Ciao ragazzi! Qualche giorno fa ho conosciuto a lezione di “Storia dell’Arte Medievale” tre ragazze coreane venute qui in erasmus per imparare la nostra lingua e mi hanno chiesto di fargli da guida. In particolare mi hanno chiesto di spiegargli qualcosa di più sulla nostra tradizione gastronomica e ho provato a scrivere per loro un breve post in cui ho riassunto anni e anni di esperienza.
Dato che mi è sembrata un’idea carina, ho deciso di condividere con voi quello che ho scritto per le mie tre nuove amiche e spero che questa iniziativa vi piaccia in modo da poter inaugurare una nuova rubrica qui sul blog!
Nella cucina Italiana i piatti più comuni e famosi sono la pizza e la pasta, ma di entrambe esistono diversi tipi, soprattutto in base al condimento che viene usato. La pasta viene mangiata quasi tutti i giorni, soprattutto a pranzo, mentre la pizza viene mangiata una volta ogni tanto.
Come si fa la pasta?
Per prima cosa si prende una pentola dove far bollire l’acqua con un po’ di sale (la quantità di sale dipende da quanta acqua viene usata).
Quando l’acqua bolle (arriva ad ebollizione), versare la pasta dentro la pentola.
Per ogni persona ci voglio dai 70-100 gr di pasta (a seconda di quanto avete fame).
Quando mettete la pasta dentro la pentola dovete controllare sulla confezione il tempo di cottura (ovvero quanto tempo la pasta deve cuocere nell’acqua).
Il condimento per la pasta va fatto a parte a seconda del tipo di pasta che volete mangiare! (esempi di condimenti: amatriciana, carbonara, ragù, pesto, cacio e pepe, gricia,4 formaggi, boscaiola,ai funghi porcini, al pomodoro, con la salsiccia etc..)
La pasta va scolata (tolta dalla pentola dell’acqua) appena raggiunto il tempo scritto sulla confezione.
In Italia, di solito, scoliamo la pasta “al dente”. “Al dente” significa che scoliamo la pasta qualche minuto prima del tempo di cottura (esempio: se nella confezione c’è scritto dieci minuti, noi la scoliamo dopo 9 minuti). La pasta al dente è più buona, questo è un trucchetto che conosciamo solo noi italiani!
Cose da non fare!!!!
Non bollire la pasta nel sugo (condimento)
Non bollire la pasta nel latte
Non mettere troppo sale nell’acqua della pasta altrimenti è troppo salata
Non mettere poco sale nell’acqua della pasta altrimenti è sciapa (poco sapore)
Non cuocere la pasta per troppo tempo (più del tempo indicato)
Non cuocere la pasta senza far bollire PRIMA l’acqua. La pasta va messa nell’acqua solo dopo che l’acqua comincia a bollire.
Tipi di condimenti
Come ho detto prima, il condimento va cucinato a parte.
Uno dei più semplici si chiama pesto. Il pesto è una ricetta Genovese (da Genova, città del nord Italia)
Ingredienti
60 gr di basilico
50 gr di pinoli
100 gr di parmigiano
1 spicchio di aglio
100 ml di olio extravergine d’oliva
un pizzico di sale
50 gr di noci (facoltativo)
La quantità del parmigiano e delle noci varia a seconda delle vostre preferenze.
Procedimento:
mettere tutti gli ingredienti nel frullatore e frullarli insieme fino a che non si sono tutti amalgamati. Il pesto è una salsa che non va cotta in padella. Il pesto va messo direttamente sulla pasta dopo che la pasta è stata scolata dalla pentola dell’acqua.
Et voilà la pasta al pesto è pronta per essere mangiata!
Che cos’è la “scarpetta”?
La “scarpetta” è un’abitudine degli italiani ed è una parola che non c’entra niente con le scarpe. La “scarpetta” si fa dopo aver finito la pasta.
La “scarpetta” si fa prendendo un pezzo di pane e usarlo per prendere la salsa della pasta rimasta nel piatto
La pizza
La pizza nasce a Napoli, una città del sud d’Italia. La ricetta di base per la preparazione dell’impasto della pizza prevede l’utilizzo di: 1 kg di farina 00 (o anche metà di tipo 00 e metà manitoba o di tipo 0), 600 ml di acqua tiepida, 50 ml di olio extravergine di oliva, 25 gr di lievito di birra fresco, 8 gr di sale e 1 cucchiaino di malto d’orzo (o zucchero). Per la preparazione della pizza procedete riunendo farina, sale e malto (o zucchero) e mescolate un po’ gli ingredienti secchi. Da parte riscaldate l’acqua per averla tiepida (se la riscaldate troppo dovrete farla raffreddare, altrimenti rischiate di uccidere il lievito), quindi sciogliete il lievito di birra nell’acqua. Aggiungete alla farina l’acqua nella quale avrete sciolto il lievito ed iniziate a lavorare l’impasto. Infine unite l’olio e continuate a lavorare.
Anche la pizza ha tanti condimenti come la pasta: potete mettere il sugo di pomodoro e la mozzarella, le patate e il formaggio, il sugo di pomodoro e la salsiccia etc…
Cosa NON fare con la pizza
Non mangiare la pizza cruda
Non mettere l’ananas sulla pizza
Non mettere la frutta sulla pizza
Non mettere cose strane sulla pizza
La mozzarella va messa per ultima sulla pizza poco rima di finire la cottura al forno
Quali sono i condimenti tipici italiani
- In Italia usiamo spesso l’olio di oliva perchè il nostro paese è molto caldo e il clima ci permette di coltivare gli ulivi.L’olio di ulivo è molto buono e fa bene alla salute (ma non esagerare).
