Ho iniziato a leggere L’allieva in seguito alla messa in onda delle repliche della seconda stagione dopo aver tanto rimandato la lettura e averla già abbandonata una volta. Le cose che mi hanno indotta a provare a rileggere i libri sono state due: la prima riguarda il fatto che ho apprezzato incredibilmente Questione di Costanza –qui la recensione- scritto sempre da Alessia Gazzola e la seconda è che volevo sapere da dove sono nate le storie impersonate da Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale. Mi sono lanciata così a capofitto nella lettura e oggi vi propongo la recensione libro per libro di tutta la serie.
Alessia Gazzola
Alessia Gazzola nella vita è un medico legale e vive a Verona con il marito e le due figlie. Ha esordito nel 2011 con L’allieva, il primo romanzo della serie dedicata ad Alice Allevi, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre nel 2012, Sindrome da cuore in sospeso sempre nel 2012, Le ossa della principessa nel 2014, Una lunga estate crudele nel 2015, Un po’ di follia in primavera nel 2016, Arabesque nel 2017 e Il ladro gentiluomo nel 2018. Ha inoltre pubblicato Non è la fine del mondo nel 2016 e Lena e la tempesta nel 2019. Sempre nel 2019 ha dato avvio ad una nuova serie, la cui protagonista è l’anatomopatologa Costanza Macallè, il cui primo volume si intitola Questione di Costanza.
L’allieva – ★★★☆☆
Il primo libro della serie si intitola proprio L’allieva ed è il romanzo che dà il la a tutte le vicende personali e professionali di Alice Allevi.
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
Commento
Come ho già detto ho iniziato a leggere L’allieva quando avevo già un volto da assegnare a tutti i personaggi. A essere sincera devo dire che ho faticato non poco a far combaciare attore e personaggio nel libro ma, una volta che ci sono riuscita, la lettura è andata avanti spedita. Il libro nel complesso mi è piaciuto perché è un buon mix di problemi personali e professionali della protagonista. La storia scivola rapidamente tra le dita e ci si trova alla conclusione in un battibaleno. La punta di diamante sono sicuramente le descrizioni accuratissime di tanti piccoli particolari -che ho apprezzato anche in Questione di Costanza– e le descrizioni di ambito medico-scientifico che sono davvero alla portata di tutti.
Un buon libro per iniziare questa avventura!
Un segreto non è per sempre – ★★★★★
Subito dopo aver letto il primo libro mi sono avventurata nella lettura del secondo grazie al fatto che li avevo tutti a disposizione grazie a mia mamma.
“Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un’indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità.”
Commento
In Un segreto non è per sempre viene descritto un giallo incredibilmente più approfondito, più intricato e più coinvolgente di quello presente nel libro precedente. Questo secondo volume della serie mi è piaciuto decisamente di più del primo e mi ha condotta a concluderlo in ancora meno tempo. Rimangono buonissime le numerose descrizioni degli ambienti e dei dettagli che sono certamente la cosa che più adoro della Gazzola. Sul fronte sentimentale di Alice ci viene raccontato ancora poco e, se nel primo libro parteggiavo per Arthur (una cosa che nella serie non ho mai fatto!), in questo volume mi sono trovata in stallo come lettrice e non posso esprimere una preferenza tra Claudio e Arthur.
Gli avvenimenti nei libri, per quanto riguarda la vita privata di Alice (e quella di suo fratello) sono decisamente rallentati o anche drasticamente diversi rispetto a ciò che accade nella serie. Il momento che mi è mancato di più è stato il congresso a cui Alice e Claudio partecipano: se nella serie è un momento incredibilmente bello, nel libro viene liquidato in un tempo breve, sufficiente però ad instillare dei dubbi nella mente di Alice.
Sommando tutto, il mio giudizio nei confronti di Un segreto non è per sempre è decisamente positivo e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà nei prossimi libri!
