Sono passati 11 anni e mi sono ritrovata solo di recente a fare una maratona delle tre stagioni di Boris, una serie tv italiana andata in onda dal 2007 al 2010 su Fox Italia. Devo dire che è stata una bella scoperta e una di quelle cose che mi ha fatto chiedere: perchè non l’ho fatto prima?
Spesso siamo portati a schifare tutto il panorama audiovisivo italiano, a volte a ragione, a volte a torto, e finiamo per perderci quei prodotti di qualità che solo le nostre maestranze sono capaci di sfornare. In più, la comicità fatta bene, soprattutto se è nazionale è un tocco in più. Tutti i luoghi comuni, gli stereotipi e le situazioni tipiche del nostro paese sono qualcosa che arricchisce le battute e che ti immerge nella sfera dell’ilarità. Io l’ho sempre vista cosi. E sono felice di potervi consigliare un prodotto simile.
Trama
… per chi non lo avesse visto
Alessandro è un ragazzo appassionato di spettacolo che sembra coronare il suo sogno quando riesce a entrare, seppur come semplice stagista, nella produzione della fiction televisiva Gli occhi del cuore 2. Ben presto si rende però conto che il mondo del piccolo schermo non è esattamente come lo immaginava, e fin dall’inizio si trova ad avere a che fare con persone che lo portano al limite della sopportazione. A capo della produzione c’è René Ferretti, regista che da tempo ha abbandonato velleità artistiche nel cinema per ridursi a lavorare su prodotti televisivi di infimo livello, girati «a cazzo di cane» come lui è il primo ad ammettere. Stanis è il protagonista della fiction, un mediocre e vanitoso attore che tuttavia si atteggia a divo hollywoodiano. Corinna è invece la protagonista femminile, chiamata la «cagna maledetta» poiché priva di qualsivoglia talento recitativo, e che ha ottenuto la parte soltanto grazie al suo amante, il Dottor Cane, il potente capo della rete televisiva, da tutti temuto. Arianna è l’assistente alla regia, la persona che cerca di risolvere tutti i conflitti che si creano sul set, ed è forse l’unica che pur malvolentieri si sforza di aiutare Alessandro a inserirsi in questo mondo. Animano il set anche lo scontroso capo elettricista Biascica, il direttore della fotografia Duccio, ormai disilluso e cocainomane, la pigra, irascibile e raccomandata segretaria di edizione Itala e la truccatrice Gloria. Con Alessandro lavora anche l’altro stagista Lorenzo, soprannominato lo «schiavo» poiché dal carattere timido e dimesso. A seguire il corso dei lavori ci sono Sergio, delegato di produzione, attento solo a risparmiare il più possibile sul budget a disposizione della fiction, e Lopez, dirigente della rete, alla costante ricerca del difficile equilibrio tra i gusti del pubblico e le ingerenze della politica. Lontano dal set lavorano invece i tre sceneggiatori della serie, svogliati e pigri, interessati solo a guadagnare il più possibile con trame al limite dell’inverosimile. Nel corso degli anni si uniranno al cast la ricca e viziata Cristina, chiamata a raccogliere l’eredità di Corinna, oltre allo sboccato comico romano Nando Martellone, l’attrice dalle tendenze promiscue Karin e la giovane e talentuosa esordiente Fabiana, figlia dello stesso René. Tutti loro cercano faticosamente di portare avanti questa scalcinata produzione, tra mille problemi e contrattempi.
Commento
Boris è decisamente politicamente scorretto, forse oggi sarebbe troppo anche per Sky, ma per chi vuole seguirla deve scendere a patti con questo aspetto, perché le attrici sono “cagne maledette”, gli stagisti sono schiavi che vengono insultati e picchiati, la colpa è sempre attribuita ai rumeni, e ogni membro della troupe è lì perché raccomandato da qualche politico o persona influente in Italia.1
Insomma, per una che lavora in Rai, o in generale che vive immersa h24 nel mondo dello spettacolo. Questa serie con questo potpourri di personaggi è una manna dal cielo. Si parla poi, ironicamente, di “merda” fatta da professionisti. Infatti, nel suo essere volutamente trash, Boris è una perfetta parodia di ciò che spesso accade nei nostri dietro le quinte.
Il revival di Boris
Dopo varie speculazioni, il 16 febbraio 2021, durante la conferenza stampa dedicata al lancio della sezione Star di Disney+, viene annunciata una quarta stagione di Boris composta da 6 episodi della durata da 30 minuti ciascuno. Durante la presentazione è stato confermato il ritorno del cast storico, che questa volta sarà alle prese con il mondo dello streaming e delle piattaforme social.2
Boris si trova nelle stesse condizioni di Occhi del Cuore 3. Quando, in bilico tra il flop e il top, la serie deve rinnovarsi pur mantenendo la tradizione. Sicuramente ci sono tantissime aspettative. La nostalgia di vedere il cast più assurdo di sempre a mettere in scena una sottilissima critica sociale… di cui sicuramente necessitiamo dopo 10 anni!
So benissimo che spesso i rifacimenti sono un rischio altissimo ma in questo caso c’è veramente tanto materiale nuovo da trattare. Boris è un altro modo di fare fiction attraverso la continua vendetta sagace sulla televisione italiana. Chissà come sarà alle prese con lo streaming. Io sono positiva. Sicuramente non ne resteremo delusi.
Voi cosa ne pensate?
Qui Sara Scrive, passo e chiudo!