L’articolo o, meglio, l’idea dell’articolo mi è nata per caso, in seguito ad un rewatch de La porta rossa, la celebre fiction di Rai2 ambientata a Trieste e composta, ad oggi, da due stagioni. Ho deciso così, similmente a quanto ho già fatto tempo addietro per La dama velata e i suoi personaggi, di analizzare più o meno approfonditamente alcuni personaggi de La porta rossa. Il primo personaggio che voglio analizzare è Anna Mayer, la moglie di Leonardo Cagliostro.
Se non avete visto le puntate fate attenzione ai possibili SPOILER che potrete incontrare nel prosieguo dell’articolo.
Il personaggio: Anna Mayer
Perché proprio Anna per iniziare questa “avventura”? Semplice! È decisamente il mio personaggio femminile preferito, anche se si è litigata il posto con Stella Mariani che, sicuramente, verrà analizzata in uno dei prossimi articoli. Anna è forte, non ha paura, sfida la vita e, anche quando si trova sopraffatta da tutto -penso alla nascita di Vanessa jr-, non molla per un attimo. Anna cerca la verità e questa è la cosa che mi ha affascinata di lei da subito, non lascia nulla di intentato, scava anche dove non dovrebbe e porta alla luce misteri che non vorrebbe portare alla luce. In fondo, Anna Mayer è uguale a suo marito Leonardo Cagliostro, di certo li separano i “metodi” d’indagine ma non quella voglia di arrivare al punto, al sodo della questione, senza tralasciare i dettagli che possono apparire più insignificanti. La moglie di Cagliostro rapisce ed affascina lo spettatore per quell’umanità vera che trasuda, per quella voglia di riscatto che la anima e che fa sì che più o meno tutti si identifichino in almeno una piccola parte del suo percorso.
L’attrice: Gabriella Pession
Che dire della Pession? Prima di vederla ne La porta rossa (1 e 2) non l’avevo mai vista in azione, dopo averla vista nei panni di Anna Mayer ho aspettato con trepidazione che uscisse Oltre la soglia (recensito qui, se siete interessati). Se devo dire la verità, quando l’ho ascoltata per la prima volta mi è sembrata “strana”, con una voce quasi rauca e graffiata, una voce che non le avrei mai attribuito al solo vederla in foto. Dopo i primi cinque minuti, però, ero già sua, ero già completamente persa nel suo modo di recitare che a me piace davvero molto, specialmente ne La porta rossa 2. La recitazione è sicuramente una questione molto ma molto personale, un po’ come la scrittura, ma se vi capita sottomano l’interpretazione di Gabriella Pession nei panni di Anna Mayer soffermatevi su di lei, sui gesti, sulle movenze e, soprattutto, sulla voce. Credo che non ve ne pentirete!
E voi cosa ne pensate? Vi piace il personaggio di Anna Mayer de La porta rossa?
Ilaria
P.S.: Questo è il primo di una serie di articoli dedicati ai personaggi de La porta rossa. Non sono in grado di dirvi quando uscirà il prossimo, ma voi non perdete di vista il nostro blog!
Beh io amo la Pession fin dai tempi de IL capitano con Alessandro Preziosi in cui era la protagonista femminile (ti consiglio di recuperarlo, carino e anche li ama un uomo come dire non esattamente “semplice” e che la fa soffrire a volte). Riguardo ad Anna direi che colpisce proprio quello: essere l’altra metà del marito pur proveniendo da ambienti di nascita diversi e avendo metodi diversi….Lei avrebbe potuto sposare un Antonio Piras qualsiasi in fondo e invece sceglie un uomo che epidermicamente le assomiglia moltissimo anche se le apparenze possono trarre in inganno….
Forse quando si è così affini nell’anima, un modo per trovarsi lo si trova sempre….
Concordo, decisamente. Anna e Leo sono proprio affini nell’anima quindi si sono trovati sfidando tutto e tutti e lei non si è accontentata di un Antonio Piras qualunque ma è andata a cercare il suo Leo. Poi sicuramente le apparenze ingannano e anche il mondo di provenienza è completamente diverso eppure si capisce subito che loro sono incredibilmente affini.
Lei a modo suo è una ribelle nella sua famiglia, un’anticonformista, non si sarebbe mai accontentata di un uomo di buona famiglia qualsiasi magari collega ma che non avesse quello stesso fuoco dentro. Sicuramente i modi diversi e le intemperanze caratteriali di due temperamenti comunque fumantini li avrebbero portati sempre allo scontro, ma la comunanza di scopi e di intenti e soprattutto di valori li avrebbe sempre riportati insieme anche se le corna di lui con Stella mi hanno fatto male indubbiamente…..
Esatto. Le corna con Stella sono un po’ quello che non ti aspetti e fanno indubbiamente male, anche se poi tra lei ed Anna si crea un rapporto particolare ma anche bello secondo me.