Titolo: La bambina di Hitler
Autore: Matt Killeen
Anno: 2019
Casa editrice: Garzanti
Trama
Sarah è solo una ragazzina quando cerca, assieme alla madre, di scappare dalle retate naziste. Purtroppo la sua mamma morirà e lei si troverà completamente sola al mondo. Dopo aver rischiato la morte riceverà un aiuto dal Capitano Floyd che le proporrà di diventare una spia per lui. E così Sarah diventerà Ursula Bettina Haller e verrà ammessa in una delle scuole naziste per eccellenza. Lei, una ragazzina ebrea, in mezzo al nemico se la dovrà cavare e dovrà portare a termine la sua missione. Ce la farà?
Analisi e commento
La bambina di Hitler è l’opera prima di Killeen e per me è stata una rivelazione perché questo è un libro denso ma non si fatica a leggerlo. Scorrere gli occhi su quelle righe stampate nero su bianco e vivere le avventure da spia di Sarah è stato fantastico. La storia non è interamente vera, come ci tiene a specificare l’autore, ma è assolutamente verosimile e raccoglie numerosi fatti accaduti davvero.
Sarah è un personaggio incredibilmente forte e bello, nel senso più esteso del termine. Non ha paura della morte ma nemmeno della vita, non ha più nulla eppure lotta continuamente per il bene puro e vero. È costretta a fare enormi sacrifici, a subire vessazioni continue nella scuola nazista ma non perde mai di vista l’obiettivo finale. In quattro parole: è una spia nata. Il capitano Floyd è un personaggio strano, volutamente strano: si capisce l’intenzione dell’autore di creare un personaggio dalla doppia faccia, costruita apposta per difendersi e schermarsi dai fatti, da tutti i fatti.
Passando all’analisi vera e propria de La bambina di Hitler posso dire che è un libro molto ben scritto che non lascia nulla al caso e per cui l’autore si premura di effettuare descrizioni molto precise e dettagliate. Come ho scritto in apertura di recensione è un libro denso perché i fatti sono tanti e affollano le pagine ma la storia non perde mai di credibilità e il risultato sono poco più di trecento pagine piene di avvenimenti e di tensione, colme di climax ascendenti a non finire. Un libro che mi è piaciuto dall’inizio alla fine e che consiglio quasi a tutti, ometterei solo i lettori un po’ inesperti perché è un libro forse un po’ troppo carico per chi non è abituato a leggere molto.
Avete letto questo libro? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria