La Passione di Giovanna D’Arco è un film del 1928 diretto da Carl Theodor Dreyer.
Come facilmente intuibile dal titolo la pellicola parla del processo a Giovanna D’Arco.
La mia opinione
La Passione di Giovanna D’Arco riesce quasi cento anni fa ad essere innovativo e soprattutto potente. Uno dei film più femministi, spirituali, profondi ed esteticamente belli della storia del cinema. I primissimi piani la fanno da padrone e l’utilizzo delle inquadrature è perfetto. Gli inquisitori inquadrati dal basso verso l’alto diventano imponenti e minacciosi ma ciò che colpisce più di tutto è l’interpretazione di una Renée Falconetti straordinaria che riesce con il solo volto ad incarnare alla perfezione la pulzella di Orleans.
Le ambientazioni scarne, i costumi semplici, una fotografia in bianco e nero meravigliosa e delle interpretazioni di livello altissimo fanno di questo un film imprescindibile per chiunque ami il cinema. Un film che parla senza usare parole, che smuove corde profonde e che è sempre estremamente attuale. Di uomini come gli inquisitori ne è pieno il mondo e il fatto che Dreyer li riprenda in maniera inquietante e a tratti disgustosa è un chiaro messaggio del regista che ci arriva forte e chiaro quasi un secolo dopo l’uscita del film.
Conclusioni
La bellezza dell’anima di Giovanna è racchiusa negli sguardi carichi di intensità mentre, al contrario, la bruttezza interiore degli inquisitori è rappresentata nei loro volti che sono volutamente carichi di ogni male. Un capolavoro assoluto che merita di essere visto e rivisto, analizzato e di cui si dovrebbe parlare più di tante altre cose di cui si parla forse un po’ troppo.
Alla prossima e non dimenticate di riscoprire queste straordinarie opere d’arte!
Lorenzo