La subacquea è una delle mie più grandi passioni e ho visto praticamente tutti i film in circolazione che trattano di questo argomento, quindi per fare qualcosa di diverso in questo articolo vi illustrerò quali sono a parer mio i film più belli sulle immersioni. Ho deciso di trattare due pellicole realistiche e plausibili per quanto riguarda le situazioni che accadono sott’acqua e allo stesso tempo possono essere film godibili anche da parte di quelle persone che non sanno nulla sull’argomento. Iniziamo quindi.
Breaking surface
Breaking surface è un film svedese del 2020. Parla di due sorelle accomunate dalla passione della subacquea che decidono di fare una vacanza in Norvegia per immergersi, ma qualcosa andrà storto e Tuva (che è la subacquea più esperta) rimane intrappolata sotto una roccia sul fondo del mare. Ida quindi inizia una corsa contro il tempo e contro il freddo per liberare la sorella e salvarle la vita. Breaking surface è un veramente un ottimo film sugli incidenti subacquei. Bellissimo il paesaggio norvegese e le scurissime acque ghiacciate che creano ansia e claustrofobia. La tensione si protrae per tutta la durata del film. Le situazioni che si creano sono abbastanza plausibili e si vedono chiaramente le conseguenze disastrose delle continue immersioni e risalite che Ida deve necessariamente fare per poter salvare la sorella. L’unico difetto della pellicola forse è lo scarso approfondimento psicologico delle due protagoniste, un po’ di minutaggio in più non avrebbe fatto male.
Sanctum
Avete presente il film horror “The Descent: La Discesa“? Beh Sanctum è sulla stessa scia d’onda ma ritengo che sia una pellicola superiore e molto più valida, purtroppo però è un film poco conosciuto. A differenza di The Descent qui non ci troviamo dentro grotte normali (che già rappresentano un ambiente pericoloso) ma all’interno di grotte subacquee, un ambiente a dir poco inquietante e claustrofobico. I protagonisti sono degli scienziati che stanno esplorando un complesso di grotte in un’isola dell’oceano Pacifico. Durante l’esplorazione però gli scienziati vengono intrappolati da una tempesta tropicale e si trovano improvvisamente senza una via d’uscita. Iniziano quindi ad addentrarsi sempre di più nelle viscere della terra in cerca di un’uscita secondaria, tra mille pericoli e l’ossigeno che sta finendo…
Sanctum è la prova che un film può riuscire a tenere lo spettatore incollato allo schermo anche senza l’aggiunta di creature mostruose come in The Descent, ma semplicemente facendo vedere i pericoli reali che potrebbero accadere in un ambiente ostile come quello delle grotte subacquee, ad esempio il non riuscire a trovare una via d’uscita, passare all’interno di cunicoli strettissimi o il terminare l’ossigeno e non poter ritornare indietro per respirare.
Da Noemi è tutto! Conoscete questi film? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere in un commento. Se volete potete seguirmi sul mio profilo twitter. Alla prossima.