Sindrome da cuore in sospeso – ★★★★★
Alice Allevi ha un grosso problema. Si è appena resa conto di non voler più diventare un medico, ma non ha il coraggio di confessarlo a nessuno, e non sa cosa fare del suo futuro. Ma siccome la vita è sorprendente, sarà l’omicidio di una persona vicina alla sua famiglia a far scoprire ad Alice la sua vocazione: la medicina legale. Forse c’entra il suo intuito, che la induce a ficcanasare dove non dovrebbe, mettendo a rischio le indagini. Forse c’entra l’arrivo della sua nuova coinquilina Yukino, una studentessa giapponese che parla come un cartone animato e che stravolge le abitudini, non solo culinarie, di Alice. Forse c’entra nonna Amalia che, con saggezza mista a battute fulminanti, sa come districarsi fra i pettegolezzi di paese. Una cosa è certa: Alice non lo ammetterebbe mai, ma se sceglierà quella specializzazione, è soprattutto per rivedere Claudio Conforti, il giovane medico legale che ha conosciuto durante il sopralluogo. Vestito in maniera impeccabile, sorriso affilato come un bisturi, occhi travolgenti. Arrogante, sprezzante e… Irresistibile.
Commento
Con questo libro è ufficiale: la serie de L’allieva mi crea un’incredibile dipendenza. Questo piccolo libricino è stato un fulmine a ciel sereno ancora più dei due precedenti e non aspettavo altro che finire le lezioni e lo studio per potermi dedicare anima e corpo alla lettura. Finalmente, anche nei libri, scopriamo di più su Alice e sul perché ha scelto medicina legale e così scopriamo di più anche su Claudio. Il libro è una chicca vera e propria, si legge con una scorrevolezza disarmante e alimenta la curiosità nel lettore pagina dopo pagina. Lo stile della Gazzola diventa sempre più coinvolgente ad ogni libro e le descrizioni rimangono un caposaldo di questa autrice. Il mix di giallo e rosa è davvero letale ed è incredibile notare tanta maestria nel creare un genere più unico che raro.
Questo è anche il primo libro in cui Alice della serie tv e Alice del libro hanno finalmente combaciato quasi alla precisione, così come Claudio della serie tv e Claudio del libro, complice il fatto che alcune frasi e alcune scene sono le stesse in entrambi i prodotti. Io ho scelto di leggere i libri in ordine di pubblicazione ma, se tornassi indietro, credo che leggerei prima questo e poi tutti gli altri per iniziare ad avere un quadro d’insieme della storia, del resto Sindrome da cuore in sospeso non è di fatto il terzo libro della serie ma una specie di prequel a tutta L’allieva.
Le ossa della principessa – ★★★★★
Ambra Negri Della Valle – la collega carogna per antonomasia, la ragazza perfetta che non fa che mettere la pasticciona e simpaticissima Alice Allevi di fronte ai suoi numerosi limiti – è scomparsa. Alice e Claudio Conforti (il perfido e affascinante ricercatore in medicina legale, ex di Ambra e legato ad Alice da un complicato e sfuggente rapporto) temono il peggio quando vengono chiamati dalla procura per esaminare un cadavere ritrovato in un campo. Per fortuna non si tratta di Ambra, ma di una giovane archeologa scomparsa anni prima, mentre stava per partire per una missione di scavo nei territori palestinesi. Chi l’ha uccisa e sepolta come in un rituale con accanto una coroncina di plastica?
Commento
Ogni volta che penso di aver trovato il mio libro preferito nella serie de L’allieva, il successivo mi sorprende e mi cattura ancora di più. Ho letteralmente adorato Le ossa della principessa per due motivi principali: il primo è il filone giallo, corredato da numerosissime informazioni e da un evidente lavoro di ricerca molto approfondito; il secondo è il fatto che la storia della defunta sia stata raccontata seguendo tre binari: quello del racconto in diretta di Alice e Calligaris, quello delle lettere/e-mail della ragazza ad una sua amica e quello ambientato nel passato. Questo secondo punto è quello che mi ha fatto apprezzare così tanto il libro perché mi ha ricordato molto da vicino Questione di Costanza, in cui, oltre a presentare le ricerche compiute dalla stessa Costanza e dal gruppo di lavoro, l’autrice ha voluto approfondire la storia da un altro punto di vista, ovvero quello del passato. Dettaglio non da poco, ho iniziato a detestare Arthur e un po’ anche Alice per la sua ingenuità e il suo credere che il bel reporter possa essere ciò che fa davvero per lei.
Il libro si legge in un soffio e, quelle che all’apparenza paiono tante pagine, scorrono via esattamente come una puntata della fiction, forse anche meglio! Ancora una volta le descrizioni così dettagliate sono la ciliegina sulla torta e, leggendo i libri in sequenza, mi viene sempre più facile riconoscere una crescita nella penna della Gazzola. Con questo libro, secondo me, ha fatto davvero centro! Non mi resta che procedere nella lettura per scoprire cosa ne sarà, nei libri, di Alice.
