Mercoledì 22 dicembre si è conclusa Mare fuori 2¹, la seconda stagione della serie che racconta le vicende dei detenuti nell’ipm di Napoli. La regia è affidata a Milena Cocozza ed Ivan Silvestrini.
Trama
L’Istituto di Pena Minorile di Napoli è a picco sul mare e ospita settanta detenuti: 50 maschi e 20 femmine. Quando entrano i ragazzi hanno sempre meno di 18 anni e lo fanno perché hanno “sbagliato”.
Mare fuori 2 inizia direttamente da dove avevamo lasciato i personaggi alla fine della prima stagione e ci porta a scoprire i nuovi ingressi nell’ipm.
Cast principale
Carolina Crescentini, Carmine Recano, Valentina Romani, Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Vincenzo Ferrera, Antonio Orefice, Antonio De Matteo, Anna Ammirati, Artem Tkachuk
Commento
Una storia, quella di Mare fuori, che mi aveva conquistata in modo deciso nella prima stagione e che qui, nella seconda, è andata un po’ scemando concentrandosi su tutto e su nulla, rappresentando quindi una vera e propria stagione di transizione.
Da qui non procedete nella lettura se non avete visto la stagione interamente perché sono presenti SPOILER.
La trama di Mare fuori 2 si è concentrata principalmente su un solo fatto e su tutto ciò che ruotava attorno ad esso: Carmine e la morte della neo-moglie Nina. Tutto il resto si è adeguato, si è stretto in spazi più piccoli per lasciare piede libero alla storia resa principale. Carmine ha rappresentato il vero fulcro di tutta la stagione e si è svelato ancora di più al pubblico con i suoi silenzi, la rabbia repressa e la voglia di vendetta -pur discostandosi alla fine, come giusto, da un mondo di violenza, di torti subiti ed inflitti-. Nuovi ingressi hanno scombinato lievemente le carte e, in più, abbiamo scoperto la storia di alcuni dei ragazzi che già c’erano nella prima stagione e quella di alcune delle persone che lavorano nell’ipm.
Le storie pregresse di detenuti e guardie sono state inserite nel momento più opportuno per svelare le ripercussioni sulla storia centrale e sull’animo dei personaggi. La storia di ogni singolo personaggio -nel presente- è stata trattata come a sé stante o in relazione ad altri personaggi. Edoardo ha abbandonato per sempre la speranza di una vita nuova al di fuori del carcere -annullando così i piccoli passi avanti fatti nella prima stagione-; Pino ha cercato di migliorare alcuni aspetti di se stesso rimanendo però ancorato alla violenza per risolvere i problemi -forse in Kubra ci sarà una nuova vita per lui-; Filippo ha avuto un comportamento un po’ altalenante e, alla fine, ha scelto la libertà -forse provvisoria- con Naditza, lasciando Carmine con Futura -in carcere-; Carmine ha finalmente risolto i conti con la morte di Nina e ha scelto di guardare avanti pur rimanendo, per forza di cose, in carcere. Totò è stato il personaggio rivelazione –merito anche della straordinaria interpretazione data da Antonio Orefice- e, grazie alla sua storia, lo spettatore si è potuto immedesimare in alcuni suoi comportamenti ed ha potuto leggere la rabbia repressa che si porta dentro. Il personaggio più fedele a se stesso è rimasto Cardiotrap e l’uccisione di Fabio rappresenta sì una macchia indelebile -e per questo va condannata- ma anche la voglia di salvare Gemma, colei che rappresenta davvero il suo mare fuori. Infine Viola, grande presenza nella prima stagione soprattutto a livello di ripercussione psicologica su alcuni degli altri personaggi, in questa stagione è quasi completamente scomparsa dai radar anche se ha influenzato non poco Gemma.
Sul fronte delle interpretazioni note di merito per Antonio Orefice -splendido nei panni di Totò specialmente nelle ultime puntate- e Massimiliano Caiazzo -divino nel tratteggiare, principalmente con il solo uso dello sguardo, il tormento interiore di Carmine e, poi, la sua liberazione-. La parte interpretativa è, sicuramente, la parte migliore di tutta Mare fuori 2 perché ognuno ha chiaramente cercato di superarsi rispetto alla prima stagione e alcuni ci sono riusciti in modo a dir poco strabiliante. Il tutto assume rilevanza ancora maggiore se pensiamo all’età anagrafica di tutti gli attori chiamati ad interpretare i detenuti dell’ipm.
Perfetta, come sempre, la colonna sonora curata da Stefano Lentini che si conferma più che una garanzia.
Aspettando Mare fuori 3
La terza stagione è stata confermata alla fine dell’ultimo episodio di Mare fuori 2 e, visto l’epilogo, era più che scontata. Ora la speranza è che i nuovi ingressi (Rosa e Mimmo) non stravolgano la linea narrativa impostata inizialmente -come accaduto ad Edoardo, visto che gli autori l’hanno indirizzato verso la sua parte “cattiva”, dopo la morte di Ciro- e che i ragazzi nell’ipm riescano a trovare una soluzione finale -sia essa in positivo o in negativo, purché coerente-.
E voi cosa ne pensate? Avete visto la seconda stagione di Mare fuori? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria