È strano parlare di viaggi in un periodo in cui è impossibile anche soltanto girare l’angolo. Sono mesi difficili, eppure l’idea che un giorno ritorneremo a viaggiare mi fa sentire subito meglio.

Spesso poi mi capita di ripensare ai posti che ho visitato, ai volti incrociati, alle figuracce fatte per cercare di comunicare, agli odori e talvolta anche alla puzza delle piazze, delle strade e dei vicoli percorsi.

Di certo il primo viaggio è indimenticabile. Quello fatto da soli, in compagnia della propria metà oppure con gli amici di sempre.

Per quanto mi riguarda il primo ed unico viaggio che ho fatto senza la supervisione di insegnanti o dei miei genitori è stato nell’agosto del 2019. L’anno prima io e le mie amiche ci eravamo diplomate, ma non avevamo avuto la possibilità di organizzarne uno. Ci eravamo quindi ripromesse di partire appena ne avessimo avuto l’occasione. Decisa la meta e pianificato l’itinerario, eravamo prontissime all’avventura. Destinazione: Amsterdam.

Amsterdam città perfetta

Definita la Venezia del Nord, Amsterdam è la città perfetta dove tutto funzione alla perfezione. Tram, metro ed autobus sono sempre puntualissimi e le strade sono tenute molto pulite nonostante i numerosi turisti un po’ troppo euforici. Spesso vi capiterà di vedere lati b di uomini, ma state tranquilli, è tutto normale e soprattutto legale. Ci sono infatti dei water a pagamento poiché è severamente vietato urinare per strada.

È sicuramente una città cosmopolita, seppur in misura minore rispetto a Londra. Nonostante l’olandese sia la lingua nazionale, non sarà difficile trovare persone che parlano l’inglese in maniera fluente e che vi faranno sentire un po’ come il Renzi della situazione. Ma non disperate, gli olandesi faranno di tutto per interpretare gli strani suoni che escono dalla vostra bocca. Più difficile invece è capire ciò che loro pensano. Vi ritroverete davanti dei visi angelici imperturbabili e sarà una sfida anche solo riuscire a strappargli un sorriso sincero.

Colpisce l’estrema attenzione al problema dell’inquinamento. Sono poche le macchine che vedrete per strada, al contrario delle biciclette che sfrecciano sulle piste ciclabili, presenti in tutta la città. Consiglio di non camminare su quest’ultime se non si vuole essere investiti da un ciclista folle pronto a passarvi sopra pur di non fermarsi.

Dal punto di vista culinario non vi aspettate deliziosi piatti gastronomici. Amsterdam non è l’Italia, ma vi esorto a mangiare quella che è la specialità, e forse la cosa più buona che potrete trovare lì, ovvero le crêpes olandesi, che a differenza di quelle francesi sono fatte con ingredienti salati. Dopo cinque giorni di fast food, vi sembreranno la cosa più gustosa che abbiate mai mangiato in vita vostra.

Cinque cose da vedere:

Amsterdam è una città intelligente, che ha saputo sfruttare al meglio le sue bellezze diventando una delle mete più gettonate dell’Europa. Di solito si tende a conoscerla esclusivamente per i divertimenti che offre. In realtà è molto ricca anche dal punto di vista artistico. Ecco quindi alcune delle mete che vanno assolutamente visitate per poter conoscere al meglio l’anima della città.

  •  Rijksmuseum

Il Rijksmuseum è uno dei simboli di Amsterdam. Impossibile non ammirarlo se si visita la grande capitale olandese. Vi colpirà sin da subito, con il suo stile rinascimentale e il caratteristico sottopassaggio che conduce a Museumplein, la grande e verdeggiante piazza dei musei. Ben 8.000 le opere d’arte presenti, distribuite in quattro piani e ben 80 sale. Il museo offre una storia dell’arte (e non solo) olandese, da Medioevo fino ai giorni nostri. Tra le teche e le pareti del museo sfilano i grandi dipinti dei maestri fiamminghi, ma anche oggetti storici, sculture, stampe, fotografie, abiti d’epoca, manufatti artistici e molto altro ancora.
 

 

  • Van Gogh Museum

Con i suoi 200 dipinti e 550 fra disegni e acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese; ospita anche oggetti personali e lettere scritte al fratello Theo, oltre alla collezione privata di Theo stesso. ll Van Gogh Museum è un museo solitamente molto affollato. Vi consiglio quindi di acquistare i biglietti in anticipo così da poter saltare la fila.

  • The Rembrandt  House Museum

Si tratta dell’ex residenza del pittore olandese Rembrandt van Rijn che si presenta come quando l’artista viveva qui, nel XVII secolo. C’è tutto: il suo studio, le stanze della residenza e la sua arte.

  • Quartiere a luci rosse

Il ‘De Wallen’, detto anche quartiere a luci rosse (Rosse Buurt in olandese), è forse il quartiere più visitato di Amsterdam. L’area intorno a Oudezijds Achterburgwal è quasi interamente dedicata all’intrattenimento per adulti. Qui trovate quanto di più strano la fantasia possa concepire.

Sebbene possa sembrare quanto più di trasgressivo ci sia al mondo, in realtà non sarà raro incontrare genitori che passeggiano tranquillamente con i loro bambini nel quartiere, ammirando le signorine in vetrina. Si ricorda poi che c’è il divieto di fotografarle.

  • The Amsterdam Dungeon

Questa è forse l’attrazione che ho più amato. Si tratta di uno spettacolo teatrale interattivo a tema horror. Camminando attraverso il Dungeon, potrete vedere brevi performance accompagnate da effetti sonori, olfattivi e luminosi. La maggior parte dello spettacolo ha luogo nella quasi completa oscurità, con gli attori appena visibili, in modo che l’attrazione principale sia il brivido dell’ignoto, terrificante e antico.

Metropoli verde

Insomma Amsterdam è una città speciale, una metropoli verde con case colorate sospese sull’acqua dei canali, che ti segue ovunque. Il tessuto urbano circondato dai variopinti tulipani, la rende incantevole ed unica. Accogliente e distaccata allo stesso tempo, è una città di contrasti, di divieti e di permessi. Moderna ed attaccata alla tradizione, Amsterdam è una città di acqua e terra.

E voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe visitarla? Oppure ci siete già stati?

Alessia

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Alessia

Classe 1999. Studentessa universitaria. Curiosa della vita.