BUM BUM, CIAO – La recensione di quel coito interrotto de “La Casa di Carta 3”.
Ho fatto il test di Veronica (“Sei pronto a vedere la terza stagione della casa di carta?” sulle pagine di questo stesso blog), imbroccando quasi tutte le risposte giuste.
Pronto come non mai alla visione de “La Casa di Carta 3”, mi ci sono buttato a capofitto e sono arrivato alla fine credendo di essere ancora a metà. Il tempo è volato, a riprova della qualità del terzo capitolo di una vicenda che poteva tranquillamente considerarsi conclusa. Certo, la sospensione dell’incredulità giunge quasi al punto di rottura, ma il passaggio fatale dall’estremamente improbabile al poco plausibile non ha mai luogo e l’ultimo episodio restituisce all’opera proprio quell’equilibrio che gli autori erano giunti a un passo dal compromettere. E’ questa l’unico difetto de “La Casa de Papel 3”, oltre alla breve durata, perorata in ambito relazionale da uno dei protagonisti nella regola del “Bum Bum, Ciao”, una botta e via.
Tutto il resto rasenta la perfezione: la caratterizzazione di vecchie conoscenze e new entry è a dir poco eccezionale, i dialoghi brillanti, il ritmo incalzante, le scene d’azione magistrali. A seguito del successo planetario del primo ciclo narrativo, il budget appare lievitato a dismisura: si evince dalle location e dalla profusione di mezzi e comparse. Il cast già variegato e sovrabbondante di talenti si arricchisce di nuovi grandissimi personaggi, senza tuttavia sfociare nell’overcrowding. Chi ci aveva lasciato viene opportunamente riesumato nei flashback e meno male: ne avremmo sofferto la mancanza.
Si piange, si ride, si trepida. Ne condivida o meno i principi, lo spettatore è partecipe delle passioni dei protagonisti, portavoce di un’umanità dolente e indomita. Lo show non fa mistero del proprio sottotesto politico che sulle note di “Bella ciao” valica le frontiere assumendo un significato globale; al contempo evidenzia le conseguenze di determinate azioni. Ogni scelta ha un costo e Tokyo, il Professore e tutti gli altri dovranno farci i conti nel corso della quarta stagione, già confermata,
Fino ad allora non ci resta che attendere, consapevoli che ormai è GUERRA.
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