“I come from down in the valley, where, mister, when you’re young they bring you up to do like your daddy done” Così Bruce Springsteen inizia una delle sue più belle canzoni che parla d’amore, sacrifici e disillusione.
Ispirato dalla storia di sua sorella maggiore scrisse questo pezzo dedicato a lei e a tutte le coppie in difficoltà in una realtà che era molto distante dal cosiddetto “Sogno Americano” .
Springsteen con pochi accordi in arpeggio, un’armonica nell’intro e la sua voce straziata ci porta sulle sponde di un fiume che porta con sé i ricordi, le emozioni e i sogni infranti di una coppia innamorata.
Il matrimonio senza abito da sposa, fiori e sorrisi perché fu celebrato in fretta, la chiamata al servizio di leva per lui e la gravidanza per lei, tutto questo trasforma la coppia in qualcosa di diverso, qualcosa con responsabilità che vanno al di là del semplice essere innamorati. Di notte, però, si scende sempre al fiume dove tutto iniziò perché non va dimenticato come un amore nasce, nemmeno nelle difficoltà.
Il lavoro che scarseggia a causa della crisi rende le cose che sembravano importanti così superflue quasi al punto di dimenticarsene. Il ricordo però torna come una maledizione e colpisce.
Un sogno se non si avvera è una bugia oppure qualcosa di peggio? Con questa domanda il Boss va a concludere la strofa e attacca il ritornello modificando, lo sa che il fiume è seccato ma il ricordo rimane.
Il brano si chiude con l’armonica di nuovo straziante.
Uno dei pezzi più intensi di tutta la discografia di Bruce Springsteen.
Lorenzo
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