Non ho guardato il Trono di Spade, ho letto tutti i libri (e mi auguro che l’autore si muova a scrivere i seguenti) ma la serie l’ho abbandonata da tempo. Eppure trovo ridicola questa petizione che vuole costringere la produzione a rigirare la stagione da capo.
Sia ben chiaro, non è che a tutti deve piacere una cosa, anzi. Quello che è sbagliato è l’atteggiamento di un pubblico che non capisce da che parte deve stare.
Ma come siamo arrivati a questo livello? Internet ha dato voce a milioni di persone e queste voci influenzano il mercato. Ci troviamo così di fronte a un lento spegnersi dell’arte che, in favore dell’interesse economico, viene eliminata. Ecco che abbiamo un Sonic che non piace a prontamente viene cambiato. È vero, il design era brutto ma riuscire a spingere una casa di produzione a cambiare il protagonista di un film (seppur in CGI) è inquietante.
Ancora più inquietante è il caso dello scorso anno in cui Christopher Plummer è stato chiamato d’urgenza a sostituire Kevin Spacey in “Tutti i soldi del mondo” (anche eliminato in “House of Cards”)per uno scandalo che lo aveva colpito.
Ora vediamo che al pubblico non è piaciuta l’ultima stagione di Game of Thrones e vuole cambiarla. Stiamo arrivando a un punto di non ritorno in cui le scelte artistiche vengono annullate in favore del risultato economico. Il pubblico però non sa davvero quello che vuole vedere. Se gli si propone soltanto quello che sicuramente piace non si ha una crescita e questo non fa bene. Succede anche nella politica, se un personaggio dice esattamente ciò che gli elettori vogliono sentire è chiaro che otterrà un risultato maggiore ma a cosa porta? Almeno l’arte dovrebbe essere lasciata libera. Se non apprezzi un prodotto non fruirne oppure criticalo ma non permetterti di cambiarlo a tuo gusto.
Se il pubblico riceverà soltanto ciò che è di sicuro apprezzato sparirà la possibilità degli artisti di esprimere sé stessi e sparirà la critica alla società. L’arte perderà la sua influenza e tutto sarà unicamente in funzione del guadagno. Uno scenario quasi distopico, mi auguro che non accada mai.
Lorenzo
D’accordo su tutto, però io ho sempre saputo che Kevin Spacey, oltre a essere un grande attore, era un grandissimo stronzo. E anche che all’agente Scully piacevano le donne 🙂