Get Even è un teen drama a sfondo thriller basato sull’omonima saga di libri scritta da Gretchen McNeil. La serie, uscita a febbraio 2020 su BBC iPlayer, è stata successivamente acquistata e distribuita a livello internazionale da Netflix.

Attualmente non si hanno notizie di una possibile seconda stagione.

Trama

Kitty Wei, Bree Deringer, Margot Rivers e Olivia Hayes, quattro ragazze molto diverse tra loro per abitudini, interesse e condizione sociale, formano il “DGM” (acronimo per “Don’t Get Mad), un gruppo segreto che si occupa di rivelare i segreti oscuri di personaggi ben in vista a scuola, studenti o insegnanti che siano.

Kitty è un po’ la leader del gruppo, che sente sulle spalle la pressione dei genitori per quanto riguarda il campo scolastico.

Bree invece è la classica ragazza ricca, ma ribelle. In conflitto costante con il padre, è spesso nei guai con la scuola in quanto salta spesso le lezioni di educazione fisica. E’ amica di John, con cui spesso sembra condividere una relazione più profonda. Ciò nonostante, Bree avrà una piccola relazione con Shane, compagno di band di John.

Poi abbiamo i miei due personaggi preferiti, Margot e Olivia, che nel corso della serie svilupperanno una delle amicizie più belle dell’intera serie.

Margot è una ragazza americana che si è trasferita da poco a scuola. Sente molto la mancanza dei suoi amici e fa fatica ad inserirsi nel nuovo ambiente. Durante il tempo libero le piace giocare ai videogiochi chiusa nella sua stanza, cosa che preoccupa i suoi genitori. È presentata come un genio dell’informatica e si occupa di tutta la parte relativa alla tecnologia del DGM. Ad un certo punto decide di entrare a far parte del corso di teatro, dove comincia una relazione con Logan.

Infine c’è Olivia, l’unica del gruppo a far parte dei ragazzi popolari. Sebbene all’inizio della serie sia fidanzata con Donte, si nota fin da subito l’interesse che nutre nei confronti della sua migliore amica. Sebbene tutti siano convinti della sua elevata condizione sociale, Olivia vive da sola con la madre e la dispendiosa retta scolastica le viene pagata dalla nonna.

Prime impressioni

Se anche voi siete fan di serie come Pretty Little Liars, sarete come me impermeabili al trash e agli avvenimenti assurdi. In realtà, Don’t Get Even non parte nemmeno troppo male come serie.

Sebbene infatti a molti fan non sia piaciuto il fatto che la serie cominciasse in medias res, senza spiegare bene come o perché quattro ragazze così diverse avessero deciso di formare questo gruppo, la cosa viene spiegata senza troppi problemi nel corso della serie.

Serie che però, a parer mio, ha davvero troppi pochi episodi, tra l’altro molto corti, che impediscono di entrare a fondo nei personaggi. La verità è che le quattro protagoniste rappresentano degli stereotipi belli e buoni e non succede nulla ai loro caratteri nel corso della serie che ti faccia dire “Wow, questo proprio non me lo aspettavo!” Bree che è così ribelle a causa dell’abbandono della madre? Olivia che in realtà non è ricca? Margot la nerd? Kitty che deve essere per forza brava a scuola? Uno stereotipo dietro l’altro, tutte cose viste e riviste che potevano benissimo essere evitate. Questo per non parlare poi della caratterizzazione (inesistente) degli altri personaggi. La serie inizia quando Ronny, un ragazzo che le Don’t Get Mad avevano preso di mira viene trovato morto, con un foglietto che sembra ricondurre a loro stretto in pugno.

Il personaggio di Ronny

Inizia quindi un viaggio a ritroso per scoprire cosa sia successo e chi sia davvero il responsabile dell’omicidio. Una trama che, seppur non particolarmente originale, se fatta con criterio poteva dare il via ad una serie interessante.

Invece il personaggio del ragazzo ucciso, colpevole di aver diffuso online delle foto della migliore amica di Kitty, non viene approfondito neppure per sbaglio. Anche lui resta un cliché, il classico atleta senza cervello a cui ci hanno abituato le serie americane. Solo che nelle serie americane, anche quelle molto criticate, di solito un minimo di approfondimento caratteriale e psicologico c’è. In thirteen reasons why ad esempio, sebbene gli autori sembravano spesso voler giustificare le loro azioni, i personaggi “cattivi” venivano studiati, veniva dato loro un background familiare e sociale. Anche nello stesso Pretty Little Liars, almeno all’inizio, si cercava di fare la stessa cosa. Qui invece abbiamo proprio il nulla cosmico, anche per quanto riguarda il responsabile degli omicidi.

Il colpevole

Verso la fine scopriamo infatti che il colpevole è proprio Logan, il dolce, carino e perfetto Logan di cui praticamente tutti avevamo sospettato prima o poi. Nel corso delle puntate infatti, alcuni dei suoi atteggiamenti risultavano sospetti. Così sospetti che tutti ci dicevamo “No, okay, deve esserci una spiegazione, è impossibile che stiano rendendo il colpevole così ovvio”. E invece…

La cosa grave è che, quando viene messo alle spalle da Margot, non riusciamo nemmeno a capire perché ha fatto quello che ha fatto. Logan sostiene infatti di aver agito per difendere il suo migliore amico Christopher e che le cose gli siano semplicemente sfuggite di mano (tanto da portarlo a commettere un secondo omicidio, ma vabbé). Insomma, non c’è nessuna spiegazione, nessuna introspezione psicologica, niente di niente.
Arrivata al momento della sua confessione io ho dovuto mettere in pausa la puntata per riprendermi dal disagio. (Quando pensi che dopo il maiale nel bagagliaio di PLL niente possa stupirti e invece…)

Insomma…

Una serie che per me aveva tanto potenziale e che lo ha sprecato tutto in maniera allucinante. Get Even è una di quelle serie che ti fa realizzare che possono esserci tutte le premesse del mondo, ma il modo in cui la storia si evolve e il modo in cui i personaggi vengono portati avanti sono le uniche cose veramente importanti.

Come dicevo nell’introduzione, nessuno ha ancora parlato di una possibile seconda stagione di Get Even. Verso la fine infatti, la serie ha avuto un ulteriore plot twist, rivelando che un importante gruppo è sulle tracce delle ragazze del DGM. Ora, io sono quel tipo di persona che non abbandona mai le serie tv. Mai. Non importa quanto trash, assurda o terribile sia la trama, se inizio una serie devo anche finirla. (E no, non mi basta soltanto leggere dai social come va a finire). Eppure, Get Even è l’unica serie per cui sarei disposta a fare un’eccezione.

E voi? Che ne avete pensato della serie?

Fatemelo sapere qui sotto con un commento!
Grazie sempre per aver letto fino a qui,

-Alice <3

PS: Non sarà arrivato il momento di scegliere attori che non abbiano dieci anni in più dei personaggi che interpretano?