Ciao a tutti e a tutte! Martedì sono andate in onda altre tre puntate di The Resident di cui farò la recensione in questo articolo. Questa volta, per comodità, dividerò l’articolo in modo da analizzare un po’ più nello specifico ogni singola puntata. Se non le avete viste, state attenti al rischio SPOILER.
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Partenza esplosiva in questa puntata: arriva una nuova infermiera e sbaglia praticamente tutto; a rimetterci sarà un uomo di cui i medici non hanno nemmeno le generalità. La coppietta di 80enni, invece, allieta l’umore di tutto l’ospedale e il loro matrimonio, celebrato con la complicità di Pravesh, è una ventata di gioia.
Per il resto continuano i “colpi di testa” degli specializzandi, Pravesh escluso, che sono volti però a salvare vite e quindi sono realizzati esclusivamente a fin di bene. Al contempo Nicolette cerca di dipanare la matassa riguardo la clinica della dottoressa Hunter e questo non fa altro che aumentare la mia simpatia verso questo personaggio che già mi aveva colpita nelle prime puntate.
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Un’altra puntata che parte in maniera scioccante: a quanto pare gli sceneggiatori della serie non vogliono farci distrarre e puntano a tenere vivo l’interesse dello spettatore. La narrazione che parte dalla fine, poi, è sempre una scelta vincente secondo me. La fine della puntata è stata decisamente al cardiopalma con la dottoressa Mina Okafor che correva da una sala operatoria all’altra nel disperato tentativo di salvare tutti i pazienti.
Continuano le dispute tra Nicolette e la dottoressa Hunter riguardo il caso di Lily: secondo me, la dottoressa Hunter nasconde qualcosa di torbido e credo che l’infermiera Nevin non si farà mettere i piedi in testa tanto facilmente. La cosa che strideva di più in questa puntata era il fatto che nella puntata precedente Mina era stata sospesa per aver preso una decisione avventata -che però aveva salvato la vita al paziente- mentre in questa puntata è stata costretta a fare la spola tra una sala operatoria e l’altra. Trovo che questo atteggiamento dei suoi superiori non sia stato particolarmente corretto.
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La terza puntata non vuole sfigurare davanti alle altre due e inizia con una tentata rapina ai danni della dottoressa Okafor. L’altro caso della puntata è un paziente-ballerino che accusa dolori cronici: verrà poi salvato da Conrad che, per formulare la diagnosi, lo ascolterà raccontare la sua vita. Questo modo di agire di Conrad è stato per me una vera scoperta e mi ha fatto rivalutare nuovamente questo personaggio: tutti i medici avevano rivoltato come un calzino il povero ballerino e non erano riusciti a cavare un ragno dal buco mentre il dottor Hawkins l’ha semplicemente ascoltato e ha capito da dove derivavano i suoi dolori. Il paragone che è scattato nella mia mente è stato quello con un altro celebre dottore della tv ovvero Dr.House che la maggior parte delle volte veniva illuminato da un’idea per la risoluzione di un caso ascoltando le persone che parlavano.
Considerazioni generali
Nelle prime due puntate sembrava quasi scomparsa la questione “denaro” che ha invece preso piede nel terzo episodio grazie al caso del paziente-ballerino e grazie anche a Lily. Complessivamente queste puntate sono state più equilibrate delle precedenti tre ma sono state anche meno efficaci: è sparito quasi del tutto il “politicamente scorretto” che aveva tenuto banco negli altri episodi.
Voi cosa ne pensate? Quale è stata la vostra puntata preferita di queste tre di The Resident? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
P.S.: Vi lascio qui il collegamento alla recensione delle prime tre puntate di The Resident.