Titolo: Rovina e ascesa

Autore: Leigh Bardugo

Serie: Grisha Trilogy vol.3

Recensione Tenebre e ossa, vol.1, Assedio e tempesta, vol.2

Editore: Mondadori editore
Genere: Fantasy
Valutazione: ★★★★

TRAMA

“Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.

L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

COMMENTO

Dopo il finale di Assedio tempesta non sapevo bene cosa aspettarmi da questo volume. In più avevo sentito che ad alcuni non aveva convinto del tutto questo volume, quindi ero un po’ preoccupata.
Invece per me questo è stato il volume migliore. In questo volume troviamo sia la perfetta suspense, sia la  risoluzione di domande che il lettore si porta dai volumi precedenti, anche se alcune cose non sono state approfondite quanto avrei voluto.
Il fatto che la storia sia narrata prima persona da Alina questa volta non mi ha infastidita così tanto. L’ho trovata più matura e si è lamentata meno. Certo mi sarebbe piaciuto fosse raccontato in terza persona per capire meglio ciò che stava succedendo a Ravka. Avrei voluto sapere di più dell’Oscuro e anche di Nikolai, perché a mio parere sono i personaggi migliori e dei quali sappiamo meno.
Ammetto che all’inizio, essendo l’ultimo volume della trilogia, mi aspettavo più azione. L’azione non è immediata, e non è nemmeno tanta come mi immaginavo. Mi è piaciuto molto però il fatto che l’azione arriva quando meno ce la si aspetta.
In questo volume finalmente conosciamo un po’ meglio l’Oscuro, anche se continuiamo a conoscerlo sempre dal punto di vista di terzi. Baghra, che scopriamo essere la madre in Tenebre e ossa, ci racconta com’è stata la sua vita e com’è diventato il mostro che conosciamo. Però rimangono delle incognite che mi sarebbe piaciuto risolvere. Il fatto che però la storia sia raccontata da Alina rende difficile poter far conoscere appieno questo personaggio.
Mi piacerebbe però che la Bardugo scrivesse un libro su di lui così da capirlo meglio.
Alina, come ho detto all’inizio, l’ho trovata più matura e più cosciente di ciò che è necessario fare per vincere. Certo continua ad essere molto insicura su molti aspetti e alcune volte durante la lettura avrei voluto strangolarla ma stavolta le volte sono state meno rispetto ad Assedio e tempesta.
Anche a me piacciono le storie d’amore nei fantasy ma nella giusta proporzione e il circolo di cuori infranti che si crea intorno ad Alina mi ha davvero infastidita. Lei vorrebbe Mal ma non può averlo perché lui non è nessuno, mentre Nikolai è principe e con lui può diventare regina e ristabilire la pace a Ravka, ma allo stesso tempo le emozioni che prova per l’Oscuro sono contrastanti. È stato davvero difficile sopportare tutto questo, anche perché ci viene raccontato sempre tutto solo dal suo punto di vista e dopo un po’ è esasperante.
Mal invece non sono riuscita ad inquadrarlo davvero. In Tenebre e ossa mi piaceva mentre in Assedio e tempesta l’ho trovato abbastanza insopportabile, sempre pronto a lamentarsi e rivolendo la Alina senza poteri. In questo volume era come se si fosse arreso e non vedesse la luce in fondo al tunnel e questo mi faceva arrabbiare. Non riuscivo a sopportare il suo vittimismo.
Il mio personaggio preferito rimane Nikolai, il quale anche durante la guerra riesce a fare le sue entrate ad effetto. Lui riesce sempre a dare quel tocco di allegria alla storia. Anche nei momenti peggiori lui riesce a trovare un po’ di speranza. Certo non mi immaginavo ciò che ha passato. Speravo in un finale migliore per lui, per questo spero di poter leggere presto King of scars, e dato che non so quando verrà pubblicato in italiano molto probabilmente lo leggerò in spagnolo.
Oltre a loro ci sono altri personaggi che mi hanno colpito molto come ad esempio Genya. Nel primo volume mi piaceva molto finché non scopriamo che ha tradito Alina e nel secondo volume compare molto poco, anche se il suo salvataggio un po’ mi aveva colpita. In questo volume dimostra un gran forza e un gran coraggio. Non si fa mettere i piedi in testa, anzi trova la forza di combattere e andare avanti.
Anche Zoya in questo volume mi è sembrata meno stronza e più sopportabile, anche se senza esagerare. È un personaggio che mi affascina molto anche se non so esattamente perché.
Come ho detto mi aspettavo molta più azione però ad ogni pagina ho sempre trovato azione e non sapevo cosa aspettarmi. Ho letto questo libro rendendomi conto di quanto fossero cresciuti i personaggi e anche di quanto si fossero legati poco a poco.
Il finale mi è piaciuto anche se ammetto che me lo aspettavo diverso. Ma alla fine potevo anche aspettarmelo dato la piega della storia.
In questo volume ho trovato una grande crescita nello stile di scrittura dell’autrice. Ho trovato la storia più fluida e con una cura nelle descrizioni migliore, nei volumi precedenti trovavo che si soffermava troppo nelle descrizioni. Ho anche notato la crescita dei suoi personaggi, fatto che in Assedio e tempesta non avevo notato.
È una trilogia molto bella che merita di essere letta e non vedo l’ora di scoprire come sarà la serie tv.
Se amate il fantasy questa trilogia insieme alla dilogia di Sei di corvi fanno per voi perché è una serie ricca di colpi di scena e di personaggi fantastici.

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