Miss Americana è un film documentario, diretto da Lana Wilson, che segue la cantautrice statunitense Taylor Swift e la sua vita nel corso di diversi anni della sua carriera.

Questo documentario è genuino e stimolante. Taylor Swift si mette a nudo e senza filtri dice in maniera intelligente e sentita ciò che pensa e ciò che prova. Non ho mai sentito una tale connessione con una celebrità come quella che ho provato guardando questo documentario. La cantautrice statunitense, ripercorre la sua vita attraverso alcuni nuclei tematici per poi esporre un suo pensiero, che si, avrà una connotazione politica. Ma penso che prima di tutto, valga il messaggio in se, espresso dall’artista.

Taylor Swift è libera

Libera di dire qualunque cosa voglia, anche se fa incazzare il pubblico che compra i suoi dischi, i suoi genitori e il presidente (soprattutto il presidente). Libera di difendere le cause in cui crede, come i diritti degli omosessuali. Libera di non farsi abbattere da quella bestia feroce e sarcastica che chiamiamo “Internet”. Libera di confessare quelle che sente essere le sue carenze, ipocrisie ed esempi di comportamenti non salutari (mentalmente e fisicamente), di provare a essere una versione migliore di se stessa. Libera di non essere più la tredicenne con i riccioli biondi da principessa Disney che vive per gli applausi, o la diciannovenne che si è assicurata di non sconvolgere troppo la musica country, o la ventenne che sentiva di dover sorridere a favore di camera anche quando non ne aveva voglia. Libera di non essere “Taylor Swift”, il personaggio intrappolato dall’industria e da se stessa, ma semplicemente Taylor Swift, la cantautrice assurdamente famosa che a volte ama rilassarsi in pigiama, giocare con i suoi gatti, e bere vino bianco con cubetti di ghiaccio.

Commento

Ho apprezzato molto Miss Americana perché ci fa riflettere. Mi sono messa nei panni di Taylor e sono riuscita a capirla proprio perché lei è stata completamente sincera. E su molte cose sono rimasta ancora più colpita perché mi pareva di sentire me stessa parlare. Condividiamo gli stessi valori, in particolare quello del “Voglio essere una brava ragazza”, non voglio problemi, voglio solo che gli altri mi mandino amore. Ma poi ti scontri con la realtà e certe utopie si frantumano. Non puoi vivere per sempre nei sogni perché il mondo è pieno di zombie senza cuore. E sono tutte pecore che si nutrono di odio e si beano del fallimento altrui. Non sai mai cosa fare. Se non dici niente sei un cagasotto, se dici qualcosa sei un calcolatore, se posti questo non va bene, non posti neanche. Se sei grassa non va bene, se sei magra non va bene. Se sei di sinistra non va bene, se sei di destra sei fascista. Non va mai bene niente alle persone. Trovano sempre un modo, non per criticarti, ma per buttarti giù. Perché sono dei falliti e devono sempre trovare un modo per tirare giù gli altri invece che rimboccarsi le maniche e provare a fare qualcosa di bello per raggiungerli.

Ho amato questo documentario perché Taylor Swift ripercorre un discorso filosofico attraverso la ricostruzione dei suoi atteggiamenti, dei suoi pensieri, dei suoi valori. La vediamo maturare e arrivare alle soluzioni dei suoi dubbi esistenziali, che alla fine sono anche i nostri. Quante volte abbiamo pensato le stesse cose di Taylor? Tutti nel nostro piccolo abbiamo cercato l’approvazione, perseguito dei modelli, cercato di fare del bene nonostante non sapessimo cosa fare. Tutti ci siamo ritrovati in situazioni sociali spiacevoli non sapendo cosa fare. E spesso chi si espone come me, ha a che fare con sconosciuti che sul web si sentono in diritto di tirarti i pomodori solo per vedere come reagisci.

E la famiglia? L’amore? Tranquilli. In questo documentario c’è tutto.

Il bullismo Online

Quando guardi Miss Americana di Taylor Swift, devi avere un bidone della spazzatura al posto del cuore se non riesci a metterti nei suoi panni neanche un pochino. Se la tua prima reazione è quella di pensare con malizia e giudicarla con qualche insulto o presa in giro, non stai bene.
Io penso che sia sbagliato, ma allo stesso tempo inevitabile, per le persone famose dotate di una certa sensibilità, finire per dipendere dall’approvazione degli altri. Tuttavia questo dovrebbe essere un incentivo per tutta la comunità ad essere più gentile e sensibile.
Il che non significa smettere di esprimere pensieri critici sia di approvazione che di disapprovazione. Significa semplicemente che se sei una giornalista, un utente del web, o un altro artista, non puoi permetterti di dire cose come “Secondo me lei è falsa, sta facendo la vittima” o peggio “Il talento di annoiare
Perchè siete degli stronzi se lo fate. Non lo avete mai provato cosa significa sentirsi dire da uno sconosciuto che fai schifo o sei stupido o che non capisci niente. Una frase detta con leggerezza può far star male ad una persona ed è orribile che ci siano persone a non capirlo. Si, quel giornalista avrà potuto scrivere che Taylor è una falsa, irritante o noisa… e se un’altra persona avesse detto queste stesse parole al giornalista, o la persona che a sua volta ha attaccato Taylor con questi epiteti? Come pensate reagirebbe?

