Lo scorso episodio si era concluso con Loki che seguiva Sylvie attraverso il portale che quest’ultima aveva aperto. La destinazione di Sylvie non è altro che la TVA stessa, ma uno scontro con Loki porta a una serie di imprevisti e guai.
Come sempre vi avviso della presenza di spoiler nell’articolo.
Loki vs Sylvie
Sylvie fin dal momento in cui arriva alla sede della TVA si fa strada combattendo, avendo la meglio sulle guardie e procedendo spedita, ma l’arrivo di Loki complica ogni cosa. Loki mette in dubbio il fatto che Sylvie possa essere una versione migliore di se stesso, visto che si reputa il Loki superiore e i due iniziano a combattere con pugnali e spada.
A interrompere temporaneamente lo scontro è il giudice Ravonna Renslayer, con l’intento di fermare entrambi, ma grazie ad un tempad i due riescono a fuggire e continuano a combattere tra loro. Ma anche questa volta si tratta di uno scontro breve poiché sono finiti nel pieno di una pioggia di meteore, perciò Loki e Sylvie passano da nemici ad alleati.
Lamentis
Loki e Sylvie si trovano nel pieno di un’apocalisse che avverrà nel 2077 sulla luna Lamentis-1, che sta per entrare in collisione con un pianeta. I due non hanno alcun modo di fuggire perché il tempad è scarico e serve una fonte di energia per ricaricarlo prima che sia troppo tardi.
Vagando per le lande desolate di Lamentis Loki apprende che Sylvie ha vissuto una vita abbastanza diversa dalla sua, tanto da cambiare persino nome. Giunti a un insediamento si rendono conto ben presto che è stato abbandonato poiché gli abitanti stanno evacuando per raggiungere una nave che potrebbe salvarli. I due, quindi, si mescolano tra la folla e con un trucchetto Loki si finge uno degli addetti che lavorano sul treno che condurrà gli abitanti alla nave.
Il piano fallisce
Sulle prime il piano di Loki non convince Sylvie, ma proseguono comunque e l’inganno riesce a dovere. Una volta al sicuro a bordo Loki e Sylvie provano a conoscersi meglio, qui scopriamo che Sylvie ha sempre saputo di essere stata adottata e che ha imparato la magia da sola.
Loki esagera con qualche drink e dà spettacolo cantando una canzone asgardiana, attirando così l’attenzione che poi sfocia in uno scontro con gli addetti alla sicurezza. Loki e Sylvie finiscono fuori bordo e nel bel mezzo del nulla, ma la caduta distrugge il tempad e privandoli di ogni via di fuga.
L’ultima speranza è raggiungere la nave, che però nella linea temporale originaria viene distrutta e perciò per salvarsi dovranno alterare quest’evento.
Giunti sul posto Loki e Sylvie si trovano ad affrontare altre guardie, perdendo tempo prezioso e il loro piano fallisce perché la nave viene distrutta comunque, dunque i due sono bloccati nel pieno dell’apocalisse.
Considerazioni generali
Questo terzo episodio si prende un momento di pausa dalla “missione” della TVA e si concentra di più sul confronto tra Loki e Sylvie. Ho trovato divertente la breve sequenza in cui i due si scontrano come bambini capricciosi per capire chi sia il Loki migliore, per poi smettere il tempo necessario per una fuga.
Fin da subito Sylvie adopera uno stile di combattimento diverso da Loki, prediligendo la spada al posto dei pugnali ed utilizzando “l’incanto”, un potere che Loki non padroneggia ancora. Durante la loro tregua li vediamo parlare e cercare di capire in cosa sono diversi, una cosa che viene messa in chiaro è che Sylvie non è semplicemente una versione femminile di Loki. Sylvie si è creata un’identità tutta sua, con un carattere abbastanza diverso da quello di Loki e con conoscenze che mancano al dio dell’inganno. Infatti è proprio lei a riconoscere il luogo in cui si trovano e a conoscere gli eventi che stanno per verificarsi, tuttavia i due collaborano per trovare un modo per andar via.
La chimica tra Tom Hiddleston e Sophia Di Martino mi ha colpita molto, dando vita ad un duo vivace e sarcastico, e mi è piaciuto molto il fatto che sia Loki che Sylvie si siano aperti un minimo riguardo il proprio passato. Sylvie ha sempre saputo di essere adottata, questo le ha dato più tempo per accettare la verità e conviverci in una maniera meno sconvolgente rispetto a Loki. La cosa interessante è quando Loki parla di Frigga e Sylvie non la consideri la “loro” madre, ma soltanto quella di Loki, sottolineando ancor di più quanto lei sia un personaggio interamente a sé.
Ma ciò che reputo davvero importante della loro conversazione è il coming out di Loki, fatto con molta serenità e esplicitamente. Sembrerà banale dato che già nei fumetti Loki è bisessuale, ma questa conferma nella serie lo rende il primo personaggio del MCU canonicamente membro della comunità LGBTQ+.
Loki ubriaco, che canta e balla, è stata la cosa più divertente dell’episodio e il parallelismo con Thor che spacca la tazza per chiedere un altro drink è stato la ciliegina sulla torta. Vedere un Loki più spensierato e allegro è davvero una svolta, ammetto che questa sua versione mi sta piacendo molto perché è decisamente più estroverso.
Quella di Loki e Sylvie è una corsa contro il tempo, la loro unica speranza è raggiungere la nave prima che sia troppo tardi, ma la fortuna non è dalla loro parte e l’episodio si conclude con Loki che osserva la nave esplodere e Sylvie allontanarsi.
Ho lasciato per ultimo la rivelazione più sconvolgente dell’episodio: gli agenti della TVA sono tutte varianti portate via da diverse linee temporali e luoghi, a cui sono stati rimossi i ricordi delle loro vite precedenti. A quale scopo è stato fatto tutto ciò? La questione diventa sempre più sospetta e forse non è Sylvie la vera nemica di tutta questa storia.