8 febbraio 2021, terza puntata de Il commissario Ricciardi -se volete potete rivederla qui-, la serie tv tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni con protagonista Lino Guanciale. Vi consiglio la lettura della recensione dopo aver visto la puntata perché potrebbero essere presenti spoiler. 

Trama 

Mentre Ricciardi ed Enrica sembrano finalmente avvicinarsi, la duchessa di Camparino, donna bella quanto chiacchierata in città, viene trovata morta. Tante le piste che conducono all’assassino. Nel frattempo, Livia torna e si stabilisce a Napoli, decisa a conquistare il cuore di Ricciardi. 

Commento 

Ormai sono decisamente caduta nella tela del ragno, i libri di Maurizio de Giovanni mi stregavano sempre più e così sta facendo la serie; un mio amico mi ha detto che è un peccato che la facciano una sola volta alla settimana ed io non posso che associarmi al suo pensiero. In tutta sincerità, all’inizio non mi sarei aspettata tutta questa dirompenza, la serie mi era piaciuta da subito ma non così nel profondo. Più passa il tempo, più scorrono le puntate e più io mi innamoro e questa è la sensazione più bella che una persona possa provare: Ricciardi sulla carta entra nel cuore, Ricciardi sullo schermo fa lo stesso con il vantaggio della tridimensionalità incredibilmente accentuata. 

Lino Guanciale ne il commissario Ricciardi

Durante questa puntata mi sono resa conto anche della meravigliosa chimica tra Antonio Milo e Lino Guanciale: per quanto mi riguarda, sembrano proprio essere nati per incarnare il brigadiere ed il commissario. I personaggi sono -per me- diventati persone che vivono davvero attraverso la recitazione e credo che questa sia la meraviglia di questa serie tv. Nella recensione alla prima puntata -che trovate in coda all’articolo- avevo espresso la mia perplessità iniziale ma, ad oggi, non posso fare a meno di affermare che Luigi Alfredo mi ha stregata ancora una volta e che, ancora una volta, mi ha portata nel suo mondo. 

Le cose da elogiare in questa puntata de Il commissario Ricciardi sono davvero tante, per quanto mi riguarda, a partire dalla storia fedele ai libri, passando per i diversi registri di narrazione e arrivando alle musiche -le trovate qui– che accompagnano Ricciardi e sottolineano il suo incontro con una piuttosto che con un’altra persona; ho letto molti pareri contrastanti riguardo alla musica ed ho preferito non esprimermi fino a quando non sarei stata sicura della mia opinione. L’accuratezza con cui tutto è stato messo in scena mi ha permesso di rivivere davvero il libro e mi ha lasciata con un’incredibile voglia di rileggerlo -nonché di rivedere la puntata.  

Antonio Milo e Lino Guanciale ne il commissario Ricciardi

Personalmente credo che Il commissario Ricciardi stia portando una grande innovazione all’interno del palinsesto Rai: non è la solita storia a cui siamo abituati ma riesce a calarci in quel tempo e in quegli anni senza difficoltà anche se magari alle volte ci sembra difficile riuscire a capire alcune scelte -penso, ad esempio, a Ricciardi che scrive ad Enrica per chiederle se può salutarla- perché troppo distanti dal nostro mondo. 

E voi cosa ne pensate di questa terza puntata de Il commissario Ricciardi? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

P.S.: Qui sotto, in ordine, trovate la recensione delle prime due puntate de Il commissario Ricciardi: 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.