Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’Alieno invasor…per fortuna conosco il Kung Fu.
La recensione di
“BEYOND SKYLINE”
Col mitico Frank Grillo e alcuni spoiler minori (Quelli GROSSI ve li segno in MAIUSCOLO).
Correva l’anno vattelapesca, soffrivo di una perniciosa forma influenzale e Italia 1 trasmetteva “Skyline”.
Stordito da una febbre altissima e complice il temporaneo collasso della tv via cavo, non ebbi altra scelta che guardarlo: si trattava di un film dimenticabile, ma non privo di qualche buona intuizione; protagonisti Eric Balfour e Donald Faison di “Scrubs”
I Malvagi Alieni attaccavano Los Angeles, ti asportavano il cervello e lo piazzavano nel cranio di orride creature tecno-organiche, asservite ai loro nefandi propositi.
SPOILER – nel finale a Balfour toccava proprio questa sorte, ma ben lungi dal soggiacere alla volontà dei
trucidoni d’oltrespazio si ribellava, ergendosi a difesa della compagna incinta – FINE SPOILER.
“Beyond Skyline” ripercorre le prime tappe dell’invasione, dedica pochi minuti ai sopravvissuti al film precedente, e procede a (c)razzo in un’implacabile e vertiginosa corsa al rialzo.
Altro che Eric Balfour (te possino!), stavolta il protagonista è FRANK GRILLO (sempre sia lodato).
Nel misconosciuto “Collision” e nel recente “The Wheelman”, passando per il piccolo ma fondamentale ruolo nel titanico “Warrior”, Frank ha dimostrato di saper (anche) recitare, ma delle sue virtù attoriali, nel contesto attuale, poco ci frega.
Grillo ha 53 anni: sfoggia altresì il fisico e la chioma spettacolare di un trentenne in forma ultramegacazzuta.
Inizia il film in t-shirt e giubbotto di pelle, continua con la sola t-shirt e finisce in canottiera. La sua magnificenza, finché dura, va esibita il più possibile. Che gli avversari siano alti due metri o duecento, con le chele e decine di occhi fluorescenti, è del tutto irrilevante: Frank è qui per dare calci in culo.
Tra spari e cazzotti, finirà nel ventre bio-organico di una mega astronave da guerra, quindi addirittura in Laos, andando a costituire il dream-team delle meraviglie marziali con due fenomeni del cinema di laggiù: i celeberrimi Iko Uwais e Yayan Ruhian di “The Raid”.
La transizione tra le due location avviene senza spiegazione alcuna, se non quella, implicita, che le astronavi bio-meccaniche viaggiano veloci: chi siamo noi per muovere obiezioni? Personalmente di astronavi bio-meccaniche ne so un cazzo.
Al primo incontro, e alla faccia dello scenario apocalittico che indurrebbe qualsiasi essere pensante a un’opportuna collaborazione, Grillo e Uwais, ovviamente si menano, nella miglior tradizione del cinema e del fumetto superomistico. In seguito, scesi malvolentieri a patti con l’impossibilità di stabilire chi sia il maschio alpha, stipulano un’eroica alleanza. Yanyan Ruhian che passava di là e dava fuoco alla gente
perché sì, viene reclutato dall’amico di sempre (Uwais), una volta fatto rinsavire a furia di sganassoni.
Da quel momento in poi, sullo sfondo suggestivo di templi esotici, per i merdosi extraterrestri non ci sarà scampo. Le vie circensi del kung-fu (anche se in questo caso si tratta di pencak-silat) rivisitate in salsa splatter consentiranno ai nostri di avere la meglio.
Nel corso della mattanza finale compaiono addirittura alcuni mega-mostri, succedanei di King Kong e Godzilla: la battaglia conseguente eleva il già inusitato livello di furia tamarra del film, consacrandolo allo status meritatissimo di instant cult.
SPOILER – Nell’epilogo, promotore di un messaggio pacifista e di una filosofia incline al perdono, una nuova generazione di personaggi attraversa lo spazio, diretta al pianeta d’origine degli invasori, al fine di eradicarne la “civiltà” con un provvidenziale genocidio. – FINE SPOILER
Cosa si può volere di più?
Se non si fosse capito: Frank Grillo, scoperto tardivamente dal cinema di serie “b”, nel suo campo è un gigante. Sprizza coolness da ogni poro, maneggiando con disinvoltura shotgun, pistole, bazooka, armi bianche e teneri neonati(!). Non fosse così figo, pagherebbe lo scotto di condividere la scena con Uways e Ruhian; il primo molto più giovane e forse l’artista marziale più abile di sempre, il secondo un quasi coetaneo, fatto di caucciù, che pare godere del dolore fisico (SPOILER – finisce squartato un po’ alla volta in ogni film cui prende parte – FINE SPOILER).
“Beyond Skyline” è disponibile su Netflix.
Il prequel “Skyline” lo trovate nel cestone degli sconti da Mediaworld, ma è probabile ve lo regalino se
comprate un cavo USB.