Purtroppo siamo arrivati all’ultima puntata ma non potevo lasciarvi senza la recensione, quindi ecco a voi la recensione di Oltre la soglia 1×6. Come sempre, se non l’avete vista fate attenzione ai possibili SPOILER.
1^parte: Lea
Lea, una ragazza di 17 anni viene condotta al Riccardo Cervi perché nel giorno del funerale di sua nonna sembra felice e quasi estranea ai fatti. Tosca, con l’aiuto di Alessandro, scoprirà che la giovane salta lezioni a scuola da quasi un anno e che i suoi genitori si sono rifiutati di farle fare una visita psicologica.
Oltre alla storia di Lea, in questa parte della puntata viene approfondita di più la vicenda di Caterina, la ragazza-bullo. Purtroppo così come si inizia ad approfondirla si conclude anche, dal momento che la ragazza non è cambiata di una virgola e viene condotta fuori dall’ospedale. Sono rimasta un po’ stupita in merito a questa scelta compiuta dagli sceneggiatori perché se da un lato è vero che non tutti i ragazzi possono essere salvati è anche vero che Caterina non è mai stata trattata a fondo e, durante il corso delle puntate in cui è apparsa, la sua storia è rimasta sempre nel limbo.
La parte migliore è stata sicuramente la diagnosi di Lea, il mettersi a nudo di Tosca: in quella scena ho avuto davvero i brividi perché è stata bella in un modo terribilmente umano e coinvolgente. Mi è piaciuta all’estrema potenza la volontà di Tosca di curare la sua paziente, senza preoccuparsi di svelare quello che è la sua malattia.
Ho apprezzato molto la presenza di Piergiorgio fuori dal Riccardo Cervi, peccato che poi non abbia proseguito nel suo intento, complice anche l’arrivo in ambulanza di Antonio. È così che il ragazzo rientra nell’ospedale da cui era stato dimesso solo poco tempo prima.
2^parte: Valerio
Valerio, un ragazzo apparentemente dipendente dal computer, viene condotto in ospedale da due poliziotti dopo aver quasi ucciso la madre.
L’ispettore, nell’ultima puntata, non poteva mancare ma Tosca fa quasi sempre come se non ci fosse perché Tosca è così, va avanti senza curarsi troppo dell’estraneo perché “abbiamo un reparto da mandare avanti”: è per questo che la adoro alla follia.
Bello il colloquio di Piergiorgio e Alessandro sul terrazzo anche se, di fatto, Di Muro non ha detto nulla e il dottore del Riccardo Cervi si è limitato ad esporre i fatti così come stanno. Ad ogni modo mi è piaciuto perché è stato il primo vero confronto tra due persone che, palesemente, tengono entrambe molto alla dottoressa Navarro.
Molto denso, invece, è stato il momento in cui Tosca si è recata nella stanza di Valerio dopo essersi disegnata sul braccio il segno della setta perché si è presa un gran bel rischio e ha deciso di sfidare anche se stessa, quasi rimettendoci la vita.
La conclusione mi ha lasciata a bocca aperta perché tutto è sospeso e non è possibile che non facciano una seconda stagione anche se, visti gli ascolti e i conseguenti cambi alla programmazione, pare impossibile che la facciano. Io tengo le dita incrociate perché un progetto così ambizioso merita di vivere e noi meritiamo delle risposte a troppe domande. Cos’ha detto Piergiorgio all’ispettore? Tosca rimarrà al Riccardo Cervi? Tosca e Piergiorgio riusciranno a superare le proprie paure ed a mettersi assieme? C’è futuro per Barbara ed Alessandro?
È stata l’ultima puntata?
Come ho già scritto nel paragrafo sopra è altamente probabile che Oltre la soglia non avrà un seguito ma sarebbe uno spreco vero e proprio, in tutti i sensi. Per ora chiudiamo con una frase semplice, basilare, ma anche difficile da pronunciare per tutti i ragazzi che sono passati per il reparto di Tosca, per tutti quei ragazzi che Tosca ha salvato prima che andassero oltre la soglia.
Starò bene, te lo prometto.
E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S.: Qui sotto vi lascio i link delle recensioni delle scorse puntate:
Tra qualche giorno uscirà, qui su Sara Scrive, anche un articolo globale riguardo tutta la serie, quindi non perdetevelo!