano abbondato Dio.
La figura divina è centrale nella scoperta scientifica e filosofica chiunque avesse osato andare contro al sapere comune sarebbe incorso in pene severe. Ma non dimentichiamoci che a sbilanciare l’equilibrio del sapere, nel 1492 arriverà la scoperta dell’america. Portando con se una delle più affascinanti teorie di cui conserviamo ancora un termine “Antidiluviano”, infatti la vita, la flora e la fauna le quali erano sconosciute al vecchio continente come avevano fatto a nascere e sopravvivere al diluvio universale?
Fede e scienza saranno un binomio che ricorrerà spesso nella vita umana, anche dopo che la pesante cappa dogmatica cadrà, pensiamo alla bomba atomica e all’energia nucleare.
Un quesito mi turba. Oggi sentiamo parlare di terrapiattismo. Significa che il sacrificio di uomini quasi cinquecento anni fa, non è servito a nulla? Anzi la modernità ci sta davvero facendo retrocedere? Ma come ci ricorda il compianto Fred Hoyle, se la scienza ripudia le tue idee, -per la cronaca fu lui a definire i confini del big bang e dello stato stazionario- possiamo ripiegare sulla fantascienza.