Hi guys!

 

Quante volte ci é capitato di pensare, guardando una persona: “No, lui non é assolutamente il mio tipo!”?

Troppo alto, troppo magro, troppo muscoloso… Mille paranoie e poi? E poi, invece, rimaniamo fregate. Anna Zarlenga ci descrive proprio questo: Due persone che non potrebbero essere più diverse, lontane anni luce gli uni dagli altri, che alla fine cedono alla fantomatica trappola dell’amore. I due malcapitati della situazione sono Sara e Teo.

Se c’è una cosa che hanno in comunque questi due é l’odio per i matrimoni, e dove si incontrano? Ad un matrimonio! Lui, classico belloccio, ricco e con gli occhi incredibilmente azzurri. Lei, dolce solo in apparenza, biondina tutto pepe dalle curve morbide che non vede un tubo senza occhiali.

Lui, migliore amico dello sposo, playboy incallito ufficialmente in lutto per la perdita del compagno di bevute e conquiste.

Lei, sorella della sposa, circondata da parenti che la considerano alla stregua di un brutto anatroccolo, pecora nera della famiglia, single a 30 anni.

Quale occasione migliore, per due con l’umore da funerale, di attaccare bottone, se non in una giornata di festa?

Quella tra Sara e Teo non é propriamente una storia d’amore, perlomeno non lo é per buona parte del libro. É uno scoprirsi, un riconsiderare l’altro continuamente. La prova concreta che le prime impressioni possono essere sbagliate, che i pregiudizi mentono e che non bisogna mai, mai, mai giudicare un libro dalla copertina. La Zarlenga copre di petali rosa e zucchero un tema che sembra sempre più profondo: la diversità.

Siamo tutti diversi, se fossimo tutti uguali che noia sarebbe la vita? Eppure, con questa convinzione in tasca, riusciamo sempre a cadere nella trappola dei pregiudizi. Ci allontaniamo, ci precludiamo il diritto di conoscere una persona solo dopo aver giudicato la sua corazza.

Se ci soffermassimo sui dettagli , sulle sfumature di una persona, scopriremo di essere più simili di quanto avevamo previsto. Un po’ come Sara e Teo.

Confesso di aver iniziato a leggere questo libro tempo fa e di averlo mollato al primo capitolo. Non mi convinceva. Poi mi sono detta che un capitolo non fa la differenza, é l’insieme che conta. Così l’ho ripreso e no, non mi sono pentita.

Andare oltre le apparenze é il messaggio chiave della storia, oltre le diversità e i nostri limiti (che, a dirla tutta, sono solo mentali.) Sara e Teo ce lo dimostrano, la felicità va cercata ovunque, anche dove sappiamo per certo di non trovarla!

Ovviamente, questi due non sono per niente personcine semplici. No! Sono testardi, negano l’evidenza fino alla morte e si crogiolano nella tristezza pur di non guardare in faccia la realtà. Com’é che si dice? L’amore é cieco. É cieco davvero, non guarda in faccia nessuno e poco gli importa se quello, proprio lui, non é il tuo tipo!

Perciò sia Sara che Teo ci faranno arrabbiare, gridare di smetterla di allontanarsi, ma ci faranno anche innamorare. Nel mio caso, ho preso in simpatia subito Teo. Si dimostra subito più dolce di quel che vuole far credere e prova immediatamente uno strano sentimento per Sara. Lei invece, dura come il marmo, ci metterà più tempo per far crepare la corazza e lasciar trapelare uno spiraglio di emozioni.

Spazio autrice | Chi é Anna Zarlenga? 

Anna Zarlenga nasce a Napoli nel 1979. Laureata in Lettere Moderne, nella vita é un’insegnante, mamma e blogger. La scrittura si é affacciata nella vita di Anna un po’ per gioco, un po’ per passione e non ne é più uscita. (E menomale, aggiungo io!)

E voi, cosa ne pensate? Avete già letto questo libro, avete intenzione di leggerlo? (Oppure no?) Fatemi sapere cosa ne pensate! In attesa della prossima recensione, accetto consigli su nuovi libri da leggere/recensire!

Buon ferragosto! 

Giada