“Io adoro le chiacchere: i fatti possono essere fuorvianti, le chiacchere vere o false possono essere rivelatrici.”
Pochi giorni fa ho deciso di fare un rewatch di uno dei miei film preferiti: Bastardi senza gloria. Mi sono resa conto, durante la visione, che uno dei personaggi più iconici e di spicco di tutta la pellicola, è sicuramente quello di Hans Landa, Standartenführer (colonnello) delle SS interpretato dal magnifico Christoph Walz. Basta poco per capire come mai si sia meritato il premio Oscar nel 2010 per la sua performance.
Ebrei e ratti:
All’inizio della pellicola, Landa arriva a casa di un contadino francese per fargli delle domande su degli ebrei che vivevano nella zona. Qua scopriamo che gli è stato affibiato il soprannome di “Cacciatore di ebrei” (paragonandosi a Reinhard Heydrich, generale tedesco realmente esistito e noto per essere stato uno dei più spietati e crudeli uomini del Terzo Reich e promotore della “soluzione finale della presenza ebraica”). Nel suo discorso, paragona la figura di un ebreo a quella di un ratto: nessuno oserebbe mai invitare un ratto in casa, anzi, alla vista lo scaccerebbe.
“Non le piacciono. Non sa bene perché non le piacciono, sa solo che li trova ripugnanti.”
Egli ammette di essere semplicemente uno che compie il lavoro che gli è stato affidato: grazie al suo istinto, riesce a capire dove le famiglie di ebrei si nascondono, e come pensano e agiscono.
“Infatti la ragione per cui il Fuhrer mi ha strappato alle mie Alpi in Austria e mi ha portato nella campagna francese oggi, è perché viene in mente a me. Perché capisco di quali imprese incredibili un uomo sia capace una volta abbandonata la propria dignità.”
Au Revoir, Shoshanna!
Probabilmente una delle scene più famose dei film è quella dell’urlo contro Shoshanna. Dopo averne sterminato la famiglia, Landa lascia fuggire la giovane Shoshanna Dreyfus. Punta la pistola ma non fa partire il colpo. Qua si nota la vanità e la sicura in se stesso che prova Landa: anche se l’ha lasciata fuggire, lui sa che riuscirà a catturarla e ucciderla.
Ebbene si, l’incontro avviene. Landa è infatti il responsabile della sicurezza per la proiezione del film “Orgoglio della nazione” nel cinema di Shoshanna. Sono passati quattro anni circa, e i due si ritrovano faccia a faccia con uno Strudel. Ovviamente Landa sa benissimo di chi si tratta, ma finge di non riconoscerla, forse perchè tiene alla proiezione del film? Non credo proprio. Avendo un’anima egoista, probabilmente il generale aveva un piano migliore per liberarsi della donna.
Bridget von Hammersmark la doppiogiochista:
Dopo la strage della locanda, Landa giunge sul fatto e trova solo una scarpa femminile e un autografo della diva del cinema tedesco Bridget von Hammersmark. Quando infatti la incontra alla prima del film, nota il piede ingessato (dovuto al proiettile della sparatoria) e smaschera subito la bugia, uccidendo l’attrice soffocandola in un ufficio.
Dopo aver catturato Aldo Raine, capo dei bastardi si giunge a un cambiamento.
Ooh, that’s a bingo!
Alla fine del film Landa viola il suo giuramento a Hitler e cambia schieramento aiutando i Bastardi ad assassinare Adolf Hitler e l’élite del partito nazista presente nel cinema. In cambio del suo aiuto, Landa chiede e ottiene piena immunità per i suoi crimini di guerra, una casa sull’isola di Nantucket, una pensione da colonnello, riconoscimento pubblico per aver lavorato con i servizi segreti americani e di essere premiato con la medaglia d’onore.E i bastardi lo accontentano: il cinema salta in aria, i nazisti e Hitler muoiono e sembra tutto a posto. Landa, non potendo essere ucciso a causa del suo accordo, viene comunque punito per le sue azioni dal tenente Aldo Raine, che con un coltello gli incide una svastica sulla fronte, marchiando ironicamente la sua appartenenza al nazismo per il resto della sua vita.
Ciò che rende l’interpretazione di Waltz così bella è sicuramente la capacità dell’attore di immedesimarsi in un generale nazista, per riportare a galla la crudeltà e la paura di quel pezzo di storia che ha caratterizzato l’umanità. Secondo Tarantino, “mi ha restituito il film“, in quanto sentiva che il film non poteva essere girato senza il personaggio di Landa ma temeva che la parte fosse “impossibile da interpretare”. Waltz descrive Landa come una persona che capisce come funziona il mondo, dicendo che la svastica non significa nulla per lui, aggiungendo che non è guidato dall’ideologia e che, se qualcuno lo etichettasse come nazista, questi risponderebbe che non lo è. Parlando del finale tra i Bastardi e Landa, descrive quest’ultimo come “realistico al punto da essere inumano”, aggiungendo che egli capisce che il mondo non equivale a una sola cosa per volta, e anche se tutte queste cose possono contraddirsi, non significa che debbano farlo per forza.
Voi cosa ne pensate?
with love
-Aurora