- In Italia è molto popolare anche l’aceto balsamico, un condimento che si usa soprattutto per la verdura e la carne, ma anche per la frutta!
- In Italia siamo molto bravi a fare anche il vino. Il vino rosso si beve spesso a pranzo, con formaggio e carne, mentre il vino bianco si beve quando si mangia il pesce. Di solito il vino si usa anche per cucinare e per condire il cibo in padella.
In Italia non usiamo molto spesso il ketchup, il ketchup NON va usato al posto del sugo di pomodoro. Il ketchup non va messo ne sulla pasta e ne sulla pizza!
Anche la maionese non va usata per pizza e pasta.
In Italia, soprattutto al sud, spesso condiamo la pasta con il peperoncino. Il peperoncino rende il cibo piccante perciò va usato con cautela. Il peperoncino va abbinato solo ad alcuni tipi di condimenti (sughi) per la pasta o la pizza, perchè ci sono alcuni cibi con cui il peperoncino non sta bene.
(Ad esempio il peperoncino NON va messo sulla pasta al pesto, sulla pasta al burro. Il peperoncino VA messo nel ragù, nella pasta con le vongole, nella pasta con le salsicce).
L’Italia casereccia
L’italia è famosa per la produzione di latticini (formaggi, mozzarella, ricotta, burrata) ma anche per la lavorazione di carne di maiale in affettati (salame, mortadella, coppa, prosciutto cotto, prosciutto crudo etc..).
Tutti questi prodotti sono tipici dell’italia e non potete trovarli cosi buoni nel resto del mondo. Gli affettati e i latticini sono cosi buoni che possono essere mangiati singolarmente (come se fossero snacks) oppure con una fetta di pane.
Io vi consiglio di mangiare gli affettati mettendoli in un panino, in questo caso come tipo di pane per il panino consiglierei una bella rosetta!
Il pane
In Italia esistono tantissimi tipi di pane e variano da regione a regione. A Roma fra i più famosi ci sono: rosetta, filone, ciabatta, focaccia.
Il pane in Italia è fondamentale. Il pane viene usato per accompagnare i secondi piatti, fare la scarpetta. Il pane può essere usato anche come antipasto infatti uno dei piatti italiani più conosciuti è la bruschetta.
La bruschetta è un pezzo di pane tostato con sopra solitamente dei pezzetti di pomodoro, olio e sale.
Le regioni
L’Italia è suddivisa in 21 regioni, ognuna delle quali ha una sua tradizione culinaria specifica.
Il nord dell’Italia è famoso per le lasagne (Bologna), il risotto (Milano), i tortellini (Bologna), il pesto (Genova), i formaggi e la fonduta (Aosta), Agnolotti (Piemonte), bistecca fiorentina (Firenze), Polenta (Veneto), prosciutto San Daniele (Friuli Venezia Giulia).
Il centro dell’italia è famoso per la cucina di carne come trippa (Roma).
Il sud invece è la parte dell’Italia in cui il cibo raggiunge livelli altissimi, soprattutto a Napoli, dove è stata inventata la pizza.
L’Italia per il suo clima, i paesaggi e l’alternanza fra mare e montagna, ha una cucina molto varia: cuciniamo sia pesce e sia carne. La tradizione è il nostro punto di forza ed è ciò che rende il nostro paese uno dei migliori in cucina.
Colazione, Pranzo e Cena
Molti italiani a colazione non mangiano quasi niente: a casa, prima di uscire, prendono solo un caffè, oppure un cappuccino e un cornetto al bar. Spesso, però, la visita al bar si ripete anche più di una volta durante la mattinata. Prendere un caffè è un rito che gli italiani ripetono più volte al giorno, a casa o al bar. La colazione non è colazione senza un caffè. In Italia ordinare al bar un caffè o un espresso è la stessa cosa, ma esistono diversi tipi di caffè: ristretto, lungo, doppio, macchiato (con un po’di latte), corretto (con l’aggiunta di cognac, sambuca ecc.), oppure decaffeinato (senza caffeina). Quando fa caldo, in molte regioni d’Italia, è normale prendere un caffè freddo. Al Sud in estate si può gustare la granita di caffè, che è un gelato un po’ particolare fatto solo con caffè ghiacciato.
Curiosità: A Napoli c’è una tradizione che si chiama “caffè sospeso”. In questa tradizione, chi va al bar a bere il caffè, paga anche un altro caffè per la persona che verrà dopo di lui.
Il pranzo è il pasto principale in cui si arriva a mangiare anche fino a 4 portate.
Anche la cena è molto importante mentre la merenda di solito si fa poche volte con alimenti fatti in casa (in Italia gli snacks americani sono poco mangiati).
Dolci
In Italia amiamo mangiare i dolci. I dolci tipici sono: tiramisù, gelato, crostata, babà, torta della nonna, cannelloni, granita etc..
Se volete imparare di più della cucina Italiana e provare a cucinare anche voi seguendo le ricette ALLA LETTERA, vi consiglio il blog “Giallo lo Zafferano” e
Chef Max Mariola
Qui Sara Scrive, passo e chiudo!
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