Il weekend prima dell’inizio dell’università, io e le mie amiche abbiamo deciso di visitare la nave-scuola Amerigo Vespucci, attraccata nel porto di Napoli per una settimana, durante cui è stato possibile, per scolaresche e cittadini, salire a bordo gratuitamente.
Dopo aver passato circa tre quarti d’ora in metropolitana, che con i suoi ritardi e “problemi tecnici” rende spiacevole anche un’uscita tra amiche, siamo finalmente arrivate a piazza del Municipio, pronte a dirigerci verso il molo Beverello. Nonostante l’orario “morto” (circa le tre del pomeriggio) e la messa in onda della partita del Napoli, ci siamo ritrovate davanti ad una fila chilometrica, che terminava nei pressi del Maschio Angioino, castello medievale e rinascimentale, simbolo della città partenopea.
Ecco una foto per cercare di rendere l’idea della quantità di gente presente quel giorno. Vi lascia immaginare quanto potesse essere lunga la coda di visitatori…
La storia dell’Amerigo Vespucci:
La nave prende il nome dal celebre navigatore Amerigo Vespucci, in onore del quale il “Nuovo Mondo” fu chiamato America. Fondata nel marzo del 1861, l’incrociatore Amerigo Vespucci visse una prestigiosa carriera militare come nave da guerra fino al 1893, anno in cui fu trasformato in una nave-scuola. Anziché radiare l’imbarcazione, la Marina Militare decise, infatti, di darle una seconda vita, con lo scopo di istruire i vari iscritti secondo le antiche tradizioni marinaresche, puntando, così, ad avvicinarli ulteriormente al mondo del mare.
Nel 1925 approssimandosi la fine della vita operativa del primo Amerigo Vespucci, per iniziativa dell’ammiraglio Giuseppe Sirianni, ministro della Marina, fu decisa la costruzione di due navi scuola: la prima, chiamata Cristoforo Colombo, ceduta durante la Seconda Guerra Mondiale all’URSS, come risarcimento per i danni di guerra, e la seconda, nominata Amerigo Vespucci, che è ancora oggi l’Unità più anziana in servizio nella Marina Militare.
In origine il motto della nave era: “PER LA PATRIA E PER IL RE”. Con la fine della monarchia, avvenuta nel 1946, cambiò in: “SALDI NELLA FURIA DEI VENTI E DEGLI EVENTI”. Fu, infine, sostituito con quello che è lo slogan, tuttora utilizzato: “NON CHI COMINCIA MA QUEL CHE PERSEVERA”.
La nave a vela appare imponente e regale, senza risultare pomposa, ma mantenendo, anzi, uno stile semplice. Salirci a bordo ti teletrasporta magicamente in un’altra epoca, arrivando, con un po’ di fantasia, a sentirsi dei veri lupi di mare! L’Amerigo Vespucci è sicuramente motivo di orgoglio per il nostro Bel Paese, che non sfrutta al meglio le sue meraviglie!
Qui Alessia Scrive, grazie per l’attenzione! Siate curiosi di scoprire ciò che l’Italia ha da mostrare!