Titolo: Sorcery of thorns
Autore: Margaret Rogerson
Genere: Fantasy, Young Adult
Pagine: 444
Valutazione: ★★★★
TRAMA:
Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero. A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.
COMMENTO:
Quando ho iniziato questa storia non sapevo cosa aspettarmi, anche perché ultimamente con i libri di cui si parla molto non mi faccio grandi aspettative così da non rimanerne delusa. In questo caso non è successo anzi ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Ho letto il libro in 2 giorni perché volevo sapere.
Non è una storia perfetta. Ci sono cliché e alcuni colpi di scena, soprattutto all’inizio sono scontati. Ci sono domande sul mondo creato dall’autrice che non hanno una risposta. Ma non sono questi fatti a rovinare la storia.
È una storia super scorrevole e ben scritta. Ci sono tocchi di ironia che fanno ridere il lettore e lo distraggono un attimo prima di introdurre un colpo di scena che mette un po’ di ansia.
I personaggi mi sono piaciuti moltissimo, anche se il cattivo si capisce abbastanza in fretta, anche se non si capiscono subito le sue motivazioni e questo mi è piaciuto.
I tre protagonisti non potrebbero essere persone più diverse. C’è Elisabeth, una ragazza cresciuta in una delle Grandi Biblioteche e che non ha praticamente mai visto il mondo ed è cresciuta imparando tutto quello che sa da libri antichi quindi alcune dei suoi pensieri sono un po’ ottusi. Andando avanti con la storia capisce che non è tutto bianco o nero come ha sempre pensato, capisce che alcuni degli insegnamenti che ha ricevuto l’hanno portata ad avere una mentalità molto chiusa. Vediamo una sua crescita davvero impressionante ma soprattutto mi è piaciuta per la sua forza e coraggio, anche se alcune volte più che coraggio mi è sembrata pazzia.
C’è poi Nathaniel un mago molto potente ma anche molto giovane. Nella sua giovane vita ha sofferto molto e per questo ha scelto di allontanare tutti per una paura di poter ferire qualcuno. Con l’arrivo di Elisabeth tutto cambia e anche se non viene approfondito molto il suo carattere si capisce che è combattuto. Quando lei gli è intorno lui non sa bene come comportarsi. Ho adorato il fatto che abbia sempre una battuta pronta e che per proteggersi dagli altri usi la superficialità come se oltre alla sua bellezza non ci sia niente da conoscere.
Ma il personaggio che più ho apprezzato è Silas. All’inizio non mi convinceva anche perché scoprire cosa fosse mi faceva credere che di lui non bisognasse fidarsi. Ma è proprio questo che ci insegna la storia, mai fidarsi solo delle apparenze. Riuscire ad inquadrarlo non è stato affatto facile ma più e più volte vediamo un piccolo spiraglio del suo modo di essere davvero. Certo non è perfetto, anzi ci sono stati momenti in cui avrei voluto ucciderlo per il suo comportamento “crudele” ma poi sorprendeva con piccoli gesti.
Al finale mi ha davvero commossa e vorrei solo scrivere all’autrice per capire se ho interpretato bene il finale, il quale lascia uno spiraglio aperto alla possibilità.
Un’altra cosa che ho amato moltissimo di questa storia sono le Biblioteche e i Grimori. Mi piacerebbe tantissimo poter far parte di quel mondo e poter entrare in quelle biblioteche, magari mi sentirei a casa esattamente come Elisabeth. Devo dire però che spero di non incontrare mai i pidocchi della carta che ci sono lì perché scapperei urlando ahahah
Questo libro fa sognare a ogni lettore di poter ascoltare i propri libri dormire, respirare e perché no anche parlare. Però, se è possibile tutto ciò, mi piacerebbe avere solo grimori gentili, che non mi sputino inchiostro ma soprattutto che non cerchino di insinuarsi nella mia mente.
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