Una lunga estate crudele – ★★★★★
Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili. Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.
Commento
Sono ormai giunta al quinto libro della serie in un battibaleno e confermo decisamente la mia dipendenza dalla serie: ormai è diventata una questione vitale sapere come si concluderanno le vicende. Arthur mi sta sempre più antipatico mentre Claudio ha fatto breccia nel mio cuore così come in quello di un’Alice sempre più confusa e disorientata. In Una lunga estate crudele, la Gazzola approfondisce anche il personaggio di Sergio Einardi (Marchesi nella serie tv) che non riesco a percepire con occhi diversi da quelli con cui l’ho sempre percepito nella produzione televisiva. Ancora una volta lo stile di scrittura è altamente accattivante e la fine del libro giunge in un lampo lasciando al lettore la sola voglia di saperne di più. Il giallo è ancora ben costruito e questa volta gli indizi seminati nel corso della narrazione mi hanno permesso di capire l’identità dell’assassino.
Vi assicuro che se potessi aumentare di una stellina ogni volta il giudizio lo farei senza pensarci su due volte perché la crescita esponenziale dell’autrice è ben tangibile e il suo amore per la scrittura emerge da ogni singola parola scritta. Per ora, questo è il libro che approfondisce di più la parte rosa di tutta la serie anche se non è il mio preferito che, allo stato attuale, rimane Le ossa della principessa. Come sempre le descrizioni sono una certezza e rappresentano le colonne portanti del romanzo: posso dire di conoscere ormai tutti i tipi di sigarette in commercio nonché di nutrire una certa invidia nei confronti di Calligaris che, pur nutrendosi di brioscine e manicaretti preparati dalla sua dolce metà, rimane asciutto come un’acciuga.
Un po’ di follia in primavera – ★★★★☆
Quella di Ruggero D’Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato con un’arma del delitto particolarmente insolita. E anche perché Ruggero D’Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante…
Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo di quell’uomo all’apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. E con le sue parole.
L’indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta… Ma sarà quella giusta?
Commento
Questo libro mi ha catturata al primo sguardo lanciato alla copertina che, devo dire, è veramente magnifica, così come il titolo. L’ho tuttavia trovato lievemente sottotono rispetto ai precedenti, forse perché mi è sembrato quasi un libro di transizione, sia per Alice sia per tutta la storia che gravita attorno a lei. Le descrizioni sono come sempre tremendamente accurate e il fatto che il libro descriva così bene la psichiatria -in modo comprensibile a tutti- e tutto ciò che fa da contorno alla mente umana è sicuramente un valore aggiunto. Il giallo è ancora una volta ben costruito ma forse giunge ad una fine abbastanza rapida e, per me, ben poco prevedibile perché non ho colto alcun tipo di appiglio per arrivare da me all’identificazione dell’assassino. Sul piano sentimentale Alice è ancora un disastro ma indubbiamente qualcosa si sta muovendo dentro di lei e mi colpisce il fatto che con Claudio non sia successo quasi nulla ancora…insomma, mancano solo due libri alla fine della serie (SPOILER per fortuna che Claudio nell’ultima pagina si lancia un po’, fosse stato ad aspettare Alice… FINE SPOILER)! Dal prossimo romanzo mi aspetto una svolta decisiva, che spero vivamente arrivi.
La scorrevolezza di lettura è disarmante come sempre e il grande pregio dei libri della Gazzola è che veramente potresti passare le ore sul divano a leggerli uno dopo l’altro senza soluzione di continuità. Sono romanzi che mescolano con astuzia rosa e giallo e che vengono difficilmente abbandonati anche quando è necessario farlo per dedicarsi a studio o lavoro.
Qui se volete trovate un video in cui Alessia Gazzola e Lino Guanciale erano presenti alla biblioteca Delfini proprio per parlare di Un po’ di follia in primavera.
Arabesque – ★★★★★
Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza.
Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di quarantacinque anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico.
