La mia bambina sta scrivendo la sua prima letterina di Natale e devo dire che non mancano le sorprese.
Il 25 dicembre ormai è dietro l’angolo e la piccola di casa per la prima volta sta affrontando le festività coscientemente. In che modo è presto detto: con una letterina di Natale, indirizzata al paffuto signore che guida la slitta.
Mi rendo conto che definirla lettera è un po’ esagerato, è più un work in progress. Potenzialmente infinito, che potrebbe non concludersi mai. Mi spiego meglio: la ragazza ha 3 anni compiuti e va alla scuola materna, spesso torna a casa parecchio stanca e non sempre ha voglia di rispondere alle “assurde e incomprensibili richieste” di mamma e papà. E via perciò alla fiera del “cì, no, bene, niente, nonlociò“. Buttar giù due righe con una lista dei desideri natalizi è una missione quasi impossibile.
Quasi, perchè con tanta pazienza io e mia moglie ce l’abbiamo fatta e c’è di che sorridere, confusi. Perchè nella missiva non mancano richieste legittime, adorabili ma anche un tantino anomale.
Più che la classica letterina di Natale quella di mia figlia sembra… boh, non lo so nemmeno io.
Da qui procedo in modo schematico, cercando di mettere ordine in questa tenera tempesta di regali e desideri.
“Caro Babbo Natale, sono una bimba di 3 anni…” <=== Inizio classico, la classica quiete prima della tempesta.
“… sono bella come una principessa, ma molto birichina” <=== Il tripudio della modestia, ma anche della sincerità. Lo sa anche lei che è uno zuccherino capace di farti venire un esaurimento nel giro di un quarto d’ora.
Finiti i preamboli si passa al cuore di ogni letterina indirizzata al simpatico barbone vestito di rosso e bianco.
Il quale sono sicuro si affannerà a cercare, trovare e portare tutto, se possibile. Anche perchè se no chi la sente la principessa. A parte gli scherzi, non vedo l’ora di assistere a quella cascata di entusiasmo e di ammirare quelle manine veloci come fulmini che afferrano, strappano, aprono. E, finalmente, gli inevitabili “guaddda, bello” che renderanno il tutto ancor più gioioso.
Come dicevo qualche riga fa, nella missiva c’è spazio per qualche sorpresa, quindi “PeNNatale vojo“…
1) I cioccolati: ti aspetti un giocattolo, una bambola o anche un micio che sputi arcobaleni e invece I CIOCCOLATI?! Ok, sono buoni, ma come primo punto non c’è male, in quanto a stranezza.
2) Biccotti: chiaro, limpido e cristallino. Il primo punto per la merenda e il secondo per la colazione.
3) L’ape Maia: con mia grande gioia la ragazzina ha scoperto la sigla del noto cartone animato di eoni fa ed è OVVIO che qualcosa a tema arriverà. Magari una morbida compagna per la notte, tanto di peluche ne ha solo 305734857.
4) Un treno: considerando che un Frecciarossa in scala 1:1 da mettere in soggiorno è da escludere, direi che è preferibile ripiegare su un modello più minuto, magari visto in tv. Qualcosa del trenino Thomas. Che non è neanche tra i suoi cartoni animati preferiti.
5) Regalo viola: niente indizi, nessun particolare, dettagli manco a parlarne, niente che a noi adulti possa chiarire le idee. Forse la tonalità c’entra, SIGH!, col resto (???)…
6) Frozen: come tanti bambini, anche la mia erede è impazzita per il capolavoro targato Disney. In principio sfogliando un libretto e poi una sera in tv… BOOM! Colpo di fulmine. Ed ora, ovvio, vuole tutto a tema. E per tutto intendo TUTTO: il dvd, le bambole, “la cosa che fa ghiascio”, “le capppe” (scarpe), i pupazzi e i cavalli. La speranza è che fra un anno, quando uscirà il dvd del secondo capitolo, la cotta le sia passata. Ma, considerando che ci sono nuovi personaggi, ne dubito!
Direi che è tutto…
Ah, no! Dimenticavo lo scettro, sempre di Frozen. Ovviamente, direi, visto che è “bella come una principessa”.
Adesso ho davvero finito. Spero di non avervi annoiato troppo. Un grazie alla padrona di casa e, se vi va, passate pure a trovarmi sul mio blog, La tana del papi nerd.
Buon Natale a tutti!