E’ ovvio concludere che sono tutti buoni ad insultare o prendere in giro quando si tratta degli altri.
Penso che sia da malati accanirsi con veemenza contro una persona. Essere non d’accordo, non incontrare i gusti personali o stessi valori morali è una cosa. Ma arrivare ad odiare, prendere in giro su cose personali, stalkerizzare è assurdo.
E spesso penso che queste persone non riflettano abbastanza, perchè spesso pensano che non essere d’accordo con qualcuno sia l’autorizzazione per insultarlo o prenderlo in giro o qualsiasi tipo di atteggiamento insistente e molesto nei confronti di quella persona.
Questa è la differenza. E dovete capirla invece di nascondervi dietro un dito. C’è differenza fra l’esprimere la propria opinione educatamente e l’imporre le proprie idee accanendosi su una persona.
Inoltre, i commenti sulla vita personale di qualcuno, che sia famoso o non, dovrebbero essere passibili di denuncia o multa se passano il limite dell’educazione. E no, questa non è una cosa “per vittime rompicoglioni”, perchè una shitstorm online può destabilizzare chiunque.
I peggiori sono i simpatici che cercano di andare contro corrente e usare qualsiasi scusa per non assumersi la responsabilità delle loro offese/prese in giro. Quelli che si sentono speciali a fare quello che nella vita reale non avrebbero le palle di fare: i bulli. Sono patetici.

Tutta la storia di Kanye West mi fa incazzare, dovrebbe farci incazzare tutti. Chi sei tu bullo di sto broccolo per salire su un palco e sminuire la vittoria di una ragazza di 17 anni? Ti credi figo ad aver fatto un atto simile? E poi, anni dopo, a rivangare il passato e accanirti su questa storia chiamando Taylor Swift “la stronza che hai reso famosa”. Ma chi ti credi di essere? Sicuramente ha problemi di autostima… e la sua canzone in cui usa quel verso.. Dovrebbe davvero farci indignare. Perché pensa davvero che una donna come Taylor non sia in grado di raggiungere il successo anche senza l’attenzione di uno scandalo legato ad un uomo. Che si vergognasse, lui e la moglie che lo supporta.

La peggiore a doversi vergognare però, è stata quella giornalista che ha accusato Taylor di fare la vittima. Davvero è assurdo. Posso capire che due persone hanno sensibilità diverse, ma questo non da il diritto a nessuno di giudicare quanto possa sentirsi male una persona a seguito di un torto subito.

Problemi psico-alimentari

Taylor Swift è stata onesta anche sui disturbi alimentari che l’hanno tormentata in questi anni. Troppo magra, troppo grassa, le gambe, l’opinione pubblica. E’ davvero una buona dose di stress… e aggiungete il fatto che lei è sotto pressione in ogni momento per ogni cosa che fa.
La cosa che mi ha colpito di più è stato il discorso sulle molestie sessuali. Sono stata davvero dispiaciuta per lei. Soprattutto perché in un momento del genere c’è stata come al solito gente che ha visto la situazione con malizia. MA CE LA FATE A NON ESSERE MALIZIOSI? ALMENO UNA VOLTA. Come fate a vedere il male ovunque. Una ragazza viene molestata e voi, invece di chiederle come si sente, pensate “E come mai non hai gridato? E come mai chiedi solo un dollaro come sanzione? E come mai hai fatto la denuncia un mese dopo?”. Ma voi sapete cosa significa una cosa del genere?

Non avere paura di dire ciò che pensi

E qui… beh c’è solo la mia ammirazione. Prima di commentare questo punto, devo premettere che so cosa significa un documentario autobiografico. Ognuno comunque tende a dare un bel ritratto di se e non sono stupida da pensare che Taylor sia perfetta e senza difetti. Ma almeno su questo punto non ci sono dubbi.
Se io che gestisco questo sito, non riesco a trovare la forza di espormi totalmente sulle mie idee politiche, filosofiche, morali… figuriamoci quanto possa essere stato stressante per Taylor Swift. Andare persino contro il presidente…
Avere paura nell’esporsi in questo modo, nel mischiare intrattenimento e politica, la tua arte e le tue idee, non è da condannare. Non significa che non credi abbastanza in quello che pensi. Semplicemente sai quanto sia bestiale la folla…e esporsi in questo modo significa in qualche modo gettarsi nelle fiamme. Io non penso che le persone debbano sentirsi costrette a fare una cosa del genere, proprio perché è davvero difficile.
Per questo la Taylor Swift alla fine del documentario è la mia eroina: anche se è difficile relazionarsi con il mondo non dobbiamo avere paura di essere noi stessi

E l’amore?

Abbiamo visto Taylor crescere per 13 anni della sua vita. Vedere la sua faccia paffutella e poi quella di una donna, che comincia ad avere anche qualche ruga… beh, questo mi ha commosso. Quanto è cresciuta. Questo è il percorso di vita di una persona.
Deve essere un privilegio riuscire a ricostruire così la propria evoluzione.
Capisci che Taylor è davvero cresciuta quando riesce a superare il suo scoglio più grande e giunge alla conclusione che la forza non viene dall’approvazione di un pubblico di sconosciuti, ma da te stesso… e anche dall’amore di una persona. Del tuo prezioso tesoro personale, che rimane segreto e privato. Non una serie di scandali da copertina patinata. Solo una cosa bella, che tieni nascosta e coltivi ogni giorno come il fiore prezioso della Favola di Rapunzel.
Sono rimasta davvero sorpresa di scoprire solo grazie a questo documentario che Taylor è fidanzata dal 2016. Non lo sapevo e penso che forse questa volta, la strada intrapresa da Taylor sia quella giusta.
In ogni caso le auguro buona fortuna

Qui Sara Scrive, passo e chiudo!

Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film