Commento
Wow! Sono veramente sbalordita. Che gran bel libro, complimenti alla Gazzola, con Arabesque si è veramente superata in modo incredibile. Il giallo è intricatissimo e ho cambiato colpevole almeno quattro cinque volte nel corso della lettura; sono giunta all’identificazione del vero colpevole solo quando ci è arrivata anche Alice. La parte rosa, beh, ho immaginato tutti i dialoghi tra Alice e CC con le voci della Mastronardi e di Guanciale e devo dire che sembrano davvero scritti per essere interpretati da loro. La stessa autrice, in effetti, ammette di aver tratto molta ispirazione dalle interpretazioni di tutti gli attori della serie tv. La contaminazione vicendevole di libro e serie tv secondo me è ben evidente in Arabesque e per questo l’ho apprezzato oltre ogni misura. Il coinvolgimento del lettore è massimo già dalle prime righe e riuscire a non consumare il libro in tempo record è davvero dura ma, vi assicuro per esperienza personale, se ci riuscirete sarà tremendamente bello.
Lo stile di scrittura è ancora una volta migliore del libro precedente e penso di aver reso già grandissimo merito alle descrizioni della Gazzola ma, tributarle ciò che si merita ancora una volta non può fare male. Arabesque è anche terribilmente ironico e, lo ammetto, ho riso spesso come una pirla leggendo delle avventure/disavventure di Alice. Che dire, mi manca un solo libro ma, dopo questo, non sono affatto pronta a lasciar andare Alice e Claudio. Spero di rivedere le stesse scene nella serie tv perché questo è forse il libro che, per ora, merita di più di essere trasposto tal quale sullo schermo.
Vi lascio qui sotto come collegamenti dei video rintracciati su YouTube della presentazione di Arabesque:
Il ladro gentiluomo – ★★★★☆
Alice Allevi, finalmente Specialista in Medicina Legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l’affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell’Istituto di Medicina Legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola.
Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un’autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L’ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi…
Commento
Non è un addio, ma un lungo arrivederci (in parte lenito dal racconto speciale realizzato per il libro Andrà tutto bene -recensito qui-). Ho vissuto un bel mese e mezzo in compagnia di Alice e la sento ormai come una parte di me, una specie di appendice o, se preferite, un sedimento nel cuore. Nel frattempo ho intervallato la lettura con qualche altro libro ma Alice era sempre lì ad aspettarmi, pensare che adesso non ci sarà ma che sarà sempre con me ha un che di magico. Vorrei ringraziare la Gazzola per la sua capacità di narrazione perché, ancora una volta, il libro si legge che è una meraviglia ed ho apprezzato in particolar modo il confronto Wally-Alice. Al di là del finale che, ovviamente, era quello che mi aspettavo è stato il passaggio più bello. Arabesque rimane in cima alla classifica perché è il libro che mi ha catturata più di tutti ma ribadisco il fatto che ogni singolo libro della serie de L’allieva merita di essere letto perché porta Alice ad essere quello che è e ha portato Alessia (Gazzola) a diventare una scrittrice apprezzatissima.
Parlando più nello specifico de Il ladro gentiluomo devo dire che il giallo è molto ben costruito e il fatto che tutto sia incernierato su un diamante rende il tutto più accattivante. Le ricerche della scrittrice in merito sono, come sempre, molto dettagliate senza risultare stucchevoli o eccessive. La parte rosa del romanzo, invece, l’ho trovata lievemente sottotono e alcuni passaggi sono stati forse un po’ troppo condensati. Per il resto la Gazzola è ormai per me una certezza e cercherò quanto prima di recuperare anche gli altri suoi libri.
Conclusioni
Sì è chiuso per me un viaggio, un ciclo e, come ho già detto, è stato un viaggio piacevolissimo, un crescendo di emozioni…non mi resta che aspettare una possibile continuazione anche tra qualche anno perché Alice e CC si meritano un Confortino o una Confortina che spero vivamente arrivi ne L’allieva 3…
Cosa ne pensate? Avete letto i libri della serie?
Ilaria
P.S: In merito alla serie, Lino Guanciale ci dice che con CC ed AA i finali non sono mai scontati…non so se leggerla come una promessa o come una minaccia!
Con CC e AA i finali non sono mai scontati…
Chi sa quante novità ci aspettano con #Lallieva3!
Intanto grazie per esserci stati e per l'affetto che avete dimostrato per il lavoro che abbiamo fatto #LAllieva2— Lino Guanciale (@LinoGuanciale) May 24, 2020